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FONDAMENTI TEORETICI
gli interessi pedagogici di D precedono quelli teoretici --> posizione filosofica:
- influenze dell'idealismo (a) e del pragmatismo (b):
- hegel riconduce tutta la realtà all'idea e al suo divenire dialettico e inscrive l'individuo in modo subordinato nello stato, che è determinazione storica dell'idea stessa --> realtà vista come unitaria, caratterizzata da un dinamismo interno e che riserva legami tra individuo e società
- l'interesse dell'indagine filosofica si sposta dal piano metafisico a quello dell'azione e del dinamismo della vita psichica; interesse per la biologia --> senso di interdipendenza dei fenomeni biologici e modalità di considerazione della realtà e del suo divenire dinamico
- nozione di esperienza:
- empirismo inglese: implica un oggetto esterno che produce nel soggetto delle reazioni sensoriali che realizzano l'atto conoscitivo nella forma del
rispecchiamento della realtà data; l’io è passivo, si limita a registrare e associare le impressioni che riceve
kant: implica un principio di ordine trascendentale (legge dell’io)
filosofia più recente: è conoscenza, ora orientata sull’oggetto, ora sul soggetto--> secondo D è un fare, di cui il pensiero è un fattore costitutivo di direzione, di superamento di ostacoli, di ricostruzione di situazioni, ma senza garanzie di verità, immanenti o trascendenti
l’esperienza medesima
l’esperienza è quindi onnicomprensiva e il pensiero non è qualcosa di esterno o di altro rispetto a questa;
pensiero, intelligenza e coscienza sono momenti dell’esperienza e il pensiero assume la funzione di guida del loro svolgimento; la natura dell’intelligenza è quindi operatoria, attività di modificazione e di cambiamento delle cose
D è realista, prende atto che le cose ci sono
Costituiscono un dato dal quale non è possibile prescindere, così come non si può ignorare il fatto che l'individuo prende posizione di fronte alle cose in termini di azione e di pensiero. Sul piano pratico, il pensiero trae origine dalla problematicità della situazione nella quale l'individuo si trova; il rapporto dell'individuo con il mondo è caratterizzato da ambiguità, complessità, incertezza e problematicità ed è proprio da queste originarie difficoltà che ha origine il pensiero come produzione di idee e ipotesi di soluzione. Il pensiero è legato all'azione, trae origine da un arresto dell'azione e si pone come strumento della sua riconquistata libertà. La percezione di una difficoltà provoca nell'individuo un complicato processo mentale volto a chiarire e possibilmente a risolvere la problematicità della situazione originaria, tramite queste fasi:
- ...
Semplice delle indicazioni offerte dalle scienze umane, ma si esprime nella ricerca effettuata dall'educatore che mette alla prova quelle indicazioni, sperimentandole. Il punto di riferimento resta l'atto educativo perché sono le effettive attività dell'atto dell'educazione che mettono alla prova il valore dei risultati delle conclusioni scientifiche. Per D la pedagogia si colloca tra la filosofia dell'educazione, che chiarisce problemi dell'esperienza, e le scienze osservative; si fa scienza in quanto ricerca. I valori che D riconosce alla scienza e alla democrazia non sono dogmi intoccabili ma delle idee confermate e dei valori di guida da sottoporre a continua revisione critica. La pedagogia si definisce nelle forme dello sperimentalismo, è scienza non perché si alimenta delle scienze umane ma perché è ricerca, scienza pedagogica -> ricerca pedagogica. L'educazione è esperienza, è un processo di.
Interazione tra individuo e ambiente; i tratti pedagogici dell'esperienza educativa sono indicati in 2 criteri:
- Continuità → il processo educativo può essere identificato con la crescenza, ovvero il crescere come svolgimento non solo fisico ma anche intellettuale e morale; è un esempio del principio di continuità: l'esperienza scolastica deve unirsi all'esperienza vissuta dall'alunno in ambiente extrascolastico, in famiglia e nei rapporti d'ambiente e deve inoltre essere prospettica e aprire la via a nuove esperienze di sviluppo caratterizzato dalla massima apertura e dal potenziamento di tutte le opportunità per uno sviluppo ulteriore. Questo principio può essere tradotto in un principio di significato universale: integrità dello sviluppo (dilatazione di interessi, apertura mentale, attitudine ad assicurare all'esperienza nuovi e sempre più vasti significati).
- Interazione → stretto legame che
personacompetente e matura (secondo D questa seconda fase riceve poca attenzione)
SCOPI DELL’EDUCAZIONE
le indicazioni di D sono proposte legate ai bisogni della sua società contemporanea; lo scopodell’educazione è convergere le esigenze sia individuali che sociali in una prospettiva umanistica