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PATRIMONI CLASSICO PER IL TURISMO

ILIADE , deriva dalla città di Iliàs (Troia). Si considera sia stata composta da Omero, il più importante poeta greco. Iliade e

Odissea sono considerate le basi della letteratura occidentale, sono composte oralmente.

TEMA: L’Iliade racconta l’ira di Achille. “Menis”, in greco “ira”, è la prima parola del testo.

TRAMA: Al banchetto di nozze tra Teti, ninfa del mare, e Peleo, genitori di Achille parteciparono tutti gli dei tranne Eris, la dea

della discordia. Per vendicarsi gettò sul tavolo un pomo d'oro con scritto "alla più bella".

Afrodite (dea dell’amore), Era (moglie di Zeus) e Atena (dea della guerra, protettrice di Ulisse) cominciarono a discutere tra di

loro e chiesero a Zeus, di scegliere la più bella tra loro.

Zeus affidò il compito a Paride che scelse Afrodite, poiché gli promise l'amore di Elena (spartana, che era sposata con Menelao).

Dopo il rapimento di Elena da parte di Paride, i greci con Achille e Agamennone volevano riscattarsi.

Agamennone non volle restituire a Crise la figlia Criseide e il dio Apollo mandò una terribile epidemia nel campo greco, ed i

troiani cominciarono a guadagnare terreno.

Agamennone è quindi costretto a restituirla, prendendosi la schiava di Achille, Briseide.

Egli prese ciò come un affronto, e si ritirò dalla guerra.

(PRIMA IRA= AGAMENNONE CONTRO ACHILLE, questione di onore).

Senza di lui la Grecia era persa: i troiani non facevano altro che guadagnare vittorie finché un giorno, Patroclo decise di scendere

in campo con i vestiti dell'amico(achille).

Ettore, capo dei Troiani, credendo che fosse Achille, lo uccise. Quand'egli venne a sapere ciò una furia immensa di vendetta

cominciò ad annebbiargli il cuore.

dopo una lunga guerra, riuscì ad uccidere finalmente Ettore, facendo scempio del suo corpo trascinandolo attorno alle mura.

(SECONDA IRA = legata ai sentimenti per l’amico).

Il poema termina con i funerali di Ettore

Achille perfetto esempio di uomo, alto e biondo, PASSERÁ ALLA STORIA COME IL PIÙ GRANDE EROE.

Ettore è il suo opposto, è umano, ama sua moglie, si sacrifica per la patria…

Paride ucciderà Achille colpendolo al tallone con una freccia.

ODISSEA Deriva da “Odisseo”, il nome greco di Ulisse, re di Itaca, colui che pose fine alla guerra di Troia progettando lo

stratagemma del cavallo. Atena è la sua protettrice.

Mentre l’Iliade è il poema dell’ira, l’Odissea è il poema della nostalgia.

TEMA: il ritorno in patria di Ulisse

TRAMA: Ulisse, dopo la guerra di Troia, deve affrontare un difficile viaggio di ritorno in patria. Dopo qualche capitolo in cui si

parla del figlio Telemaco, il poema prosegue con il viaggio e l’avventura di Odisseo che si costruisce una zattera e parte.

Durante la navigazione, Poseidone gli scatena una terribile tempesta e lo fa naufragare sulle della terra dei Feaci. Dove viene

trovato da Nausicaa, che lo porta da suo padre il re Alcinoo. Durante il banchetto Ulisse sente cantare le vicende della guerra di

Troia e si commuove. Il re lo invita allora a rivelare la sua identità e l’eroe inizia a raccontare le sue avventure infine narra

dell’approdo sull’isola di Ogigia, accolto dalla ninfa Calipso. Gli dei lo libereranno e gli consentiranno di tornare a casa su di una

zattera. Una volta a conoscenza dell’identità dell’eroe, il re regala una nave ad Ulisse per far ritorno a casa. Arrivato Itaca,

consigliato da Atena, l’eroe si traveste da mendicante per non farsi riconoscere. Ulisse, si reca alla reggia, dove viene

riconosciuto dal vecchio cane Argo. Penelope, invece non lo riconosce, ma lo ospita e gli confida di aver ingannato i pretendenti,

promettendo che avrebbe sposato uno di essi dopo aver finito di tessere una lunga tela che di notte, disfaceva.

A riconoscere Ulisse è invece la vecchia nutrice Euriclea. Il giorno seguente, la regina propone una gara: sposerà chi saprà tirare

meglio con l’arco ma solo Ulisse ne è capace.

Davanti a Ulisse c’è però un’ultima prova: Penelope è ancora poco convinta della sua identità e vuole una prova che sia davvero

suo marito. Ulisse allora ricorda di come aveva costruito il letto nuziale, episodio che solo loro conoscevano. Perciò Penelope,

commossa, lo abbraccia. L’Odissea si conclude con Ulisse che si riconcilia con il suo popolo, dopo aver represso una rivolta

scatenata dai parenti dei Proci. 1

QUESTIONE OMERICA: chi è Omero? Ha composto sia l’Iliade che l’Odissea?

La questione omerica si riferisce a quel dibattito, confronto o scontro letterario che interessa filologi e storici della lingua greca

arcaica circa l'attendibilità della composizione dell'Iliade e dell'Odissea da parte di Omero e sull'esistenza stessa di quest'ultimo.

 I e O sono state composte nella stessa lingua

 Hanno lo stesso filone leggendario

ORDINI ARCHITETTONICI: Funzionalmente i templi greci sono tutti uguali e hanno orientamento da est verso ovest (seguono il

sole).; sono la casa del Dio e non possono essere sconsacrati. Tempio di Era = dorico Tempio di Zeus = dorico

STILE DORICO IONICO CORINZIO

STIRPE Ioni (poema epico) Dori (coro tragico) Eoli (poema lirico)

CAPOSTIPITE Xuto Doro Eolo

LUOGO SVILUPPO Peloponneso, poi Grecia continentale Successo nell’impero romano

ed Italia meridionale

CARATTERISTICHE Più semplice Ispirato alla gracilità femminile

Caratterizzato dall’ornamento del Base

fregio

Colonne tozze che sostengono Fusto scanalato

l’architrave

Colonne tozze, possenti, scanalate e Capitello composto dall’abaco e da un Capitello a forma di campana

sprovviste di basi echino rovesciata decorato con disegni di

piante e foglie

Le colonne posano direttamente Fregio continuo e decorato con Fregio continuo

sullo stilobate bassorilievi

ALTEZZA 6 diametri o moduli 8 diametri o moduli

COLONNE

METOPA: è un elemento architettonico del fregio dell'ordine dorico. Consiste in una formella in pietra, scolpita a rilievo, a

seconda dei casi altorilievo o bassorilievo, posta in alternanza con i triglifi.

I due templi più famosi sono:

Tempio di Zeus ad Olimpia: Frontone occidentale = Piritoo (principe dei lapiti) sposa Ippodamia e

ha l’idea di invitare Teseo, i lapiti (suo popolo) e i centauri (metà uomini e metà cavalli). Questi

ultimi, ubriachi, iniziano a molestare le donne lapiti e cercano di portar via Ippodamia. Apollo

interviene imponendo l’ordine olimpico e fermandoli.

Partenone ad Atene: Frontone occidentale = lo scontro tra Atena e Poseidone, per la supremazia

sull’Attica: entrambi arretrano, allontanandosi l’uno dall’altro; tra loro doveva stare l’olivo fatto

nascere da Atena, grazie al quale la dea vince la contesa sul dio del mare, che aveva fatto sgorgare

una sorgente di acqua salata. Ai lati, figure che fuggono verso le estremità ed altre che convergono

verso il centro sottolineano l’esplosione del gruppo centrale. Teseo ed Eracle sono i due dei che

hanno posto fine all’unione tra uomini ed animali (che creavano mostri tipo minotauri e centauri).

Campagne contro i mostri = fatiche di Ercole 2

Le FATICHE DI ERCOLE (o di Eracle) sono episodi della mitologia greca, che riguardano le imprese compiute dall'eroe Eracle

colpevole della morte della sua famiglia (un attacco di follia provocatogli da Era, uccide sua moglie e i suoi figli). Rendendosi

conto di ciò che ha fatto si ritira in solitudine ma viene rintracciato dal cugino Teseo che lo convince a recarsi, per espiare la sua

colpa, a Tirinto al fine di servire Euristeo (re di Micene) e compiere una serie di imprese. Come compenso ad Eracle sarebbe

stata poi concessa l'immortalità.

Tra le 12 fatiche Eracle, Un’impresa in particolare lo mette in contatto con Teseo: catturare il cane del signore dei morti, il cane

Cerbero che difende i domini di Ade (signore del sottoterra).

Teseo e Piritoo decidono di procurarsi delle spose, tra le prescelte c’è la moglie di Ade, Persefone, figlia di Demetra e di Zeus.

vengono catturati per l’eternità ma arriva Eracle (che sta rubando il cane) e strappa Teseo dal seggio mentre Piritoo viene

lasciato lì.

Teseo ed Eracle hanno in comune l’aver lottato per liberare la Grecia dai mostri.

Grazie a loro sulla Terra rimarranno soltanto gli uomini, in cielo soltanto gli dei e i mostri vengono relegati in zone non abitate

del mare e della Terra.

Le fatiche d’Ercole sono rappresentate nelle metope del tempio di Zeus.

Eracle è il fondatore dei giochi olimpici (Pelope è il primo vincitore ad Olimpia, vengono creati a suo nome).

MITO DEL MINOTAURO E DI TESEO

Pasifae era moglie del re di Creta Minosse. Lei si innamora di un toro bianco e nasce Asterio, che ben presto verrà chiamato

minotauro (toro di Minosse). Minosse chiede a Dedalo di costruire una struttura in cui il mostro viene rinchiuso, un labirinto

(labirinto di Cnosso).

Il minotauro è carnivoro e Minosse deve procurargli il pranzo.

Il figlio di Minosse, Androgeo rimase ucciso nei giochi tauromachici con gli eteniesi.

Suo padre, pazzo di dolore accusa gli ateniesi di quell'omicidio e da lì in poi dovevano pagare.

così ogni nove anni Minosse prendeva sette fanciulli e sette fanciulle ateniesi che sparivano nel labirinto sacrificate al

Minotauro.

Teseo, figlio del re di Atene, andò a Creta con la sua nave per uccidere il Minotauro. (suo padre gliene aveva dato anche una

bianca che avrebbe dovuto essere issata se Teseo fosse ritornato vittorioso)

Arianna, altra figlia di Minosse e Pasifae, si innamora di Teseo e tradisce il padre aiutandolo ad uccidere il minotauro. Teseo

uccide il minotauro e seguendo il filo riesce ad uscire dal labirinto.

Una volta uscito scappa con Arianna che è incinta ma arrivano a Nasso e Teseo parte lasciandola lì.

Teseo proseguì per Delo ma si dimenticò di cambiare le vele nere con quella bianca ed Egeo si uccise gettandosi in quel mare che

da lui prese il nome.

Minosse si vendicherà prendendosela con Dedalo, che si rifugerà in Sicilia.

Minosse scopre che Dedalo è nascosto nel palazzo del re ed esige che il re glielo consegni ma mentre aspetta fa un bagno e verrà

ucciso dall’acqua bollente.

PARTE STORICA DEL MITO: Creta inizialmente dominava sull’Egeo ed Atene era sottoposta alla sua supremazia, poi i ruoli si

invertono.

I GIOCHI OLIMPICI, MITO

L’azione principale è la gara tra Pelope ed Enomao. Pelope (nonno di Agamennone e Menelao) voleva sposare la figlia del re ,

Ippodamia. Il re, quindi, lo sfida, dicendogli che in caso di vittoria avrebbe avuto il permesso di sposare la figlia, in caso contrario

gli avrebbe tagliato la testa.

La gara verrà vinta da Pe

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
11 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/07 Archeologia classica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nellypaolino di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patrimoni del mondo classico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Notti Erika.