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PATOLOGIE DELLA LARINGE E DELL’IPOFARINGE

Malformative

- Diaframma laringeo: membrana fra i due terzi anteriori delle corde vocali

- Stridore laringeo congenito: scopare spontaneamente fra 12-18mesi dalla nascita. È dovuto a

condromalacia dell’epiglottide. Inspirazione rumorosa dell’aria. Espirazione normale

- Cisti: se presenti sulle corde vocali sono sintomatiche (diplofonia e affaticabilità della voce).

Queste compaiono sopratutto nelle femmine e possono richiedere exeresi mediante

laringoscopia diretta. La cisti viene aperta, asportato il contenuto e ravvicinati i margini per

prevenire cicatrici cordali.

Cisti epidermoide: è congenita. Stesso trattamento. Spesso si associa ad altre

o malformazioni.

- Sulcus: probabilmente dovuto ad apertura sponteanea di cisti epidermoide nei primi anni di

vita. Consiste in una invaginazione della mucosa della corda vocale, che crea un sacco che si

insinua nello spazio di Reinke. Causa disfonia da tonalità elevata e fatica di fonazione. Terapia:

asportazione chirurgica del sulcus rispettando i piani profondi.

- Vegeture: depressione del margine libero della corda vocale con aderenza della mucosa al

legamento vocale. Aspetto ovalare in fonazione. Si pensa sia dovuto a rottura di cisti

epidermoide. Terapia: iniezione intracordale di steroidi o grasso autologo periombelicale.

- Ponte mucoso. Sempre dovuto a rottura di cisti epidermoide. Un lembo della mucosa si

distacca dalla corda per la presenza di un piccolo tunnel. La lesione causa importante disfonia.

Si tratta mediante exeresi del ponte.

- Laringocele: dilatazione del ventricolo laringeo di Morgagni. Può essere congenito o

sintomatico di una neoplasia laringea. In altri casi ha carattere professionale (soffiatori di vetro,

suonatori di strumenti a fiato). Si viene a creare una sacca aerea che solleva la falsa corda e la

plica ariepiglottica (laringocele interno) oppure la regione cervicale tramite la membrana

tiroioidea (laringocele esterno). Misto se coinvolge entrambe le

sintomatologia: disfonia, dispnea, disfagia. Diagnosi: TC. Terapia: chirurgica, asportazione della

sacca.

- Stenosi laringee: lesioni cicatriziali traumatiche, infettive. Oggi rare. Causano dispnea e disfonia.

Tra i traumi iatrogeni riveste un ruolo importante l’intubazione (permanenza prolungata,

sopratutto se dimensioni non opportune)

sintomatologia: dispnea laringea. Può richiedere tracheotomia

- Artropatie laringee: sopratutto a carico dell’articolazione crico-aritenoidea. Conseguenza di

patologie locali o sistemiche (artrite laringea gonococcica, streptococcica, influenzale, gotta).

Può cronicizzare. Sintomatologia: dolore vivo a livello del castone cricoideo, spesso irradiato

all’orecchio omolaterale. Terapia: cotrticosteroidi e antibioitici.

PATOLOGIE DA ABUSO O CATTIVO USO DELLA VOCE

- Noduli vocali: si formano per surmenage (abuso) o malmenage (cattivo uso). Appaiono come

ispessimenti nodulari della mucosa delle corde vocali, simmetrico e localizzato al punto di

passaggio tra terzo medio e terzo anteriore (punto di sfregamento delle corde). L’epitelio è

ipercheratosico mentre lo spazio di Reinke sviluppa un nucleo fibroso o psuedomixomatoso.

Sintomatologia: disfonia dapprima per affaticamento vocale, poi permanente.

Diagnosi: laringoscopia. Mostra il nodulo tra terzo medio e anteriore, bilaterale simmetrico, e

mancata chiusura del piano glottico durante fonazione.

Terapia: nelle fasi iniziali possono regredire con il riposo (anche con trattamento logopedico).

Altrimenti exeresi in microlaringoscopia diretta.

- Polipi laringei: estroflessione circoscritta della lamina di Reinke per eventi edematosi o

emorragici (basta un urlo). Sono lesioni benigne unilaterali, peduncolate o sessili. La mucosa è

normale. È situato sempre tra terzo medio e terzo anteriore

Sintomatologia: disfonia progressivamente ingravescente. In rari casi dispnea (qualora molto

grande).

Diagnosi: laringoscopia. Terapia: exeresi in microlaringoscopia diretta.

PATOLOGIE LARINGEE SU BASE TRAUMATICA:

- Contusioni: non producono lacerazioni cutanee, rotture, o lussazioni. Possono dare dispnea per

fenomeni edematosi ed emorragici. Terapia: analgesici e borsa di ghiacio.

- Lussazioni: spostamento in toto della laringe o di una sola cartilagine, in genere l’aritenoide con

lussazione cricoaritenoidea. Dispnea, disfonia e disfagia dolorosa. Riposo assoluto, può

persistere disfonia.

- Fratture della laringe: associate spesso ad incidenti stradali. Dispnea,disfonia, disfagia dolorosa,

otalgia, emoftoe, tosse, enfisema cervicale sottocutaneo

- Traumi: proiettili ecc. Ricostruzione chirurgica.

- Lesioni da radiazioni: vanno da semplice iperemia a necrosi e stenosi fibrosclerotica.

- Traumi interni: spesso secondari ad intubazione. Il tubo agisce da copro estraneo urtando

contro i processi vocali delle aritenoidi. Consegue un granuloma da intubazione (sopratutto se

intubato prima che i riflessi laringei siano completamente aboliti.

Diagnosi: laringoscopia: massa polipoide a sede elettiva ma non esclusiva sul processo vocale

delle cartilagini aritenoidi. La terapia è l’exeresi mediante laser.

PARALISI LARINGEE sin paralisi ricorrenziali: deficit di motilità della laringe, in particolare delle corde vocali,

secondarie a una lesione del nervo vago e dei suoi collaterali e in assenza di una patologia primitiva della

laringe.

Eziologia:

- Paralisi laringee centrali: lesione centri corticali o vie cortico-bulbari. Poco frequenti. Colpiscono

un solo lato a meno di casi eccezionali. Esempio SLA.

- Paralisi laringee periferiche: paralisi del nervo ricorrente. Sono più frequenti a sinistra perché il

ricorrente sinistro ha decorso più lungo e ha contatto anche con organi contenuti nel torace.

Cause: traumi accidentali, traumi chirurgici – le più comuni -(tiroide, esofago), comrpessione o

stiramento del ricorrente (Aneurisma arco dell’aorta o succlavia destra, dilatazione atrio),

flogosi (tubercolosi, tiroiditi, tifo, difterite), patologie neurologiche (Sndrome di Wallenberg),

paralisi idiopatica, adenopatia tracheo-bronchiale (leucemie, linfomi, tumori, metastasi).

Sintomatologia:

disfonia (paralisi unilaterale per insufficiente chiusura del piano glottico in fonazione) –

o voce bitonale-

afonia: paralisi bilaterale con corde abdotte fisse. Aspirazione alimenti e polmonite ab

o ingestis

dispnea: paralisi in adduzione

o

Esame obiettivo: nelle paralisi unilaterali la corda vocale appare fissa in posizione paramediana, intermedia

fra adduzione e abduzione o, raramente, sulla linea mediana. Per la paralisi la corda diventa sottile della

controlaterale e con bordo concavo. La corda sana tenta di compensare il difetto superando la linea

mediana

Nelle paralisi bilaterali (diplegia laringea) riconosciamo:

- sindrome di Ziemssen: corde vocali fisse in abduzione

- sindrome di Riegel: corde vocali fisse in adduzione sulla linea mediana

- Sindrome Di Gerhardt: paralisi incompleta che interessa solo i m crico aritenoidei posteriori

(paralisi dei postici), spesso secondaria a tabe dorsale o precede una forma completa in

adduzione. Le due corde sono in posizione paramediana separate da uno spazio di 1-2mm.

Durante la fonazione le due corde vocali si accollano mentre in inspirazione vengono aspirate e

portate in basso e in dentro (restringimento). In espirazione si allontanano passivamente

Diagnosi: cercare la malattia alla base

- Endoscopia

- TC per mediastino e tiroide, stazioni linfonodali cervicali, encefalo

- RX esofageo o esofagoscopia

- RM

Terapia: curare la malattia di base. Negli altri casi terapia corticosteroidea endovena o intramuscolo

Se dispnea acuta da paralisi bilaterale:

- Intubazione per 72h

- Estubazione e ev reintubazione per altre 48h.

- Tracheotomia se persistente

Al fine di chiudere la tracheostomia sono stati porposti interventi chirurgici di aritenoidectomia (Resezione

unilaterale dell’aritenoide) o resezione parziale di una corda voale (cordectomia) mediante laser a CO2. In

alternativa interventi di aritenoidectomia chirurgica secondo Kelly.

Nelle paralisi unilaterali, per migliorare la voce e evitare aspirazione, si può ridurre lo spazio glottico

mediante innesto sottopericondriale interno di frammenti di cartilagine auricolare o resina acrilica o

iniettando idrossilapatite nella corda vocale.

Di fondamentale importanza la rieducazione logopedica.

Paralisi del nervo laringeo superiore: in genere conseguenza di chirurgia tiroidea. Ne consegue paralisi del

m cricotiroideo, con deficit di tensione della corda vocale e un certo grado di abduzione. Ne segue

alterazione del timbro, estensione e intensità e affaticabilità vocale. Voce debole e soffiata che si esaurisce

facilmente., difficoltà nel canto. La corda interessata appare ondulata per ipotonia e routazione della

porzione anteriore della glottide verso il lato controlaterale per prevalenza del m cricotiroideo intatto.

causa anche ipoestesia

PATOLOGIE FLOGISTICHE

1. Laringite acuta: infiammazione della mucosa della laringe.

Eziologia:

- Infezioni virali: causa più comune

- Infezioni batteriche: pneumococco, stafilococco, haemofilus, in genere conseguenti a infezioni

delle alte vie aeree (riniti e faringiti) e meno frequentemente delle basse

- Reflusso gastroesofageo (disfonia, disfagia anche tosse cronica)

- Laringite postattinica

- Assunzione di preparati a base di iodio

- Inalazione di gas o vapori tossici

- IR

- Edema da stasi

- Edema angioneurotico secondario a processi di tipo disergico-iperergico

Anatomia patologia: si distinguono forme:

- Catarrali

- Edematose

Laringite acuta ipoglottica Infantile: semplice, soffocante, soffocante complicata. Detta

o anche pseudo-crup.

è una forma acuta o addirittura iperacuta, colpisce nei mesi invernali nei primi 4 anni. Si

ritiene sia di natura virale con sovrapposizione microbica. La dispnea laringea insorge

prevalentemente nelle ore notturne può poortare ad exitus.

Edemi laringei:

o Infiammatori:m esantematiche, m infettive, traumi, per conitiguità)

§ Non infiammatori: inalazione di sostanze tossiche, RT, IR, stasi,

§ angioneurotiche)

- Suppurative

Laringite flemmonosa

o Laringite ascessuale

o Pericondrite

o Condro-pericondrite

o

- Pseudomembranose (crup), è la Laringite difterica

Sintomatologia: sempre disfonia di durata inferiore alle 3 settimane più:

- Senso di secchezza

- Tosse secca e stizzosa

- Espettorazione catarrale, mucosa o purulenta, emoftoe

- Dispnea.

Terapia:

- Laringite catarrale: trattamento sintomatico: riposo e mucolitici

- Forme edematose: corticosteroidi (antiedemigeni) per via endovenosa e a dosi elevate. Se non

si risolve in pochi minuti, intubazione orotracheale e tracheotomia

- Infezione batterica: terapia antibiotica.

2. Laringite cronica. Disfonia oltre 3 settimane

Eziologia: tra le

Dettagli
A.A. 2015-2016
6 pagine
SSD Scienze mediche MED/31 Otorinolaringoiatria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Gabriel_strife di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Otorinolaringoiatria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Campus Bio-medico di Roma o del prof Salvinelli Fabrizio.