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•NON CAPSULATI
sono
METASTATIZZAZIONE
La via di può essere il sangue (ematogena), la linfa (linfatica) e anche l'esfoliazione
•
nelle cavità corporee (transcelomatica). Tuttavia alcuni tumori hanno capacità di crescita e
metastatizzazione molto rallentate e possono essere risolti mediante escissione chirurgica.
Le caratteristiche citologiche sono l'anaplasia o l'atipia cellulare, l'attività mitotica, l'invasività.
!
! 3
DIFFERENZIAZIONE
la somiglianza tra cellule normali e neoplastiche: più le cellule tumorali assomigliano morfologicamente a
È
quelle normali, più il tumore può essere considerato benigno; quando non si assomigliano più, il tumore è
diventato maligno → il grado di differenzizione identifica il fatto che quelle cellule siano tumorali benigne/
ANAPLASIA:
maligne. La mancanza di differenziazione detta
è
tumore maligno
Un per definizione totalmente anaplastico
• è
cellula normale
La totalmente differenziata
• è
tumore benigno
Il si trova in mezzo a questi estremi: assomiglia ancora parecchio alla cellula normale, ma
•
non ne totalmente uguale, altrimenti non crescerebbe in maniera spropositata rispetto al tessuto
è
circostante.
! Anaplasia: sdifferenziazione o de-differenziazione = perdita delle caratteristiche che identificano un tipo
&
cellulare rispetto al suo normale. Es:
- miometrio normale (tessuto della cavità uerina) → ha una struttura organizzata dove le cellule si
distribuiscono in fasci muscolari
- leiomioma/fibroma/mioma (tumore benigno della cavità uterina) → ha una struttura in cui le cellule si
distribuiscono in fasci lingitudinali similmente a come avviene nel tessuto normale
- adenocarcinoma del colon (tumore maligno) → non c'è più niente che ricordi la struttura perfettamente
organizzata in ghiandole, ciascuna porzione delle quali ha la sua funzione specifica.
! Pleiomorfismo.
Tra le caratteristiche dell'anaplasia si trova il Nella formazione di una massa neoplastica, le
cellule hanno una totale disorganizzazione del controllo della crescita; le cellule morfologicamente
rappresentano questa anomalia in quanto cellule e nuclei che hanno forme e grandezze diverse rispetto a
quelle circostanti. Dato che le cellule che costituiscono un tumore hanno come fine ultimo quello di
dimensioni diverse
proliferare, si vedono cellule di (in base allo stato di duplicaizone in cui si trovano) e con
nuclei grandi (perchè duplicano), mentre normalmente le cellule di un tessuto sono tutte uguali: tutte
specializzate e quindi tutte dotate di forma e dimensioni simili. Si riscontrano quindi:
- Anomalie morfologiche nucleari: nuclei di colore scuro (ipercromatismo) per le elevate quantità di DNA
dato che sono cellule in rapida divisione: il DNA si addensa e al microscopio si vede pou scuro. Si
riscontra inoltre un nucleo di dimensioni diverse dal normale e in rapporto con il citoplasma in modo
anomalo: di solito il citosol maggiore rispetto al nucleo (rapporto 1:4 o 1:6), più si va verso la
è
neoplasia, il rapporto diventa 1:1 perchè la cellule i sta attivamente dividendo. Le cellule normali invece
specializzate fanno sintesi proteica => aumentano il vol del citoplasma (duolicano una volta, ma poi si
soecializza).
- Mitosi atipiche: figure miotiche atipiche o bizzarre: possono essere presenti molteplici fusi anarchici
che possono dar luogo a strutture tripolari o quadripolari, spesso con un fuso acromatico enormemente
grosso e gli altri esili ed abortivi; si ha anche un aumentato nº di mitosi: un grande nº di cellule
contemporaneamente si dividono, che però non avviene necessariamente solo in un tumore maligno
(avviene anche nel tumore benigno, in cellule non altamente sdifferenziate, altrimenti non si avrebbe un
nº maggiore di cellule).
- Perdita della polarità: anarchia nella distribuzione delle cellule, che crescono infatti in maniera
disorganizzata (il tessuto perde la sua organizzazione) → non c'è la distribuzione spaziale ed organizzata
che serve al tessuto normale per svolgere le sue funzioni (es nel fegato si perde l'organizzazione
strutturale in lobuli epatici con triade portale; la struttura perfettamente organizzata monostrato
dell'epitelio polmonare per formare gli alveoli e permettere gli scambi gassosi non c'è più).
- Formazione di cellule giganti
=> man mano si va verso la trasformazione delle cellule in totale anaplasia, le caratteristiche distintive di un
tessuto perfetramente organizzato nello spazio vengono perse totalmente.
NB: nella stragrande maggioranza dei tumori benigni non si ha trasformazione ed evoluzione in tumore
maligno => c'è qualcosa di diverso all'origine; in alcuni casi un tumore benigno può essere l'anticamera di uno
maligno (frequente nei tumori al colon se non si fa niente, motivo per cui si toglie anche un piccolo polipo). Ci
sono poi una serie di casi, come i meningiomi, per cui non mai stata descritta l'evoluzione verso tumore
è
maligno (ma non si ha la prova!, sono studi epidemiologici).
! VELOCITÀ DI CRESCITA
:
Massa di cellule che cresce in modo più o meno rapido a seconda che il tumore sia benigno o maligno
• Ciclo cellulare NON necessariamente più rapido: per anni si detto che le cellule tumorali avessero un
• è
ciclo cellulare più rapido rispetto a quelle normali. Di solito ogni cellula ha un tempo di duplicazione finito,
che si mantiene sempre costante; si diceva che la cellula tumorale percorresse il ciclo più rapidamente, e
su questo concetto si sono basati gli antitumorali classici, che riesce ad attaccare le cellule tumorali, ma
danneggia anche altre cellule dell'organismo perchè la condizione di partenza era che dovesse interferire
con la sintesi del DNA => viene incorporato prima dalle cellule che duplicano più rapidamente e agisce
4
mediante blocco del ciclo cellulare; infatti gli effetti collaterali di questi farmaci sono nausea, vomito e
perdita di peli e capelli perchè questi sono i tessuti che hanno rapido turnover => acquisiscono il
chemioterapico come le cellule tumorali e subuscono quindi l'effetto tossico. Nausea e vomito, che
distruggono la qualità di vita del paziente, sono dovute al fatto che la mucosa del tratto gastro-intestinale è
un tessuto per sua natura a rapido turnover => accumula chemioterapico.
Analizzando poi il tempo che impiega una cellula tumorale a duplicare, si visto che non ci mette meno
è
delle cellule sane: percorre il ciclo cellulare alla stessa velocità della cellula normale o anche più
evita la fase di quiescenza G0
lentamente. Si vede però una crescita abnorme perchè cellula tumorale in
cui le cellule normali si fermano per specializzarsi e maturare (se la cellula deve diventare epatocita, si
ferma in G e vi rimane finchè non lo diventato, prima di ri-iniziare a duplicarsi) => le cellule tumorali non
0 è
sono cellule specializzate ma anaplastiche perchè non hanno il tempo di acquisire quelle caratteristiche
specializzanti che le rendono uguali alle cellule di partenza (lo scopo delle cellule di un tumore quello di
è
dividersi, non di specializzarsi).
Molte cellule sono contemporaneamente nel pool proliferativo => il chemioterapico non funziona perchè
•
viene acquisito più in fretta, ma perchè ci sono tantissime cellule in proliferazione che lo acquisiscono
contemporaneamente. Questo non succede nel tessuto normale perchè tante cellule sono reclutare in
mitosi quante vanno in apoptosi per senescenza e il nº di cellule che costituisce un organo rimane costante
nel tempo (nel tessuto adulto); c'è sì rigenerazione, ma solo se si presenta un trauma e serve ripristinare
più in fretta l'integrità dell'organo.
Nel tumore maligno il fenomeno apoptotico totalmente assente; se si riuscisse a ripristinare il controllo
è
apoptotico, si riuscirebbe a rallentare ed eliminare la crescita tumorale.
!
Quando la cellula normale si trasforma ed una singola cellula tumorale, non esiste nessuno strumento per
è
diagnosticarla, per accorgersene => duplica e inizia a formare una massa tumorale. Servono circa 30
duplicazioni per avere 10 cellule = la più piccola massa tumorale evidenziabile (~ 1 gr) → la PET al massimo
^9
può riuscirci, perchè ha una risoluzione un po' migliore dal momento che valuta il metabolismo delle cellule
(tomografia ad emissione di positroni).
Quando e se fa ancora 10 duplicazione, si ottiene una massa di 1 kg, assolutamente incompatibile con la vita
perchè si raggiunta la totale malignità e la formazione di metastasi => bisogna agire in questo intermedio:
è
bisogna essere in grado di fare diagnosi precoce. NB: le cellule tumorali nel tempo
intermedio si trovano nel momento in cui
hanno la maggior rapidità possibile di
crescita. Quando si ha possibilità di
rilevare la massa, si in una fase in cui la
è
velocità di crescita già calata.
è 5
INVASIVITÀ E METASTASI
Le due proprietà esclusive delle cellule tumorali MALIGNE sono le capacità di:
lINVASIVITÀ
A. Invadere localmente → = proprietà che permette alle cellule di non muoversi moltissimo,
ma localmente nei tessuti limitorfi
METASTATIZZAZIONE
B. Dare metastasi a distanza → = capacità di dare nuove colonie in sedi
anatomiche differenti anche distanti da dove insorto il tumore primario.
è
Queste sono responsabili della peggior prognosi e quindi della maggior parte dei decessi per cancro. Le
cellule che metastatizzano si portano infatti dietro la capacità di essere più evolute (capaci di sfuggire al SI);
inoltre ogni sede anatomica probabile come le altre => difficile sapere anche dove andare a cercare
è è
queste metastasi. Spesso ci si rende infatti conto della loro esistenza quando compaiono i primi sintomi di
compromissione di un organo che si trova in sede diversa.
!
DIFFUSIONE PER CONTIGUITÀ
•I tumori maligni crescono in modo caratteristico nelI'ambito del tessuto di origine, dove aumentano il loro
volume e infiltrano le strutture normali.
•La maggior parte dei carcinomi comincia con una crescita locallizata nell’epitelio. Finchè un tumore rimane
abbastanza confinato all'interno del tessuto in cui ha avuto origine => fino a quando non supera la
in situ";
membrana basale, viene definito "carcinoma questi sono facilmente asportabili. Non comunque
è
un tumore benigno circondato da capsula perchè hanno