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NICOTINA

La nicotina è un importante costituente del fumo di sigaretta. È un alcaloide che attraversa facilmente la barriera ematoencefalica e stimola i recettori per la nicotina nel cervello. È anche responsabile degli effetti farmacologici acuti associati all'uso di tabacco, molto probabilmente mediati da catecolammine:
  • Aumento della frequenza cardiaca
  • Aumento della pressione arteriosa
  • Aumento del flusso ematico coronarico
  • Aumento della contrattilità e della gittata cardiaca
  • Aumento della mobilizzazione degli acidi grassi liberi
La nicotina è responsabile della dipendenza dal tabacco. Le sostanze inalate nel fumo di sigaretta possono agire direttamente sulle mucose, essere ingerite con la saliva o essere riversate nel torrente circolatorio dall'esteso letto capillare alveolare. Attraverso varie vie di distribuzione, i costituenti del fumo di sigaretta agiscono a distanza su organi bersaglio provocando diverse malattie sistemiche.maggior numero di morti è dovuto al carcinoma al polmone, alla cardiopatia ischemica e alla broncopneumopatia cronica ostruttiva, malattie provocate da molti cancerogeni presenti nel fumo di sigaretta. La sospensione del fumo riduce, ma non elimina completamente i rischi per neoplasia polmonare e malattia coronarica. Il fumo di sigaretta è un fattore di rischio che ha un effetto moltiplicativo sulla ipertensione e ipercolesterolemia per lo sviluppo di malattia coronarica e arteriosclerosi. È anche un fattore di rischio moltiplicativo per infarto miocardico acuto e ictus nelle donne che assumono contraccettivi orali. Il fumo può contribuire all'arresto cardiaco aumentando l'adesività dell'aggregazione piastrinica, scatenando aritmie e provocando uno squilibrio tra la richiesta e l'apporto di ossigeno al miocardio. I fumatori inoltre presentano aumentata morbilità dovuta ad infezioni delle vie respiratorie comprese l'influenza e la.

sinusite acuta cronica. Gli inibitori delle ciglia nel fumo di sigaretta compromettono la clearance tracheobronchiale e molti costituenti della fase gassosa del fumo sono irritanti diretti dell'epitelio respiratorio.

Il feto è particolarmente predisposto alle conseguenze derivatedall'abitudine al fumo della madre. Dieci sigarette al giorno possono causare ipossia fetale, le cui conseguenze sono:

  • Basso peso alla nascita
  • Prematurità
  • Aumentata incidenza di aborti spontanei

Il fumo di sigaretta è particolarmente pericoloso sul posto di lavoro. I fumatori hanno tassi più elevati di lesioni accidentali e il fumo di sigaretta può agire come vettore per trasportare altre sostanze pericolose nei polmoni come il gas radon nei minatori. Come per l'esposizione all'amianto, il fumo di sigaretta è sinergico con i prodotti di decadimento del radon nella formazione di carcinoma polmonare. Il fumo è un fattore aggravante per bronchite e

asma associata all'esposizione a silice, polveri di carbone, di grano e dicotone. L'uso di tabacco inoltre aumenta la prevalenza dell'ulcera peptica; il fumo compromette la guarigione delle ulcere e aumenta la probabilità di recidive. Il fumo può anche aumentare il reflusso pilorico e ridurre la secrezione pancreatica di bicarbonato. FUMO PASSIVO Oltre ai rischi per la salute dovuti al fumo diretto di tabacco, vi sono i rischi associati all'esposizione indiretta al fumo, il così detto fumo passivo o fumo ambientale. I bambini piccoli che vivono in ambienti con fumatori presentano un' aumentata incidenza di malattie respiratorie, infezioni dell'orecchio e un aggravamento dell'asma. Abuso di alcool ALCOOL ETILICO L'alcool etilico (etanolo) è la sostanza più usata e abusata nel mondo. L'alcool etilico viene ingerito in bevande alcoliche come birra, vino e distillati. Sebbene nessun recettore specifico per l'etanolo sia presente nel corpo umano, l'assunzione eccessiva di alcool può causare danni gravi al fegato, al sistema nervoso centrale e ad altri organi. L'abuso di alcool può anche aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e cancro.stato identificato, il suo consumo cronico provoca dipendenza psicologica e fisica. Le basi biologiche per la dipendenza da alcool etilico sono sconosciute, benché possano essere interessati fattori genetici. L'etanolo è metabolizzato ad acetaldeide dall'alcool deidrogenasi nella mucosa gastrica e nel fegato e dal citocromo P-450 (CYP2E1) e dalla catalasi nel fegato. L'acetaldeide è convertita ad acido acetico dall'aldeide deidrogenasi. Vi sono polimorfismi genetici nell'aldeide deidrogenasi che interessano il metabolismo dell'etanolo; circa il 50% della popolazione giapponese, cinese e vietnamita presenta una ridotta attività di questo enzima a causa di una mutazione puntiforme. Questi gruppi etnici, inoltre, convertono rapidamente l'etanolo ad acetaldeide, che si accumula e scatena accessi di rossore al volto. Le donne hanno livelli di alcool deidrogenasi gastrica più bassi rispetto agli uomini; quindi dopo.l’ingestione della stessa quantità di alcool, possono sviluppare livelli ematici di alcool più alti rispetto agli uomini. Il metabolismo dell’etanolo è direttamente responsabile della maggior parte dei suoi effetti tossici. Oltre ai suoi effetti acuti come depressivo del sistema nervoso centrale, il consumo cronico di etanolo può determinare una grande varietà di effetti sistemici. FEGATO L’etanolo può causare degenerazione grassa, epatite acuta alcolica e cirrosi. La degenerazione grassa è una manifestazione acuta e reversibile dell’ingestione di alcool. Nell’alcolismo cronico, l’accumulo di grasso può causare un massivo ingrandimento del fegato (epatomegalia). I meccanismi biochimici responsabili dell’accumulo di grasso negli epatociti sono: - Il catabolismo dei grassi da parte dei tessuti periferici è aumentato e vi è un aumento dell’apporto di acidi grassi liberi al fegato. - La sintesi di trigliceridi nel fegato è aumentata. - La secrezione di lipoproteine VLDL (Very Low Density Lipoprotein) è ridotta. Questi meccanismi portano all’accumulo di gocce di grasso all’interno degli epatociti, causando la degenerazione grassa.

Metabolismo dell'etanolo nel citosol e del suo derivato, l'acetaldeide, nel NADH nella forma ridotta; un mitocondri converte la forma ossidata di NAD+ in NADH. L'eccesso di NADH su NAD stimola la biosintesi lipidica. L'ossidazione degli acidi grassi nei mitocondri è ridotta.

L'acetaldeide si lega alla tubulina e compromette la funzione dei microtubuli, con conseguente riduzione nel trasporto delle lipoproteine di origine epatica. L'epatite alcolica cronica è un'altra forma potenzialmente reversibile di danno epatico. Sebbene la precedente sia asintomatica, tranne che per l'epatomegalia, l'epatite alcolica può causare febbre, dolore alla palpazione e ittero.

All'esame istologico, si osservano aree focali di necrosi epatocitaria e danno cellulare quali l'accumulo di grasso e la presenza di inclusioni aline. Con il consumo cronico di etanolo, il 10-15% degli alcolisti sviluppa una cirrosi alcolica, un danno epatico irreversibile.

Il fegato appare rimpicciolito, duro, con formazione di micronoduli di epatociti rigeneranti circondati da dense bande di collagene. La cirrosi alcolica è una malattia grave, potenzialmente fatale, accompagnata da ipostenia, ipotrofia muscolare, ascite, emorragia gastrointestinale e coma.

SISTEMA NERVOSO

Si ipotizza che gli effetti depressivi acuti e la dipendenza prodotta dall'alcool siano in rapporto con l'aumento della fluidità dei fosfolipidi di membrana e un'alterata trasduzione di segnale. Un deficit di tiamina è comune negli alcolisti cronici e ciò contribuisce a determinare degenerazione delle cellule nervose, gliosi reattiva e atrofia del cervelletto e dei nervi periferici.

SISTEMA CARDIOVASCOLARE

L'abuso di etanolo può causare cardiomiopatia, una malattia degenerativa del muscolo cardiaco che determina dilatazione del cuore. L'esatto meccanismo del danno miocardico e dell'alterata contrattilità è sconosciuto.

sebbene sia molto probabilmente dovuto a tossicità diretta. Anche l'ipertensione, secondaria agli effetti vasopressori dell'etanolo scatenati da un aumentato rilascio di catecolamine. Paradossalmente i bevitori moderati beneficiano degli effetti protettivi dell'etanolo sul sistema cardiovascolare. A questo livello di consumo, i bevitori mostrano un aumento dei valori di ad alta densità e una diminuzione delle lipoproteine dell'aggregazione piastrinica. TRATTO GASTROINTESTINALE La gastrite acuta è un effetto tossico diretto legato al consumo di etanolo. I bevitori cronici sono soggetti a rischio di pancreatite acuta e cronica, che può condurre alla distruzione degli acini e delle insule pancreatiche. Tale distruzione conduce ad un alterato assorbimento intestinale delle sostanze nutritive e contribuisce alle carenze vitaminiche. MUSCOLATURA SCHELETRICA La tossicità diretta dell'alcool etilico può danneggiare anche la muscolatura scheletrica, con ipostenia.

dolore e distruzione della mioglobina.

APPARATO RIPRODUTTIVO

Il consumo cronico di etanolo conduce ad atrofia testicolare e diminuita fertilità sia negli uomini che nelle donne. Le donne che bevono alcool, inoltre, hanno un aumentato rischio di aborto spontaneo. I meccanismi responsabili di questi effetti nocivi sull'apparato riproduttivo sono sconosciuti.

SINDROME ALCOLICA FETALE

Una tragica conseguenza del consumo di alcool della madre è la sindrome alcolica fetale, riconosciuta per la prima volta nel 1968. I neonati affetti mostrano ritardo di crescita e di sviluppo, microcefalia, difetti del setto interatriale, dismorfismi facciali e malformazioni del cervello, del sistema cardiovascolare e dell'apparato genitourinario. La patogenesi della sindrome non è completamente chiara, è stato ipotizzato che l'acetaldeide attraversi la placenta e danneggi il feto.

ETANOLO E CANCRO

Il consumo di bevande alcoliche è associato ad una maggiore incidenza di

o organismo in formaldeide e acido formico, sostanze altamente tossiche che possono causare danni al fegato, ai reni e al sistema nervoso centrale. L'ingestione di metanolo può portare alla cecità e alla morte. L'abuso di alcol può anche causare danni al sistema nervoso, come la neuropatia periferica e la sindrome di Wernicke-Korsakoff. Quest'ultima è una condizione caratterizzata da confusione mentale, perdita di memoria e difficoltà nel coordinamento motorio. Inoltre, l'abuso di alcol può portare a problemi di salute mentale, come la depressione e l'ansia. L'alcol può agire come un depressivo del sistema nervoso centrale, alterando l'equilibrio chimico nel cervello e influenzando l'umore. È importante sottolineare che l'abuso di alcol può avere conseguenze gravi sulla salute e sulla vita delle persone. È fondamentale bere in modo responsabile e consapevole, evitando l'abuso e cercando aiuto se si ha difficoltà a controllare il consumo di alcol.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
53 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof La Camera Erminia.