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CAUSE DI PATOLOGIE
FISICHE (Radiazioni, alte e basse temperature, elettricità, alte e basse pressioni)
BIOLOGICHE (microorganismi come virus, batteri, parassiti)
CHIMICHE (Sostanze chimiche, acidi, basi, sostanze tossiche)
GENETICHE (Alterazioni geniche)
1. ALTE TEMPERATURE
- L’esposizione di tutto l’organismo a temperature elevate Colpo di sole, colpo disole tropicale, colpo di calore comune.
- L’esposizione di parti circoscritte del nostro organismo a temperature elevate Ustioni.
EFFETTI LOCALI DEL CALORE
USTIONEÈ la lesione provocata dal trasferimento per conduzione, convezione o perirraggiamento di energia termica da una sorgente di calore ad una parte circoscrittadel nostro organismo.
Correlati alla gravità dell’ustione ci sono diversi parametri che devono essereconsiderati come:
1) L’intensità del calore, ossia i gradi di T
2) Tempo di contatto, (a T non particolarmente elevate possiamo averecomunque danni
I° GRADO: il tessuto interessato è l'epidermide.
È caratterizzato dall'eritema, un arrossamento superficiale dovuto a vasodilatazionedella zona interessata (Iperemia attiva), ossia aumenta il flusso di sangue conl'apertura di circoli collaterali che causa l'aumento della permeabilità dei vasi, ossiail fatto che il vaso diventi permeabile alla fuoriuscita di plasma.
Il plasma che esce, composto da acqua e proteine, si raccoglie fuori dai vasi e taleraccolta di liquido è detta:
- Trasudato se la % di proteine è bassa, quindi è costituita quasiesclusivamente da acqua;
- Essudato quando la % di proteine supera 1,12%.
La percentuale di proteine che fuoriesce varia in relazione alla gravità della lesionedell'endotelio. Se il danno della permeabilità è grave usciranno anche le proteineplasmatiche: prima quelle a basso peso.molecolare come l'albumina, poi quelle più grosse come la globina, e nei casi più gravi anche il fibrinogeno. L'acqua fuoriuscita viene trattenuta in parte dalle proteine e sostanze polari contenute nei componenti non cellulari del tessuto connettivo, formando l'edema. II° GRADO: i tessuti coinvolti sono epidermide e derma. È caratterizzato dalla formazione di una bolla o flictena. La bolla si forma quando l'essudato supera la capacità di imbibizione del tessuto connettivo e si raccoglie tra lo stato corneo e il malpighiano o fra lo strato malpighiano e il derma. III° GRADO: i tessuti interessati sono l'epidermide, il derma e tutti quelli che si trovano sotto ad esso, quindi quello muscolare e può arrivare anche all'osseo. È caratterizzato dalla necrosi tissutale, ossia morte cellulare a causa del potenziale calorico estremamente elevato. IV° GRADO: caratterizzato dalla carbonizzazione dei tessuti.
combustionefi completa del materiale organico di cui rimangono carbonio e le ceneri. L'H e l'O si allontanano soprattutto come acqua (l'ossigeno in parte come ossido dicarbonio e anidride carbonica) e l'azoto come ammoniaca.
EVOLUZIONI
I° GRADO: si ha la guarigione, detta "restitutio ad integrum", per cui il tessuto torna integro come lo era prima. Può residuare una lieve iperpigmentazione in alcuni casi, dovuta al fatto che il calore stimola i melanoblasti.
II° GRADO: seppur con tempi un po' più lunghi, anche in questo caso abbiamo la restitutio ad integrum. Anche in questo caso possiamo avere un'iperpigmentazione. In genere si verifica desquamazione dell'epidermide al disopra della zona colpita, dovuta ad un ispessimento dello strato corneo, per un processo detto ipercheratosi.
III° GRADO: non avviene guarigione, ma la riparazione come processo evolutivo. Se avviene evaporazione: le parti necrotiche
tendono a disseccarsi e formano escare (o croste) che poi cadono lasciando ulcere. Se invece l'evaporazione è limitata spesso si staccano lembi di tessuto lasciando allo scoperto i tessuti profondi.
Al termine del processo di riparazione rimane la cicatrice, ossia la sostituzione del tessuto perduto con tessuto cicatriziale. Tale cicatrice è in genere deturpante poiché possono formarsi i cosiddetti corpi cheloidi, esuberi di tessuto che quindi vanno a deturpare ulteriormente la zona e retraente poiché le fibre elastiche perdute non si rigenerano. È inoltre discromica, con parti più chiare dove i melanoblasti sono stati uccisi dal potenziale calorico, e parti più scure dove i melanoblasti sono stati stimolati.
IV° GRADO: dalla carbonizzazione non c'è evoluzione.
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PATOLOGIE DA ELEVATA TEMPERATURA AMBIENTALE
Le temperature ottimali per l'uomo sono le temperature delle zone temperate. Gli organismi superiori hanno
comunque sistemi di termoregolazione permantenere omeotermico l'ambiente interno, qualora le temperature sianoparticolarmente elevate o particolarmente basse.Attraverso sistemi di termoriduzione e termodispersione la temperaturadell'organismo viene mantenuta sempre costante (37°C).COLPO DI SOLE TROPICALEÈ una patologia che consegue ad una esposizione prolungata a temperature elevate(40-45°C) a cui è associato un alto grado di umidità, da qui "tropicale". Si verificainfatti soprattutto nei paesi tropicali.Sintomi: - Innalzamento della T corporea (> 37°C) - Vertigini - Convulsioni - Perdita di coscienza - ComaTutto ciò è aggravato se la persona svolge lavori. Lo sforzo fisico aggrava lasintomatologia.Meccanismo patogenetico:Abbiamo anzitutto l'alterazione dell'equilibrio idro-salino poiché di fronte atemperature così elevate disperdiamo attraverso la sudorazione. Tuttavia, seessanon è seguita dall'evaporazione risulta inefficiente ai fini di una adeguata termodispersione. In questo caso l'evaporazione è ostacolata dall'alto tasso di umidità, per cui la termodispersione risulta inefficace. Associata alla sudorazione abbiamo una perdita profusa di liquidi, non solo dal circolo ma anche nelle cellule. Per quanto riguarda il circolo assistiamo ad una diminuzione del volume di sangue detta ipovolemia. Aumenta anche la concentrazione di NaCl+ nel compartimento extracellulare, per cui viene richiamata acqua dalle cellule e dal circolo. Avviene quindi una perdita di potassio particolarmente grave e andiamo incontro a disidratazione cellulare.
COLPO DI CALORE COMUNE è una patologia che di frequente si verifica in ambienti chiusi con alti tassi di umidità. Può colpire persone che lavorano in locali chiusi e poco ventilati ad elevata concentrazione di vapore acqueo (lavanderie, stirerie ecc.).
Sintomi: Collasso dovuto
ad un brusco abbassamento di pressione a causa dell'ipovolemia.- Vasodilatazione periferica
- Tachicardia
- Perdita di coscienza per ischemia cerebrale, fino ad arrivare al coma e alla morte
COLPO DI SOLE
Patologia che si verifica per l'esposizione prolungata ai raggi solari a capo scoperto. La causa determinante è l'azione dei raggi solari, le radiazioni infrarosse e ultraviolette sul capo.
Sintomi:
- Cefalea
- Alterazioni psichiche
- Disturbi neuro-muscolari
- Ipertermia (aumento T corporea)
- Può culminare nella morte
BASSE TEMPERATURE
La resistenza al freddo varia a seconda della specie biologica. Gli esseri umani appartengono a quella categoria di essere viventi detti omeotermi, ossia che resistono poco bene alle basse T, ma abituati a vivere nelle zone temperate con temperature né troppo elevate, né troppo basse.
I pelocitermi sono invece organismi più adatti a sopravvivere a T sfavorevoli. Con l'abbassarsi della T...
Mostrano un rallentamento del metabolismo e una riduzione dei movimenti. Particolarmente resistenti al freddo sono gli insetti (anche fino a -35°C), purché abbiano un mantello completamente integro, e alcune specie batteriche. Al contrario, le cellule isolate e i tessuti hanno in genere una resistenza limitata alle basse temperature. Le alterazioni che conseguono all'esposizione a una temperatura molto bassa vengono classificate in:
- ASSIDERAMENTO: se coinvolge tutto l'organismo e porta ad alterazioni generali di esso
- CONGELAMENTO: se coinvolge parti circoscritte del nostro organismo. Interessa prevalentemente le estremità del corpo (orecchie, nasi, mani, piedi)
Le cellule hanno una resistenza estremamente limitata ai congelamenti:
- Tra -2°C/-5°C: le cellule non risultano congelate, ma super-refrigerate
- Tra -5°C/-10°C: a seconda del tipo di congelamento che avviene, lento (1), rapido (2), molto rapido