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"Reattivi" della fase acuta
Proteina C reattiva: può aumentare fino a 10 volte per danno tissutale
Fibrinogeno: aumenta del 200-400%
Leucociti e neutrofili
Velocità di eritrosedimentazione (VES)
Esistono altre proteine la cui concentrazione nel siero aumenta in risposta alla fase acuta ma che non sono usate in laboratorio per questo scopo: alfa1antiplasmina, aptoglobina, ferritina, ceruloplasmina, alfa1glicoproteina acida
VELOCITÀ DI ERITROSEDIMENTAZIONE (VES)
Misura la rapidità con cui le emazie sedimentano nel plasma in cui sono sospese.
Legge di Stokes: 2V = 2r(d1 - d2)gη
V = velocità di sedimentazione
r = raggio delle particelle sferiche
d1 = densità delle particelle sferiche
d2 = densità del fluido di sospensione
g = accelerazione di gravità
η = viscosità del liquido
Densità delle emazie: 1,10
Densità del plasma: 1,02
Un aumento
La VES indica la presenza e l'intensità di un processo infiammatorio, non è mai diagnostico di una malattia specifica. Le sue variazioni sono più significative del rilievo di un singolo valore elevato. Può permettere l'identificazione di malattie nascoste. Può servire a monitorizzare il decorso (ad esempio nell'Artrite Reumatoide) o la risposta alla terapia di certe malattie. Tuttavia talvolta è normale in presenza di malattie infiammatorie. Può aiutare a confermare o escludere una diagnosi (ad esempio arterite temporale di Horton, polimialgia reumatica) ma raramente è di aiuto in una diagnosi differenziale. Nel 3% dei casi è aumentata in assenza di malattia rilevabile.
VALORI NORMALI DELLA VES
- NEONATO: non oltre 2 mm/ora
- SOGGETTI GIOVANI E ADULTI:
- maschi fra 1 e 10-12 mm/ora
- femmine fra 1 e 15 mm/ora
- SOGGETTI ANZIANI (oltre 65 - 70 anni):
- maschi fino a 38 mm/ora
- femmine fino a 63 mm/ora
PER MOTIVI "POLITICI" MOLTI
LABORATORIDANNO COME NORMALE IL VALORE DELL'ADULTO SENZA SPECIFICARE CHE NELL'ANZIANO SONO NORMALI ANCHE VALORI PIÙ ALTI: L'INTERPRETAZIONE VIENE AFFIDATA ALLA CULTURA DEL MEDICO
Di fatto valori > 50 mm/ora anche nell'anziano sono spesso associati a malattia
VARIAZIONI DELLA VES- MALATTIE INFETTIVE ACUTE E CRONICHE (no infezioni virali)- MALATTIE LINFOPROLIFERATIVE- MALATTIA ACCOMPAGNATE DA DANNI TESSUTALI (ustioni estese, traumi, necrosi ischemiche)- TUMORI MALIGNI (++ se accompagnati da metastasi)- INFARTO DEL MIOCARDIO- GRAVIDANZA (dal 3. mese)- USO DI ESTROPROGESTINICI- IPO E IPERTIROIDISMO- ANEMIE GRAVI
I valori più elevati si rilevano nelle neoplasie specie metastatiche, malattie ematologiche (mieloma), malattie del collageno, malattie renali con insufficienza renale, infezioni.
La VES non è indicata per monitorare modificazioni di breve durata del processo flogistico-necrotico, perché è influenzata da proteine plasmatiche che sono o
proteinedella fase acuta lente (fibrinogeno) o chenon appartengono a questo gruppo(immunoglobuline). È un test semplice, economico e presentaanche facilità di esecuzione. Tuttavia è lento a rispondere a variazionidell’attività infiammatoria ed in presenza,per esempio, di componenti monoclonali eimmunocomplessi può dare valori fortementeaumentati, anche in assenza diinfiammazione. Valori più bassi della norma si hanno inpazienti che hanno assunto aspirina e in casodi leucocitosi, iperalbuminemia e shockanafilattico.