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ELETTROFORESI DELLE PROTEINE DEL SIERO
L’esame si utilizza per separare le proteine del siero nelle sei
frazioni principali.
La metodica usata è l’elettroforesi su gel di agarosio
tamponato in mezzo alcalino (pH 8.5); le proteine separate
sono colorate con amidoschwarz.
La sensibilità rilevata del metodo è compresa per proteina
monoclonale fra 0,40 e 0,20 g/l.
I kits Hydragel 1-β
2 sono utilizzati sul sistema Hydrasys
β
Sebia semiautomatico con densitometro/scanner a piano fisso
e programma di gestione Phoresis su computer dedicato.
Per l’analisi sono raccomandati campioni freschi.
I sieri devono essere prelevati seguendo le procedure
convenzionali per i test clinici di laboratorio.
I sieri vanno refrigerati (2-8 °C) e si possono conservare
fino ad una settimana.
Se necessitano periodi di conservazione più lunghi
mantenere i campioni congelati (fino ad un mese).
CAMPIONI DA EVITARE:
- Non utilizzare campioni di siero emolizzati
- L'emolisi causa un aumento delle zone alfa-2 e beta.
- Evitare campioni di plasma
- Evitare campioni vecchi o mal conservati o francamente lipemici
VARAZIONI RELATIVE AD ERRONEO
CAMPIONAMENTO
Si possono verificare falsi aumenti di globuline per
β
migrazione di plasma, anziché di siero: il fibrinogeno
(presente nel plasma anche in concentrazioni pari a 500-600
mg/dl) migra tutto in zona 2 causando un aumento
β
proporzionalmente rilevante, ma non patologico, di queste
proteine.
Situazione simile si ha anche con la migrazione di campioni
sierici emolizzati o lipemici: sia l’emoglobina, sia le
lipoproteine vanno infatti a posizionarsi tutte in zona β
causandone un aumento più o meno importante.
VARIAZIONI RELATIVE AD ERRONEO
CAMPIONAMENTO
Si possono verificare falsi aumenti di globuline per
β
migrazione di plasma, anziché di siero: il fibrinogeno
(presente nel plasma anche in concentrazioni pari a 500-600
mg/dl) migra tutto in zona 2 causando un aumento
β
proporzionalmente rilevante, ma non patologico, di queste
proteine.
Situazione simile si ha anche con la migrazione di campioni
sierici emolizzati o lipemici: sia l’emoglobina, sia le
lipoproteine vanno infatti a posizionarsi tutte in zona β
causandone un aumento più o meno importante.
Caratterizzazione delle
Proteine Plasmatiche
PRECIPITAZIONE FRAZIONATA
Le proteine hanno diversa solubilità in acqua o in altri solventi,
per cui possono essere separate dalla soluzione per mezzo di una
precipitazione frazionata.
Le proteine possono precipitare per effetto di agenti
denaturanti: calore, acidi forti (perclorico, tricloroacetico, sali
di metalli pesanti). Vengono quindi separate dagli altri composti
presenti nella soluzione per filtrazione o per centrifugazione.
PROTEINE PLASMATICHE
Valori ematici normali
Proteine totali: 6 - 8 g/dl
Rapporto Albumine/Globuline:
1,2 - 2,20 DIAFANIZZAZIONE
Utilizzo di membrane di acetato di cellulosa
SCANSIONE FOTODENSITOMETRICA
I tracciati vengono letti mediante :
trasforma le differenze di intensità in un grafico con picchi di base e altezza
variabili secondo l’ampiezza e l’intensità della zona separata e colorata
(quantificazione qualitativa-semiquantitativa) Evidenzia solo variazioni
In un siero normale i valori espressi in
percentuale delle frazioni proteiche qualitative delle proteine del
(elettroforesi a 5 zone) sono: siero.
albumina 55-65% Intensità del picco non
2-5%
α1 corrisponde alla quantità delle
7-11%
α2 proteine perché ogni colorante
9-13%
β possiede affinità diversa per le
14-20%
γ diverse proteine
La proteina che principalmente
Si preferisce contribuisce ad una data
l’ispezione visiva frazione non è la sola che migra
(qualitativa) delle in quella zona, ad eccezione
strisce dell’albumina, che può essere
considerata unica.
Ricevuti i Referto con indicazione
Referto generico di dati, si qualitativa e quantitativa
“tracciato procede alla (aumento o diminuzione)
elettroforetico nella loro delle frazioni proteiche
norma” refertazione alterate
PREALBUMINA
PREALBUMINA o TRANSTIRETINA: E’ la frazione più
veloce. Chiamata così perché migra davanti all’albumina. E’
visibile come tenue banda sul tracciato non d i a f a n i z z a t o . L a
sua individuazione costituisce un controllo tecnico di buona
separazione elettroforetica.
• La sintesi avviene principalmente nel fegato e in parte
anche nella retina ed in altri tessuti. E’ il vettore sia per la
tiroxina che per la proteina legante il retinolo. La
concentrazione serica diminuisce moto nei casi di deficit
nutrizionali proteici, nelle lesioni delle cellule epatiche, nel
diabete. E’ una proteina negativa della fase acuta.
•(10 - 40 mg/dl)
ALBUMINA
Banda più stretta, intensa ed omogenea. Proteina di
massa molecolare di 66,5 kDa, a singola catena
polipeptidica. La molecola è ellissoidale asimmetrica;
stabilizzata da 17 ponti disolfuro. Il gene (specifico
delle cellule del fegato) si trova sul cromosoma 4. E’
sintetizzata come molecola più lunga di 24 aa,
costituenti un peptide segnale che viene rimosso per via
enzimatica prima della secrezione della proteina nel
plasma. Il dosaggio dell’albumina è un ottimo indice
della funzionalità epatica.
(3,5 - 5 g/dl)
proteina di trasporto
E’ una (bassa specificità ed affinità ed amplissima
capacità di trasporto per farmaci, bilirubina, acidi grassi, metalli ed
ormoni). La concentrazione plasmatica dell’albumina diminuisce nei processi
infiammatori. Nella corsa elettroforetica, la frazione albuminica appare
come singola banda. L’identificazione delle varianti genetiche dell’albumina
bisalbuminemia
è visibile per la presenza di due bande ( ), una con la
stessa mobilità dell’albumina normale, l’altra con mobilità anodica
(variante fast) o più catodica (variante slow) negli stati eterozigoti. Al
densitogramma la bisalbuminemia appare come un picco bicuspidato.
ipalbuminemia
Condizioni di si osservano in caso di
infiammazioni acute. analbuminemia
Condizione molto rara è l’ , in cui
scompare o è appena visibile la banda dell’albumina (5
mg/dl). La causa del deficit è la diminuita sintesi di
albumina. Talvolta si tratta di normale albumina; altre
volte vengono sintetizzate forme inattivate della
proteina.
L’iperlbuminemia è rarissima.
Anche quando si ha un aumento
nella sintesi di albumina, non si ha
infatti un aumento dei suoi livelli
ematici. Si ha un incremento solo
nei casi di disidratazione.
BANDA 1
α
1-ANTITRIPSINA: (200-300 mg/dl) glicoproteina.
α
Sintetizzata nel fegato come forma immatura (propeptide),
contenente una sequenza segnale che viene rimossa prima
dell’emissione in circolo, dove costituisce la maggiore componente
delle proteasi circolanti. E’ sintetizzata dagli epatociti, dai
macrofagi ma anche in altri tessuti (rene, pancreas, stomaco,
intestino, milza, surrene). Tale proteina agisce come inibitore
della tripsina pancreatica, chimotripsina, trombina, proteina C
attivata, fattori XI e XIII.
l’elastasi
Inibisce prodotta dai neutrofili durante i processi
infiammatori acuti (riduzione demolizione del tessuto) ,soprattutto
a livello polmonare.
BANDA 1
α
1-ANTICHIMOTRIPSINA: glicoproteina.
α
Inibisce la chimotripsina pancreatica. Protegge
l’organismo dai processi infiammatori (polmoni e bronchi)
e dai danni tessutali, modula la risposta immune
proteggendo da reazioni allergiche.
BANDA 2
α
-MACROGLOBULINA: 200-350 mg/dl
( )
α
2
glicoproteina. Sintetizzata dal fegato. Inibitore di proteasi, ma
aspecifico. Agisce solamente nel sangue e non nei tessuti a
causa delle sue grosse dimensioni. Modulatore dell’attività delle
citochine. Aumenta fisiologicamente nel 3° t r i m e s t r e d e l l a
gravidanza, nell’infanzia e nell’età avanzata. Aumenti patologici
si hanno nell’infiammazione acuta, nelle epatopatie, nel diabete.
BANDA 2
α
APTOGLOBINA: 50-300 mg/dl
( ), glicoproteina. Lega
l’emoglobina libera (in modo forte ed irreversibile) nel plasma
dell’uomo e di altre specie animali. Ogni molecola di aptoglobina
lega due molecole di ossiemoglobina. La sua concentrazione
aumenta dalla nascita fino all’età adulta. Diminuisce per
iperconsumo in tutti i casi di emolisi intravascolare e per difetto
di sintesi in condizione di riduzione del numero di epatociti. Può
diminuire anche in seguito a sport prolungati, che comportano
distruzione di eritrociti. E’ una proteina della fase acuta.
ANTITROMBINA 3: (20-40 mg/dl) neutralizza l’azione
della trombina e di fattori della coagulazione in sinergismo con
l’eparina. BANDA 2
α
CERULOPLASMINA: (23-43 mg/dl) glicoproteina.
Maggiore proteina di trasporto plasmatico del rame. La sua
sintesi avviene nel fegato, ma la regolazione della sintesi è
indipendente dalla quantità di rame in circolo. Ogni molecola
si lega a 6 atomi di rame. La ceruloplasmina trasporta il rame,
normalmente conservato nel fegato, ai tessuti periferici, dove
viene utilizzato per la sintesi di numerosi enzimi. Diminuzione
dei livelli di ceruloplasmina si osservano nel morbo di Wilson,
caratterizzato da elevati depositi tossici di rame nel fegato,
cervello, cuore.
PROTEINA TRASPORTATRICE DELLA VITAMINA
D: non si conosce bene la sua funzione specifica, me è la maggior
proteina trasportatrice della vitamina D e dei suoi metaboliti.
Sintetizzata del fegato.
BANDA 1
β
TRANSFERRINA: (nel plasma 200-400 mg/dl)
glicoproteina. Lega e trasporta in modo reversibile lo ione
ferrico. Costituisce la maggiore proteina plasmatica legante il
ferro La sua concentrazione presenta variazioni circadiane e
infradiane. Aumenta nelle sideropenie e diminuisce negli
accumuli di ferro. Le funzioni principali della transferrina
sono: - trasporto di ferro assorbito dall’intestino alle
cellule che lo richiedono
- fattore protettivo contro cellule batteriche e
neoplastiche in quanto compete con esse per l’utilizzo di
ferro. BANDA 2
β
C3: (80-100 mg/100 ml) proteina della fase acuta che si
eleva molto lentamente e richiede 2-10 giorni per raggiungere il
massimo livello dopo un’infiammazione. E’ la proteina del
complemento p