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La partecipazione politica
(Riassunto dall’Enciclopedia delle Scienze sociali)
La democrazia odierna permette al cittadino di partecipare in più modi alla vita politica. La partecipazione
politica è stata soggetta, comunque, a numerose variazioni nel tempo e varia tuttora a seconda della nazione.
Questo fenomeno è stato studiato particolarmente dalla sociologia politica e dalla scienza della politica.
La concezione di “partecipazione politica” non viene inteso in maniera univoca, in quanto esistono versioni e
definizioni diverse di questo fenomeno.
La versione ristretta, si limita a definire questo concetto come una semplice azione (il voto, l’appoggio
dell’elettore al candidato, le richieste di interventi da parte del governo per risolvere un problema etc)
La versione più ampia, invece, fa rientrare nelle varie forme di partecipazione anche azioni appartenenti a
sfere sociali diverse o indirettamente collegate alla politica (per esempio l’appartenere a un’associazione non
per forza politica / o il fatto di sentirsi estranei a un’azione strettamente politica come il voto).
Distinzioni della partecipazione politica
Partecipazione visibile e non visibile
Partecipazione visibile: in questo gruppo rientrano i comportamenti pubblici, forme di impegno diretto nella
sfera politica.
Partecipazione invisibile: riguarda il grado di coinvolgimento psicologico nella sfera politica (guardare i
telegiornali o i dibattiti, informarsi etc)
Partecipazione istituzionalizzata e non istituzionalizzata
Partecipazione istituzionalizzata: svolta all’interno di strutture finalizzate e predisposte ad azioni della sfera
politica.
Partecipazione non istituzionalizzata: insieme di comportamenti dei singoli o dei gruppi non
tradizionalmente accettati, non convenzionali, che hanno causato una rottura degli schemi tradizionali
(movimenti femministi, studenteschi, ecologisti, antiabortisti, autonomisti, antinucleari, di rivolta fiscale,
ecc., che portano sulla scena politica le loro istanze al di fuori dei tradizionali canali di rappresentanza).
Prima o poi, comunque, questi modi anticonvenzionali entreranno ufficialmente a far parte della
partecipazione istituzionalizzata.
Partecipazione non istituzionalizzata violenta o pacifica
Si riferisce alla natura di questi movimenti, che solitamente avvengono in maniera pacifica ed ordinata, ma
che talvolta sfociano in episodi di violenza. Quelli di natura violenta sono presenti in nazioni con movimenti
o partiti antisistema e si svolgono a cicli più o meno brevi. Se diventa endemico (dannoso) segnala il mal
funzionamento del sistema democratico e mette a repentaglio la sopravvivenza della democrazia stessa.
I fattori che influenzano la partecipazione politica sono molti (sviluppo economico, sistema politico, etnie,
ideologie passate etc), anche se oggi, grazie ai massicci flussi informativi su scala mondiale e ai fenomeni di
imitazione sociale, le differenze un tempo presenti tra le varie nazioni sono notevolmente ridotte.
I fattori che, invece, hanno contribuito all’evoluzione delle forme di partecipazione sono l’aumento dei livelli
di istruzione, le modifiche dell’organizzazione e i processi dell’urbanizzazione e suburbanizzazione, il
mutamento degli stili di vita e, soprattutto, il mutamento tecnologico. In futuro, infatti, la creazione di
“piazze elettroniche” porterà a veri e propri luoghi di scambio di informazioni ed interazioni politicamente
significative.
Quanti partecipano e in quali forme?
La partecipazione politica è stata studiata dalla sociologia politica e dalla scienza della politica: i numerosi
studi non hanno condotto ad una vera e propria conclusione riguardo al grado di partecipazione, anche se
emergono alcune proposizioni di carattere ufficiale.