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Continuazione 22 Ottobre
Osserviamo cosa avviene lungo m: \( \dfrac{d}{dm} \left( \dfrac{\zeta^f + \xi}{f_i} \right) = \dfrac{1}{f_R} \dfrac{V^2}{g_R} \). Questa relazione mi dice: se la traiettoria è curvilinea e dunque c'è un'accelerazione centripeta lungo la normale la quota non è soddisfatta (condizioni di stabilità curvilinea). Quindi possiamo scrivere:
\(\dfrac{\zeta}{f_i} = \dfrac{\Delta \vec{p}}{f_m} = \dfrac{1}{f_J} \dfrac{V^2}{g_R}\)
In questo caso, lungo la normale le due proiezioni non hanno risultante zero, infatti produce un'accelerazione.
Poiché \( g_J \) e \( V^2 / R \) sono quantità positive, il fatto che ci sia il meno davanti implica che quella relazione è sicuramente minima di resa. Quando la derivata \< 0, la funzione decresce, in particolare la quota piezometrica diminuisce in direzione della \(\hat{n}\).
\((\zeta + \xi)_{d/2} > (\zeta^f + \xi)_{d/2} > (\zeta + \Delta \xi)_{d/3}\)
Se le traiettorie siano rettilinee, la traiettoria sostiene tutta \(\rightarrow R \rightarrow +\infty\) quindi \( \dfrac{d}{dm} \left( \dfrac{\zeta^f + \xi}{f} \right) = 0 \) quindi ANCHE in \(\hat{n}\) la quota piezometrica rimane invariata. Guardiamo una sezione del tubo.
Nel punto \( P \) avrà una quota \( \left( \dfrac{\zeta^f + \xi}{f_J} \right)_P \).
Se mi sposto nel punto \( P' \), ovvio uno spostamento \(\Delta b\) lungo b che riduzione non produce variazione di quota piezometrica, e uno spostamento \(\Delta n\) lungo seg.n che non produce variazione di quota poiché la traiettoria è rettilineo.
Quindi la constata che la quota piezometrica di \( P \) è uguale a quella di \( P' \), quindi segue costanti in ogni punto e la quota piezometrica.
metica è unica per tutta la sezione. Questo porta a dire che in tutta
la sezione vige la legge dell'idrostatica anche se il fluido è in movimento.
Supponendo di avere un tratto di tubazioni che
rispetto a queste condizioni, vediamo che in questa
sezione trasversale possiamo trovare il PIANO
DEI CARICHI IDROSTATICI.
Il punto di intersezione tra il PC₁ e
il nome delle sezioni trasversale è la
traccia della retta di quota che ci permette
di visibilità della distribuzione delle pressioni, una corrente con portata
è detta CORRENTE LINEARE in cui i filetti liquidi sono paralleli (piani).
In questi correnti le pressioni sono distribuite con legge lineari e sono le uniche
correnti di riferimento e trattate in maniera matematica con un flusso molto.
23 OTTOBRE 2012
Osserviamo cosa avviene lungo la direzione S:
Premettendo lungo S avremmo:
- ∂ ζ / ∂S ∂ ζ / ∂S + ∂ p /∂S + g ∂ddt
(Ci + Π1)S
Posso scrivere la derivata della velocità secondo la formula euleriana :
∂[ζ + P/ζ ]/ ∂S = -1/g ∂ V /∂t d V /d S = 1/g ∂ V /∂t ∂ V/ ∂S
Dalla regola di derivazione del modulo risulta che V∂V/∂S 1/2(V^2)]S
Quindi la formula diventa
∂/∂S [( ζ² + P / ζ + V² /2g] = -1/g ∂V/∂t
Posso portarlo dentro. Pinchegz=g=gd
Cominciamo col lavoro compiuto dalla forza peso:
LC = EGA - EGB
Osserviamo che quello che c’era in meno alla colonna liquida è come se non si fosse mosso (in realtà si muove, ma poiché si è in comune si elide nella differenza) quindi è come se facessi la differenza.
LC = ECA - ECB = EGAB - EGBA = EGAB - EGBA = δ p AAVAdtℓA - δ p ABVBdt
Vediamo il lavoro dello spinto di superficie:
LT = PAAAAVAdt - PABABVBdt
Vediamo la variazione dell’energia cinetica:
∆EC = ECA - ECB - EC AAA - ECA = 1/2 ρ ABVB dt VB2 - 1/2 ρ AAVA dt VA2
Il lavoro della forza totale è uguale e reso nullo punto un punto gli sposi con l’ altra spostamento. Deve quindi risultare:
LC + LT - ∆EC =>
δ AAVAdtℓA - δ ABVBdt ℓB + PAAAAVAdt - PABBVBdt = 1/2 ρ ABVB dt VB2 - 1/2 ρ AAVA dt VA2
Elimina dt e divido tutto per δ otteniamo:
AAVA ℓA - ABVB ℓB + PAg AAAVA - PBABg AB VB = ( 1/2 ρ AB VBg VB2 - 1/2 ρ AA VA2
=> AAVA ℓA - pg AAVA - ( AB VB ℓB + pg ABVB ) - VB2 / 2g ABVB ℓB VA2 / 2g ABVB ABVB
Porto tutti i termini della reazione A della stessa parte. E dell’altra i termini in B:
AAVA ℓA - PAA AA VA2 + VA2 / 2g AAVAℓB - ABVB ℓB + PB ABg VB2 - VB2/2g ABVB
Poiché non in moto PERMANENTE ovvero: VAA = VBB - Q = cost
ℓA + Pt / g VA - VA2 / 2g + ℓB + PB / g VB2 / 2g => [ ℓA + P / g v2 / 2g ]
Il th. di Bernoulli in questa forma rappresenta la base dello studio idraulico. Togliamo:
in ogni caso è validi ad uno e dal fino fiume una non osservazioni degli effetti ed i
Sicuramente sarà soggetta alla forza di massa G, che avrà una componente tangente Gt lungo la sezione che tende a farla scivolare giù.
Gt = G cos x = Mg cos x
A causa della forza peso, la particella acquista una accelerazione tangente all? sezione pari a cos x.
Ne abbiamo unche il piove di inerzia: J = Mgcosx
Consideriamo l’equazione di equilibrio inclinazione di Eulero e persist.
PF/P
Osserviamo da
Osservazione:
24 OTTOBRE
Ricordiamo l’equazione di equilibrio dinamico in forma Cale:
P = ρ d v ̇/dt - (∂Φx/∂x + ∂Φy/∂y + ∂Φz/∂z) = 0
Questa formula si riferisce a un volume dato infinitesimo, estendiamo tale su un volume finito.
Indichiamo in un solanto T, le linee di flusso in un volume infinitesimo del volume in moto.
Le forze che agiscono sul dω siamo:
Ġ = P F dω
π = -(∂Φx/∂x + ∂Φy/∂y + ∂Φz/∂z) dω
Che producono una un’accelerazione ma consideriamo l’inertia I = ∫ ρdv/dt dω
Ricordiamo l’equazione di equilibrio riferita a questo potenziale:
P F dv/∫ dt dw = -(∂Φx/∂x + ∂Φy/∂y + ∂Φz/∂z) dv = 0
Se voglio l’equazione di tutto il volume solo fa un integrale di volume per ogni suo termine:
∫W P F dw = ∫W P d v ̇/dt dv - ∫W (∂Φx/∂x + ∂Φy/∂y + ∂Φz/∂z) dv = 0
Ampiamo il 2o integrale.
∫W P F dv = G ̇ = FORZA DI MASSA DI TUTTO IL VOLUME
Sviluppiamo il 3o integrale:
- ∫W (∂Φx/∂x dy dz + ∂Φy/∂y dx dz + ∂Φz/∂z dx dy dz)
Ampiamo il 1* di Green, l’integrale di volume diventa un integrale di