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ENDOPLASMATICO
Tutte le proteine possiedono in coda N-terminale una sequenza amminoacidica,
peptide segnale, che le indirizza verso il RE. Le proteine di membrana hanno inoltre
una sequenza di arresto del traferimento, che blocca momentaneamente la sintesi per
permettere alla particella citosolica che riconosce il peptide segnale (SRP) ed il
recettore RE che lega la particella (recettore di SRP) di mediare l’aggancio del
ribosoma ad un sistema di traslocazione. Questo, con la ripresa della sintesi proteica,
media l’inserimento della proteina, non ancora conclusa, nel RE.
A questo punto il peptide segnale viene tagliato e la proteina si inserisce nel
traslocone, sistema di traslocazione formato da un complesso di polipeptidi che si
associano a formare un canale idrofilico di accesso per le proteine.
chaperonine,
Nel lume del RE poi, troviamo le ed una serie di enzimi, che
accompagnano ed assistono la maturazione proteica. Alla fine del percorso, le proteine
difettose, dopo svariati tentativi di correzione da parte delle chaperonine, se non
ancora funzionanti vengono spostate nel citoplasma e qui degradate.
°TRASPORTO VESCICOLARE
Con questo termine si indica il traffico di proteine solubili e componenti di membrana
mediante vescicole di trasporto.
Questo trasporto si basa sulle vescicole gemmate da una membrana donatrice e fuse
con la membrana di un compartimento accettore. E’ molto importante naturalmente
che ogni vescicola trasporti solamente il carico di proteine specifico per l’apparato
accettore. Per il controllo del materiale trasportato esiste uno speciale rivestimento
proteico si segnale delle vescicole. Ogni tipo di trasporto ha le sue specifiche proteine
di controllo. Questo proteine forniscono anche aiuto meccanico, spingendo la
membrana della vescicola in formazione alla giusta curvatura per poter formare la
vescicola stessa.
Riassunto "Il Vacuolo", docente Papini, libro consigliato "Botanica generale e Diversità
vegetale" di Pasqua, Abbate e Forni
V – IL VACUOLO
IL VACUOLO E LA SUA BIOGENESI
°
I Vacuoli sono organelli caratteristici della cellula vegetale. Svolgono molte funzioni
importanti per lo sviluppo della pianta. Possono essere definiti come:
compartimenti intracellulari contenenti materiale derivato da vie biosintetiche
intracellulari o importato dall’ambiente extracellulare per endocitosi, trasporto
facilitato o attivo o per diffusione.
Componente del sistema di endomembrane, è per la sua genesi e funzione associato a
provacuoli e corpi membranosi che sono stati o saranno vacuoli.
La genesi avverrebbe a partire da un sistema di membrane tubulari provenienti dal
RER, che, una volta fuse, per autofagia cellulare programmata, liserebbero la
membrana interna e le porzioni di citoplasma rimaste all’interno, formando così
lìambiente interno del vacuolo. Un vacuolo maturo perciò, sarebbe formato dalla
fusione di diverse membrane tubulari simili a vacuoli, formando poi per maturazione
un unico vacuolo di grandi dimensioni.
Il vacuolo può subire cambiamenti morfologici e funzionali a seconda delle necessità
cellulari, come possono anche coesistere nella stessa cellula vacuoli funzionalmente
diversi.
Le cellule non ancora differenziate infatti, contengono numerosi piccoli vacuoli.
°TONOPLASTO E SUCCO VACUOLARE tonoplasto,
Il Vacuolo è circondato da una membrana detta costituita da fosfolipidi e
ricca in proteine.
I lipidi contenuti nel tonoplasto sono coinvolti nell’attività enzimatica e nel traffico
vescicolare durante la biogenesi del vacuolo, ed hanno inoltre funzione importante per
quanto riguarda la guida delle proteine verso il tonoplasto e la trasduzione dei vari
segnali.
succo vacuolare
Il è una soluzione acquosa contenente numerose sostanze di diversa
natura, che possono essere sciolte in acqua o allo stato cristallino. Il pH ha solitamente
intervallo tra 5,0 e 5,5, che si può allargare in assoluto tra i 2,5 (i vacuoli di limone)
fino a maggiori di 7,0 nei vacuoli di riserva proteica.
La principali sostanze contenute nei vacuoli:
- Sali organici ed inorganici. Troviamo K+, ma anche Na+, Ca2+, diversi acidi organici
ed in alcuni casi precipitazioni cristalline di Ca2+.
- Carboidrati. Mono, di e polisaccaridi di varia natura. I più comuni naturalmente
glucosio, fruttosio, galattosio e mannosio.
- Aminoacidi e Proteine. Arginina, leucina, glutammina, asparagina, sono
principalmetne presenti nel vacuolo dei semi. Durante il processo di maturazione dei
semi, e quindi di disidratazione, le proteine sono meno solubili e formano complessi
granuli di aleurone.
denominati
- Lipidi. Si trovano principalmente nei semi (arachidi, soia) e nei frutti (girasole, mais,
olivo).
- Metaboliti secondari.
- Inclusi Solidi. Depositi di natura cristallina influenzati da pH e composizione del
rafidi druse
succo vacuolare. I più diffusi sono (aghiformi), (prismi a bipiramide
stiloidi
tetragonale) e (cristalli prismatici massicci).
La formazione di questi cristalli potrebbe essere legata a processi di detossificazione, o
per funzioni difensive.
L’alta concentrazione di soluti del succo vacuolare fornisce potenziale osmotico
negativo, guidando l’assorbimento d’acqua nel vacuolo per osmosi.
°FUNZIONI DEL VACUOLO
I vacuoli delle piante svolgono diverse funzioni come omeostasi e turgore cellulare,
detossificazione e riserva.
Naturalmente la sua funzione dipende dal tipo di proteine solubili e legate alla
membrana che vi sono presenti.
In alcune tipologie cellulari (peli radicali, semi e cotiledoni) si può assistere alla
presenza in contemporanea di vacuoli litici e di riserva, che si differenziano all’analisi
sulla base delle differenti acquaporine presenti sul tonoplasto.
DISTENSIONE CELLULARE, OSMOREGLOAZIONE ED ATTIVITÀ LITICA
Nelle cellule veetali la crescita è profondamente legata all’aumento del contenuto in
acqua del vacuolo. La grande presenza del vacuolo all’interno della cellula confina il
citoplasma ad un sottile strato periferico, facilitando i meccanismi di scambio tra la
cellula e l’ambiente esterno. L’ambiente esterno, è generalmente ipotonico (minor
concentrazione di soluti) rispetto al citoplasma, che è comunque ipotonico rispetto al
vacuolo, ciò determina un quasi continuo afflusso d’acqua al vacuolo per osmosi,
causando aumento di volume. La pressione di turgore del vacuolo è ben bilanciata
dalla resistenza meccanica della parete cellulare. L’appassimento di una pianta è
generalmente causato dalla perdita di acqua del vacuolo e del citosol.
Alla base di questo grande meccanismo di bilanciamento sta la concentrazione di
soluti nel succo vacuolare. Nel caso ad esempio del K+, questo avviene per pompaggio
guidato da gradiente elettrochimico dalle pompe protoniche.