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ELEMENTI DI ANALISI PROF.SSA LIDIA LO SCHIAVO SOCIOLOGIA GENERALE
L'orientamento sistemico di Luhmann
Nel discorso sociologico, ciò che stabilisce l'appartenenza al sistema o all'ambiente è il senso da essi attribuito.
Quando come sistema è considerato l'individuo, ambiente è il suo contesto sociale.
Se si considera il sistema sociale, è l'individuo a diventare a sua volta 'ambiente'.
Il MONDO è l'infinita molteplicità e complessità del reale, mentre l'ambiente costituisce la delimitazione delle possibilità concretizzabili che si danno in una particolare situazione.
Il sistema è l'effettiva selezione e realizzazione di determinate possibilità offerte dall'ambiente.
Poiché il mondo si pone come infinita complessità, è impossibile orientarsi in esso senza una riduzione della complessità.
PROF.SSA LIDIA LO SCHIAVO SOCIOLOGIA
GENERALE
L'orientamento sistemico di Luhmann
Non è sufficiente cogliere mentalmente la complessità del mondo; occorre anche metterla alla portata dell'esperienza vissuta e dell'azione, e di conseguenza ridurla
Accanto al problema della complessità si sviluppa quello della CONTINGENZA
Nella riduzione della complessità, si dà sempre una molteplicità di possibilità
La contingenza > nel senso che l'azione comporta sempre un rischio che si attuino possibilità diverse da quelle previste, cioè dalle proprie aspettative
Doppia contingenza > quando le azioni di un soggetto sono dirette a un altro soggetto, il primo deve tener presente che ha a che fare non solo con le proprie aspettative ma anche di "aspettative di aspettative": ci si attende che l'altro si attenda uno specifico comportamento da parte nostra
Il rischio di fallimento della propria azione dipende dal fatto che l'altro sceglie a sua volta,
e può anche scegliere in modo diverso da quello di ego
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L’orientamento sistemico di Luhmann
I sistemi sociali si definiscono solo in base al senso
Ciò che li costituisce è l’azione
Essi sono ‘complessi di azione intrecciate’ che creano una certa stabilità in seguito all’instaurarsi di reciproche aspettative
«le azioni possono essere raggruppate in sistemi […] unicamente attraverso la stabilizzazione di aspettative di comportamento»
Il senso non trova fondamento nell’intenzionalità soggettiva ma nella stessa individuazione del soggetto in quanto tale
«il concetto di senso è primario, quindi è da definire senza riferimento al concetto di soggetto, perché questo presuppone già il concetto di senso come identità sensitivamente costituita
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L’orientamento sistemico di Luhmann
Il concetto di senso è strettamente legato a quello di selezione necessaria per la "riduzione della complessità". Per costruire il senso infatti è necessario selezionare dalle infinite possibilità offerte dal 'mondo' alcune specifiche possibilità e attuarle, ma l'attuazione non è mai definitiva. Essa implica sempre il porsi di nuove possibilità da cui selezionare. Il senso è la continua attualizzazione delle possibilità; ma poiché il senso può essere senso solo come differenza tra l'attualità e l'orizzonte delle possibilità, ogni attualizzazione comporta sempre una virtualizzazione delle possibilità che possono esservi connesse.
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L'orientamento sistemico di Luhmann
La complessità sociale cresce nel corso dello sviluppo umano, ossia crescono le quantità e le specie dell'agire e dell'esperire.
vivente possibili. Questa crescita della complessità non si trova in ogni sistema singolo, bensì nella società nel suo intero, e di qui parte una pressione di adattamento a tutti i sistemi parziali, i quali devono vivere in una società avente maggiore complessità e perciò anche in un mondo più complesso.
La complessità implica la formazione di sistemi differenziati.
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L'orientamento sistemico di Luhmann
La positivizzazione del diritto è un modo di sganciare i contenuti giuridici da ancoraggi fissi di tipo tradizionale, sacrale o giusnaturalistico, sostituendoli con un ancoraggio mobile, continuamente variabile a seconda dei mutamenti della società, qual è la decisione. Il diritto positivo, "vale in forza di una decisione".
Complessità > legittimità procedurale
Sotto-sistemi sociali:
- Economia
- Famiglia
- Scienza
- Politica
PROF.SSA LIDIA LO SCHIAVO
SOCIOLOGIA GENERALE
L'orientamento sistemico di Luhmann
Ognuno di essi si articola mediante un particolare strumento di comunicazione
Lo strumento di comunicazione dell'economia è il denaro
Famiglia: l'amore
Scienza: verità
Politica: potere
Il potere consiste in un rapporto sociale asimmetrico che riesce a mantenersi tale senza l'uso della forza
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L'orientamento sistemico di Luhmann
Differenziazione e riflessività
Significativi esempi di meccanismi riflessivi sono: il parlare di parole, il definire concetti e il parlare su lingue, lo scambio di possibilità di scambio sotto forma di denaro, e, connesso adesso, il finanziamento del bisogno di denaro, la produzione dei mezzi di produzione, l'esercizio del potere nei confronti del detentore del potere, l'apprendimento dell'apprendimento e l'insegnamento sotto forma di pedagogia, la fiducia nella fiducia altrui, la ricerca sulla ricerca (metodologia)
la rappresentazione di rappresentazioni (ad esempio, la rappresentazione degli stessi mezzi della creazione artistica in opere d'arte moderna), il decidere sul decidere nella burocrazia, il sentire il proprio e l'altro sentimento (con piacere o sofferenza), la valutazione dei valori sotto forma di ideologia, e, infine [...] la normazione della normazione
PROF.SSA LIDIA LO SCHIAVO SOCIOLOGIA GENERALE
L'orientamento sistemico di Luhmann
Il divario tra interazione e società è diventato talmente largo e profondo da risultare insuperabile [...]. Benché la società consista prevalentemente di interazioni, essa è diventata inaccessibile per l'interazione. Nessuna interazione, per quanto elevato sia il rango delle persone coinvolte, può pretendere di essere rappresentativa della società.
I sistemi sociali non sono riducibili a interazione. Anche il più esteso di essi - il sistema mondiale - ha alla sua
base l'interazione, ma la società trascende l'interazione, diventa qualcosa di autonomo rispetto ad essa, qualcosa che l'interazione non può cogliere completamenteIl concetto di AUTOPOEIESI: non sussiste, al di fuori della società in quanto sistema di comunicazione, alcuna comunicazione; essendo il sistema il solo a impiegare questo tipo di operazione, esso è chiuso per necessità oggettive
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La teoria critica e la Scuola di Francoforte
HORKHEIMER (1895-1973), ADORNO (1903-1969), MARCUSE (1898-1979), BENJAMIN (1892-1940)
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La teoria critica e la Scuola di Francoforte
Gruppo eterogeneo di intellettuali
Aspetti condivisi:
- Marxismo: un nuovo modo di essere marxisti tornando a Marx
- Un pensiero "critico" versus ortodossia comunista sovietica; dottrina al servizio del potere; tradimento del marxismo
- Critica e superare Marx così che il marxismo
György Lukács "Storia e coscienza di classe" 1923
Il ruolo dei soggetti sociali nella storia; non meccanismi inevitabili ma azione sociale
PROF.SSA LIDIA LO SCHIAVO SOCIOLOGIA GENERALE
La teoria critica e la Scuola di Francoforte
Coniugare la teoria marxiana dell'alienazione con quella weberiana della razionalizzazione
Il dominio della tecnica invece di liberare l'uomo, costituisce la nuova forma di oppressione
La logica del dominio si diffonde a tutta la realtà sociale
La classe operaia non è più il soggetto portatore di un nuovo modello di società
Occorre identificare una nuova capacità di opporsi alla pervasività di questo nuovo, e ancor più pericoloso, dominio sociale capitalista: lo Stato totalitario
Ruolo dello Stato e delle ideologie: rapporto struttura e sovrastruttura
Società di massa, consumismo e classe operaia
1922 Istituto per la ricerca
sociale di Francoforte 1934-1950 Stati Uniti
PROF.SSA LIDIA LO SCHIAVO SOCIOLOGIA GENERALE
La teoria critica e la Scuola di Francoforte
Dialettica dell'Illuminismo di Adorno e Horkheimer
Pubblicato in ciclostilato nel 1944 e nel 1947 dall'editore Querido di Amsterdam
Adorno: Minima moralia; Dialettica negativa
Università di Berkeley
Personalità autoritaria
Eclisse della ragione, Horkheimer
L'uomo ad una dimensione, Marcuse
Eros e civiltà, Marcuse
PROF.SSA LIDIA LO SCHIAVO SOCIOLOGIA GENERALE
La teoria critica e la Scuola di Francoforte
La dialettica critica (negativa)
Non figura della conciliazione, dell'unità
Non filosofia giustificatoria della realtà; razionalizzazione dell'irrazionale
Ma critica della realtà
Filosofia materialistica che insiste sul non identico, sul contraddittorio, rinunciando al mito della totalità pacificata
Eclisse della ragione (Horkheimer)
Logica del dominio: dialettica
età occidentale sia autodistruttiva è un'affermazione forte, ma non priva di fondamento. L'Illuminismo, movimento filosofico e culturale che ha caratterizzato l'Europa tra il XVII e il XVIII secolo, ha promosso l'idea di progresso e di emancipazione dell'individuo, ma ha anche contribuito a creare le basi per la società capitalistico-borghese che oggi conosciamo. La teoria critica, sviluppata dalla Scuola di Francoforte, si propone di analizzare e criticare la società occidentale, mettendo in luce le contraddizioni e le alienazioni che caratterizzano il sistema capitalistico. Secondo questa prospettiva, la borghesia, classe dominante della società occidentale, nega a se stessa ed agli altri la possibilità di raggiungere la vera felicità, poiché il suo scopo principale è l'accumulazione di capitale. La critica della società capitalistico-borghese si estende anche allo scientismo, cioè alla tendenza a considerare la scienza come l'unica forma di conoscenza valida. Secondo la teoria critica, questa visione riduttiva della realtà porta a una disumanizzazione della società, in cui l'individuo diventa un semplice oggetto da sfruttare. Le forme della società occidentale sono caratterizzate dal capitalismo, dal capitalismo di Stato sovietico e dai regimi fascisti, che rappresentano forme totalitarie di governo. La produzione industriale, la burocratizzazione e l'assoggettamento degli individui sono fenomeni che si manifestano in modo più o meno coercitivo nella società occidentale. Il dominio della natura è un altro aspetto centrale della società occidentale, che si è sviluppata grazie al progresso delle risorse tecniche. Tuttavia, questo progresso ha comportato anche una disumanizzazione della società, in cui l'individuo diventa sempre più estraneo alla natura e alle sue esigenze. La teoria critica si propone di mostrare quello che la sociologia dà per scontato, mettendo in discussione le basi stesse della società occidentale. La sua sfida è quella di conciliare la totalità sociale con l'individualità del soggetto, cercando di superare le contraddizioni e le alienazioni che caratterizzano la società contemporanea.