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Forno a griglia mobile e forno a tamburo rotante

Forno a griglia mobile: l'alimentazione avviene tramite una tramoggia, che rilascia il combustibile in un condotto sversante su una griglia mobile sul quale avverrà la combustione. La griglia ha una superficie di combustione orizzontale, che favorisce il mescolamento del combustibile, permettendo rendimenti elevati con una minore lunghezza.

Forno a tamburo rotante: costituito da un cilindro orizzontale refrattariato, inclinato per favorire il trasporto del materiale solido verso l'uscita e posto a rotazione. Il terreno da trattare attraversa la camera di combustione per gravità, mentre i fumi in uscita dal tamburo vengono convogliati nella camera post-combustione, dove avviene il completamento della distruzione degli inquinanti in fase gassosa.

Lezione 32

Descrivere i principali obiettivi di un piano di campionamento.

Gli obiettivi di un piano di campionamento sono quelli della ricerca, monitoraggio e del controllo dell'ambiente con la funzione di prevenire o

Limitare i fenomeni di inquinamento e di degrado ambientale, con l'obiettivo di tutelare e migliorare lo stato di qualità degli ecosistemi, matrici ambientali e delle risorse rinnovabili.

LEZIONE 34

Descrivere i principali metodi per effettuare il monitoraggio ambientale.

Richiesta di utenza: studio della contaminazione del suolo, acque, vegetali, alimenti per animali, aria, valutazione certa dell'assenza di effetti avversi alla salute, attuali e per le generazioni future. La sorte degli inquinanti è determinata dai parametri meteorologici. Queste determineranno le modalità di trasporto, dispersione e di rimozione degli inquinanti (metalli, IPA). Campionamenti: metodo della griglia: si delimita un'area di 10 m, fissando ai vertici 4 paletti e tracciando diagonali; i campioni di suolo sono prelevati con fustella in acciaio inox. Metodo a transetto: campionamento lungo una linea di 10 m, prelevando 5 aliquote di terreno e formando il campione.

secondario da inviare alle analisi. Deposimetri: lasciati a campo apertoper 20-30 giorni; successivamente i materiali di campionamento vengono recuperati e sottoposti ad analisi.

Descrivere le principali tecniche di campionamento in atmosfera

Campionamento di acque sotterrane: attraverso l'uso di piezometri realizzati attraverso carotaggiocontinuo, tale da permettere una ricostruzione tridimensionale della contaminazione e una migliorecomprensione delle condizioni di flusso

Campionamento di gas interstiziali: campionamento attivo:introduzione di punte finestrate o installazione di monitoraggio permanente all'interno del mezzo insaturoe successiva estrazione dei gas con pompe a vuoto, elettriche o manuali. Campionamento passivo: basatosul flusso naturale del contaminante nel suolo verso un sistema di campionamento costituito da unmateriale adsorbente alloggiato in un convertitore di vetro disposto all'interno di un pre-foro nel terreno.

LEZIONE 36

Descrivere i

Principali sistemi e tecnologie applicate per il controllo ed il monitoraggio delle acque salate:

  • Sonde multiparametriche: la tecnologia che ha consentito di creare delle centraline portatili per la misura della maggior parte dei parametri chimico-fisici in mare si spinge sempre più alla miniaturizzazione delle componenti ed alla loro capacità di misure fini: temperatura, conducibilità, salinità, pH, potenziale redox, ossigeno disciolto.
  • Sensori a perdere: sono piccole sonde che non necessitano di essere recuperate. Portano i sensori per temperatura e profondità ed hanno un'autonomia anche di 30 anni; il tutto è inserito in una capsula resistente alle elevate pressioni. I dati vengono registrati dalla stazione di lancio.
  • Sistemi automatici di misura (profilanti e non): possibilità di misurare molti parametri contemporaneamente.
  • Boe da fondo: sono boe non superficiali, ma posizionate a fondo (bottom mooring), fino a profondità anche
in flusso) presenti nell'acqua, come idrocarburi e sostanze gialle. Utilizza una tecnica di estrazione in fase solida (SPE) per concentrare i composti target prima dell'analisi. Sensori per pH: misura del livello di acidità o alcalinità dell'acqua. Utilizza un elettrodo di vetro sensibile all'idrogeno per rilevare le variazioni del pH. Sensori per ossigeno disciolto: misura della quantità di ossigeno presente nell'acqua. Utilizza una sonda elettrochimica che genera una corrente proporzionale alla concentrazione di ossigeno. Sensori per temperatura: misura della temperatura dell'acqua. Utilizza un termometro elettronico che converte la variazione di temperatura in un segnale elettrico. Sensori per salinità: misura della concentrazione di sali nell'acqua. Utilizza una sonda di conducibilità che rileva la capacità dell'acqua di condurre corrente elettrica. Sensori per clorofilla: misura della concentrazione di clorofilla nell'acqua. Utilizza una tecnica di fluorescenza che sfrutta la capacità della clorofilla di emettere luce quando viene eccitata. Sensori per batteri: misura della presenza di batteri nell'acqua. Utilizza una tecnica di conteggio delle colonie che permette di stimare il numero di batteri presenti.dell'inquinamento. In base a questi studi, è possibile scegliere il metodo di disinquinamento più adatto. Alcuni dei principali metodi e tecniche utilizzabili per il disinquinamento delle falde idriche sono: 1. Bonifica: Questo metodo è principalmente mirato alla rimozione della fonte inquinante. Può includere la bonifica del suolo, la rimozione di serbatoi di stoccaggio di sostanze pericolose o la chiusura di discariche illegali. 2. Trattamento in sito: Questo metodo prevede il trattamento degli inquinanti direttamente nella falda idrica. Può includere l'uso di reattori chimici, filtri o processi di ossidazione per rimuovere gli inquinanti. 3. Barriere fisiche: Questo metodo prevede l'installazione di barriere fisiche, come schermi o membrane, per impedire il movimento degli inquinanti nella falda idrica. 4. Drenaggio: Questo metodo prevede la rimozione dell'acqua inquinata dalla falda idrica attraverso sistemi di drenaggio. L'acqua viene poi trattata per rimuovere gli inquinanti prima di essere reinserita nell'ambiente. 5. Ricarica: Questo metodo prevede l'iniezione di acqua pulita nella falda idrica per diluire gli inquinanti e favorire la loro rimozione naturale. 6. Drenaggio-ricarica: Questo metodo combina il drenaggio dell'acqua inquinata con la ricarica di acqua pulita per rimuovere gli inquinanti. È importante sottolineare che la scelta del metodo di disinquinamento dipende dalle caratteristiche specifiche dell'inquinamento e dell'area interessata. Gli studi idrogeologici e idro-chimici sono fondamentali per la progettazione del risanamento e per determinare il metodo più efficace da utilizzare.

inquinate; le modalità di contaminazione e la sua sorgente; le variazioni temporali delle concentrazioni; l'interferenza della contaminazione con gli usi in atto e previsti delle acque; la responsabilità giuridiche ed amministrative degli Enti pubblici e privati interessati dal problema.

LEZIONE 38

Descrivere i principali sistemi di campionamento delle acque sotterranee

L'operatore potrà scegliere tra due differenti approcci: eseguire il campionamento tramite piezometri oppure con una tecnica puntuale direct-push. I piezometri dovranno essere realizzati attraverso un carotaggio continuo, avanzamento a percussione o rotazione, ed eventualmente strutturati in un sistema multilivello in modo da permettere una ricostruzione tridimensionale della contaminazione e una migliore comprensione delle condizioni di flusso. Al fine di ottenere un campione rappresentativo è infatti necessario creare il minor disturbo possibile alle condizioni naturali di deflusso ed

effettuare un corretto spurgo del pozzo prima del prelievo. Le tecnologie "direct push" permettono anche di effettuare campionamenti nel mezzo saturo, ovvero prelievi delle acque di falda. Con le operazioni di ricarica della falda, è possibile ottenere i seguenti effetti: diluizione delle concentrazioni degli inquinanti; aumento della loro dispersione); barriera idraulica alla propagazione verso valle dei flussi contaminati, mediante creazione di un "gradiente idraulico inverso"; barriera idraulica all'ingressione di acque salate negli acquiferi posti in zone costiere. La ricarica della falda può essere realizzata mediante bacini di alimentazione o pozzi di iniezione; in entrambi i casi il requisito fondamentale è costituito dalla disponibilità di una sufficiente quantità d'acqua di caratteristiche qualitative idonee con gli usi previsti. Tuttavia, data la stratificazione presente nei corpi geologici si riesce ad ottenere una

limitata diluizione delle acque presenti nell'acquifero, ottenendo una minore efficienza del sistema ai fini della protezione dall'inquinamento. Il comportamento idraulico di un pozzo di ricarica può essere considerato inverso rispetto a quello di prelievo in quanto l'acqua immessa crea un innalzamento del livello piezometrico che si trasmette alle zone limitrofe e che può essere considerato in prima approssimazione come una immagine speculare, rispetto a tale livello, del cono di depressione.

Nelle falde libere la sovrapressione determina un aumento del volume d'acqua immagazzinato e dipende dalla porosità efficace; nelle falde confinate l'effetto di immagazzinamento dell'acqua è prevalentemente un effetto di aumento di pressione ed è influenzato essenzialmente dalla trasmissività dell'acquifero.

LEZIONE 39

Descrivere i principali interventi mediante drenaggio

Sono applicabili in caso di soggiacenza della falda

La ricarica dalla superficie può avvenire in bacini, fiumi e canali. I principali inconvenienti tecnici legati a questo metodo di ricarica sono dovuti ai fenomeni di intasamento, soprattutto se si usano, quali fonti di rialimentazione, corsi d'acqua superficiali. I processi che determinano il fenomeno, con riduzione dell'efficienza dell'intervento, sono: meccanici (solidi in sospensione), fisici (differenza di temperatura), chimici (ossido-riduzioni, rigonfiamento e flocculazione per scambio ionico, precipitazione, etc.) e biologici (sviluppo di alghe e batteri).

Spesso si rendono necessari trattamenti semplici o complessi dell'acqua da usare, che riducono l'economicità di tale realizzazione.

Descrivere gli interventi mediante ricarica - drenaggio

Questa tecnica consiste nell'abbinare alla ricarica il prelievo delle acque sotterranee. Un sistema di ricarica-drenaggio è auspicabile per sistemi che prevedono anche l'iniezione di sostanze chimiche o batteri nel sottosuolo. Il metodo è particolarmente utile quando l'acqua prelevata da un sistema di drenaggio non ha recapito e pertanto può essere reintrodotta nel sottosuolo, previa idonea depurazione.

Il ricircolo delle acque che deve essere assicurato per motivi ambientali può essere massimizzato posizionando un pozzo di prelievo direttamente a valle rispetto a quello di iniezione. Se si preleva l'acqua a valle e si reimmette a monte, nel senso di flusso della falda, ad esempio per dilavare il terreno contaminato ed accelerarne la bonifica.

devono essere adeguatamente monitorati e manutenuti. Inoltre, è fondamentale garantire la corretta gestione dei rifiuti prodotti durante il processo di trattamento delle acque reflue, evitando il loro smaltimento inappropriato e promuovendo il riciclo e il recupero delle risorse. Infine, è importante sensibilizzare la popolazione sull'importanza di utilizzare in modo responsabile le risorse idriche e di adottare comportamenti eco-sostenibili per preservare l'ambiente.
Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
18 pagine
10 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/09 Sistemi per l'energia e l'ambiente

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fra5675 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di tecnologie di controllo ambientale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Barone Lorenzo.