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Unione Bancaria
(SRF).1. Il primo pilastro dell'Unione Bancaria è un sistema di supervisione sotto il controllo della BCE operativo nel novembre 2014. La BCE, dunque, vigila sulle banche che vengono definite di "rilevanza sistemica". Questi istituti, per essere definiti tali, devono rispondere ad una serie di prerequisiti: avere asset per 30 miliardi di euro, oppure avere un fatturato pari ad un quinto della ricchezza nazionale dello Stato di appartenenza (circa il 20% del PIL) e attivi con un valore superiore ai 5 miliardi di euro. In questo modo in ogni Paese saranno controllate almeno le tre banche più grandi.
2. Il secondo pilastro dell'Unione Bancaria è rappresentato dal meccanismo unico di risoluzione delle crisi bancarie. Il Meccanismo unico di risoluzione delle crisi per l'Unione Bancaria, proposto sin dal 10 luglio 2013 dalla Commissione europea, completarebbe il Meccanismo di Vigilanza Unico (SSM). Nel caso in cui, malgrado la vigilanza rafforzata, una
banca soggetta al Meccanismo di Vigilanza Unico dovessetrovarsi in gravi difficoltà, il Meccanismo Unico di Risoluzione delle crisi permetterebbe di gestire la sua crisi in modo efficiente, riducendo al minimo i costi per i contribuenti e l'economia reale.
Il terzo pilastro dell'Unione Bancaria è strettamente legato al secondo ed è (SRF). L'accordo raggiunto sul SRM e sul SRF prevede che gli Stati daranno vita ad un fondo "salva-banche" unico, finanziato con prelievi sugli istituti di credito a livello nazionale.
L'SRF sarà finanziato mediante prelievi sulle banche che inizialmente saranno gestiti a livello nazionale, poi confluireanno gradualmente in 10 anni in un unico fondo europeo.
Il sistema di vigilanza e controllo interno riguarda momenti diversi, ovvero il loro ingresso sul mercato, la gestione e la fase patologica.
della loro azione. Il controllo all'ingresso consiste sia nell'attività propedeutica alla concessione dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività o al rigetto della relativa istanza, sia nella verifica sull'esercizio dell'attività, sull'organizzazione della struttura adottata, sull'andamento economico-finanziario della stessa. La stabilità viene data dal capitale di una banca e da altri elementi che ne costituiscono il patrimonio. La Banca d'Italia ha contribuito alla redazione dell'accordo internazionale denominato Basilea III (vedi infra) sui requisiti patrimoniali delle banche, adottato dal Comitato di Basilea. I provvedimenti assunti dal Comitato di Basilea sono diretti a migliorare la capacità del settore bancario di sostenere tensioni economiche e finanziarie; migliorare la gestione del rischio e la governance; rafforzare la trasparenza e l'informativa delle banche.Sistema europeo di vigilanza finanziaria (SEVIF) è una rete che comprende le tre autorità europee di vigilanza (AEV), il Comitato europeo per il rischio sistemico e le autorità nazionali di vigilanza. Ha il compito primario di assicurare una vigilanza finanziaria coerente e adeguata in tutta l'UE.
In quanto autorità europea di vigilanza bancaria, la Banca centrale europea (BCE) opera in stretta collaborazione con le AEV, in particolare con l'Autorità bancaria europea (ABE).
Il SEVIF si occupa di vigilanza micro e macroprudenziale.
Lezione 2901. Quale modello di banca disciplina il Testo Unico Bancario (TUB)?
Modello di banca universale.
02. Definizione dell'attività bancaria
Raccolta di risparmio per l'acquisizione di fondi con obbligo di rimborso, sia sotto forma di depositi, sia sotto altra forma.
03. Indicare attività che rientra controlli all'ingresso nel settore bancario
I controlli e le
limitazioni quantitative per gli investimenti in immobili.
04. Quali sono gli elementi della sana e prudente gestione?
Il controllo dei rischi e la stabilità patrimoniale.
05. Indicare finalità fondamentali dell'intermediario bancario.
La stabilità.
06. Indicare la finalità fondamentali dell'intermediario non bancario.
La trasparenza.
07. Qual è la mission di una banca?
Garantire i propri servizi a tutti.
08. Che obbligo hanno gli amministratori e i soci nelle deliberazioni in cui hanno un conflitto di interessi?
Astensione.
09. Come si chiama la procedura di segnalazione di eventuali violazioni normative da parte del personale delle banche verso l'Autorità di vigilanza?
Whisteblowing.
10. Gli intermediari bancari
L'art. 47, comma 1, Cost. sancisce che "la Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito".
L'attività bancaria rientra
nell'ambito del sistema finanziario, conservando propriecaratteristiche, che la distinguono da tutte le altre attività finanziarie. Essa costituisce un'attività complessa, che comporta la raccolta di denaro presso il pubblico, l'impiego dello stesso nell'esercizio del credito e si conclude con il rimborso di quel denaro ai risparmiatori. Dunque essa si compone di due parti (art. 10 TUB): - raccolta del risparmio tra il pubblico; - esercizio del credito. Due sono le funzioni fondamentali di un intermediario bancario: - l'emissione di moneta bancaria; - la funzione assicurativa per garantire la restituzione del risparmio ai clienti. Occorre precisare che l'attività bancaria ha natura privata, organizzata in forma di impresa. L'art. 11 TUB stabilisce che "è raccolta del risparmio l'acquisizione di fondi con obbligo di rimborso, sia sotto forma di depositi, sia sotto altra forma". La banca nonpuò predeterminare i propri clienti, ma deve garantire i propri servizi a tutti. Le banche possono svolgere "ogni altra attività finanziaria, secondo la disciplina propria. Inoltre le attività connesse o strumentali" di ciascuna, nonché la finalità fondamentale dell'intermediario bancario è la stabilità, a differenza dell'intermediario non bancario, la cui finalità prevalente è la trasparenza. La stabilità fa riferimento alla sana e prudente gestione dell'impresa bancaria. La gestione si definisce "sana" e "prudente", segnatamente, quando l'attività viene esercitata secondo criteri di redditività, compie le scelte allocative esclusivamente in base a criteri di merito e quando è tendenzialmente avversa al rischio o capace di controllarlo o di assorbire le eventuali perdite. Il controllo dei rischi e la stabilità patrimoniale compongono.La sana e prudente gestione. Lezione 30 in…
01. La riforma delle banche popolari ne ha determinato la riforma Società cooperativa per azioni a responsabilità limitata.
02. Quale compito attribuisce alla Banca d'Italia l'art. 146 T.U.B.? Il compito di promuovere il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento.
03. Quali sono i compiti della banca capogruppo? I compiti della capogruppo consistono nell'esercizio di attività di direzione e di coordinamento.
04. Che cosa sono i contratti di coesione? Sono accordi contrattuali, che disciplinano i poteri della società capogruppo sulla singola banca di credito cooperativo.
05. Indicare il punto cardine della riforma delle banche di credito cooperativo. La previsione della costituzione di un gruppo bancario cooperativo.
06. A quale principio deve ispirarsi al potere di vigilanza? Principio di trasparenza. Lezione 31
01. Che cosa è TARGET2? Il sistema di regolamento lordo in tempo reale
dell'Eurosistema gestito operativamente dalla Banca d'Italia, Deutsche Bundesbank e Banque de France. 02. Chi ha il compito di promuovere il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento? La Banca d'Italia. 03. Individuare il soggetto che non presta servizi di pagamento. Le pubbliche amministrazioni statali, regionali e locali agiscono in veste di autorità pubbliche. 04. Chi svolge il compito di promuovere il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento? La Banca d'Italia. 05. Come si distinguono i sistemi di pagamento? Sistemi che trattano operazioni di elevato importo e sistemi al dettaglio. 06. Quale Autorità compete la promozione del regolare funzionamento dei sistemi di pagamento? La Banca d'Italia. 07. Che cosa è EURO1? È un sistema privato, gestito dalla società EBA Clearing, al quale partecipano oltre 60 principali banche europee. 08. I servizi di pagamento. I servizi di pagamento sono disciplinati dal d.lgs. n. 11/2010, chedà attuazione alla direttiva 64/2007/CE, Payment System Directive, che disciplina l'esercizio dei servizi di pagamento nell'ambito del mercato interno europeo e dal d.lgs. n. 45/2012, che dà attuazione alla direttiva 2009/110/CE, relativa all'avvio, all'esercizio e alla vigilanza prudenziale dell'attività degli istituti di moneta elettronica, che modifica il TUB. I sistemi di pagamento si distinguono in:
- sistemi che trattano operazioni di elevato importo;
- sistemi al dettaglio.
I primi, detti all'ingrosso, hanno ad oggetto in via principale le transazioni di natura interbancaria, ovvero i contratti di mercato monetario e le operazioni in cambi ed i pagamenti di natura commerciale di importo significativo, che devono essere eseguiti tempestivamente. Tra questi assumono rilevanza quelli che consentono il regolamento delle singole transazioni su base lorda e in tempo reale e nei quali vengono eseguite le operazioni di politica
monetaria e le transazioni provenienti dai sistemi ancillari, ossia dai sistemi al dettaglio, dai sistemi di regolamento titoli, dalle controparti centrali.
I sistemi di pagamento al dettaglio eseguono lo scambio, la compensazione e il regolamento di operazioni di pagamento di importo contenuto, generalmente pari o inferiore a 500.000 euro, trasmesse in forma aggregata con regolamento in più cicli giornalieri.
Lezione 3201. Indicare gli elementi alla base della regolazione del settore finanziario
Fiducia e trasparenza.
02. Che cosa ha un ruolo nei mercati finanziari?
Il valore della trasparenza.
03. Che cosa ha un ruolo centrale nella disciplina dell'intermediazione finanziaria?
La tutela del risparmiatore e la salvaguardia della fiducia verso il sistema finanziario.
04. La trasparenza nei mercati finanziari. La disciplina introdotta dalla direttiva MiFid
Nei mercati finanziari il valore della trasparenza ha un ruolo