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Lezione 047
Per la Direttiva 2006/123/CE la definizione di "stabilimento" implica:
- un'infrastruttura stabile a partire dalla quale viene effettivamente svolta l'attività di prestazione di servizi
- che l'attività economica sia esercitata dal prestatore a tempo determinato
- che l'attività economica sia esercitata dal prestatore a tempo indeterminato
- l'esercizio effettivo di un'attività economica da parte del prestatore
Lezione 048
La convergenza degli ordinamenti, come disciplinata dalla Direttiva 2006/123 si persegue
mediantediversi strumenti, tra i quali non vi sono:- il confronto tra gli Stati membri, di concerto con la Commissione, su aspetti particolarmente rilevanti per un'effettiva liberalizzazione
- la revisione periodica, ad opera della Commissione, dell'applicazione dell'art. 16 della Direttiva
- i libri bianchi della Commissione europea
- i codici di condotta a livello europeo
- le attività subordinate
- le attività di carattere commerciale
- le attività di carattere industriale
- le attività delle libere professioni
- è relativa al distacco dei lavoratori nell'ambito di una prestazione di servizi
- è relativa alla libera circolazione dei servizi
- è stata abrogata dalla direttiva 2014/67/UE
- è stata abrogata dalla direttiva 2006/123
2014/67/UE si pone come obiettivo primario quello di:
- garantire il rispetto di un appropriato livello di protezione dei diritti dei lavoratori distaccati per una prestazione transfrontaliera di servizi
- garantire la libera prestazione dei servizi
- garantire la libertà di stabilimento
- garantire la libera circolazione dei capitali
03. La direttiva 2014/67/UE si applica:
- alle imprese stabilite in uno Stato membro che, nel quadro di una prestazione di servizi transnazionale, distacchino lavoratori nel territorio di un altro Stato membro
- alle sole attività subordinate
- alle imprese stabilite in uno Stato membro che delocalizzino la produzione nel territorio di uno Stato terzo
- in caso di trasferimento transnazionale dell'impresa
04. La problematica della legge nazionale applicabile nei casi di distacco dei lavoratori sul territorio dell'Unione europea è stata più volte oggetto di pronunce della Corte di Giustizia a partire dalla sentenza: Laval un Partneri Ltd c. Svenska
generale tale da giustificare una restrizione alla libera prestazione dei servizi2. Quali sono i principi fondamentali stabiliti dalla Corte di Giustizia nella sentenza Laval?il principio di non discriminazione tra lavoratori di diversi Stati membriil principio di libera prestazione dei servizi all'interno dell'Unione Europeail principio di tutela dei diritti dei lavoratori e dei sindacatiil principio di rispetto delle norme nazionali in materia di diritto del lavoro3. Quali sono le implicazioni della sentenza Laval per i sindacati e i lavoratori?i sindacati possono intraprendere azioni collettive solo se giustificate da ragioni imperative di interesse generalei lavoratori possono essere soggetti a restrizioni nella libera prestazione dei servizi se giustificate da ragioni imperative di interesse generalei sindacati devono rispettare le norme nazionali in materia di diritto del lavoroi lavoratori possono richiedere la tutela dei loro diritti attraverso azioni legali4. Quali sono le critiche mosse alla sentenza Laval?la sentenza favorisce le imprese a discapito dei diritti dei lavoratorila sentenza limita la capacità dei sindacati di proteggere i diritti dei lavoratorila sentenza non tiene sufficientemente conto delle differenze tra i sistemi giuridici nazionalila sentenza non fornisce una chiara definizione di "ragioni imperative di interesse generale"5. Quali sono le possibili soluzioni per affrontare le critiche mosse alla sentenza Laval?rivedere la legislazione europea per garantire una maggiore tutela dei diritti dei lavoratorirafforzare il ruolo dei sindacati nella protezione dei diritti dei lavoratoririconoscere e rispettare le differenze tra i sistemi giuridici nazionali fornendo linee guida chiare sulla definizione di "ragioni imperative di interesse generale"promuovere il dialogo sociale tra le parti interessate per trovare soluzioni condivisegeneraletale da giustificare una restrizione alla libera prestazione dei servizi- Quando la Corte di Giustizia si è pronunciata nei casi Viking e Laval?
- In quale sentenza la Corte di Giustizia si è pronunciata in merito ad un'azione collettiva intrapresa da un raggruppamento di sindacati nei confronti di un'impresa, al fine di indurla a sottoscrivere un contratto collettivo dal contenuto tale da impedirle di avvalersi della sua libertà di stabilimento?
- La sentenza della Corte di Giustizia nel caso Commissione c. Lussemburgo è stata resa:
La Corte di Giustizia si è pronunciata nei casi Viking e Laval nel dicembre 2007 e nel giugno 2008.
La Corte di Giustizia si è pronunciata in merito ad un'azione collettiva intrapresa da un raggruppamento di sindacati nei confronti di un'impresa, al fine di indurla a sottoscrivere un contratto collettivo dal contenuto tale da impedirle di avvalersi della sua libertà di stabilimento nella sentenza Laval un Partneri Ltd c. Svenska Byggnadsarbetareförbundet e nella sentenza International Transport Worker's Federation e Finnish Seamen's Union c. Viking Line ABP e OÜ Viking Line Eesti.
La sentenza della Corte di Giustizia nel caso Commissione c. Lussemburgo è stata resa a seguito di rinvio a titolo pregiudiziale.
un'interpretazione espansiva del richiamo all'ordine pubblico in occasione di una procedura di infrazione nel dicembre 2007
Nella sentenza Rüffert la Corte di Giustizia:
- nega la facoltà, per le imprese aventi sede in altri Stati membri, di sottoscrivere volontariamente nello Stato membro ospitante un contratto collettivo di lavoro eventualmente più favorevole
- riduce la portata della clausola del trattamento più favorevole di cui alla direttiva n. 96/71/CE a soli due casi
- amplia la tutela dei lavoratori contro fenomeni di dumping sociale
- amplia la portata della clausola del trattamento più favorevole di cui alla direttiva n. 96/71/CE
Quando la Corte di Giustizia si è pronunciata nel caso Rüffert?
- nell'aprile 2008
- nel dicembre 2007
- nel giugno 2008
- nel marzo 1990
Lezione 052
1. I "pagamenti" possono essere definiti come:
- tutte le operazioni di investimento di denaro
- tutte le operazioni di trasferimento di denaro
- tutte le
- Quando si parla di movimenti relativi ai "capitali" ci si riferisce a:
- tutte le operazioni di trasferimento di denaro
- quei trasferimenti di valuta che costituiscono la controprestazione di una sottostante transazione
- tutte le operazioni di trasferimento, collocazione ed investimento di denaro
- tutte le operazioni di investimento di denaro
- Tra le molteplici tipologie di movimenti di capitali richiamate nell'allegato I della Direttiva 88/361/CEE non vi sono:
- le cauzioni, le altre garanzie ed i diritti di pegno
- gli investimenti diretti
- gli investimenti indiretti
- gli investimenti immobiliari
- Gli accordi in contrasto con l'art. 101, par. 1, sono:
- vietati ma occorre una previa decisione in tal senso
- anche se l'impresa dimostra che il comportamento anticoncorrenziale contribuisce a migliorare la produzione
Ritenuti incompatibili e vietati dall'art. 101, par. 1, del TFUE non vi è che:
- le imprese limitino o controllino la produzione, gli sbocchi, lo sviluppo tecnico o gli investimenti
- gli Stati membri limitino o controllino la produzione, gli sbocchi, lo sviluppo tecnico o gli investimenti
- le imprese fissino direttamente o indirettamente i prezzi di acquisto o di vendita ovvero altre condizioni di transazione
- le imprese ripartiscano i mercati o le fonti di approvvigionamento
Lezione 05401. Gli obiettivi di politica economica e monetaria europea implicano il rispetto, da parte degli Stati membri e dell'Unione, dei principi "direttivi", indicati dall'art. 119, par. 3, TFUE, tra i quali non vi è il mantenimento:
- della stabilità dei prezzi
- di un elevato tasso di occupazione
- della sostenibilità della bilancia dei pagamenti
- di finanze pubbliche e condizioni monetarie sane
02. Tra i settori che attengono alla Unione economica e monetaria (UEM), ricade
competenzaconcorrente dell'Unione il settore: - della definizione delle regole di concorrenza necessarie al funzionamento del mercato interno - dei trasporti - della politica monetaria per gli Stati membri che adottano l'euro - della politica commerciale comune 03. Tra i settori che più direttamente attengono all'Unione economica e monetaria (UEM), ricade nella competenza esclusiva dell'Unione il settore: - della coesione economica, sociale e territoriale - dell'agricoltura e della pesca - del mercato interno - dell'unione doganale Lezione 055 01. Se lo Stato non adotta interventi conformi alle indicazioni ricevute dalle Istituzioni dell'Unione nel corso del Semestre europeo, l'Unione europea può adottare delle misure, tra le quali non vi è: - un avvertimento della Commissione - un avvertimento del Consiglio - le misure di sorveglianza preventiva del bilancio - le misure di sorveglianza correttiva del bilancio 02. Il Semestre europeo si apre ad aprile con laPresentazione da parte degli Stati membri dei programmi di stabilità o di convergenza a novembre con la presentazione da parte della Commissione dei programmi di stabilità o di convergenza a novembre con la presentazione da parte della Commissione di due documenti: l'Analisi annuale della crescita e la Relazione sul meccanismo di allerta ad aprile con la presentazione da parte della Commissione di due documenti: l'Analisi annuale della crescita e la Relazione sul meccanismo di allerta
Il semestre europeo si realizza mediante il dialogo ed il controllo da parte delle Istituzioni europee su determinate politiche degli Stati membri tra le quali non vi sono:
- le politiche monetarie
- le politiche economiche
- le politiche di stabilità o di convergenza
- le politiche occupazionali