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Deformazione termica e variazione di temperatura
ε=α*ΔT
La relazione lineare che lega la deformazione termica alla variazione di temperatura è data dalla formula sopra.
∈T=α*ΔT
Se ad un corpo viene imposta una variazione di temperatura, la condizione affinché nascano delle sollecitazioni al suo interno è che il corpo sia libero di dilatarsi o accorciarsi.
Se ad un corpo viene imposta una variazione di temperatura, il corpo si dilaterà (o accorcerà) in tutte le direzioni proporzionalmente alla deformazione termica subita.
Classi di una storia di carico
Considerando una storia di carico, una classe è definita da due livelli adiacenti.
La differenza tra un picco ed una valle successivi costituisce il range.
Le storie di carico possono essere trattate come una sequenza temporale di massimi e minimi che la funzione forza (tensione o deformazione) raggiunge nel tempo ed il suo valore medio. I punti di inversione, dopo i quali il carico decresce
Sono detti: Picchi04. Le storie di carico possono essere trattate come una sequenza temporale di massimi e minimi che la funzione forza (tensione o deformazione) raggiunge nel tempo ed il suo valor medio. I punti di inversione, dopo i quali il carico cresce, sono detti: Valli05.
Cosa si intende con il termine storia di carico? Una successione temporale di carichi variabili nel tempo.
Lezione 03001
Cosa si intende per eccedenza? Per eccedenza si intende l'aver superato o ecceduto, per una volta, un determinato livello di carico o di sollecitazione.
Un tirante-puntone è soggetto ad un carico assiale F il cui andamento nel tempo è riportato nel grafico rappresentato in figura. Si chiede di indicare la soluzione corretta. Nessuna delle altre è corretta.
Un tirante-puntone è soggetto ad un carico assiale F il cui andamento nel tempo è riportato nel grafico rappresentato in figura. Si chiede di indicare la soluzione corretta. Nessuna delle altre è corretta.
correttaFmax= 60; Fmin=-40Fmax= 30; Fmin=0Fmax= 30; Fmin=-10Fmax= 20; Fmin=-100
4. Cosa si intende per occorrenza
Per occorrenza si intende l'aver raggiunto un determinato livello di carico o di sollecitazione
5. Quali sono le regole del Rain flow?
Il flusso di "pioggia" si interrompe se:
- incontra un altro flusso di pioggia proveniente dall'alto;
- il successivo picco opposto è più "esterno" rispetto a quello di partenza, (oppure, arriva alla quota di unospiovente che inizia da un minimo inferiore o da un massimo superiore a quello da cui ha origine).
Lezione 03
- I piccoli cicli, che sono alla fine del diagramma delle eccedenze, hanno un effetto sulla vita del componente o sulla propagazione della cricca che è piccolo se paragonato al costo computazionale che si richiede per trattarli; La loro riduzione è chiamata?
- Troncamento
2. Nel caso limite che un livello si verifichi una sola volta è statisticamente realistico
pensare chequesto non si verificherà affatto in servizio, allora si può pensare di:tagliare (clip) il livello agganciandolo a quello inferiore
03. Nel caso limite che un livello si verifichi una sola volta è statisticamente realistico pensare chequesto non si verificherà affatto in servizio, allora si può pensare di tagliare (clip) il livelloagganciandolo a quello inferiore. Quel è l'effetto di tale operazione?ridurre l'ampiezza del ciclo più alto al livello di clipping
Lezione 034
01. Quanti test sono necessari per ottenere la curva ciclica?Tanti quanti sono i punti della curva che si vogliono ottenere
02. Nel modello cinematico il dominio elastico come si comportaIl centro del domnio elastico si sposta e la sua ampiezza non varia
03. Nel modello isotropo il dominio elastico come si comportaIl centro del dominio elastico è fisso ma varia la sua ampiezza
Lezione 036
01. Quante sono le regole del Rain Flow?20
02. Che
cos'è la Transition life?
Nella rappresentazione schematica dell'equazione di "Manson-Coffin e Morrow", il punto in cui le due curve, elastica e plastica, si intersecano.
Qual è la differenza tra la legge di "Manson-Coffin" e "Manson-Coffin e Morrow"? Nessuna, sono la stessa cosa.
Che cos'è il Rain Flow? Uno dei metodi per il conteggio dei cicli in una storia di carico.
Lezione 037
01. Un tirante-puntone di diametro d è soggetto ad un carico assiale F variabile nel tempo. A valle del conteggio dei cicli si sono ottenuti i seguenti dati:
Qual è il numero di ripetizioni dello spettro di carico sopportabile dal tirante-puntone? Nota: (il risultato è arrotondato all'intero più vicino) 74
02. Un tirante-puntone di diametro d è soggetto ad un carico assiale F variabile nel tempo. A valle del conteggio dei cicli si sono ottenuti i seguenti dati:
Qual è il numero di ripetizioni dello
tirante-puntone?Nota: (il risultato è arrotondato all'intero più vicino)12106. Un tirante-puntone di diametro d=12,55mm è soggetto ad un carico assiale F variabile nel tempo. Avalle del conteggio dei cicli si sono ottenuti i seguenti dati:Si chiede di indicare in quale tabella sono riportate la corretta tensione massima e minimarelativamente al solo 4° ciclo.
07. Un tirante-puntone di diametro d=12,55mm è soggetto ad un carico assiale F variabile nel tempo. Avalle del conteggio dei cicli si sono ottenuti i seguenti dati:Si chiede di indicare in quale tabella sono riportate la corretta tensione massima e minimarelativamente al solo 3° ciclo.
08. Un tirante-puntone di diametro d è soggetto ad un carico assiale F variabile nel tempo. A valle delconteggio dei cicli si sono ottenuti i seguenti dati:Si chiede di indicare in quale tabella sono riportati i corretti valori di Nf.DATI:
09. Un tirante-puntone di diametro d è soggetto ad un
carico assiale F variabile nel tempo. A valle del conteggio dei cicli si sono ottenuti i seguenti dati:
Come curva ciclica del materiale, si consideri un comportamento con legge del tipo:
Si chiede di indicare in quale tabella sono riportate la corretta deformazione massima e minima relativamente al solo 1° ciclo.
DATI:
10. Un tirante-puntone di diametro d=12,55mm è soggetto ad un carico assiale F variabile nel tempo. A valle del conteggio dei cicli si sono ottenuti i seguenti dati:
Si chiede di indicare la tabella che contiene la corretta tensione tensione massima e minima di ogni ciclo.
11. Un tirante-puntone di diametro d è soggetto ad un carico assiale F variabile nel tempo. A valle del conteggio dei cicli si sono ottenuti i seguenti dati:
Come curva ciclica del materiale, si consideri un comportamento con legge del tipo:
Si chiede di indicare in quale tabella sono riportate la corretta deformazione massima e minima relativamente al solo 2° ciclo.
DATI:
12. Un
Un tirante-puntone di diametro d è soggetto ad un carico assiale F variabile nel tempo. A valle del conteggio dei cicli si sono ottenuti i seguenti dati:
Si chiede di indicare in quale tabella sono riportate il corretto range di deformazione e il relativo R.
DATI:
13. Un tirante-puntone di diametro d è soggetto ad un carico assiale F variabile nel tempo. A valle del conteggio dei cicli si sono ottenuti i seguenti dati:
Si chiede di indicare in quale tabella sono riportate il corretto range di deformazione e il relativo R peril ciclo 3.
DATI:
Lezione 044
01. Come si propaga la frattura nei materiali fragili? per clivaggio
02. Come si propaga la frattura nei materiali duttili? per coalescenza di difetti
Lezione 045
01. Nel caso in cui sia necessario verificare la resistenza alla frattura, il progetto di una struttura richiede di confrontare tre quantità, quali?
1. tensione di lavoro
2. tenacità a frattura
3. dimensione del difetto
02. Può accadere, che un difetto, anche
- Perché la frattura fragile si manifesti è necessario il contemporaneo verificarsi di tre condizioni, quali?
- livello di sollecitazione elevato;
- presenza di un difetto (cricca) di dimensione sufficiente;
- bassa tenacità del materiale.
- La teoria sul comportamento a frattura dei materiali basata su considerazioni energetiche, da chi fu sviluppata?
Griffith
- Il rateo di rilascio di energia, per unità di spessore, relativo ad un accrescimento infinitesimo "da" delle dimensioni del difetto, è generalmente indicato con "G", mentre l'assorbimento di energia dovuto alla reazione di nuova superficie, sempre nel caso di spessore unitario e per un materiale idealmente elastico, è indicato con R; perchè il difetto si propaghi in modo stabile deve verificarsi?
G∠R
- Il rateo di rilascio di energia, per unità di spessore, relativo ad un accrescimento infinitesimo
"da" delle dimensioni del difetto, è generalmente indicato con "G", mentre l'assorbimento di energia dovuto alla creazione di nuova superficie, sempre nel caso di spessore unitario e per un materiale idealmente elastico, è indicato con R; la condizione critica è rappresentata da G >= R
07. Il rateo di rilascio di energia, per unità di spessore, relativo ad un accrescimento infinitesimo "da" delle dimensioni del difetto, è generalmente indicato con "G", mentre l'assorbimento di energia dovuto alla creazione di nuova superficie, sempre nel caso di spessore unitario e per un materiale idealmente elastico, è indicato con R; perché il difetto sia stabile deve verificarsi G > R
08. Secondo la teoria di Griffith, cosa rappresenta Γ