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Domande: MECCANICA APPLICATA E PROGETTAZIONE INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Durante il moto rigido piano i centri di istantanea rotazione sono a tre a tre allineati.le normali alle traiettorie dei punti di un corpo rigido mobile in ogni istante concorrono nel centro di istantanea rotazione.Durante il moto rigido piano i centri di istantanea rotazione sono allineati al centro del sistema di riferimento fisso.nessuna delle precedenti.
03. Spiegare la distinzione e il legame che esiste tra moto assoluto e moto relativo di un punto P rispetto ad una terna fissa Oxy e ad una terna mobile O'x'y'.Fornire le equazioni per le velocità e per le accelerazioni.
04. Enunciare il teorema di Kennedy-Aronhold e fornire alcuni esempi della sua applicazione.
05. Dare la definizione di centro del moto relativo.
06. Spiegare il significato fisico dell'accelerazione di Coriolis. © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 09/01/2017 17:39:49 - 19/55
Carbonari Luca
Lezione 0140
1. Indicare quale delle seguenti affermazioni sulle equazioni indipendenti di posizione è falsa.
- le velocità dei punti del sistema si ottengono per derivazione delle equazioni.
- si possono individuare tante equazioni vettoriali indipendenti quante sono le maglie semplici del sistema.
- nessuna delle precedenti.
- sono anche dette equazioni di chiusura.
© 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 09/01/2017 17:39:49 - 20/55Set Domande: MECCANICA APPLICATA E PROGETTAZIONE INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Carbonari Luca
Lezione 0150
1. Il metodo delle velocità relative:
- per poter essere applicato è necessario conoscere la mutua posizione di tutti i membri del cinematismo.
- permette di effettuare l'analisi di velocità del sistema contemporaneamente a quella di posizione.
- nessuna delle precedenti.
- permette di conoscere la posizione di ogni membro del sistema.
© 2016 Università Telematica eCampus -
Data Stampa: 09/01/2017 17:39:49 - 21/55
Set Domande: MECCANICA APPLICATA E PROGETTAZIONE INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Carbonari Luca
Lezione 017
- Gli epicicloidi sono curve generate dal moto di un punto rigidamente connesso ad una curva mobile detta epiciclo che rotola senza strisciare su una curva fissa. Risposta corretta: nessuna delle precedenti.
- L'evolvente del cerchio è la curva descritta da un punto di una retta che striscia su di una circonferenza. Risposta corretta: la curva descritta da un punto di una retta che rotola senza strisciare su una circonferenza.
- Indicare quale delle seguenti affermazioni sulla dentatura ad evolvente è falsa. Risposta corretta: nessuna delle precedenti.
Per piccole variazioni dell'interasse, la ruota di raggio infinito ha denti con profili rettilinei.
04. Descrivere il tracciamento dei profili di dentature ad evolvente ed indicare i vantaggi di tale tipo di dentatura rispetto a quella con profili cicloidali.
05. Descrivere il metodo degli epicicli per il tracciamento di profili coniugati.
06. Dare le definizioni di: 1.Epicicloide 2.Ipocicloide 3.Cicloide 4.Cardioide 5.Evolvente del cerchio 6.Evoluta
© 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 09/01/2017 17:39:49 - 22/55Set Domande: MECCANICA APPLICATA E PROGETTAZIONE INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04) Docente: Carbonari Luca Lezione 019
01. Nell'analisi dei meccanismi a camma: assegnata la forma della camma si deve calcolare la legge del moto del cedente. assegnata la legge oraria della camma si deve calcolare la forma del cedente per realizzare un desiderato movimento. assegnata la legge oraria desiderata per il cedente si deve ricavare la forma della camma
01. Nella sintesi dei meccanismi a camma:
- assegnata la legge oraria desiderata per il cedente si deve ricavare la forma della camma necessaria alla realizzazione di quel moto.
- assegnata la legge oraria della camma si deve calcolare la forma del cedente per realizzare un desiderato movimento.
- assegnata la forma della camma si deve calcolare la legge del moto del cedente.
- nessuna delle precedenti.
02. Nella sintesi dei meccanismi a camma:
- nessuna delle precedenti.
03. Descrivere il metodo grafico per la sintesi delle camme.
04. Descrivere il metodo analitico dell'inviluppo per la sintesi delle camme.
05. Descrivere il metodo analitico (cinematico) per la sintesi delle camme. © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 09/01/2017 17:39:49 - 24/55Set Domande: MECCANICA APPLICATA E PROGETTAZIONEINGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)Docente: Carbonari LucaLezione 02001. Nel caso statico, l'attrito radente agisce in modo che la forza di reazione che agisce tra due
- corpi:
- sia esterna alla superficie di un cono detto cono d'attrito.
- nessuna delle precedenti.
- sia interna alla superficie di un cono detto cono d'attrito.
- giaccia sempre sulla superficie di un cono detto cono d'attrito.
- Considerando il caso di puro rotolamento, la forza d'attrito radente cui è soggetto un rullo trainato:
- nessuna delle precedenti.
- è nulla.
- è diretta nella direzione di avanzamento.
- è contraria alla direzione di avanzamento.
- Considerando il caso di puro rotolamento, l'attrito radente cui è soggetto un rullo motore:
- è di tipo dinamico.
- nessuna delle precedenti.
- è di tipo statico.
- è assente.
- Considerando il caso di puro rotolamento, l'attrito radente cui è soggetto un rullo trainato:
- è di tipo statico.
- è assente.
- è di tipo dinamico.
- nessuna delle precedenti.
- Nel caso statico, l'attrito radente agisce in modo che la forza di reazione che agisce tra due
corpi:assuma un valore tale da equilibrare staticamente il sistema.
nessuna delle precedenti.
sia esterna alla superficie di un cono detto cono d'attrito.
giaccia sempre sulla superficie di un cono detto cono d'attrito.
06. Considerando il caso di puro rotolamento, la forza d'attrito radente cui è soggetto un rullo motore:
è diretta nella direzione di avanzamento.
è contraria alla direzione di avanzamento.
è nulla.
nessuna delle precedenti.
07. Quale tra le seguenti affermazioni sull'attrito volvente è falsa:
si manifesta come coppia che si oppone al moto di rotolamento.
è causato dalla deformazione della coppia di superfici in contatto.
può essere interpretato come spostamento all'indietro rispetto alla velocità di avanzamento del corpo della reazione normale al suolo.
nessuna delle precedenti.
© 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 09/01/2017 17:39:49 - 25/55Set Domande: MECCANICA APPLICATA E
PROGETTAZIONE INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Carbonari Luca
08. Nel caso dinamico, l'attrito radente agisce in modo che la forza di reazione che agisce tra due corpi:
- nessuna delle precedenti.
- sia interna alla superficie di un cono detto cono d'attrito
- assuma un valore tale da equilibrare staticamente il sistema.
- abbia direzione tale da opporsi al moto relativo.
09. Effettuare la schematizzazione dinamica di un rullo trainato e di un rullo motore e scrivere le equazioni di equilibrio dinamico.
10. Descrivere i fenomeni di:
- Attrito radente - caso statico
- Attrito radente - caso dinamico
- Attrito volvente
© 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 09/01/2017 17:39:49 - 26/55
Set Domande: MECCANICA APPLICATA E PROGETTAZIONE INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Carbonari Luca
Lezione 022
01. Il baricentro di un sistema materiale:
- nessuna delle precedenti.
- è sempre interno a qualunque superficie concava che racchiuda tutte le masse.
- è
- Il baricentro di un sistema materiale: è quel punto rispetto al quale risulta massimo il momento d'inerzia polare del sistema.
- Il baricentro di un sistema materiale: è quel punto rispetto al quale risulta minimo il momento d'inerzia polare del sistema.
- Il baricentro di un sistema materiale: è quel punto rispetto al quale risulta nullo il momento d'inerzia polare del sistema.
- Dare la definizione di momento di inerzia polare di sistemi a masse concentrate;
- Dare la definizione di momento di inerzia polare di sistemi a massa distribuita.
- Enunciare e dimostrare il teorema di Lagrange per il momento di inerzia polare.
- Dare la definizione di raggio giratore;
- Enunciare e dimostrare il teorema di Huygens.
- Dare la definizione di momento di inerzia assiale di sistemi a masse concentrate;
- Dare la definizione di momento di inerzia assiale di sistemi a massa distribuita;
- Dare la definizione di baricentro di un sistema a
massa distribuita;
13. Dare la definizione di baricentro di un sistema a masse concentrate;
© 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 09/01/2017 17:39:49 - 27/55Set Domande: MECCANICA APPLICATA E PROGETTAZIONEINGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)Docente: Carbonari LucaLezione 023
01. Il teorema di Varignon assicura che:
nessuna delle precedenti.
il momento di una forza attorno ad un punto è maggiore della somma dei momenti delle componenti di quella forza attorno allo stesso punto.
il momento di una forza attorno ad un punto è minore della somma dei momenti delle componenti di quella forza attorno allo stesso punto.
il momento di una forza attorno ad un punto è uguale alla differenza dei momenti delle componenti di quella forza attorno allo stesso punto.
02. Spiegare il concetto di risultante di un sistema di forze;
03. Spiegare il concetto di momento di trasp