vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
DOMANDE A RISPOSTA APERTA
Lezione 00204. Quale risposta si può evincere dalla teoria di Orlando per la domanda "a che serve la letteratura"? αlladomanda “a che serve la letteratura” Orlando ricorre al concetto di “ritorno del represso”: la letteratura infatti opera un “ritorno del represso” di tipo logico, politico, sociale e culturale. Questa sua caratteristica la distingue quindi dall’inconscio e dalle sue espressioni prive di qualsiasi carattere sociale (lapsus, sogno, sintomi nevrotici). Del “ritorno del represso” si individuano 4 aspetti:❖ L’aspetto antropologico individuato da Orlando nei messaggi e atti comunicanti.
❖ Come modello formale e capace di accogliere diversi contenuti.
❖ Nella variante del ritorno del represso “formale” che fa riferimento all’applicazione del modello nell’ambito delle forme linguistiche.
❖ Come visione dinamica che accoglie rapporti.conflittuali: il concetto di "formazione di compromesso". Lezione 00304. Si delineino le principali tappe della biografia di Francesco Orlando Francesco Orlando nacque a Palermo nel 1934. Compiuti gli studi di diritto, per volere del padre, nella città natia, cominciò a seguire le lezioni private di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, per laurearsi successivamente in letteratura francese. In uno di questi incontri a casa di Tomasi di Lampedusa, Orlando entrò a contatto per la prima volta con la psicoanalisi grazie alla moglie di Tomasi di Lampedusa, Alessandra Wolff-Stomersee, analista di scuola freudiana e allieva di Sigmund Freud. Qualche anno dopo si recò a Pisa per insegnare lingua e letteratura francese sia nella facoltà di lingue e letterature straniere di Pisa sia nella Scuola Normale Superiore. A causa di contestazioni studentesche, nel 1970 si trasferì prima all'Università Federico II di Napoli, e poi, nel 1975, a Venezia.
Nell'Università Ca' Foscari; riuscì a tornare a Pisa nel 1982. Nel 1995 ottenne il conferimento della prima cattedra italiana di teoria della letteratura e in Italia è stato il primo a mettere in rapporto la letteratura e la psicoanalisi. Egli morì a Pisa nel 2010.
Lezione 00407. In che senso, secondo Orlando, le scoperte di Freud sono di ordine semiotico?
Freud aveva studiato le espressioni semiotiche e aveva riconosciuto la semiotica come una manifestazione della psiche umana che prova a pensare in termini di dinamica energetica della psiche e di logica o linguaggio della psiche. Tutto ciò sta poi alla base del "ritorno del represso" elaborato da Orlando.
Freud ha dimostrato come, rispetto al rapporto tra inconscio e realtà, vi sia un modo di pensare proprio dell'inconscio che può essere pensato come una retorica. Il lavoro onirico consiste nell'azione sulla materialità semiotica dei pensieri del sogno.
che li trasforma nella manifestazione che si palesa al sognatore. Questo modello, per Orlando, può essere applicato anche al modello di figura sia alle diverse finalità comunicative. Sia nel lavoro onirico che nel lavoro sul linguaggio si parla di logica, ed è la stessa logica impiegata dallo scrittore di letteratura per creare una figura. La logica è quindi comune sia all'azione figurale che all'azione dell'inconscio, soprattutto a quella onirica. Più in generale, la letteratura e la psicanalisi sono state accostate durante il Novecento per comprendere meglio la natura umana e le sue manifestazioni. Francesco Orlando, nella sua Lettura freudiana delle Phèdre, si è rifatto agli studi di Freud sull'inconscio. Egli infatti ritiene che lo studioso di letteratura deve ricorrere a Freud e alle sue scoperte per ottenere un linguaggio coerente che abbia qualcosa in comune col linguaggio dell'inconscio umano. Freud ha considerato,nel corso dei suoi studi, come forme di linguaggio o di manifestazione dell'inconscio, il sogno, il lapsus, il sintomo nevrotico e il motto di spirito. Le prime tre sono forme di linguaggio non comunicante, mentre l'ultima implica una comunicazione cosciente e volontaria. Egli raccomanda allo studioso della letteratura soprattutto il linguaggio comunicante. 08. In che senso Orlando trova un nesso tra il lavoro psicanalitico di Freud e quello dell'analista di testi letterari? Freud aveva studiato le espressioni semiotiche e aveva riconosciuto la semiotica come una manifestazione della psiche umana che prova a pensare in termini di dinamica energetica della psiche e di logica o linguaggio della psiche. Tutto ciò sta poi alla base del "ritorno del represso" elaborato da Orlando. Freud ha dimostrato come, rispetto al rapporto tra inconscio e realtà, vi sia un modo di pensare proprio dell'inconscio che può essere pensato come una retorica. IlIl lavoro onirico consiste nell'azione sulla materialità semiotica dei pensieri del sogno che li trasforma nella manifestazione che si palesa al sognatore. Questo modello, per Orlando, può essere applicato anche al modello di figura sia alle diverse finalità comunicative. Sia nel lavoro onirico che nel lavoro sul linguaggio si parla di logica, ed è la stessa logica impiegata dallo scrittore di letteratura per creare una figura. La logica è quindi comune sia all'azione figurale che all'azione dell'inconscio, soprattutto a quella onirica.
Più in generale, la letteratura e la psicanalisi sono state accostate durante il Novecento per comprendere meglio la natura umana e le sue manifestazioni. Francesco Orlando, nella sua Lettura freudiana delle Phèdre, si è rifatto agli studi di Freud sull'inconscio. Egli infatti ritiene che lo studioso di letteratura deve ricorrere a Freud e alle sue scoperte per ottenere un linguaggio
linguaggio dell'inconscio umano. Freud ha considerato, nel corso dei suoi studi, come forme di linguaggio o di manifestazione dell'inconscio, il sogno, il lapsus, il sintomo nevrotico e il motto di spirito. Le prime tre sono forme di linguaggio non comunicante, mentre l'ultima implica una comunicazione cosciente e volontaria. Egli raccomanda allo studioso della letteratura soprattutto il linguaggio comunicante. Si parli della matrice "freudiana" dell'approccio di Orlando alla letteratura La letteratura e la psicanalisi sono state accostate durante il Novecento per comprendere meglio la natura umana e le sue manifestazioni. Francesco Orlando, nella sua Lettura freudiana delle Phèdre, si è rifatto agli studi di Freud sull'inconscio. Egli infatti ritiene che lo studioso di letteratura deve ricorrere a Freud e alle sue scoperte per ottenere un linguaggio coerente che abbia qualcosa in comune col linguaggio dell'inconscio umano.Linguaggio dell'inconscio umano. Freud ha considerato, nel corso dei suoi studi, come forme di linguaggio o di manifestazione dell'inconscio, il sogno, il lapsus, il sintomo nevrotico e il motto di spirito. Le prime tre sono forme di linguaggio non comunicante, mentre l'ultima implica una comunicazione cosciente e volontaria. Egli raccomanda allo studioso della letteratura soprattutto il linguaggio comunicante.
Lezione 00504. Si parli del rapporto tra il pensiero di Orlando e la critica cosiddetta "intertestuale". Gli studi tematici intertestuali di Orlando si caratterizzano per la loro anti-autoreferenzialità. Quest'ultima, infatti, di matrice strutturalista, è criticata da Orlando che sottolinea i limiti dell'interpretazione del mero MESSAGGIO, senza considerarne i fattori storici, culturali e collettivi rappresentati dal CODICE che media il rapporto tra DESTINATARIO e DESTINATORE, come anche il CONTESTO. Ciò a cui mira Orlando
è stato un grande sostenitore dell'importanza della letteratura come mezzo per esplorare l'inconscio umano. Orlando sostiene che il "motto di spirito" svolga un ruolo fondamentale nella teoria di Freud. Questo perché il motto di spirito, con la sua brevità e la sua capacità di condensare significati multipli, può essere paragonato al processo di condensazione presente nei sogni. Inoltre, il motto di spirito può essere considerato un esempio di "lavoro del sogno", in cui il pensiero inconscio viene trasformato in una forma comprensibile e accettabile per la coscienza. Orlando ritiene che lo studio del motto di spirito possa fornire importanti spunti per comprendere la struttura e la funzione del linguaggio letterario.aveva preso in considerazione alcune forme di linguaggio o di manifestazione dell'inconscio (quali: sogno, lapsus, sintomo nevrotico, motto di spirito): di cui le prime tre sono forme di linguaggio noncomunicanti, invece l'ultima implica comunicazione cosciente, volontaria: il motto di spirito. Attraverso il motto di spirito trovano espressione modalità di linguaggio e di pensiero che sono immediate per il bambino e presenti nell'adulto solo inconsciamente e che emergono quando sono negate. Scopo quindi del motto di spirito è la ricerca di un piacere: lo stesso piacere ricercato dalla poesia attraverso anche i "giochi" delle figure retoriche. Lezione 00806. Che cosa si intende con "scomposizione paradigmatica" e come funziona? Orlando propone un metodo di lettura e interpretazione del testo detto "scomposizione paradigmatica", che prevede la continua scomposizione dell'ordine sintagmatico e la successiva costruzione di unordineparadigmatico. Di questo metodo si è occupato in "Dodici regole per costruire un paradigma testuale" e lo ha presentato a Roma nel 1986. Egli ha delineato 12 regole per attuare tale metodo:
- Le prime tre indicano cosa vuol dire scomporre l'ordine sintagmatico di un testo.
- Le successive tre mettono in guardia dal confondere le costanti con fattori extra testuali.
- Le seguenti insegnano a comprendere e individuare le costanti testuali utili a ricostruire un paradigma interno ai significati del testo.
- Le ultime affrontano il rapporto tra polisemia del testo e finitezza e gerarchizzabilità assiologica del suo sistema di segni.
La scomposizione avviene dopo la seconda lettura integrale e piacevole del testo: durante la successiva lettura, infatti, si notano tutte le costanti del testo (ambivalenti, oppositive, implicite) e i rapporti logici, semantici e assiologici tra questi.
Lezione 01005. Si elenchino e definiscano i fattori della comunicazione
funzione poetica, sono: - Il messaggio: il contenuto del testo, ciò che viene comunicato. - Il mittente: colui che invia il messaggio. - Il destinatario: colui che riceve il messaggio. - Il canale: il mezzo attraverso il quale avviene la comunicazione. - Il contesto: l'ambiente in cui avviene la comunicazione. - Il codice: il sistema di regole e convenzioni che permette la comprensione del messaggio. La funzione poetica si concentra sull'aspetto estetico e formale del linguaggio, utilizzando figure retoriche, giochi di parole e suoni per creare effetti emotivi ed estetici. Questa funzione è spesso presente nella letteratura, dove l'uso del linguaggio assume un valore artistico. Nella comunicazione letteraria, il messaggio può essere un racconto, una poesia o qualsiasi altro tipo di testo letterario. Il mittente è l'autore del testo, mentre il destinatario può essere il lettore o un personaggio all'interno del testo stesso. Il canale può essere un libro, un giornale o qualsiasi altro mezzo attraverso il quale il testo viene trasmesso. Il contesto può essere l'epoca storica in cui è stato scritto il testo o il contesto narrativo in cui si svolge la storia. Il codice è il sistema di regole linguistiche e stilistiche utilizzato dall'autore per creare il testo letterario. In conclusione, la funzione poetica è un elemento fondamentale nella comunicazione letteraria, in cui l'uso del linguaggio assume un valore artistico e estetico.