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Assumendo un ruolo attivo e rivoluzionario, cercavano di migliorare le condizioni della società,
a rontando le ingiustizie e le disuguaglianze attraverso il loro lavoro poetico.
177. Indicare quali sono i principali movimenti poetici che si susseguono dagli anni ’20 agli anni
’60 del Novecento
I movimenti poetici che si susseguono dagli anni '20 agli anni '60 possono essere suddivisi in decadi.
Negli anni '20 si assiste allo sperimentalismo di poeti come T.S. Eliot e Ezra Pound, che esplorano
nuove forme e stili. Gli anni '30 sono caratterizzati da poeti rivoluzionari e politicamente impegnati,
come Cecil Day-Lewis e W.H. Auden, i quali utilizzano la poesia per fare critica sociale, allontanandosi
dall'ossessiva dedizione alla forma dei loro predecessori. Negli anni '40 si sviluppa l'"emotional
revival" o il "new Romanticism", con poeti come Dylan Thomas, che intendono dare nuovo risalto
all'espressione delle emozioni. Negli anni '50 emerge il Movement, un gruppo di poeti che, rifiutando
gli sfoghi emozionali della poesia precedente, propugnano un ritorno alla chiarezza e all'ordine. Infine,
negli anni '60 nasce il Group, un insieme di poeti intenzionati a superare la poetica del Movement,
cercando nuove vie espressive.
178. Cosa si intende per 'significante'?
Secondo il padre della linguistica strutturale, Ferdinand de Saussure, il significante è la componente
fisicamente percepibile del segno linguistico, che funge da indicatore o rappresentazione di un altro
concetto. Nel caso di una parola, il significante si manifesta attraverso la sua forma scritta (grafica) o
la sua forma pronunciata (orale/fonica). Questo concetto si integra nel più ampio sistema di segni che
costituisce il linguaggio, dove ogni significante è legato a un significato, creando un'unità semantica.
La relazione tra significante e significato è arbitraria e convenzionale, il che implica che non esiste un
legame naturale tra la forma di una parola e ciò che essa rappresenta, ma è il contesto culturale e
sociale a determinarne il valore e il significato. In questo modo, Saussure ha gettato le basi per una
comprensione più profonda della linguistica moderna, evidenziando l'importanza della struttura e
delle relazioni all'interno del linguaggio.
179. Chi è O. Wilde?
Oscar Wilde, nato a Dublino nel 1856, fu una figura chiave del decadentismo e dell'estetismo inglese,
movimenti letterari e artistici che celebravano la bellezza, l'individualismo e l'anticonformismo.
Educato a Cambridge e Oxford, Wilde fu profondamente influenzato dagli insegnamenti di John Ruskin
e Walter Pater, dai quali assimilò l'idea che la vita dovesse essere vissuta come un'opera d'arte.
Attraverso questa visione, Wilde sviluppò un'estetica edonistica, esaltando il piacere e la bellezza
come valori supremi, rifiutando le convenzioni morali e sociali del suo tempo.
Vissuto principalmente a Londra, Wilde frequentò attivamente anche Parigi, dove entrò in contatto
con i circoli letterari decadenti francesi. In tutta la sua carriera, espresse la sua visione attraverso
diversi generi letterari, tra cui poesia, prosa, saggi e teatro. Il suo romanzo più famoso, The picture of
Dorian Gray (1891), esplora temi come la giovinezza eterna, la corruzione morale e la dualità tra
apparenza e realtà, scandalizzando i lettori per la sua celebrazione dell'estetismo e la separazione tra
etica e arte.
Oltre alla sua produzione in prosa, Wilde è noto per le sue commedie brillanti e sofisticate, come The
importance of being Ernest (1895), An Ideal Husband e Lady Windermere’s Fan, in cui utilizza l'ironia e
l'umorismo per criticare l'ipocrisia della società vittoriana. Le sue opere teatrali si distinguono per i
dialoghi arguti e per l'uso di aforismi e giochi di parole.
Wilde fu una figura controversa, non solo per la sua arte, ma anche per il suo stile di vita, considerato
scandaloso dalla rigida società vittoriana. Il suo comportamento eccentrico e provocatorio, insieme
alla sua omosessualità, lo portarono al centro di uno dei processi più famosi dell'epoca. Nel 1895, fu
condannato a due anni di carcere per "indecenza grave" a causa della sua relazione con Lord Alfred
Douglas. Durante la sua prigionia scrisse De Profundis, una lunga lettera riflessiva indirizzata a
Douglas, e The Ballad of Reading Gaol, un poema ispirato alla sua esperienza carceraria.
Dopo la sua scarcerazione, Wilde si trasferì a Parigi, dove visse in esilio fino alla sua morte nel 1900. La
sua vita e la sua opera hanno lasciato un'impronta indelebile nella letteratura e nella cultura,
rappresentando il trionfo dell'estetismo e dell'individualismo.
180. Quali sono i limiti temporali del Modernismo (inizio e fine) e quali le fasi in cui possiamo
dividerlo?
Il Modernismo si sviluppa tra la fine del XIX secolo e il periodo successivo alla Seconda Guerra
Mondiale, circa dal 1890 al 1945. Nasce come reazione al Vittorianesimo, con un forte desiderio di
sperimentazione e rinnovamento. Il Modernismo può essere suddiviso in tre fasi principali: il Proto-
Modernismo (1890-1910), caratterizzato dai primi segni di rottura con la tradizione vittoriana, con
autori come Thomas Hardy e Joseph Conrad che esplorano temi come il determinismo e l'alienazione;
l'Alto Modernismo (1910-1930), il periodo di massima fioritura, in cui autori come T.S. Eliot, James
Joyce, Virginia Woolf e Ezra Pound introducono tecniche narrative innovative come il flusso di
coscienza e la frammentazione, riflettendo la crisi esistenziale provocata dalla Prima Guerra
Mondiale; e il Tardo Modernismo (1930-1945), influenzato da eventi politici come la Grande
Depressione, dove i temi sociali e politici diventano più centrali, mantenendo però la sperimentazione
stilistica. Il Modernismo si caratterizza per la frammentazione narrativa, la sperimentazione formale e
l'attenzione ai temi dell'alienazione, rifiutando le convenzioni letterarie precedenti e mettendo in
discussione i valori sociali tradizionali.
181. Cosa si intende per epiphany?
L'epifania, secondo James Joyce, rappresenta un momento di improvvisa manifestazione spirituale, in
cui un'immagine o un evento della realtà comune rivela una verità profonda. In *Stephen Hero*, Joyce
la descrive come una "manifestazione spirituale improvvisa", che può emergere attraverso gesti,
parole o pensieri apparentemente banali. Questo tipo di epifania è impersonale poiché, pur
apparendo al singolo, non gli appartiene: è una verità universale rivelata dal mondo. L'artista, come
Stephen, non crea l'immagine, ma la coglie dalla realtà e la trasforma in un'espressione artistica. Un
esempio di epifania in Joyce è quando Stephen osserva una ragazza che guarda il mare, un'immagine
che risuona profondamente nella sua anima, risvegliando in lui il desiderio di vivere, creare e
rinnovarsi, come se avesse percepito una verità immutabile e universale.
182. Indichi autore, genere e secolo di Tradition and the Individual Talent
Tradition and the Individual Talent è un saggio scritto da T.S. Eliot, pubblicato nel 1919. Il testo
appartiene al genere critico-letterario e rappresenta uno degli scritti più influenti del XX secolo. In
questo saggio, Eliot esplora il rapporto tra l’individuo e la tradizione letteraria, sostenendo che ogni
nuova opera d'arte non esiste in isolamento, ma modifica e interagisce con il corpo letterario
esistente. La sua visione implica una continua interdipendenza tra passato e presente, dove ogni
nuova creazione altera la percezione della tradizione, riflettendo la ricerca costante di un’unità
strutturale nella letteratura.
183. Perché l’anno 1922 è importante?
Il 1922 è considerato un anno cruciale per la letteratura modernista, noto come “annus mirabilis” del
movimento. In quell'anno furono pubblicate due delle opere più importanti del XX secolo: *Ulysses* di
James Joyce e “The Waste Land” di T.S. Eliot. Queste due opere segnano il culmine del Modernismo,
una corrente letteraria che, sviluppatasi a partire dal primo decennio del Novecento, si contrapponeva
alle forme tradizionali di narrazione e sperimentava nuovi modelli espressivi. Il Modernismo cercava di
rompere con i canoni romantici e tardoromantici, ma non abbandonava completamente il passato:
piuttosto, lo reinterpretava criticamente, creando un dialogo tra tradizione e innovazione. Il 1922
simboleggia quindi l’apice di questa rivoluzione letteraria, con opere che hanno trasformato
radicalmente il panorama culturale e influenzato profondamente le generazioni future.
184. Cosa si intende per parallelismo?
Il parallelismo, in ambito poetico e linguistico, è una tecnica che consiste nella ripetizione o
corrispondenza tra elementi simili all'interno di un testo, sia a livello sintattico che fonologico.
Secondo lo studioso R. Jakobson, ogni forma di parallelismo stabilisce una relazione tra elementi
invariabili (identità) ed elementi variabili (contrasto). Un esempio di parallelismo è presente nella
poesia *To a Mouse* di Robert Burns, dove termini apparentemente molto diversi come "uomini" e
"topi" vengono messi in relazione attraverso una corrispondenza fonologica e sintattica, suggerendo
che entrambe le creature, sebbene diverse, condividono una vulnerabilità comune davanti al destino.
Questa tecnica, quindi, non solo struttura il testo, ma contribuisce a creare significato, evidenziando
somiglianze che normalmente non verrebbero notate.
185. Faccia un esempio di rima inversa
Per rima inversa si intende la sequenza CVc dove C è il nucleo consonantico e V la vocale. Un esempio
di rima inversa può essere GREAt – GRAzed oppure SEll – Send, dove la prima consonante e la vocale
sono identici ma muta la parte finale.
186. Di quale casa regnante era la regina Vittoria e quando è finito il suo regno?
La regina Vittoria apparteneva alla dinastia degli Hannover, una famiglia reale di origine tedesca e
discendente di Elisabeth Stuart. Il suo regno, che si estese per 63 anni dal 1837 al 1901, è considerato
uno dei periodi più prosperi e significativi della storia britannica, grazie all'industrializzazione e ai
progressi scientifici. Durante questa epoca, caratterizzata dall'espansione coloniale, la classe medio-
borghese emerse come una nuova forza sociale, il cui potere era strettamente legato alle attività
industriali. Il fervente ottimismo verso il progresso, le teorie liberali in ambito economico, le idee
utilitaristiche in filosofia, insieme a convinzioni religiose e morali rigidamente mantenute, talvolta
sfocianti in forme di ipocrisia, costituivano i fondamenti dei valori vitt