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Ricerca di base, ricerca applicata e sviluppo

Ricerca di base, che ha come scopo l'ampliamento del sapere scientifico e può non prevedere alcuna applicazione pratica - ricerca applicata, che, sulla scorta dei risultati della ricerca di base, genera nuovi prodotti e processi, determina quindi la fattibilità tecnologica delle applicazioni - sviluppo, ossia la realizzazione del nuovo prodotto o processo.

Quale ruolo svolge la domanda nell'adozione di una nuova tecnologia?

La domanda svolge un ruolo essenziale nell'adozione di una nuova tecnologia, chiamando l'impresa innovatrice ad individuare il mercato di applicazione del nuovo paradigma, stimare il potenziale sviluppo della domanda e valutarne l'eterogeneità e quindi le potenzialità tecnologiche nella creazione di moderni segmenti di domanda. Le modalità di manifestazione della domanda rilevano per la valutazione della diffusione della tecnologia: in alcuni casi è facilmente accolta.

soddisfa il bisogno.

soddisfa il bisogno. Egli è il primo che inquadra l'innovazione come un processo articolato in fasi.

LEZ. 6 DOMANDA 12 . Illustrare il pensiero di Smith in ordine al fenomeno innovativo. Ritiene che il progresso tecnologico sia incorporato nei beni capitali, e che contribuisca in modo rilevante al miglioramento della produttività del lavoro e all'innalzamento dei livelli di occupazione. Riconosce già l'importanza dell'acquisizione di conoscenza, in specie tecnologica, attraverso il lavoro e l'esperienza.

LEZ. 6 DOMANDA 13 . Illustrare il pensiero di Ricardo. Espone la teoria della compensazione, secondo la quale i sacrifici che i lavoratori affrontano per effetto del progresso tecnico attraverso l'eliminazione dei posti di lavoro, vengono compensati dai vantaggi che derivano dalla creazione di nuove imprese dedite alla costruzione di macchine, che assorbiranno i lavoratori in surplus di altri settori.

LEZ. 6 DOMANDA 14 . Illustrare il

pensiero di Marx. Marx pone l'accento sugli aspetti sociali dell'innovazione, che modula in maniera diversa i ruoli all'interno della società, e articola in modo alternativo i conflitti fra i diversi attori del mondo economico – l'incentivo allo sviluppo dell'innovazione ha origine dalla pressione concorrenziale capitalistica.

LEZ. 7 DOMANDA 24. Illustrare il pensiero schumpeteriano. Schumpter è il primo studioso che ha inquadrato in modo compiuto e sistematico il ruolo dell'innovazione nel sistema economico. Inquadra l'innovazione come un processo che interrompa la routine e l'equilibrio esistente per effetto dell'azione innovativa di alcuni imprenditori che, attraverso azioni e comportamenti, pongono le basi per il raggiungimento di un nuovo equilibrio. Parla di distruzione creatrice. Contrappone al modello classico la prospettiva dinamica della concorrenza individuando 4 fasi del ciclo economico: espansione, recessione, depressione.

ripresa.
Ritiene che l'innovazione appaia come un fenomeno dall'andamento a grappolo. Questo dipende dall'inerzia sociale che permette l'accumulazione di potenziale innovativo non utilizzato. Queste fasi si caratterizzano per la presenza di onde di innovazione che creano cicli, durevoli secondo la portata delle innovazioni stesse. L'innovazione non è distribuita uniformemente, a causa dell'inerzia sociale, che permette l'accumulazione di potenziale innovativo non utilizzato, ma è diverso nel tempo e nello spazio, in una conformazione che appare 'a grappolo'. L'idea di Shumpeter è quella dello sciame di innovazioni, che aumentano la spesa aggregata per gli investimenti e, al contempo, consentono un incremento della produzione industriale nel complesso, con aumento di prezzi e profitti: risulta un ulteriore incentivo ad innovare. Nel tempo si afferma poi una maggiore concorrenza, i prezzi e profitti.diminuiscono, facendo calare la capacità dell'impresa di sostenere i finanziamenti attivati: questo può portare a una crisi. Shumpeter inoltre identifica 2 grandi cicli speculari: - Il ciclo economico: apice quando ciclo tecnologico è 0. - Il ciclo tecnologico: raggiunge il massimo quando crescita economica è prossima allo zero. Le innovazioni, secondo Shumpeter, possono riguardare: Nuovo prodotto, Nuovo metodo di produzione, Nuovo mercato di sbocco, Nuova fonte di approvvigionamento, Nuova organizzazione. Gli imprenditori devono essere leader di innovazione, capaci di navigare nelle fluttuazioni. Sempre secondo Shumpeter vi è una forte relazione fra innovazione e struttura del mercato: In mercati fortemente concentrati le imprese possono sostenere costi dell'innovazione, l'impresa innovativa riesce a sfruttare le rendite del monopolio, la difesa delle rendite è incentivo a innovare ancora. La massima efficienza dinamica si realizza in.concorrenza dinamica, almeno nel breve periodo. La spinta innovativa deriva dalla presenza di rigidità che rallentano la diffusione della conoscenza: queste sono indispensabili. Shumpeter, per questo motivo, è ostile alle politiche anti-monopolistiche, che implicano un'avversione verso la concentrazione del potere di mercato. L'innovazione infine deve essere protetta con brevetti o istituti similari. LEZ. 8 DOMANDA 7. Illustrare i fondamenti del pensiero neoclassico. Uno dei caratteri fondamentali della teoria neoclassica è lo stretto legame tra produzione e distribuzione. Il reddito cresce per effetto dell'aumento dell'offerta di fattori produttivi che, in un'economia di concorrenza perfetta, sono remunerati sulla base della produttività marginale di ognuno e sono totalmente impiegati. È molto difficile introdurre la remunerazione di un ulteriore fattore di produzione, quale il progresso tecnologico. Nella teoria neoclassical'innovazione può essere stimolata da un aumento dei prezzi, che a sua volta può essere influenzato dalla disponibilità di nuove tecnologie. Inoltre, la concorrenza tra le imprese può spingere all'innovazione, poiché le imprese cercano di differenziarsi dai concorrenti attraverso l'introduzione di nuovi prodotti o servizi. In conclusione, l'innovazione è un processo complesso che può essere influenzato da diversi fattori, tra cui gli incentivi economici, la struttura di mercato e la disponibilità di nuove tecnologie.

L'incentivo a innovare è maggiore. I neoclassici porgono particolare attenzione alla ricerca e allo studio delle posizioni di equilibrio, trascurando il disequilibrio e il riaggiustamento verso l'equilibrio. I neoclassici ritengono la tecnologia come un'informazione: si acquisisce e si arricchisce attraverso l'apprendimento.

LEZ. 9 DOMANDA 4. Illustrare i punti cardine del pensiero evolutivo. Pone attenzione alla dinamica e ai processi di cambiamento e assume come unità di analisi la conoscenza, anche tacita, che risiede o è prodotta o acquisita all'interno dell'impresa. Questa è vista come un organismo di sviluppo essenziale, che apprende conoscenze e competenze, e che si muove in un ambiente dove l'equilibrio è una posizione occasionale e dove i cambiamenti sono imprevedibili e rapidi. Secondo gli evoluzionisti le opportunità scientifiche e tecnologiche che caratterizzano una determinata industria influiscono

sul livello di innovazione della stessa. Inoltre, gli incentivi di natura economica giocano un ruolo essenziale nello sviluppo dell'innovazione. Per lo sviluppo dell'innovazione è essenziale la conoscenza, come cognizione e soluzione dei problemi, e il riconoscimento di una razionalità limitata in capo all'operatore economico. Viene mutuata da Shumpeter il concetto di routine, ovvero di attività che si svolgono nei laboratori di ricerca della grande impresa. La dottrina nega la possibilità di prevedere esattamente gli esiti delle azioni e il comportamento economico massimizzante degli operatori: le decisioni sono prese in condizione di scarsa informazione. L'impresa è un organismo inerziale, che procede per comportamenti (routine), soddisfacenti, che si autoalimentano finché l'ambiente o il mercato non impongono un cambiamento.

Momenti di cambiamento. Le routine sono schemi, protocolli di comportamento, che l'impresa apprende e applica continuamente alla risoluzione di problemi che ricorrentemente è chiamata ad affrontare. Non sono frutto di scelte, ma di automatismi, che attivano determinate reazioni alla presenza di eventi esterni. L'impresa non è altro che una gerarchia di routine: hanno carattere prevalentemente tacito e pertanto rimangono all'interno del patrimonio intangibile dell'impresa, perché difficilmente trasmissibili. Le routine rappresentano il prodotto di processo di apprendimento cumulativo, che si realizza attraverso esperienze e osservazioni. Solo nel momento in cui la routine non realizza più risultati, e si dimostra inefficace, l'impresa decide di innovare, o imitare innovazioni già adottate da altre imprese, dando vita a nuove routine. Nel momento in cui un'azienda innovativa da vita a nuove routine, muta il proprio patrimonio genetico.

LEZ.

11 DOMANDA 4. Illustrare l'approccio delle capacità dinamiche. Prova ad analizzare i processi di gestione della conoscenza, partendo dalla nozione d'impresa di Penrose, che la definì come repository di conoscenza. L'approccio ritiene il vantaggio competitivo dipendente dal continuo sviluppo e utilizzo delle capacità interne dell'impresa, che sono basate sulla conoscenza accumulata e gestita in modo dinamico.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
157 pagine
5 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/06 Economia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Flower25 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia applicata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Laino Antonella.