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R&S;Illustrare il learning by using – learning by using
è una metodologia di apprendimento che si sviluppa, spontaneamente, all’interno dell’impresa, attraverso l’utilizzo di determinate tecniche produttive, di macchinari, di risorse. Attraverso questa forma di apprendimento si migliorano i beni di produzione in modo incrementale attraverso l’esperienza d’uso: in quest’ambito un ruolo essenziale è svolto dagli operatori tecnici che per primi rilevano inefficienze o potenziali miglioramenti di un impianto;
Illustrare il modello del ciclo di vita dell’industria – fase iniziale, in cui si assiste a innovazioni radicali, con frequenti innovazioni di prodotto, cambiamenti continui nelle quote di mercato detenute dalle imprese, e inesistenza di barriere all’entrata. La competizione è molto accesa, le spese di ricerca e sviluppo sono contenute e il livello produttivo inefficiente. L’industria, quindi, nasce
grazie ad imprenditori che introducono prodotti con caratteri distintivi e che, se l'esito di questo processo è positivo, sono spinti ad incrementare i propri investimenti per sostenere nuovi sviluppi; crescita, in cui si assiste ad una riduzione della varietà del prodotto, che viene a comporsi sulla base delle attese del mercato di riferimento, con prodotti standardizzati, aumento della quantità di produzione e una crescita degli investimenti in innovazione. Le barriere all'entrata diventano più consistenti, e molte imprese che non riescono a resistere alla tensione competitiva, escono dall'industria, rendendo il mercato più concentrato. In questa fase emerge un design dominante, che contribuisce a eliminare dall'industria le imprese che non si adeguano adesso; maturità, in cui rallenta la crescita del prodotto e si stabilizzano le quote di mercato, con un'ulteriore concentrazione dell'industria e accentuazione.delle vecchie tecnologie con le nuove è positivo solo se l'innovazione è sufficientemente vantaggiosa. Inoltre, il modello di Gilbert-Newberry assume che l'adozione dell'innovazione sia influenzata dalla dimensione dell'impresa: le imprese più grandi hanno maggiori risorse per investire in ricerca e sviluppo e quindi sono più propense ad adottare l'innovazione. Illustrare il modello di Bass - il modello di Bass si basa sull'idea che l'adozione di un'innovazione sia influenzata sia da fattori interni all'impresa che da fattori esterni. Il modello prevede che l'adozione iniziale sia guidata da innovatori, che sono disposti ad adottare l'innovazione anche senza avere informazioni complete sui suoi benefici. Successivamente, l'adozione si diffonde tra gli imitatori, che sono influenzati dalle azioni degli innovatori. Infine, l'adozione raggiunge un punto di saturazione, quando la maggior parte del mercato ha adottato l'innovazione. Illustrare il modello di Rogers - il modello di Rogers si basa sulla teoria della diffusione dell'innovazione e identifica cinque categorie di adottanti: innovatori, adottanti precoci, maggioranza precoce, maggioranza tardiva e ritardatari. Ogni categoria ha caratteristiche diverse e adotta l'innovazione in momenti diversi. Il modello di Rogers prevede che l'adozione di un'innovazione sia influenzata da fattori come la compatibilità dell'innovazione con le esigenze dell'individuo, la sua complessità e l'osservabilità dei suoi benefici.Si annulla. La struttura di mercato post-innovazione è molto concentrata. Il monopolista ha un incentivo molto forte a difendersi dai nuovi potenziali entranti: l'innovazione è stimolata dal fatto che, in mancanza di questa, il soggetto può essere escluso dal mercato o grazie all'innovazione realizzata dal suo concorrente.
Illustrare il modello di Kaldor - modello di Kaldor, neo-keynesiano, che individua una correlazione positiva tra investimento in beni capitali e intensità innovativa. L'incremento degli investimenti contribuisce alla crescita perché è una componente della domanda aggregata: tale correlazione è una delle regolarità empiriche evidenziate dalle ricerche. Il modello ammette una misurata flessibilità nell'utilizzo dei fattori capitale e lavoro, sostenendo che il tasso di crescita della produzione non dipende dal risparmio, e che il progresso tecnico è incorporato nell'investimento.
influenzato dalle aspettative di profitto future. Quindi è l'accumulazione che permette di attivare la crescita attraverso gli investimenti che incorporano l'innovazione. Vale a dire che il livello di miglioramento tecnologico è in parte esogeno e in parte endogeno. Illustrare il modello di Loury - considera contrattuali i costi di ricerca e sviluppo e dimostra che in equilibrio l'investimento in ricerca decresce all'aumentare della numerosità delle imprese sul mercato. L'ipotesi che porta a questo risultato riguarda la natura degli investimenti in innovazione, che sono fissi. In definitiva se aumenta la concorrenza diminuisce l'incentivo ad innovare. Illustrare il modello di Rebelo – il primo modello di crescita endogena si fa risalire a Rebelo che, nel 1990 indica Yt=AeyKT (la t è pedice, la y è apice sulla e, la T è pedice sulla K) dove (KT) rappresenta una composizione del capitale fisico e dello stock di.capitale umano e (A) è una costante. La produttività del lavoro aumenta grazie alla frazione di capitale fisico dedicata a questo scopo. Il processo di accumulazione che alimenta la crescita è determinato dall'investimento in capitale umano che, attraverso la produzione di esternalità, origina miglioramenti tecnologici, accumulazione di capitale fisico, nuovi aumenti di produttività del fattore lavoro, innescando un processo che genera crescita.
Illustrare il modello di Reinganum – l'incremento dell'investimento in ricerca e sviluppo aumenta la probabilità di realizzare l'innovazione, ma la probabilità di vincere la gara per il brevetto non è così scontata. Le conclusioni cui giunge il modello ci insegnano che con un'innovazione drastica non emerge il problema della dissipazione della rendita di monopolio, quindi l'effetto efficienza è pari a zero: i profitti sono maggiori per
L'impresa entrante che inizialmente non aveva alcun profitto. Pertanto l'impresa insediata, se aumenta gli investimenti in ricerca, lo fa con lo scopo di prevenire l'entrata di potenziali competitor: di conseguenza prevale l'effetto di rimpiazzo e l'investimento dell'impresa entrante è maggiore. Saranno le imprese "nuove" a sostituirsi agli incumbent entrando nel mercato. In altre parole, il mercato tende a essere meno concentrato per la forte spinta delle imprese ad entrare. L'assunto di base è che l'ottenimento del brevetto non è un risultato certo e la probabilità di ottenerlo è diversa per ogni impresa. Nel modello emerge che il grado d'incertezza riguardante la futura innovazione è correlato positivamente con la riduzione dei costi che l'introduzione della stessa riesce a realizzare. Il modello è maggiormente adattabile ad innovazioni drastiche.
Illustrare il modello
Lee-Wilde - Considera i costi di ricerca sviluppo come non contrattuali: per questo motivo gli investimenti in R&S in equilibrio aumentano all'aumentare del numero delle imprese presenti. Il modello si basa sull'ipotesi che l'investimento in innovazione sia rappresentato da un costo fisso più un flusso periodico. In definitiva, all'aumentare del numero di imprese, e quindi, della concorrenzialità, il tempo di attesa per l'innovazione decresce, ma decrescono al tempo stesso anche i profitti complessivi.
Illustrare il paradigma SCR - Il modello Struttura - Comportamenti - Risultati, che rappresenta il nucleo teorico di base del modello delle cinque forze competitive di Porter, è il paradigma dominante alla fine del novecento per affrontare gli studi di management strategico. Secondo questo paradigma, la struttura di una determinata industria determina la condotta delle imprese che la compongono e la loro volta questo determina i risultati ottenibili.
Il livello di analisi principale, quindi, è l'industria, composta da imprese che assumono decisioni in condizioni di perfetta razionalità. Illustrare il pensiero di Marx - Marx pone l'accento sugli aspetti sociali dell'innovazione, che modula in maniera diversa i ruoli all'interno della società, e articola in modo alternativo i conflitti fra i diversi attori del mondo economico - l'incentivo allo sviluppo dell'innovazione ha origine dalla pressione concorrenziale capitalistica. Illustrare il pensiero di Ricardo - espone la teoria della compensazione, secondo la quale i sacrifici che i lavoratori affrontano per effetto del progresso tecnico attraverso l'eliminazione dei posti di lavoro, vengono compensati dai vantaggi che derivano dalla creazione di nuove imprese dedite alla costruzione di macchine, che assorbiranno i lavoratori in surplus di altri settori. Illustrare il pensiero di Smith in ordine al fenomeno
innovativo – ritiene che il progresso tecnologico sia incorporato nei beni capitali, e che contribuisca in modo rilevante all'miglioramento della produttività del lavoro e all'innalzamento dei livelli di occupazione. Riconosce già l'importanza dell'acquisizione di conoscenza, in specie tecnologica, attraverso il lavoro e l'esperienza.
Illustrare il pensiero schumpeteriano - Schumpter è il primo studioso che ha inquadrato in modo compiuto e sistematico il ruolo dell'innovazione nel sistema economico. Inquadra l'innovazione come un processo che interrompa la routine e l'equilibrio esistente per effetto dell'azione innovativa di alcuni imprenditori che, attraverso azioni e comportamenti, pongono le basi per il raggiungimento di un nuovo equilibrio. Parla di distruzione creatrice. Contrappone al modello classico la prospettiva dinamica della concorrenza individuando 4 fasi del ciclo economico: espansione, recessione, depressione, ripresa.
Ritiene che l'innovazione appaia come un fenomeno dall'andamento a grappolo. Questo dipende dall'inerzia sociale che permette l'accumulazione di potenziale innovativo non utilizzato. Queste fasi si caratterizzano per la presenza di ondate di innovazione che creano cicli, durevoli secondo la portata delle innovazioni stesse. L'innovazione non è distribuita uniformemente, a causa dell'inerzia sociale, che permette l'accumulazione di potenziale innovativo non utilizzato, ma è diverso nel tempo e nello spazio, in una conformazione che appare 'a grappolo'. L'idea di Shumpeter è quella dello sciame di innovazioni, che aumentano la spesa aggregata per gli investimenti e, al contempo, consentono un incremento della produzione industriale nel complesso, con aumento di prezzi e profitti: risulta un ulteriore incentivo ad innovare. Nel tempo si afferma poi una maggiore concorrenza, i prezzi e profitti diminuiscono, facendo calare
La capacità dell'impresa di sostenere i finanziamenti attivati: questo può portare a una crisi. Shumpeter inoltre identifica 2 grandi