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SERVIZI GIURIDICI PER L'IMPRESA (D.M. 270/04)

Docente: Bertacchini Elisabetta

Lezione 005

  1. I provvedimenti del Tribunale fallimentare nelle materie previste dall'art. 23 l.f.:

    • Sono pronunciati con ordinanza;
    • Sono pronunciati con sentenza;
    • Sono pronunciati con decreto, salvo che non sia diversamente disposto.
    • Sono sempre pronunciati con decreto, senza alcuna possibilità di deroga;
  2. Il tribunale che ha dichiarato il fallimento:

    • È competente a conoscere di tutte le azioni che ne derivano di valore superiore a 100.000 euro;
    • È competente a conoscere di tutte le azioni che ne derivano di valore superiore a 50.000 euro;
    • È competente a conoscere di tutte le azioni che ne derivano di valore superiore a 30.000 euro.
    • È competente a conoscere di tutte le azioni che ne derivano qualunque ne sia il valore;

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Set Domande: DIRITTO FALLIMENTARE

SERVIZI GIURIDICI PER

L'IMPRESA (D.M. 270/04)

Docente: Bertacchini Elisabetta

Lezione 006

01. I provvedimenti del giudice delegato sono pronunciati:

  • Con decreto in camera di consiglio;
  • Con decreto motivato.
  • Con sentenza;
  • Con ordinanza;

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Set Domande: DIRITTO FALLIMENTARE

SERVIZI GIURIDICI PER L'IMPRESA (D.M. 270/04)

Docente: Bertacchini Elisabetta

Lezione 007

01. Per poter effettuare una transazione inferiore a 50.000 euro, il curatore:

  • Deve ottenere l'autorizzazione del comitato dei creditori e deve inoltre informarne preventivamente il giudice, salvo che la transazione sia già stata autorizzata dal medesimo con il piano di liquidazione;
  • Non necessita di alcuna autorizzazione;
  • Deve solo darne preventiva informazione al giudice delegato;
  • Deve solo ottenere il parere del comitato dei creditori.

02. Per effettuare una transazione superiore a 50.000 euro, il curatore deve:

  • Ottenere l'autorizzazione del
  • massimo di 20 giorni dall'incasso sul conto corrente intestato alla procedura fallimentare;Devono essere depositate entro 24 ore dall'incasso sul conto corrente intestato alla procedura fallimentare;

    massimo di 10 giorni dall'incasso sul conto corrente intestato alla procedura fallimentare. Devono essere depositate entro il termine massimo di 30 giorni dall'incasso sul conto corrente intestato alla procedura fallimentare;

    05. Il curatore può assumere la veste di avvocato nei giudizi che riguardano il fallimento?

    Sì, se appositamente autorizzato dal comitato dei creditori.

    Mai, in nessun caso;

    Sì, qualora egli stesso sia avvocato;

    Sì, se appositamente autorizzato dal giudice delegato;

    06. Possono essere nominati curatori di un fallimento soggetti diversi da commercialisti, avvocati e studi professionali?

    No, in nessun caso.

    Sì, in ogni caso;

    Sì, ma a condizione che siano comunque iscritti in un albo professionale;

    Sì, possono essere nominati curatori anche coloro che abbiano svolto funzioni di amministrazione, direzione e controllo in società per azioni, dando prova di adeguate capacità imprenditoriali e purché non

    sia intervenuta nei loro confronti una dichiarazione di fallimento;
    07. Quale soggetto è competente a revocare il curatore?
    Il tribunale fallimentare
    Il giudice delegato;
    Il comitato dei creditori.
    Il Pubblico Ministero;
    © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 09/07/2018 19:53:25 - 15/36
    Set Domande: DIRITTO FALLIMENTARE
    SERVIZI GIURIDICI PER L'IMPRESA (D.M. 270/04)
    Docente: Bertacchini Elisabetta
    08. Il curatore del fallimento:
    E' pubblico ufficiale per quanto attiene all'esercizio delle sue funzioni.
    E' sempre pubblico ufficiale.
    E' solo un ausiliario del giudice delegato.
    Non è mai pubblico ufficiale.
    09. Il curatore del fallimento:
    E' sempre pubblico ufficiale.
    E' solo un ausiliario del giudice delegato;
    Non è mai pubblico ufficiale;
    E' pubblico ufficiale per quanto attiene all'esercizio delle sue funzioni;
    10. Con la relazione ex art. 33, l.f., il curatore:
    Formula i capi di imputazione per eventuali reati.

    11. Con la relazione ex art. 33, l.f., il curatore:

    • Indica quali creditori sono ammessi al passivo, per quale importo e con quale grado;
    • Indica i tempi e le modalità di liquidazione dell'attivo;
    • Illustra in maniera particolareggiata le cause e le circostanze del fallimento;
    • Formula i capi di imputazione per eventuali reati commessi dal fallito.

    12. Il compenso del curatore è liquidato:

    • Su istanza del curatore con decreto del tribunale non soggetto a reclamo;
    • Su istanza del curatore con decreto del giudice delegato;
    • D'ufficio dal tribunale con decreto reclamabile in corte d'appello.
    • D'ufficio dal tribunale con sentenza;

    13. Il candidato elenchi quali soggetti non possono essere nominati curatori di un fallimento.

    14.

    Il candidato descriva il procedimento di revoca del curatore fallimentare.

    15. Il candidato illustri quali sono le funzioni del curatore fallimentare.

    16. Il candidato illustri il contenuto e le finalità della relazione che il curatore fallimentare deve redigere ai sensi dell'art. 33, l.f.

    © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 09/07/2018 19:53:25 - 16/36

    Set Domande: DIRITTO FALLIMENTARE

    SERVIZI GIURIDICI PER L'IMPRESA (D.M. 270/04)

    Docente: Bertacchini Elisabetta

    Lezione 008

    01. Ai componenti del comitato dei creditori si applicano le norme:

    • Sulla custodia contenute nel codice civile;
    • Dell'art. 2407, commi 1 e 3 in tema di responsabilità dei sindaci di spa.
    • Della legge fallimentare relative alla responsabilità del curatore fallimentare.
    • Del mandato con rappresentanza;

    02. Il comitato dei creditori è nominato:

    • Dal curatore.
    • Dai creditori
    • Dal giudice delegato;
    • Dal Tribunale;

    03. Il comitato dei creditori è nominato:

    tribunale fallimentare;

    Dal giudice delegato;

    Dai ceditori;

    Dal curatore. © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 09/07/2018 19:53:25 - 17/36Set Domande: DIRITTO FALLIMENTARESERVIZI GIURIDICI PER L'IMPRESA (D.M. 270/04)Docente: Bertacchini ElisabettaLezione 0090

    1. Tutti gli atti compiuti dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento
      • Sono inefficaci rispetto ai creditori.
      • Possano essere assoggettati a revocatoria ordinaria;
      • Sono nulli;
      • Sono annullabili;
    2. I pagamenti eseguiti dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento:
      • Sono revocabili;
      • Sono inefficaci rispetto ai creditori;
      • Sono nulli;
      • Sono annullabili.
    3. I pagamenti ricevuti dal fallito dopo la sentenza di fallimento:
      • Sono nulli;
      • Sono revocabili;
      • Sono inefficaci;
      • Sono efficaci.
    4. Il candidato illustri gli effetti della sentenza di fallimento sui beni del fallito.
    5. Il candidato descriva quali sono i principali effetti della sentenza di fallimento.
    6. Il candidato elenchi quali beni del fallito non sono
    Testo formattato

    ricompresi nel fallimento. © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 09/07/2018 19:53:25 - 18/36

    Set Domande: DIRITTO FALLIMENTARE

    SERVIZI GIURIDICI PER L'IMPRESA (D.M. 270/04)

    Docente: Bertacchini Elisabetta

    Lezione 0100

    1. Dopo la dichiarazione di fallimento, un creditore anteriore può intraprendere un'azione cautelare a suo favore?
      1. No, ma può intraprendere un'azione esecutiva.
      2. Sì, con l'autorizzazione del comitato dei creditori;
      3. No, in nessun caso;
      4. No, salvo diversa disposizione di legge.
    2. I crediti garantiti da pegno o assistiti da privilegio ex artt. 2756 e 2761 c.c.:
      1. Possono essere realizzati durante il fallimento, ma solo se si tratta di crediti di esiguo valore;
      2. Possono sempre essere realizzati durante il fallimento, anche senza preventiva ammissione al passivo;
      3. Possono essere realizzati anche durante il fallimento, ma solo dopo che sono stati ammessi al passivo con prelazione;
      4. Non possono mai essere realizzati durante il fallimento.
    sono l'ammissione al passivo con prelazione e la possibilità di partecipare alle operazioni di liquidazione.È "il divieto di iniziare, o anche solo proseguire azioni esecutive o cautelari sui beni compresi nel fallimento".06. Il candidato illustri sinteticamente il significato dell'espressione contenuta nell'art. 52 l.f., secondo la quale "il fallimento apre il concorso dei creditori sul patrimonio del fallito". © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 09/07/2018 19:53:25 - 19/36Set Domande: DIRITTO FALLIMENTARE SERVIZI GIURIDICI PER L'IMPRESA (D.M. 270/04) Docente: Bertacchini Elisabetta Lezione 01101. Il terzo che a seguito di azione revocatoria fallimentare abbia restituito al fallimento quanto ricevuto, ha diritto: Di essere soddisfatto per una percentuale del 25% del proprio credito; Di essere soddisfatto in prededuzione rispetto agli altri creditori; Di essere soddisfatto in prededuzione rispetto ai creditori chirografari; Di essere soddisfatto in prededuzione rispetto ai creditori privilegiati.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
31 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/12 Diritto tributario

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rafgio00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto fallimentare e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Bertacchini Elisabetta.