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SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
Docente: Covelli Venusia
Lezione 005
- Quanti domini ha identificato la WHOQOL (World Health Organization Quality of Life)
- Sei
- Dieci
- Cinque
- Otto
- Quale affermazione è FALSA riguardo la qualità della vita:
- L'ambiente è un dominio di cui si compone il WHOQOL
- La WHOQOL si compone di sei domini.
- La religione e le credenze personali non sono un dominio di cui si compone il WHOQOL
- Le relazioni sociali sono un dominio di cui si compone il WHOQOL
- Lo strumento WHOQOL 100:
- È composto da 100 item raggruppati in 24 sezioni, a loro volta suddivise in quattro aree
- È composto da 100 item raggruppati 4 sezioni da 25 domande ciascuna
- È composto da 2 sezioni da 100 item ciascuna
- È composto due sezioni da 50 item ciascuna per un totale di 100 item
- L'acronimo WHOQOL significa:
- World Health Organization Quality of Life
- World Health Organization Quality of Lifelong learning
- World Health Organization Question of
LifeWorld Health Organization Quality of lifelong learning
05. Descrivi che cosa si occupa la psicologia positiva, facendo particolare riferimento alla prospettiva edonica e eudaimonica del benessere soggettivo.
06. Descrivi le differenze tra il WHOQOL-100 e il WHOQOL-Bref, facendo particolare riferimento alla descrizione delle dimensioni di cui si compongono.
07. Descrivi come è stata definita la qualità della vita dalll'OMS e le sei dimensioni del WHOQOL (World Health Organization Quality of Life)
© 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 7/55
Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE
SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
Docente: Covelli Venusia
Lezione 006
01. La teoria della selezione psicologica
Tutte le altre alternative sono corrette
Sostiene che l'esperienza soggettiva rappresenta l'elaborazione consapevole di informazioni provenienti dal mondo esterno e interno
Ha come oggetto lo studio
della popolazioneLa teoria della selezione psicologica sostiene che la qualità dell'esperienza sia determinata da due variabili: gli "habit" e gli "hobby" perseguiti. Questo significa che le attività che scegliamo di fare e le passioni che coltiviamo influenzano la nostra esperienza soggettiva. Inoltre, la teoria afferma che la qualità dell'esperienza dipende anche dai "challenge" e dalle "skill" percepiti. Ciò significa che quando affrontiamo sfide che ci stimolano e che richiedono le nostre abilità, l'esperienza sarà di migliore qualità. La teoria della selezione psicologica sostiene anche che la qualità dell'esperienza dipenda dalla "competion" e dai "winners" percepiti. Questo significa che quando percepiamo una competizione sana e vediamo i vincitori come modelli di successo, l'esperienza sarà di migliore qualità. Infine, la teoria afferma che la qualità dell'esperienza dipenda dalle "perceptions" e dagli "outcomes" percepiti. Ciò significa che come interpretiamo ciò che accade durante un'esperienza e quali risultati otteniamo influenzano la qualità complessiva dell'esperienza. In conclusione, la teoria della selezione psicologica sostiene che la qualità dell'esperienza soggettiva dipenda da una combinazione di fattori cognitivi, emotivi e motivazionali.dinamico che ruota attorno al disequilibrio tra challenge e skill percepiti. Non si tratta della ripetizione continua e statica delle stesse attività. 05. La teoria dell'autodeterminazione: Sostiene che l'autonomia, la competenza e la relazione sociale sono i bisogni psicologici fondamentali dell'essere umano. Quando questi bisogni sono soddisfatti, si sperimenta un senso di benessere e motivazione intrinseca. 06. La teoria dell'attaccamento: Studia i legami emotivi che si sviluppano tra un individuo e le figure di attaccamento primarie, come i genitori. Questi legami influenzano la capacità di regolare le emozioni, di sviluppare relazioni interpersonali e di affrontare le sfide della vita. 07. La teoria dell'identità sociale: Esplora come l'appartenenza a gruppi sociali influenzi l'identità individuale. Questa teoria evidenzia l'importanza dell'identità sociale nella formazione dell'identità personale e nel comportamento sociale. 08. La teoria dell'autoefficacia: Sostiene che le persone hanno una percezione delle proprie capacità e competenze, che influenza il modo in cui affrontano le sfide e raggiungono i propri obiettivi. L'autoefficacia è un fattore chiave nella motivazione e nel successo personale. 09. La teoria dell'attaccamento adulto: Si concentra sui modelli di attaccamento che si sviluppano nelle relazioni romantiche degli adulti. Questi modelli influenzano la qualità delle relazioni e la capacità di regolare le emozioni all'interno di esse. 10. La teoria dell'autoconsapevolezza: Esplora come le persone si percepiscano e si valutino in relazione agli altri. L'autoconsapevolezza può influenzare l'autostima, l'autoaccettazione e il comportamento sociale. 11. La teoria dell'autocontrollo: Studia la capacità di gestire i propri impulsi, emozioni e comportamenti al fine di raggiungere obiettivi a lungo termine. L'autocontrollo è un fattore chiave nella regolazione emotiva e nel raggiungimento del successo personale. 12. La teoria dell'intelligenza emotiva: Sostiene che l'intelligenza emotiva, ovvero la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le emozioni proprie e altrui, sia un fattore determinante per il benessere psicologico e le relazioni interpersonali. 13. La teoria dell'empatia: Esplora la capacità di comprendere e condividere le emozioni degli altri. L'empatia è un fattore chiave nell'empatia e nella costruzione di relazioni positive. 14. La teoria dell'autoeffetto: Sostiene che le aspettative che una persona ha su se stessa influenzino il suo comportamento e il suo successo. Le aspettative positive possono portare a risultati positivi, mentre le aspettative negative possono limitare il potenziale di una persona. 15. La teoria dell'autoconsistenza: Studia come le persone tendano a mantenere una coerenza tra le proprie credenze, atteggiamenti e comportamenti. L'autoconsistenza è un fattore chiave nella formazione dell'identità e nella coerenza del comportamento.La Teoria della selezione psicologica afferma che il flusso (flow) è un'esperienza ottimale che si verifica quando una persona si impegna in un'attività che richiede una combinazione equilibrata tra challenge (sfida) e skill (abilità). Quando i challenge superano le skill, si verifica un disequilibrio che può portare a frustrazione e ansia. Al contrario, quando le skill superano i challenge, si verifica un disequilibrio che può portare a noia e apatia. Il flusso si verifica quando la persona percepisce che le sue skill sono adeguate per affrontare i challenge presenti nell'attività, creando così un senso di impegno totale e coinvolgimento profondo.
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Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE
SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
Docente: Covelli Venusia
Lezione 007
01. La Teoria dell'autodeterminazione è stata proposta da:
Ed Deci e Richard Ryan nel 195
Sheldon e Kasser nel 2008
Keyes e Cartwright nel 1993
Vansteenkiste e Lens nel 2006
02. Il nucleo centrale della Teoria della selezione psicologica è lo studio della motivazione e della tendenza dell'individuo a perseguire obiettivi autodeterminati.
Teoria del comportamento pianificato
Teoria eudaimonica
Teoria della selezione psicologica
Teoria dell'autodeterminazione
03. Completa la seguente affermazione con il termine corretto.
La motivazione è la propensione innata e naturale a perseguire i propri interessi ea esercitare le proprie capacità. Ricerca della novità, essenziale per lo sviluppo cognitivo e sociale. Essa genera benessere e soddisfazione. 04. Completa la seguente affermazione con il termine corretto. La motivazione è extrinseca quando la ragione per svolgere un'attività è esterna all'attività stessa (desiderio di una ricompensa esterna); è assimilabile al condizionamento operante. 05. Il nucleo centrale della teoria dell'autodeterminazione è lo studio di: comportamenti, emozione, motivazione, atteggiamenti. 06. La Teoria dell'autodeterminazione proposta da Ed Deci e Richard Ryan (1985) sostiene che per comprendere il comportamento delle persone e poter identificare le azioni che conducono al benessere.occorre anzitutto esplorare l'integrità psicofisica di una persona, esplorare i bisogni da cui prendono le mosse, esplorare il modo in cui le persone affrontano gli eventi stressanti (strategie di coping), esplorare la spinta all'autodeterminazione generale di una persona. 07. Descrivi cosa afferma la Teoria del benessere Psicologico, e in particolare le dimensioni di cui si compone il funzionamento psicologico positivo. 08. Descrivi come la Teoria dell'autodeterminazione spiega il comportamento delle persone riguardo al benessere soggettivo, facendo particolare riferimento alla motivazione estrinseca ed intrinseca. 09. A proposito di salute mentale, cosa distingue un individuo caratterizzato da un funzionamento di tipo Flourishing da un individuo Languishing? © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 9/55 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia Lezione 009anzitutto sull'aspetto volitivo, la volontà necessaria per tradurre un'intenzione in comportamento finalizzatoPresuppongono che se la persona è adeguatamente motivata, adotterà di conseguenza un comportamento salutarePostulano che l'attuazione di un comportamento dipende dalle aspettative o probabilità di riuscita di una data azione e dalla valutazione personale del valore dell'azione05. Il modello transteoretico del cambiamento (Transtheoretical model of change, Prochaska e Di Clemente, 1982) è di tipo:CircolareComplementareContinuoStadiale
06. L'implementazione degli obiettivi (Gollwitzer, 2006) è un modello di tipo:ComplementareContinuoStadialeCircolare
07. Il modello del comportamento pianificato (Theory of Planned Behavior, Ajzen, 1988) è di tipo:CircolareComplementareContinuoStadiale © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 10/55Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTESCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)Docente: Covelli Venusia
08. Il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model, Rosenstock,
1966) è un modello: Continuo Complementare Circolare Stadiale 09. Quale, tra le seguenti alternative, NON è una delle quattro fasi individuate da Kuhl (1984) nell'attuare un comportamento finalizzato alla salute: Fase successiva all'azione Fase di rimuginio post decisionale Fase predecisionale Fase dell'azione 10. Quante sono le fasi distinte da Kuhl (1984) nell'attuare un comportamento finalizzato alla salute? Tre Quattro Sei Cinque 11. Il modello proposto da Leventhal, Nerez e Steele a proposito di rappresentazione della malattia postula che: I vissuti emotivi non influiscono nella costruzione della rappresentazione della malattia I vissuti emotivi influiscono nella costruzione della rappresentazione della malattia Identità, causa, decorso temporale, conseguenze e controllo/curabilità sono le 5 dimensioni che caratterizzano la percezione di malattia Le rappresentazioni della malattia si attivano esclusivamente in presenza di sintomi 12. Quali sono le- Cinque componenti nella rappresentazione cognitiva della malattia (Leventhal et al., 2012):
- Cronicità
- Burden
- Burnout
- Resilienza
- Cinque componenti nella rappresentazione cognitiva della malattia (Leventhal et al., 2012):
- Identità
- Cause
- Conseguenze
- Decorso temporale
- Curabilità/controllabilità
- Cinque componenti nella rappresentazione cognitiva della malattia (Leventhal et al., 2012):
- Identità
- Cronicità
- Coping
- Resilienza
- Stress
- Cinque componenti nella rappresentazione cognitiva della malattia (Leventhal et al., 2012):
- Coping
- Rappresentazioni
- Burnout
- Coerenza
- Resilienza
13. A proposito di credenze sulla malattia, descrivi le cinque componenti che concorrono alla rappresentazione cognitiva della malattia.
14. Che cosa si intende per modelli stadiali della salute? Quali sono le loro caratteristiche?
15. Che cosa si intende per modelli continui della salute? Quali sono le loro caratteristiche?
16. A proposito di credenze sulla malattia, descrivi il modello del senso comune (o dell'autoregolazione).
17. Quali sono le quattro fasi ch