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PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE

Scienze e tecniche psicologiche

Prof: Ruggi Simona

Definire la comunicazione umana

Da sempre l'uomo comunica con gli esseri viventi e con l'ambiente che ci circonda. La comunicazione è definita come uno scambio di idee fra due o più persone, entrambe dotate da un interesse reciproco capace di condividere concetti in base alla cultura alla quale appartengono.

Descrivere le origini filogenetiche e ontogenetiche della comunicazione

La comunicazione nacque negli anni 40 del XX secolo, nacquero molte e nuovi modelli teorici. Gli sviluppi dell'uomo in ambito comunicativo hanno portato a delle diverse forme di linguaggio, verbale, gestuale e simbolico. Dopo le origini filogenetiche vedremo il punto di vista ontogenetico che si occupa di come si apprendono i processi comunicativi e renderli sensati. I bambini sono i primi a dover imparare a guardare il mondo attraverso le descrizioni degli adulti e attraverso delle sequenze.

logiche-temporali che permettono loro l'apprendimento. Parlando di comunicazione si fa presente come il pensiero è connesso ad esso. Descrivere gli aspetti caratteristici della comunicazione La comunicazione è un'attività sociale, si trova alla base del contesto sociale e garantisce la comunicazione partecipativa. È di natura concordata, perché condivide e trasforma sistemi simbolici. È cognitiva, esprimere i propri pensieri e pianificare la comunicazione. È connessa con l'azione, ogni azione ha un effetto sulla comunicazione. Quali sono le funzioni della comunicazione? La comunicazione è il mezzo principale tramite il quale gli individui perseguono determinati scopi e questo avviene grazie a delle funzioni quali: - la funzione proposizionale, si occupa del pensiero, della consapevolezza e dell'azione organizzata, - la funzione razionale, ha attinenza con il contatto sociale e i suoi atti comunicativi, - la funzione espressiva, che

Caratterizza la comunicazione e permette di esprimere tutta la sua creatività comunicativa piena di novità, sensibilità, comprensione e partecipazione.

Descrivere il punto di vista matematico della comunicazione:

La comunicazione matematica è definita come il passaggio da un emittente al trasmettitore, che grazie a un canale arriva al destinatario tramite un recettore.

I suoi concetti fondamentali sono:

  • Informazione, come differenza degli elementi
  • Energia, che non viene più valutata come un'azione
  • La comunicazione è un passaggio da una fonte A ad una fonte B

Shannon ha ipotizzato che questo passaggio avviene da:

  1. Una fonte, che può essere una persona, un animale o un oggetto
  2. Attraverso il passaggio, cioè un apparato che permette il passaggio, può essere il telefono ecc...
  3. Il canale, è il mezzo che trasferisce il messaggio, che può essere onde sonore, cavi telefonici ecc...
  4. Rumore, che può

interferire con la trasmissione del messaggio,-il messaggio arriva a un recettore, che è l'apparato che manda il segnale in modo comprensibile, può essere un altoparlante del telefono,-il destinatario può essere una persona un animale o un oggetto.

Descrivere il segno come equivalenza e il segna come inferenza: aspetti comuni e differenze

Il segno inteso come equivalenza fa parte di una prospettiva strutturale, secondo il quale il segno è l'unione di un'immagine acustica (il significante, per esempio la stringa di suoni c-a-n-e) e di un'immagine mentale (il significato, per esempio il significato di cane). In questa prospettiva, quindi, il segno è inteso come equivalenza poiché è presente una corrispondenza piena e stabile fra espressione e contenuto.

Il segno inteso come inferenza è stato invece definito con la funzione di rimando, ovvero il segno rimanda a qualcosa di diverso da sé. Ad esempio, un segno

tipico è quello dell'indicare, in cui non conta l'indice puntato, bensì l'oggetto verso cui il dito è puntato. Peirce individua 3 tipi di segni:

  • icone, che mantengono relazioni di somiglianza con il referente;
  • indici, che hanno contiguità fisica con il referente;
  • simboli, in cui la connessione con il referente è arbitraria, appresa.

Il segno viene quindi definito come inferenza in quanto costituisce un indizio da cui trarre una conseguenza.

Come può essere descritto il punto di vista semiotico della comunicazione? Descrivere anche il diagramma di significazione.

La semiotica è la "scienza generale dei segni", e all'interno dell'approccio semiotico la comunicazione viene vista come significazione e come segno.

In particolare, la significazione è intesa come la proprietà fondamentale di ogni messaggio di avere un senso e un significato per i comunicanti. Il diagramma della significazione,

Pone in relazione 3 aspetti:

  • Simbolo, che è il termine linguistico, come la stringa di suoni c-a-n-e;
  • Referenza, che è la rappresentazione mentale, come l'idea di "cane";
  • Referente, che è l'oggetto/evento comunicato.

Come può essere descritta la teoria degli atti di Austin?

Austin ha proposto la teoria degli atti linguistici, in base alla quale dire qualcosa è anche fare sempre qualcosa, individuando tre tipi di azione che vengono compiuti simultaneamente mentre si parla:

  1. Atti di dire qualcosa, detti atti locutori, che si compiono per il fatto stesso di parlare;
  2. Atti nel dire qualcosa, detti atti illocutori, che si compiono attraverso il parlare e che corrispondono alle intenzioni comunicative del parlante;
  3. Atti con il dire qualcosa, detti atti perlocutori, che sono le risposte sollecitate dall'atto illocutorio, e quindi gli effetti generati dal parlante sul sistema di credenze, sui sentimenti ed emozioni.

Dell'interlocutore. Quali sono le massime conversazionali di Grice?

Grice identifica quattro massime che dovrebbero guidare la condotta dei partecipanti per uno scambio comunicativo appropriato:

  1. Massima di quantità: fornire un contributo che soddisfi adeguatamente il bisogno di informazioni rispetto allo scopo del discorso;
  2. Massima di qualità: fornire un contributo vero, dicendo solo cose che si credono vere e che sono comprovate;
  3. Massima di relazione: fornire contributi pertinenti, intervenire quando necessario e opportuno, cercare di cogliere la posizione dell'altro;
  4. Massima di modo: evitare di essere ambigui, oscuri o prolissi e procedere con ordine.

Le massime vengono definite da Grice di natura convenzionale, utili per condurre interazioni comunicative cooperative e comprensibili, che vengono apprese attraverso l'esperienza quotidiana, così come viene appresa la lingua e le altre pratiche culturali.

Quali sono le caratteristiche delle implicature?

Le implicature conversazionali riguardano tutte le massime proposte da Grice e sono caratterizzate da quattro priorità: - sono cancellabili, in quanto possono essere eliminate se si aggiungono altre informazioni; - sono non-distaccabili, poiché sono attaccate al valore semantico dell’enunciato e non con la forma linguistica; - sono calcolabili, in quanto è possibile prevedere che l’interlocutore sappia fare l’inferenza corretta; - sono non-convenzionali, in quanto non fanno parte del significato convenzionale delle espressioni linguistiche, ma sono negoziate, di volta in volta, in funzione del contesto di uso. Descrivere il modello ostensivo-inferenziale Il modello ostensivo-inferenziale è stato elaborato da Sperber e Wilson. L’intenzione informativa si riferisce all’intenzione di informare il destinatario di qualcosa, mentre l’intenzione comunicativa riguarda l’intenzione di informare il proprio destinatario.della comunicazione stessa.
  1. Il modello dei significati presuntivi consiste in una teoria della comunicazione sviluppata da Levinson, che si basa su tre livelli di significato:
    • Significato-tipo della frase: si riferisce al significato generico e presunto di una frase, basato sulla verità, la semantica, ecc.
    • Significato-occorrenza dell'enunciato: si riferisce al significato imposto in una determinata situazione.
    • Significato-tipo dell'enunciato: si riferisce al significato tradizionale, solitamente relativo a una classe di condizioni che generano inferenze organizzate e previste.
  2. L'approccio sociologico alla comunicazione pone l'accento sulla prospettiva sociale nell'analisi dell'azione sociale, del soggetto e dell'interazione. In questo ambito, si possono distinguere:
    • La microsociologia, che studia i processi della vita quotidiana e le interazioni tra individui all'interno di gruppi sociali.
    • La macrosociologia, che analizza i fenomeni sociali su larga scala, come le istituzioni sociali, le strutture di potere e le disuguaglianze sociali.
    • La sociologia della comunicazione, che si occupa dello studio dei processi di comunicazione all'interno della società e delle loro implicazioni sociali.
quotidiana attraverso l'osservazione, a cui appartiene il modello di Goffman; - La macrosociologia, che studia invece i processi inerenti alle istituzioni e alle organizzazioni complesse in quanto costitutive della società; come ad esempio, lo studio dei mass media e dei sistemi di comunicazione a distanza. Secondo Goffman, le conversazioni sono organizzate secondo alcune regole che determinano uno scambio comunicativo, che sono determinate dal frame, ovvero dal contesto entro cui si realizza lo scambio comunicativo. Inoltre, per Goffman, lo scambio comunicativo è regolato da strategie comunicative che i comunicanti mettono in atto, che dipendono sia dalle costrizioni comunicative, intese come i vincoli ecologici, cognitivi ed emotivi che limitano nei soggetti la scelta delle strategie, sia dai sistemi comunicativi adottati nella comunità dei parlanti che dalle condizioni del frame adottato. Descrivere gli aspetti principali del punto di vista psicologico dellache la comunicazione non è solo un processo di trasmissione di informazioni, ma anche un processo complesso che coinvolge la percezione, l'interpretazione e la comprensione del messaggio da parte del destinatario. Secondo l'approccio psicologico, la comunicazione è influenzata da vari fattori, come le emozioni, le esperienze passate, le credenze e le aspettative personali. Questi fattori possono influire sulla percezione del messaggio e sulla sua interpretazione. Inoltre, l'approccio psicologico sottolinea l'importanza della comunicazione non verbale, come i gesti, le espressioni facciali e il tono di voce, che possono trasmettere significati e emozioni che vanno oltre le parole stesse. In conclusione, l'approccio psicologico ha arricchito lo studio della comunicazione, evidenziando l'importanza di considerare non solo il contenuto del messaggio, ma anche i processi mentali e emotivi che influenzano la sua comprensione e interpretazione.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
19 pagine
4 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rafgio00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Ruggi Simona.