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INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: Sarti Luigi
02. Considera le seguenti due relazioni: studenti1 e studenti2; qual è la cardinalità dell'intersezione delle due relazioni studenti1 ∩ studenti2 ?
1048x 2 © 2016 - 2020 Università Telematica eCampus - Data Stampa 07/04/2020 17:13:25 - 6/78
Set Domande: BASI DI DATI
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: Sarti Luigi
03. Considera le seguenti due relazioni: studenti1 e studenti2; qual è la cardinalità della differenza tra le due relazioni studenti1 - studenti2 ?
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04. Considera le seguenti due relazioni: docenti e corsi; qual è la cardinalità del join naturale tra le due relazioni docenti ⋈ corsi ?
420x 50 © 2016 - 2020 Università Telematica eCampus - Data Stampa 07/04/2020 17:13:25 - 7/78
Set Domande: BASI DI DATI
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: Sarti Luigi
Lezione 00701.
In merito ai concetti di associatività e commutatività del join naturale, una sola delle seguenti affermazioni è corretta. Quale?- Il join naturale è commutativo solo se si applica a due relazioni che condividono lo stesso schema di attributi.
- x Il join naturale è sempre commutativo e associativo.
- Il join naturale è commutativo ma non associativo.
- Il join naturale è associativo solo se si applica a due relazioni che condividono lo stesso schema di attributi.
- La proiezione è distributiva rispetto alla differenza solo in assenza di valori nulli nella chiave primaria.
- La proiezione è distributiva rispetto alla differenza solo in presenza di valori nulli nella chiave primaria.
- La proiezione è sempre distributiva rispetto alla differenza.
- x La proiezione non è mai distributiva.
- Dall'unione di due relazioni si estraggono i soli attributi in comune.
- Dal prodotto cartesiano di due relazioni si estraggono le tuple che rispettano uno specifico criterio di selezione.
- Dal prodotto cartesiano di due relazioni si estraggono le tuple che hanno valori uguali in un attributo della prima relazione e in un attributo della seconda relazione.
- Dal prodotto cartesiano di due relazioni si estraggono le tuple che hanno gli stessi valori negli attributi con lo stesso nome.
- Dall'unione di due relazioni si estraggono i soli attributi in comune.
- Dal prodotto cartesiano di due relazioni si estraggono le tuple che rispettano uno specifico criterio di selezione.
- Dal prodotto cartesiano di due relazioni si estraggono le tuple che hanno valori rispetto alla differenza.
- Dal prodotto cartesiano di due relazioni si estraggono le tuple che hanno gli stessi valori negli attributi con lo stesso nome.
05. In merito al concetto di join esterno, una sola delle seguenti affermazioni è corretta. Quale?
Un join esterno completo (full outer join) inserisce valori nulli in tutte le tuple del suo primo operando.
Un join esterno sinistro (left outer join) estende con valori nulli le tuple del suo secondo operando.
Un join esterno sinistro (left outer join) estende con valori nulli le tuple del suo primo operando.
Un join esterno destro (right outer join) estende con valori nulli le tuple del suo primo operando.
06. A che cosa serve l'operatore di proiezione π ?
A estrarre da una relazione gli attributi i cui nomi rispettano determinati vincoli.
A estrarre da una relazione gli attributi i cui valori rispettano determinati vincoli.
A estrarre da una relazione le tuple i cui attributi rispettano determinati vincoli.
nomi rispettano determinati vincoli. A estrarre da una relazione le tuple che rispettano determinati vincoli imposti sui valori di uno o più attributi.
07. A che cosa serve l'operatore di selezione σ ? A estrarre da una relazione gli attributi i cui valori rispettano determinati vincoli.
A estrarre da una relazione gli attributi i cui nomi rispettano determinati vincoli.
A estrarre da una relazione le tuple i cui nomi rispettano determinati vincoli.
x A estrarre da una relazione le tuple che rispettano determinati vincoli imposti sui valori di uno o più attributi.
© 2016 - 2020 Università Telematica eCampus - Data Stampa 07/04/2020 17:13:25 - 8/78
Set Domande: BASI DI DATI INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04) Docente: Sarti Luigi
08. A che cosa serve l'operatore di ridenominazione ρ ? A selezionare gli attributi che hanno nomi diversi in due relazioni diverse.
A selezionare gli attributi che hanno lo stesso nome in due
1990.1990L'espressione è sintatticamente errata. L'espressione ritorna matricola, nome, cognome, data di nascita e anno di iscrizione di tutti gli studenti iscritti prima del 1990. È riconducibile alle leggi di de Morgan. Quale?
02. Una delle equivalenze che seguono non∃x(f)=¬(∀x(¬f))¬(f ∧f)=¬f∨¬f1 2 1 2x (f ∨f)=¬f∧¬f1 2 1 2∀x(f)=¬(∃x(¬f))
03. Considera il seguente esempio di espressione del calcolo relazionale su domini:{id_studente : m| esami(id_studente : m, voto : v,id_corso : c, data : d) ∧ (v > 27)}Tra le affermazioni che seguono, una soltanto è corretta. Quale?
x L'espressione ritorna una relazione R(id_studente) costituita dai valori dell'attributo id_studente appartenenti a tuple della relazione esami il cui attributo voto ha valore > 27L'espressione è sintatticamente errata.L'espressione ritorna una relazione esami costituita
dalle tuple il cui attributo voto ha valore ≤ 27L'espressione ritorna una relazione esami costituita dalle tuple il cui attributo voto ha valore > 2704. Considera la forma assunta dalle espressioni del calcolo relazionale su domini. Una delle espressioni che seguono non rispetta tale forma, e quindi non è un'espressione del calcolo relazionale su domini. Quale?- {id_studente:m | esami(id_studente:m, voto:v)∧(v>27)}
- {id_studente:m | esami(id_studente:m, voto:v)>(v>27)}
- {id_studente:m | esami(id_studente:m, voto:v)∧(v<27)}
- {id_studente:m | esami(id_studente:m, voto:v)∧(¬(v>27))}
© 2016 - 2020 Università Telematica eCampus - Data Stampa 07/04/2020 17:13:25 - 10/78Set Domande: BASI DI DATIINGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)Docente: Sarti Luigi
05. Considera la forma assunta da un'espressione del calcolo relazionale su domini:
{A1:x1, ..., An:xn | f}
Quale tra le
Le quattro affermazioni che seguono rappresentano correttamente il significato dell'espressione:
- L'espressione è una query, e le variabili A rappresentano i valori che gli attributi x devono assumere per poter essere selezionati dalla query.
- L'espressione è una query, e la funzione f ritorna il risultato di tale query. Gli elementi A :x , …,A :x sono gli argomenti che devono essere passati a f.
- L'espressione è un'istruzione del Data Definition Language il cui risultato è la creazione di una nuova relazione di nome f, i cui attributi sono specificati dalla lista A :x ,1 1…,A :x .n nx
- L'espressione è una query, e la target list A :x , …,A :x rappresenta la struttura del risultato: una relazione definita sulla lista di attributi A , …,A che conterrà le tuple i1 1 n n 1 ncui valori sostituiscono x , …, x e rendono vera la funzione f.
L'affermazione corretta è la numero 3.
Del calcolo relazionale sui domini, una delle affermazioni che seguono nonI simboli di predicato corrispondono alle relazioni presenti nel database.
In ogni formula del calcolo relazionale sui domini deve apparire almeno un simbolo di funzione.
Il risultato della query è costituito dalle tuple i cui valori, sostituiti alle variabili libere, rendono vera la formula.
Le query sono rappresentate da formule aperte il cui valore di verità dipende dai valori assegnati alle variabili libere.
Può essere considerata un termine?
07. Nella logica dei predicati del primo ordine, quale tra le seguenti entità nonUna costante.
Un quantificatore logico.
Una variabile.
L'istanza di una funzione.
08. Nella logica dei predicati del primo ordine, quale tra le seguenti entità definisce compiutamente il concetto di formula ben formata?
Una sequenza di simboli che rispetta le regole semantiche del linguaggio.
Una formula atomica.
Un predicato n-ario.
Una sequenza di simboli.
09. Negli enunciati della logica dei predicati del primo ordine, qual è il significato del simbolo ⇔ ?
Quantificatore universale (per ogni)
Implicazione
Quantificatore esistenziale (esiste)
x Se e solo se
10. Negli enunciati della logica dei predicati del primo ordine, qual è il significato del simbolo → ?
Se e solo se
Quantificatore esistenziale (esiste)
x Implicazione
Quantificatore universale (per ogni)
11. Negli enunciati della logica dei predicati del primo ordine, qual è il significato del simbolo ∃ ?
Quantificatore universale (per ogni)
Se e solo se
x Quantificatore esistenziale (esiste)
Implicazione
© 2016 - 2020 Università Telematica eCampus - Data Stampa 07/04/2020 17:13:25 - 11/78
Set Domande: BASI DI DATI
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: Sarti Luigi