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FORME FLOGISTICHE

Pericondrite

Descrizione: Presente anche in questo caso uno scollamento tra pericondrio e

cartilagine, dovuto però ad un’infezione batterica (accumulo di pus tra i due

strati tissutali).

Eziologia: può verificarsi come esito di otiti esterne oppure di manovre di

foratura del padiglione per motivi estetici [o in seguito a otoematoma

post-traumatico].

Sintomi: è molto dolorosa [il padiglione si mostra tumefatto e ispessito].

Terapia: Generalmente si somministra un antibiotico, ma sono comunque

indicati drenaggio e compressione.

Condrodermatite nodulare dolorosa dell’elice 1

Descrizione: Disturbo abbastanza frequente; si forma sull’elice un piccolo

nodulo con una crosta sulla cima, una sorta di callo, decisamente doloroso.

Terapia: Chiaramente la rimozione (necessaria) può provocare un danno

estetico dovuto alla mancanza della parte cartilaginea asportata

1 Piega curvilinea che costituisce il contorno anteriore, superiore e posteriore del padiglione auricolare

[l’asportazione prevede un piccolo intervento chirurgico chiamato

diatermocoagulazione e richiede per l’appunto l’asportazione del tratto di

cartilagine su cui il nodulo si è impiantato].

Otite esterna

Descrizione: Malattia frequentissima, spesso non ben distinguibile dall’otite

media. Quest’ultima è d’altro canto una malattia tipicamente invernale

(essendo conseguente a flogosi nasale: si parla di rino-otite), mentre l’esterna

è generalmente estiva [a causa del frequente contatto con l’acqua durante i

mesi estivi, i nuotatori e i subacquei infatti presentano un rischio 5 volte più

elevato di contrarre la patologia].

Eziologia: Si tratta fondamentalmente di un’infezione, in genere batterica, che

porta ad una raccolta purulenta (e quindi uno scollamento) tra cute e

pericondrio/periostio del condotto uditivo esterno, causandone un notevole

restringimento. Questo tipo di infezione è tipicamente favorito dal contatto con

l’acqua (i batteri che causano tipicamente l’otite esterna sono Pseudomonas

Aeruginosa e Staphyloccocus Aureus).

Sintomi: dolorosità consistente e trasudamento di pus all’interno del condotto

uditivo; inoltre abbiamo ipoacusia di lieve-media entità (dovuto al 2

restringimento del condotto uditivo esterno), otodinia, e otorrea purulenta (a

causa del pus presente nel condotto uditivo). 3

Terapia: si possono somministrare antibiotici per bocca o antibiotici topici .

Otite esterna bollosa emorragica

Descrizione: Patologia piuttosto frequente

[soprattutto d’inverno, quando sono diffusi i virus

dell’influenza] caratterizzata dalla formazione di

bolle emorragiche sulla superficie timpanica che

quando si rompono danno otorragia.

Sintomi: dolore non elevatissimo, ipoacusia lieve

dovuta all’aumento di spessore della membrana

timpanica, e una ridotta emorragia. Soprattutto

questo sintomo in genere preoccupa molto le

persone che credono si tratti di qualcosa di grave.

Eziologia: Ha un’eziologia virale, ad es. da Otite esterna emorragica

Figura 1.

meningite.

Terapia: è sostanzialmente inutile perché in genere quando la si vede il

paziente è già in fase di regressione (si somministrano antibiotici solo nel caso

in cui si sospetti una sovrainfezione batterica).

Micosi

Descrizione: è una dermatite su base micotica,

abbastanza frequente, soprattutto nei mesi estivi

(come tutte le altre malattie del condotto uditivo

esterno viene favorita dal clima caldo/umido).

Eziologia: Causata in genere da Candida albicans

o Aspergillus.

2 Si tratta di una delle poche condizioni in cui l’otorrea non è conseguente a perforazione timpanica.

3 Gocce che vengono messe nell’orecchio

2

Sintomi: prurito, ovattamento [a causa dell’accumulo di materiale fungino e

cutaneo nel condotto uditivo] e otorrea.

Terapia: bisogna pulire il condotto (tramite lavaggio con siringone o tramite

otomicoscopio + aspiratore.) e somministrare Micosi del condotto uditivo

Figura 2.

quindi degli antifungini (possono essere in gocce, esterno, in particolare vediamo una

quindi topici, oppure per bocca, orali; in generale Candidosi con colonia vellutata

però è bene ricordare che gli antimicotici per bocca

hanno effetti collaterali piuttosto pesanti per cui tendenzialmente è meglio

prescrivere quelli topici, che hanno una buona efficacia e nessuna ricaduta

sistemica).

FORME NEOPLASTICHE

Esostosi

Descrizione: Comparsa di neoformazioni ossee benigne nel

lume del condotto uditivo, che portano a un notevole

restringimento di quest’ultimo.

Sintomi: Contrariamente a quanto si potrebbe pensare non

si ha ipoacusia, l’onda sonora arriva contro il timpano con forza sufficiente per

metterlo in movimento. Il paziente che presenta questo tipo di disturbo può

benissimo non accorgersene.

Eziologia: Si presenta in genere in persone che frequentano molto il mare: il

contatto prolungato con l’acqua fredda determina Esostosi del canale uditivo

Figura 3.

uno stimolo alla crescita ossea. esterno

Terapia: Generalmente non si fa nulla, nel

momento in cui però raggiungano dimensioni tali da causare l’accumulo di

acqua, detriti e cerume nel condotto (con conseguente ipoacusia) si fa una

canaloplastica, in anestesia generale o locale, limando con una fresa le

escrescenze ossee fino a ricreare un condotto di dimensioni adeguate.

Tumori Maligni

Di vario tipo, sono molto rari ma anche molto gravi. (Se ne parlerà più avanti)

Patologie dell’orecchio medio

Le patologie dell’orecchio medio possono essere classificate in:

• Malformative (viste nella lezione precedente in quanto associate a

malformazioni dell’orecchio esterno);

• Traumatiche (anch’essi visti nella lezione precedente, ad es. trauma da

cotton fioc);

• Flogistiche (le otiti medie);

• Osteo-distrofiche;

• Tumorali;

• Infettive.

FORME FLOGISTICHE

OTITE MEDIA

3

Per otite media s’intende un processo flogistico che interessi la tuba di

Eustachio, la cassa timpanica e la mastoide ; in

genere sale dalle cavità nasali, e non è un

processo localizzato ma diffuso al sistema.

L’otite media ha un’incidenza molto alta ( prima

o seconda malattia per frequenza in assoluto ).

Classificazione delle otiti medie in base alla

durata e alle alterazioni anatomo-patologiche:

• ACUTE (durano poco e guariscono

completamente)

- Bollosa emorragica (più esterna che

media in realtà, caratterizzando il

Orecchio medio completamente versante esterno del timpano)

Figura 4.

riempito di un versamento non purulento -Siero-mucosa (otite media con effusione)

-Purulenta

• CRONICHE

-Siero-mucosa (otite media con effusione)

-Suppurativa

-Colesteatomatosa

• SEQUELE DI OTITI : disturbi che possono seguire le otiti, come

perforazione timpanica e timpanosclerosi (possono quindi derivare da

un’otite ma non sono di per sé processi infiammatori).

Otite media siero-mucosa

Descrizione:

Otite a timpano chiuso in cui l’orecchio medio si riempie di liquido (secrezione

non purulenta); le caratteristiche che identificano un’otite media siero-mucosa

come tale, secondo le linee guida, sono:

• iperemia timpanica,

• scomparsa del triangolo luminoso (punto di repere),

• retrazione della membrana timpanica.

[La secrezione non purulenta è costituita da un versamento endotimpanico di

caratteristiche chimico-fisiche varie che causa un’ipoacusia trasmissiva

generalmente inferiore ai 45 dB e variabile nel tempo]

[!! L’otite media siero-mucosa ha numerosi sinonimi: otite media con effusione,

secretiva, otite catarrale… solo per citarne alcuni]

Classificazione in base alla durata:

• ACUTA se dura meno di 3 settimane,

• SUBACUTA se dura tra 3 settimane e 3 mesi,

• CRONICA se dura più di 3 mesi,

• RICORRENTE se ci sono almeno 3 episodi recidivanti per anno per

almeno 3 anni.

!! Tra queste diverse forme l’unica differenza è la durata, le modalità di

sviluppo sono le stesse.

Epidemiologia: 4

Più frequente nei mesi invernali ed in età pediatrica :

• il 75-95% dei bambini entro i 6 anni è stato affetto una o più volte da

otite media secretiva;

4 Come si è detto si tratta di rino-otiti, ovvero infezioni che risalgono nell’orecchio medio dalle cavità nasali

4 • il 33% dei bambini entro i 3 anni è stato affetto da almeno 3 episodi di

questo tipo di otite;

In generale comunque è più frequente nei bambini a causa del fatto che in

questi la tuba è più orizzontale, larga e corta che negli adulti, quindi è

decisamente facilitato il passaggio di materiale dal rinofaringe all’orecchio

medio.

Fattori favorenti:

-Età;

-Carenza di difese immunitarie (non verificato);

-Fattori razziali (nei neri in genere è meno frequente, a parità di condizioni di

vita/zona geografica/condizioni climatiche);

-Fattori geografici (sarà ovviamente più frequente in Groenlandia che in Congo

poiché fa molto più freddo);

-Ereditarietà (difficile dirlo, trattandosi di una malattia così comune);

-Reflusso gastro-esofageo (la risalita di acido lungo l’esofago arriverebbe fino

alla faringe e di qui all’ostio tubarico. Solo per chi ci crede, dice il signor

professore);

-Ostruzione nasale (provare a deglutire con il naso tappato per credere – si crea

una depressione nel cavo rinofaringeo, ma il naso è tappato: di conseguenza

l’ipopressione si equilibra togliendo aria all’orecchio medio attraverso la tuba.

Questa operazione è detta manovra di Toynbee);

-Palatoschisi (congenita - dato che il palato è diviso in due i muscoli tensori del

palato molle in deglutizione si contraggono ma non portano a dilatazione la

tuba);

-Allergia;

-Difetto nella clearance muco-cigliare.

Fattori scatenanti:

-Flogosi acute/croniche delle alte vie aeree (riniti, sinusiti, adenoiditi) [qui il

rischio è la propagazione del virus e microbi nell’orecchio medio attraverso la

tuba]

-Inspirazioni forzate (Sniffing - i bambini tendono a tirare su con il naso invece

di soffiarselo; questo crea una

depressione nel cavo rinofaringeo che

porta via aria dall’orecchio; come

vedremo, l’ipopressione nell’orecchio

medio fa collassare la tuba e trasudare

siero dalle pareti);

5

-Barotrauma (stesso meccanismo);

-Otiti purulente pregresse (se l’orecchio

medio è pieno di pus si somministra

l’ant

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
11 pagine
SSD Scienze mediche MED/31 Otorinolaringoiatria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher micik di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Otorinolaringoiatria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Albera Roberto.