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R
A
:
rappresenta uno dei test audiometrici che si fanno con il diapason, il test di Rinne
• in un soggetto normale o con ipoacusia neurosensoriale il suono viene percepito più intenso e
prolungato per via aerea
• in un soggetto con ipoacusia trasmissiva il suono viene percepito più a lungo e intensamente per
via ossea ].
ACUFENI
Viene generalmente definito acufene quel disturbo costituito da percezioni sonore che non esistono
all' esterno, cioè prive di stimolazione acustica. Sono proiezioni mentali che spesso si
accompagnano a patologie dell' orecchio. Particolarmente fastidioso, viene solitamente lamentato di
più nelle ore notturne, più silenziose, o dagli anziani.
OTORREA
Fuoriuscita di liquido dall’orecchio.
Il liquido può essere costituito da:
• Sangue [otarragia];
• Liquido cerebrospinale (otoliquorrea), in seguito a gravi fratture della base cranica e della rocca
petrosa;
• Essudato infiammatorio, è il più frequente, può essere di tipo sieroso, mucoso, o purulento:
-L’essudato sieroso è solitamente dovuto a un eczema umido del condotto uditivo esterno, in
tutti gli altri casi l’origine dell’essudato è nell’orecchio medio.
-Nei bambini è frequente un’otorrea mucosa o mucopurulenta, con un essudato vischioso,
bianco-giallastro, molto abbondante, dovuto all’ipersecrezione delle cellule mucipare della
mucosa della cassa timpanica e della tuba di Eustachio [otorrea tubarica siamo quindi in
presenza di una perforazione timpanica che permette la fuoriuscita di liquido dall’orecchio
medio fino all’esterno]
Un’otorrea abbondante e persistente può dar luogo a un’infiammazione secondaria del condotto
uditivo e del padiglione auricolare.
La scomparsa dell’otorrea è legata alla guarigione del processo infiammatorio che ne è
responsabile.
PRURITO
Due patologie danno prurito:
• l'eczema della tuba in questo caso la cura è a base di cortisone;
• la micosi.
VERTIGINE
La vertigine è una distorsione della percezione sensoriale dell’individuo. Tale distorsione influisce
sul movimento della persona dando un'errata percezione di sé, caratterizzata da perdita di equilibrio.
ESAMI VISIVI
OTOSCOPIA [figura a fianco]
L'otoscopia è l'esame dell’orecchio che avviene per via
endoscopica, più frequentemente realizzato da un medico
(generalista, pediatra oppure otorinolaringoiatra). L'esame viene
effettuato al fine di visualizzare la membrana timpanica e il canale
uditivo esterno. A questo scopo il medico utilizza uno
strumento ottico specifico chiamato otoscopio.
L' otoscopio mostra:
• le pareti del condotto,
• una membrana grigia (timpano),
• il manico del martello,
• il triangolo luminoso (artefatto che indica normalità),
• e in alcuni casi l' incudine.
Se si disegna una linea immaginare posta sul martello e una
perpendicolare ad essa, si contraddistinguono 4 quadranti:
anterosuperiore, anteroinferiore, posterosuperiore,
posteroinferiore.
OTOMICROSCOPIA
Microscopio usato in laboratorio e in chirurgia, permette di poter operare sull' orecchio.
DIAGNOSTICA STRUMENTALE
PROVE DI AUDIOMETRIA SOGGETTIVA
Si basa sulle risposte date dal soggetto, richiedono quindi la sua collaborazione.
Audiometria Tonale Liminale
[ è un test che determina la minima intensità acustica percepibile dal soggetto in esame (soglia
audiometrica) alle diverse frequenze del campo tonale; rappresenta il primo ed essenziale momento
di diagnosi strumentale in caso di ipoacusia].
Lo scopo dell’audiometria tonale è di misurare la soglia uditiva attraverso la conduzione per via
aerea e via ossea, in modo da fornire, qualora ci fosse, una descrizione del
“grado” e del “tipo”di deficit uditivo.
La procedura consente il rilievo della soglia uditiva per stimoli semplici
come i toni puri [tarati in frequenza ed intensità ], ossia toni con una singola
frequenza di vibrazione, che sono presentati:
• per via aerea attraverso l’utilizzo di cuffie e/o inserti Quando lo stimolo
viene inviato il suono attraversa l’orecchio esterno e medio prima di
raggiungere la coclea ed il nervo acustico.
• per via ossea attraverso un vibratore osseo Lo stimolo condotto per
via ossea raggiunge invece la coclea attraverso la vibrazione delle ossa
craniche. Va tuttavia ricordato che lo stimolo per via ossea comporta la
diffusione di una piccola componente vibratoria attraverso la normale
conduzione aerea. Ciò si verifica per irradiazione dell’energia
vibratoria nel condotto uditivo e per la differente inerzia fra catena
.
ossiculare ed osso temporale
[FIGURA: svolgimento del test:
• Si inizia inviando un suono di frequenza pari a 1000 Hz a
un’intesità di 40-50 dB;
• Il soggetto segnala l’avvenuta percezione del suono premendo un
pulsante;
• Il segnale viene poi ridotto di intensità fino a definire il minimo
suono che il paziente è in grado di percepire;
• Una volta determinata la soglia a 1000 Hz si determina anche la
soglia a frequenze più acute e più gravi.
!! è importante esaminare varie frequenze perché il deficit uditivo
può interessare solo alcune frequenze
del campo tonale.]
Normalmente si va da 250 Hz a 8000 Hz [la soglia audiometrica
viene cercata in questo range]
[I valori di soglia vengono riportati su un diagramma, definito
audiogramma, in cui:
• Sull’asse delle ascisse sono riportate le frequenze (Hz);
• Sull’asse delle ordinate sono riportate le intensità (dB). ]
I simboli convenzionali usati negli audiogrammi sono:
Via aerea Via ossea
Orecchio DX >
Orecchio SX X <
Esiste una stretta correlazione tra la capacità di sentire i
suoni e l' audiogramma.
“Banana della voce”: distribuzione frequenziale e dell'
intensità dei fonemi.
Sotto i 25 dB di soglia si parla di ipoacusia.
ESEMPI:
Classificazione deficit uditivi: [figura a fianco]
• 25dB-45dB: Lieve perdita.
• 45dB-65dB: Media perdita.
• Oltre 65dB: Ipoacusia grave.
-Anacusia: Perdita della sensibilità uditiva di
un orecchio.
-Cofosi: Perdità della sensibilità di entrambe le
orecchie.
Distribuzioni frequenziali:
• Suoni gravi: <500 Hz
• Suoni medi: 500-2000 Hz
• Suoni acuti: >2000 Hz
Audiometria Vocale
Vengono mandate delle parole al paziente e gli viene chiesto di ripeterle. Viene registrato il numero
di parole comprese in base ai relativi decibel. A 0 dB non viene capita nessuna parola.
Tra i 25 e i 35 dB un soggetto normale capisce il 100% delle parole.
[ Il significato funzionale di questo test è quello di definire l’impatto che hai il deficit uditivo sulla
comprensione delle parole c’è differenza tra sentire e capire. ]
PROVE DI AUDIOMETRIA OGGETTIVA
Sono prove che possono essere eseguite senza la collaborazione del paziente.
Impedenzometria
Studio e misura della flessibilità del timpano e degli ossicini dell’orecchio medio. L’impedenza del
timpano caratterizza il suo grado di rigidità: più il timpano è flessibile, migliori sono le sue
prestazioni [mentre più il timpano è rigido e minori saranno le sue prestazione, perché aumenta la
quota di suono riflessa].
La rigidità del timpano dipende da tre fattori:
• la pressione nell’orecchio medio, che deve essere uguale a quella atmosferica se la tuba di
Eustachio funziona bene;
• il contenuto dell’orecchio medio, che contiene liquido nel corso di otiti;
• il funzionamento degli ossicini situati dietro al timpano.
Se questi tre fattori sono normali, l’orecchio medio è sano.
Come si esegue il test:
Si pone nel condotto uditivo una sorta di imbuto, collegato a tre piccole sonde:
• una induce variazioni della pressione che agisce sul timpano;
• una produce suoni che lo stimolino;
• l’ultima registra i suoni riflessi dal timpano (che riflette i suoni se è rigido, li assorbe se è
flessibile). [FIGURA: sono mostrate le 3 sonde
dell’impedenzometria:
• A destra: condizione normale
una parte del suono emesso
dalla sonda viene assorbita
dall’orecchio e una parte
riflessa;
• A sinistra: condizione
patologica in cui abbiamo la
retrazione del timpano
diminuisce la compliace del timpano e una quota maggiore di suono viene riflessa. ]
Si può praticare un’impedenzometria secondo due tecniche:
• La timpanometria consiste nell’aumentare progressivamente la pressione all’interno del
condotto uditivo esterno, e registrare i suoni riflessi a ciascun livello di pressione, per valutare
la flessibilità del timpano.
-In condizioni normali l’apparecchio traccia una curva a
triangolo, il cui vertice superiore rappresenta il grado
massimo di flessibilità quando si applica sul timpano una
pressione uguale a quella dell’orecchio medio.
[il picco di flessibilità si ha quando la P nel condotto uditivo
esterno è di 0 cmH O, cioè quando la pressione aerea ai due
2
lati della membrana timpanica si equivale ].
-Se il vertice rispecchia valori bassi di pressione, è presente un’anomalia della tuba di
Eustachio.
-Se invece è
smussato (a forma di collina e non di tetto), si è in
presenza di un’otite secretoria.
• Lo studio del riflesso stapediale consiste nel verificare la
capacità degli ossicini e del timpano di irrigidirsi quando
viene emesso un suono troppo forte. Se il riflesso manca,
è presente un’anomalia degli ossicini (otospongiosi). Se invece il riflesso compare in
corrispondenza di suoni troppo deboli, è presente una lesione dell’orecchio interno.
[FIGURA: ampiezza della
contrazione riflessa del
muscolo stapedio in un
soggetto normoudente per
toni puri di 500 Hz, a
intensità crescenti ] .
Potenziali Evocativi Uditivi
I potenziali evocati sono esami che studiano le risposte del Sistema Nervoso Centrale ad uno
stimolo sensoriale, analizzando le vie nervose che dalla periferia portano le informazioni verso il
cervello.
I potenziali evocati uditivi sono le risposte elettriche che originano dalla via acustica in seguito ad
una stimolazione sonora valutano il decorso del nervo acustico fino al tronco encefalico.
[Il segnale registrato è costituito dalla modificazione della differenza