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CLASSIFICAZIONE TUMORI PRIMITIVI DELL'OSSO

Tumori formanti osso:

  • osteoma osteoide
  • osteoblastoma
  • osteosarcoma (maligno)

Tumori formanti cartilagine:

  • osteocondroma
  • condroma
  • condrosarcoma (maligno)

Tumori di origine sconosciuta:

  • Tumore a cellule giganti
  • Cisti aneurismatica dell'osso (benigna, localmente aggressiva)
  • Sarcoma di Ewing (maligno)

Osteoma osteoide

Comportamento biologico: benigno

  • Matrice: ossea
  • Dimensioni: <2 cm
  • Età/sesso: giovani maschi (10-20 anni)
  • Sede più frequente: scheletro appendicolare (tibia e femore)
  • Decorso clinico: dolore notturno (rilascio di prostaglandine dagli osteoblasti proliferanti) che risponde ad aspirina o farmaci anti-infiammatori non steroidei

Osteoblastoma

Comportamento biologico: benigno

  • Matrice: ossea
  • Dimensioni: >2 cm
  • Età/sesso: giovani maschi (10-20 anni)
  • Sede più frequente: colonna vertebrale
  • Decorso clinico: dolore che non risponde

All'aspirina

Osteosarcoma

L'osteosarcoma è il più frequente tumore maligno primitivo dell'osso (esclusi i tumori di origine ematopoietica, ad esempio il mieloma multiplo)

Comportamento biologico: maligno

Matrice: ossea

Età: distribuzione bimodale → 75% <20 anni; 25% anziani con malattie predisponenti (esempio la malattia di Paget dell'osso)

Sede più frequente: regione metafisaria delle ossa lunghe (nel 50% dei casi sono interessati la tibia prossimale o il femore distale)

Aspetti morfologici -> si riconoscono differenti sottotipi in base a:

  • Sede di origine (intramidollare, intracorticale)
  • Grado istologico (basso, alto)
  • Se primario o secondario ad altre patologie dell'osso
  • Caratteristiche istologiche

Decorso clinico: lesione dolorosa a crescita progressiva che può provocare fratture

Trattamento: multimodale, terapia sistemica (chemioterapia) e chirurgia

Prognosi: la sopravvivenza a 5 anni dei pazienti (trattati)

senza evidenza clinica di metastasi è del 60-70%; la sopravvivenza a 5 anni dei pazienti con metastasi, recidive o forme secondarie è <20% Osteocondroma (o esostosi) L'osteocondroma è il più frequente tumore benigno primitivo dell'osso. Nella maggior parte dei casi (85%) si tratta di tumori solitari, sporadici. Nel 15% dei casi insorgono nell'ambito della sindrome ereditaria con esostosi multiple. Comportamento biologico: benigno Matrice: cartilagine ialina Età/sesso: tarda adolescenza/giovani adulti e più frequente nei maschi Sede più frequente: metafisi delle ossa lunghe Decorso clinico: le lesioni cessano di crescere alla chiusura della piastra epifisaria. La degenerazione in condrosarcoma è rara ma più comune nella forma ereditaria Trattamento: le lesioni sintomatiche vengono trattate tramite escissione Aspetti morfologici: Lesioni sessili o peduncolate (da 1 fino a 20 cm) -> sporgenze La parte superiore della lesione

La condroma è formata da cartilagine ialina con aspetti istologici simili a una piastra di crescita disorganizzata che va incontro a ossificazione encondrale.

Questi tumori possono svilupparsi nella cavità midollare (encondroma) o sulla superficie dell'osso (condroma iuxtacorticale).

Nella maggior parte dei casi si tratta di tumori singoli, sporadici. Tumori multipli possono insorgere nell'ambito di alcune sindromi ereditarie.

Comportamento biologico: benigno

Matrice: cartilagine ialina

Età: 20-50

Sede più frequente: ossa di origine encondrale (ossa della mano o del piede)

Decorso clinico: la degenerazione in forme maligne è rara ma più comune nelle forme ereditarie

Trattamento: osservazione/curettage

Condrosarcoma

Comportamento biologico: maligno

Matrice: cartilagine

Età/sesso: 40 anni (ma alcune varianti in pazienti più giovani); più frequenti nei maschi

Sede più frequente: scheletro assile (cingolo pelvico e scapolare)

Decorso

clinico: lesione dolorosa a crescita progressiva. Le forme convenzionali di basso grado hanno una sopravvivenza a 5 anni del 90%;per i tumori di alto grado è del 40%

Trattamento: resezione chirurgica. Nelle forme più aggressive anche chemioterapia

Aspetti morfologici:

  • Classificazione istologica (con caratteristiche clinico-patologiche differenti):
    • Convenzionale (90% dei casi)
      • A cellule chiare
      • Mesenchimale
      • Dedifferenziato
  • Grado istologico: 1-3. I tumori di alto grado (grado 3) hanno uncomportamento biologico e clinico più aggressivo e una prognosi peggiore.

Sarcoma di Ewing

Comportamento biologico: maligno Cellula di origine: sconosciuta Epidemioloigia: 6-10% dei tumori primitivi dell'osso Età/sesso:<20 anni (nell'80% dei casi) e più frequente nei maschi, caucasici

Sede più frequente: diafisi (femore e pelvi) Decorso clinico: lesione dolorosa a crescita progressiva, infiltrativa. Possono essere presenti sintomi sistemici

(esempio febbre)Trattamento: terapia sistemica (chemioterapia neoadiuvante) seguita da chirurgia associata in alcuni casi a radioterapia Prognosi: sopravvivenza a 5 anni (con trattamento sistemico) del 50-75% Il sarcoma di Ewing dell'osso appartiene alla famiglia dei sarcomi a cellule di Ewing che interessano i tessuti molli e hanno caratteristiche cliniche, morfologiche e molecolari comuni: - Tumori maligni a cellule rotonde senza una evidente differenziazione - Sono caratterizzati dalla presenza di traslocazioni del gene EWS 2. TUMORI DELL'OSSO E LESIONI PSEUDOTUMORALI Lesioni pseudotumorali: lesioni che insorgono durante l'età dello sviluppo e che possono simulare una neoplasia - Fibroma non ossificante (difetto fibroso della corticale) - Displasia fibrosa dell'osso 3. TUMORI SECONDARI (METASTASI) Le metastasi ossee (soprattutto da tumori maligni di origine epiteliale) sono più frequenti dei tumori primitivi. L'interessamento osseo può avvenire per

via ematogena o linfatica o perestensione diretta

Tumori che più frequentemente danno metastasi ossee negli adulti sono i carcinomi della prostata, della mammella, del polmone, del rene.

Le metastasi ossee sono in genere multifocali e interessano prevalentemente lo scheletro assile.

In base agli effetti sul tessuto osseo si possono riconoscere:

  • Metastasi osteolitiche (per il prevalere dell'attività osteoclastica; esempio: metastasi da carcinomi del polmone)
  • Metastasi osteoaddensanti (per il prevalere dell'attività osteoblastica; esempio: metastasi da carcinomi della prostata)
  • Metastasi Miste

In tutti i casi l'osso appare più fragile con il rischio di fratture patologiche.

NEOPLASIE DEI TESSUTI MOLLI

Con il termine TESSUTI MOLLI si indicano tutti i tessuti non epiteliali, esclusi lo scheletro, le articolazioni, il sistema nervoso centrale, il tessuto linfoide ed ematopoietico.

I tumori benigni sono più frequenti di quelli maligni (ad eccezione delle neoplasie.

del tessuto muscolare scheletrico: rabdomiosarcoma è più frequente del rabdobioma)

Clinicamente si distinguono:

  • Tumori benigni che richiedono minimi trattamenti (semplice asportazione)
  • Tumori di grado intermedio, localmente aggressivi
  • Tumori molto aggressivi che hanno un elevato rischio di metastatizzare e mortalità elevata

La diagnosi patologica (da biopsia) si basa su caratteristiche morfologiche (esempio differenziazione muscolare) e caratteristiche molecolari specifiche. Il grado di differenziazione e lo stadio (estensione del tumore) sono importanti fattori prognostici.

La maggior parte delle neoplasie sono sporadiche e insorgono in assenza di (note) cause predisponenti o fattori di rischio. Alcuni tumori possono essere associati a esposizioni ambientali (esempio: radiazioni). Una quota minoritaria di tumori dei tessuti molli insorgono in soggetti con sindromi ereditarie (Neurofibromatosi, Li-Fraumeni).

CLASSIFICAZIONE NEOPLASIE DEI TESSUTI MOLLI

Tumori che ricapitolano un

tessuto mesenchimale maturo

Tessuto adiposo

  • Benigno: lipoma
  • Maligno: liposarcoma

Tessuto muscolare scheletrico

  • Benigno: rabdomioma
  • Maligno: rabdomiosarcoma

Tessuto muscolare liscio

  • Benigno: leiomioma
  • Maligno: leiomiosarcoma
  • Vasi
  • Benigno: angioma
  • Maligno: angiosarcoma
  • Tumori delle guaine nervose periferiche
  • Benigno: schwannoma/neurofibroma
  • Maligno: Tumore maligno delle guaine nervose periferiche

Tumori che non hanno una controparte normale

  • Tumore fibroso solitario
  • Sarcoma sinoviale
  • Sarcoma pleomorfo indifferenziato

I tumori di origine adiposa sono i più frequenti

Il tumore maligno del tessuto adiposo interessa parti profonde come il peritoneo ma anche le estremità (gambe ...)

rabdomiosarcomi

Per il tessuto muscolo-scheletrico: – insorgenza in età giovanile.

Abbiamo anche tumori che interessano la muscolatura degli organi leiomioma uterino. (muscolatura liscia): ad esempio il

Tumori che interessano il tessuto nervoso colpiscono in

particolare le guaine nervose. Ci sono poi neoplasie di origine non nota -> cellula di origine non ben identificata. (da ricordare: regole della classificazione ma non tutti i particolari)

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
7 pagine
SSD Scienze mediche MED/08 Anatomia patologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher grace2000 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia patologica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Guerini Rocco Elena.