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Il lieto fine, vede ritornare la serenità in casa Windermere, anche se con il
patto segreto: Lord Windermere che le promette di non rivelare mai alla
figlia la sua vera identità, e quello di Lady Windermare che non racconterà
mai a suo marito il suo mancato tradimento con Lord Darlington.
Wilde: Il Ventaglio di Lady Mary (analisi)
Il Ventaglio di Lady Windermare è una delle sue opere che ha
maggiormente avuto successo, grazie secondo i critici a tre aspetti in
particolare.
1) L'equilibrio perfetto tra intensità emotiva e distanziamento umoristico,
che neutralizza l'insorgere della commozione trattando le verità con
divertissment.
2) la trasformazione dei personaggi principali che, si rivelano man mano
più complessi e ricchi di sfumature, e capaci di modificarsi in relazione agli
eventi.
3) I personaggi minori che in questa commedia creano la peculiarità
dell'ambiente, non sono mai figure banali con batture prive di significato.
La forza drammatica e la perfezione della trama e dell'intreccio le
conferiscono autonomia dal discorso (dialoghi), conservando il potere di
coinvolgere ed emozionare lo spettatore.
Equilibrio perfetto: Sia Wilde che Lubitsch (regista del film), sono riusciti
a mescolare lo humour come forma di distanziazione dalla situazione e
dai personaggi e il pathos, al contrario, come forma di empatia e di una
identificazione emotiva dello spettatore:
Lubitsch: Lubitsch, riesce ad inserire elementi spiritosi con il linguaggio
filmico, come la scena all'inizio della commedia in cui si vede un primo
piano ravvicinato della mano di Lord Windermere che, mentre parla con la
moglie, cerca di afferrare, senza potersi girare, una lettera compromettente
sulla scrivania dietro di lui inviatagli da Mrs Erlynne; infine, con una finta
complicità, da come si può vedere dallo sguardo di Lord Darlington,
quest'ultimo lo aiuta avvicinandogli la lettera. Inoltre, Lubitsch, fa apparire
sullo sfondo i personaggi minori e con una funzione caricaturale, come
nella scena dell'ippodromo, non presente nella versione teatrale, dove un
gruppo di aristocratici insieme puntano i binocoli non sui cavalli ma su Mrs
Erlynne che dopo poco punterà il suo binocolo su di loro, in realtà alla
ricerca di sua figlia.
Wilde: Lo humour di Wilde, è evidente soprattutto nelle battute e frasi
spiritose, con cui spesso sovverte luoghi comuni; è anche molto più
marcato il fatto che queste vengano pronunciate sia dai personaggi
principali, sia da personaggi secondari come la Duchessa di Berwick, Mr
Dumby, Lady Plymdale o Mr Graham. Da notare che questo differenzia
l'opera da altri Society Dramas, dove le battute di spirito vengono affidate
principalmente al personaggio del dandy (atteggiamento che si manifesta
principalmente con un modo di vestire ma che, oltre la mera esibizione di
eleganza nel vestiario, il dandy intende distinguersi dalla mediocrità
borghese che disprezza e di cui rifiuta i principi egalitari).
Dandy e ironia: Qui il personaggio del dandy è incarnato da Lord
Darlington: un dandy sorprendentemente innamorato e dimostra di saper
essere anche sentimentale, distanziandosi cosi dal distaccato dandy
ottocentesco libertino che induce le donne con ironia; la sua ironia è
visibile in frasi nonsense e illogiche come "Posso resistere a tutto tranne
che alle tentazioni" (atto I), o ancora rispondendo a Graham che gli chiede
cos'è un cinico: "un uomo che conosce il prezzo di tutto e il valore di
niente" (atto III). Lo stesso vale per la Duchessa di Berwick con: "Piangere
per le donne brutte è un rifugio, per le donne belle una rovina"; o ancora
Mrs Erlynne quando sostiene che il pentimento oggigiorno è démodé.
Ancora poi, Dumby, alla domanda di Lady Plymdale che gli chiede chi sia
quell'elegante signora (Mrs Erlynne) appena arrivata alla festa, risponde:
"Non ne ho la più pallida idea! Sembra una edition de luxe di un romanzo
francese perverso scritto apposta per il mercato inglese." (atto II); Oppure,
Mr Hopper, alla domanda della Duchessa di Berwick (di fronte ad un
atlante che raffigura l'Australia) "Sembra un grosso baule. D'altra parte è
un paese molto giovane, no?" risponde: "Non è stato creato
contemporaneamente a tutti gli altri, Duchessa?" (atto II). Il registro
spiritoso di Wilde non è solo un divertissement, poiché con i suoi paradossi
e ironie, rivela aspetti inconfessabili e immorali, in cui lo spettatore si
riconosce, nonostante non lo ammetterebbe mai.
Il pathos e l'aspetto emotivo: Si possono riconoscere tre turning
points, tre momenti narrativi a forte concentrazione emotiva.
1) Il primo turning point riguarda la scena in cui Lady Windermere, verso
la fine del primo atto, apre il cassetto della scrivania di suo marito e ha le
prove dei ripetuti vesamenti di denaro fatti da lui a favore di Mrs Erlynne,
confermando le insinuazioni e i pettegolezzi di Lord Darlington e della
Duchessa di Berwick, a cui Lady Windermere inizialmente non crederà, e
alla scoperta avrà una reazione violenta mettendo a dura prova le sue
certezze morali. Va, ricordato che nel film di Lubitsch, a differenza di
quanto avviene con Wilde, poco dopo l'inizio inserisce una scena in cui
Lord Windermere, sollecitato da un biglietto, si reca a casa di Mrs Erlynne
dove la sua identità segreta viene rivelata da subito allo spettatore. L'atto
di violare la privacy per scoprire la verità, fa cominciare la sua
trasformazione da ragazza ingenua, giovane moglie e madre felice, ad una
figura di cui crollano valori e principi morali, portandola ad eseguire azioni
scandalose come la visita notturna a casa di Lord Darlington al termine
della festa.
2) il secondo turning point, dove raggiunta successivamente da Mrs
Erlynne, per la prima volta le due protagoniste sono sole per qualche
minuto, e la reputazione di Lady Windermere è in pericolo. La situazione