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TRAUMATOLOGIA DELLA COLONNA

Più frequente trauma indiretto. Frequente traumatologia della colonna cervicale, come traumi da

tamponamento.

TRAUMA INDIRETTO:

- Distorsione rachide

- Sublussazione e lussazione

Importante nelle lesioni capire se canale spinale rimane intatto o no.

Lesione al midollo frattura mielica

LESIONI A STRUTTURE NERVOSE:

Midollo si può lesionare per:

- Sezione per frammenti acuminati

- Trazione, come dislocazioni importanti

- Compressione per frammenti, dislocazioni, protrusione o erniazione dei dischi, ematoma

intracanalare, ematoma intramidollare, curvature del rachide

- Shock midollare

Radici spinali per:

- Compressione

- Stiramento

Lesioni al midollo possono essere complete o incomplete, sofferenza acuta o cronica.

A seconda del livello si ha una lesione completa o incompleta ad esempio del plesso brachiale.

A seconda dell’estensione del danno può dare lesione completa o incompleta dove ci possono

essere danni sensitivi, sensitivi motori, ecc.

DISTORSIONE CERVICALE colpo di frusta, distrazione cervicale. La testa tende a iperestendersi

ma il contraccolpo mi porta in avanti. Testa fa avanti e indietro, succede lo stesso se mi arresto

improvvisamente contro un muro. Lesioni per iperestensione sono più gravi perché in flessione

entra in azione la muscolatura estensoria, posteriormente poi si hanno vari legamenti; trauma in

estensione non ha freno, solo contatto con le spinose ma quelle cervicali non sono molto

pronunciate. Avviene un allungamento della muscolatura del collo perché attiviamo sistemi di

difesa per cercare di evitare il movimento eccessivo: muscolo fa da freno ma mentre si contrae

viene allungato e può avere delle conseguenze. Se muscolatura riesce a frenare bene si hanno solo

conseguenze muscolari, se non ha funzionato lacerazione o stiramenti dei legamenti; se non ha

funzionato per niente si possono avere proprio fratture. Nel 90% delle lesioni si ha stiramento

muscolare e piccolo stiramento legamentoso, che raramente si riesce a individuare per presenza di

edema in quella zona. Muscolatura sollecitata non fa male subito ma dopo un po’, paziente con il

colpo di frusta avverte dolore successivamente, quando si sveglia il mattino dopo: questo perché i

muscoli sofferenti vanno incontro a contrattura.

Primo sintomo è dolore. Muscoli contratti possono dare conseguenza come schiacciare nervi

nucali che innervano galea capitis, instaurando cefalea muscolotensiva. Cuoio cappelluto è

innervato da due nervi che arrivano fino a sopra gli occhi. Nervo passa in mezzo al muscolo

trapezio, splenio del collo e del capo, elevatore della scapola, muscoli rotatori ecc che se sono in

tensione schiacciano il nervo. L’origine del problema viene avvertito alla testa e anche dietro il

collo.

Può anche succedere che la contrattura sia sugli scaleni, in mezzo a cui passa il plesso brachiale,

per cui viene brachialgia.

Se ho contrattura della muscolatura cervicale quando cerco di stirare i muscoli ho dolore ai

movimenti e riduzione del ROM della colonna cervicale.

Tensione della muscolatura fa andare al cervello informazioni propriocettive alterate, per cui si

avrà senso di vertigini, che assomigliano al mal di mare, aria di avere instabilità, diverse da quelle

di origine vestibolare che fanno cadere a terra facilmente e danno un senso di stanza che gira

intorno. Nelle fratture del dente dell’epistrofeo capita che paziente abbia sensazione di vertigini

anche molto gravi.

Spasmo delle arterie vertebrali perché per tanto tempo si è pensato che vertigini fossero dovute al

fatto che le arterie vertebrali potessero essere interessati e avessero spasmi che ostruissero

circolo di Willis, che alterassero apporto ematico ai nuclei della base non ha avuto conferme.

Rettilineizzazione della colonna cervicale, che è molto un problema di postura e controllo

muscolare.

Trattamento:

- Riposo da 7 a 20 giorni circa

- Non serve mobilizzare

- Trovare modo per far muovere il paziente con la muscolatura a riposo

- Collare, che non è indispensabile, non va protratto a lungo, massimo 1 settimana-10 giorni,

va abbandonato gradualmente. Posizione giusta è quella che permette di mantenere

posizione eretta e sguardo all’orizzonte

- FANS o steroidi, miorilassanti, analgesici

- Riabilitazione importante: kinesiterapia attiva, energie fisiche per ridurre contratture

muscolari, massoterapia decontratturante. Si può usare tecnica del pompage (trazioni dolci

della muscolatura lavorando contemporaneamente sulla respirazione). Anche calore

migliora la sintomatologia. In fase acuta non si interviene ma dopo. Far evitare posture

scorrette, rinforzare muscolatura indebolita e far ritrovare controllo propriocettivo

FRATTURE E LUSSAZIONI CERVICALI su C1-C2 si avranno lesioni del dente per esempio o da

scoppio dell’atlante con meccanismo di compressione, oppure lesione solo legamentosa dove si

rompe legamento trasverso e dente e atlante sono disgiunte. 80° sono quelli consentiti da C1-C2.

LESIONI RACHIDE CERVICALE ALTO:

- Fratture del dente

- Frattura di Hangman

- Sublussazione rotatoria C1-C2

Trattamento: immobilizzazione con Minerva gessata o tutori o trattamento chirurgico. Ingabbio la

testa con trazione ad aureola e la collego al tronco. Se frattura del dente posso accedervi e

mettere una vita passando dalla gola

LESIONI RACHIDE CERVICALE BASSO: 45-60 giorni per consolidazione di frattura vertebrale.

Importante individuare il livello.

Collare in spugna non deve stringere, necessario che sia regolabile in altezza.

Se si hanno fratture composte e stabili si può ricorrere ad apparecchi di immobilizzazione

cervicale, viene chiamato Minerva.

Tenere in trazione il capo aiuta a ridurre la lussazione, se irriducibile si ricorre a chirurgia

intraoperatoria.

Halo viene collegato a due sbarre metalliche e a un tutore, non si può muovere il collo in nessun

modo con questo tutore. Agganciato al cranio con delle viti, incisione in anestesia locale, buco con

trapano che fa 4-5 mm di perforazione e buca solo la diploe esterna. A seconda della resistenza

dell’osso si va da 4 viti in su.

A volte bisogna procedere con la decompressione da accesso posteriore, o con stabilizzazione da

accesso anteriore con artrodesi intersomatica, accesso posteriore con artrodesi con

strumentazione posteriore.

FRATTURE TORACOLOMBARI:

Le fratture più frequenti della colonna sono a livello della cerniera dorso-lombare, anche quelle

osteoporotiche, dove il gioco delle forze di leva è molto ampio e la maggior parte avviene in

iperflessione. Da T10 a L2 sono le più colpite. Frattura da scoppio è instabile perché di solito ho

base del peduncolo interrotta. Anche a livello lombare si può avere coesistenza di lesioni

fratturative o articolari. Vantaggio a livello lombare è che non c’è midollo dopo L2, ma comunque

posso avere sindromi radicolari.

Corsetto rigido a 3 punti (C35) in cui si ha punto sullo sterno (sul corpo dello sterno due dita sotto

il giugulo), uno sulla pelvi e uno posteriore. Quello sulla pelvi è una fascia di alluminio imbottita

che deve aderire sulle SIAS. Appoggio su ali iliache e sul pube. Se stabile vuol dire che è teso

abbastanza. Deve riuscire a togliere il dolore al paziente.

Fratture più complesse e instabili necessitano una stabilizzazione chirurgica, mettono viti nei

peduncoli delle vertebre lombari.

Sintomi fratture stabili rachide toracolombare:

- Cifotizzazione

- Dolore

- Segni neurologici eventuali

- Alterazioni permanenti della biomeccanica della colonna

- Rischio di radicolopatie a distanza

Trattamento:

- Eventuale decompressione

- Stabilizzazione con artrodesi

FRATTURE VERTEBRALI DA COMPRESSIONE spostano baricentro della colonna; cambio della

curvatura del rachide, per cui aumenta il braccio di leva e aumenta il carico sulle vertebre vicino.

Diminuzione della statura e modificazione della statura, anziani spesso hanno un atteggiamento

con ginocchia flesse e iperestensione del bacino. Se c’è una riduzione in altezza di almeno 3 cm è

quasi sicuro che ci sono fratture vertebrali.

FRATTURE DA OSTEOPOROSI effetto domino, fragilità ossea importante con cambio curvatura e

spostamento baricentro che facilita ulteriori lesioni.

Altra causa della diminuzione della colonna sono discopatie e riduzione pressione idrostatica del

disco, si riducono tono della muscolatura estensoria della colonna e della parete addominale.

Problema grosso è anche quello respiratorio. Frattura vertebrale ha rischio di aumento di morte.

Fratture vertebrali da osteoporosi sono abbastanza gravi, alcuni cercano di stabilizzarle. Ripristino

anatomico e riduzione del dolore si ottiene con una metodica di vertebroplastica, in cui si riempie

di cemento acrilico il corpo vertebrale lesionato. Viene iniettato cemento a pressione che può

fuoriuscire. Efficace per cui si ha cifoplastica, prima di iniettare cemento si posiziona palloncino

nella vertebra e lo si gonfia. Si passa dal peduncolo e si fa in anestesia locale, dolore grosso è solo

buco del periostio. Efficace se si interviene presto, altrimenti è inutile. Cementi che hanno

viscosità che dura a lungo.

TRAUMATOLOGIA DEL GINOCCHIO

DISTORSIONE= momentaneamente articolazione va fuori posto ma torna successivamente.

Per lussare il ginocchio ci vuole lesione di entrambi i crociati e di almeno un collaterale. Ha spesso

come complicazione lesioni dell’arteria poplitea che può trombizzarsi, e sindrome

compartimentale. Lussazione di ginocchio è grave, se viene dolore forte bisogna differenziare tra

queste due cose.

Se ho una distorsione da una parte stiro e dall’altra comprimo.

Trauma in iperflessione può causare lesione del crociato posteriore, che entra in tensione in

flessione massimale; se ho sollecitazione in valgo in estensione ed extrarotazione della tibia vado a

ledere il crociato anteriore. A seconda della coesistenza di momenti di rotazione e di est/fless si

può avere interessamento anche del collaterale mediale e del menisco mediale.

In iperestensione salta legamento crociato anteriore.

In acuto è facile che ci sia tumefazione per emartro (versamento ematico), si esegue artrocentesi

(aspirazione del sangue nell’articolazione di 60 cc di sangue). Emartri più grossi sono per lesioni

della capsula. Emartro può avvenire immediatamente ma nei giorni successivi si può avere anche

idrarto (aumento liquido sinoviale), che causa problemi anche ai menischi. Menischi non

vascolarizzati stira capsula articolare sulle inserzioni. Idrarto tipico anche nell’artrosi del ginocchio.

Valutare segni di stabilità articolare. Nella RM ci sono pesate diverse, cioè modi diversi dii

registrare atomi di idrogeno sollecitati da campo magnetico. Strutture a contenuto elevato di

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
35 pagine
SSD Scienze mediche MED/33 Malattie apparato locomotore

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Valien di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ortopedia e traumatologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Pietrogrande Luca.