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TERRESTRE
Questo immaginario esotista comincia a venir meno con il colonialismo —> si ha bisogno di
dominare —> si accentua il carattere di superiorità dell’Occidente rispetto all’Oriente.
Diventa una fonte di problemi al livello internazionale —> si alza il livello di politicizzazione —>
negativa
non si può più negare la sua presenza, ma diventa una presenza
“la lotta tra palestinesi e sionisti va vista come uno scontro tra un presente e un’interpretazione,
dove la prima viene costantemente sopraffatta e cancellata dalla seconda”
La diversità è basata su una proiezione culturale
La questione palestinese (1917)
- 1917 dichiarazione Balfour:
—> lettera scritta dal Ministro degli Esteri inglese Arthur Balfour a
Lord Rothschild, principale rappresentante della comunità ebraica inglese e referente del
movimento sionista, con la quale il governo britannico affermava di guardare con favore alla
creazione di un “focolare ebraico” in Palestina
- Mandato britannico (1920-48): dopo la sconfitta dell’Impero Ottomano, Libano e Siria sono
posti sotto mandato francese; Palestina, Trans-Giordania e Iraq sotto quello britannico
- Accelerazione dell’immigrazione ebraica: acquisto di terreni per i nuovi coloni da parte
dell’Agenzia ebraica
- 1935-39: grande rivolta araba —> i Palestinesi non accettano il ritorno degli ebrei —>
organizzano una resistenza
Rivoluzione araba
Il 19 aprile 1936 scoppia la rivolta
supremo comitato Arabo
Il Mufti di Gerusalemme fonda il —> proclama lo sciopero generale
arabo pretendendo la fine dell’immigrazione ebraica in Palestina e il divieto di vendita delle terre
agli ebrei, il rifiuto di pagare le tasse e l’abbattimento delle amministrazioni comunali, chiedendo
la fine del Mandato e l’Indipendenza nazionale, nonché elezioni immediate che avrebbero portato
a un governo arabo democratico.
Conseguenze: il “libro bianco” del 1939 —> pone dei limiti all’immigrazione (75.000 persone) entro
5 anni, la creazione di uno stato palestinese indipendente, a maggioranza araba e a governo
condiviso tra arabi ed ebrei entro 10 anni.
Piano di spartizione Onu
- “Comitato Speciale per la Palestina”
il 13 maggio 1947 decide di costituire un
- Soluzione con due Stati divisi e Gerusalemme sotto controllo internazionale
- Le nazioni arabe contrarie allo Stato ebraico fanno ricorso alla Corte Internazionale di Giustizia
—> sarà respinta
- Il 15 maggio 1948 —> il Consiglio Nazionale Sionista dichiara la nascita dello Stato Ebraico. Gli
Guerra Arabo-Israeliana
arabi non proclamano il proprio Stato e iniziano le ostilità —>
- Esilio della popolazione palestinese e nascita dell’OLP (1964) —> ha come scopo il ritorno in
patria dei palestinesi
- 1967 —> occupazione militare israeliana
Orientalismo
Orientalismo intende illustrare la funzionalità al potere di tutta una tradizione europea di studi e di
opere letterarie sul Medio Oriente
Said studia letteratura e cultura dell’imperialismo del passato anche per comprendere e criticare
le dinamiche dell’Imperialismo di oggi
E’ una forte critica all’eurocentrismo.
Comincia con un richiamo alla Guerra Civile in Medio Oriente e commentando un articolo di
giornale scritto da un giornalista francese —> parla dei semidistrutti quartieri del centro che “un
tempo sembravano appartenere […] all’Oriente di Chateaubriand e di Nerval”
L’Oriente era un’invenzione dell’Occidente, luogo di avventure, popolato da creature esotiche,
ricco di ricordi ricorrenti e paesaggi, di esperienze eccezionali. E ora stava scomparendo… —>
forse non è mai tanto esistito —> genera nostalgia
E’ una critica alle cosiddette discipline orientalistiche sorte e istituzionalizzate in Europa nel corso
del XIX secolo.
ORIENTALISTICA —> insieme di discipline che studiano i costumi, la letteratura, la storia dei
popoli orientali. “formazione discorsiva”
Lui la legge come una che affonda le sue radici nell’antica Grecia.
FORMAZIONE DISCORSIVA —> insiemi eterogenei, composti di concetti, valutazioni, procedure
di osservazione, modalità di enunciazione, regole giuridiche, prescrizioni amministrative, che
permettono di costruire l’oggetto di un sapere e di individuare un dispositivo istituzionale
all’interno del quale l’oggetto del sapere diventa anche l’oggetto di una prassi determinata,
regolare. La produzione di un sapere è dunque inseparabile dall’intervento di una pratica non-
discorsiva.
Il discorso sull’Oriente non è autonomo e indipendente dalle forme di potere politico esercitato
dall’Occidente europeo nei confronti dell’Oriente.
Le discipline orientalistiche, sia come discorso scientifico sull’Oriente, sia come trasposizione
culturale e rilettura nella tradizione letteraria e nell’immaginario, costituiscono e rafforzano il
progetto di dominio. “La vie de Jesus”
Uno degli orientalisti più famosi è Ernest Renan —> scrive (1863) —> opera più
nota che provoca una scandalo —> sarà sospeso “Histoire des origins du
La scrive dopo un viaggio in Palestina. L’opera fa parte della
christianisme” (1863-81) dove nega la divinità di Gesù, ma lo esalta come “uomo incomparabile”
NAZIONE —> le nazioni servono alla comune opere della civiltà, tutte apportano una nota a quel
concerto dell’umanità che è la più alta realtà ideale da noi raggiunta.
Said riassume la sua concezione di orientalistica:
“la mia tesi è che l’orientalistica sia fondamentalmente una dottrina politica, imposta all’Oriente a
causa della minor forza di quest’ultimo, e che dell’Oriente ha cancellato ciò che era irriducibile a
quella minor forza”
Queste discipline vanno decostruite.
Said individua una grammatica della rappresentazione dell’alterità araba e musulmana —>
discorsi stereotipati
Said mostra la perfetta interazione tra potenza militare, volontà di dominio politico e uso
dell’orientalismo —> il dominio si deve esercitare tramite una conoscenza perfetta e accurata del
popolo assoggettato
Pone al centro dell’attenzione le modalità con le quali si costruiscono le immagini dell’alterità.