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Il clima e la velocità del lavoro
- Il corpo umano lavora bene alla giusta temperatura.
- Lo sforzo muscolare e lo sforzo cerebrale provocano calore corporeo, quindi in relazione a questi sforzi il clima deve essere regolato.
Velocità del lavoro:
Le macchine possono operare a velocità costanti, ma i lavoratori no. Per questo motivo bisogna stabilire una fluttuazione media dei tempi di esecuzione di una prestazione, bisogna dare una flessibilità al lavoratore per evitare sovraccarichi e bisogna organizzare il tutto in turni.
Le informazioni che servono per lo svolgimento del lavoro devono essere chiare, tempestive, pertinenti, utilizzabili e devono essere percepite correttamente. Inoltre, un minor carico di lavoro e una maggior attenzione alle norme porta a risultati lavorativi migliori e ad una diminuzione di infortuni. L'elenco degli infortuni per i quali è obbligatoria la denuncia si riferiscono ai movimenti ripetitivi, alla movimentazione manuale di carichi e alla postura.
NB. Non bisogna
dimenticare anche la fatica mentale, come fattore di rischio, dovuta ad un coinvolgimento esagerato oppure a una completa mancanza di coinvolgimento. C'è una serie di metodi che valuta se i movimenti ripetitivi possano provocare un danno. Questi metodi utilizzano parametri diversi e quindi concordano nei risultati di rischio assente ed elevato ma non concordano nei risultati di rischio intermedio. La Check list OCRA è la migliore definizione e considerazione del maggior numero di fattori in funzione dei tempi di lavoro. Stabilisce dei criteri per valutare i movimenti di spalla, braccio, gomito, polso e dita. Un aspetto molto ricorrente nel nostro lavoro è il tunnel carpale, dovuto all'infiammazione del nervo mediano a causa di movimenti ripetitivi. Durante la progettazione dei posti di lavoro è necessario: - La verifica delle stazioni di lavoro con modelli di simulazione. - Lo studio dell'altimetria dei sistemi di trasporto per garantire visione.epostura ottimale. . Lo studio di stazioni di lavoro che consentono l'impiego di personale con limitata capacità lavorativa.. La valutazione dei carichi, delle postazioni di lavoro e del rischio di traumi.Lo spostamento manuale di carichi comporta dei rischi di traumi dorso-lombari. Nel nostro lavoro la schiena è la parte del corpo più direttamente coinvolta nello svolgimento di tali movimenti. Nei movimenti di sollevamento si viene a creare una leva che però è svantaggiosa per l'uomo perché la distanza che c'è tra il carico e le vertebre (che sono il fulcro della leva) è maggiore della distanza che c'è tra le vertebre e i muscoli.Un altro fattore di rischio per la schiena è dato dalla postura tenuta durante l'utilizzo di videoterminali, per questo motivo ci sono delle norme che stabiliscono la posizione dei videoterminali rispetto al lavoratore, indicazioni sulla corretta postura da mantenere e
indicazioni in ambito oculare. I lavoratori sottoposti a questi rischi sono quelli che lavorano con i videoterminali per più di 20 ore a settimana e che quindi devono fare dei controlli sanitari periodici: - Biennali, se si ha più di 50 anni o si è sottoposto a prescrizioni o limitazioni. - Quinquennali, se si ha meno di 50 anni. I lavoratori, prima di iniziare questa tipologia di lavoro, devono sottoporsi a una visita medica tenuta dal medico competente, che se ne evidenzia la necessità, può richiedere anche una visita specialistica. Inoltre, il lavoratore può richiedere ogni volta che ne sente la necessità una visita di controllo oftalmologico. Il datore di lavoro deve farsi carico di tutte queste visite e di eventuali dispositivi di protezione utilizzati dai lavoratori. Legislazione: è la legge che valuta i rischi di ogni situazione lavorativa. Stilata la valutazione dei rischi, va confrontata con questa legge per verificare il rispetto dei requisiti di sicurezza.requisiti di sicurezza. Se questi requisiti non sono rispettati si può incorrere in sanzioni penali e amministrative. L'articolo 2087 del codice civile si intitola "tutela delle condizioni di lavoro" e recita "l'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e morale dei dipendenti". NB. Questa è una norma tassativa, non derogabile dall'autonomia privata ed inserita tra le norme che sanciscono i doveri dell'imprenditore verso lo stato.- Particolarità del lavoro: le normative devono essere adattate e migliorate in base alla specificità del lavoro, rafforzandole se necessario ma mai ridurle. Questo passaggio deve essere preceduto dall'analisi dei rischi.
- Esperienza: le misure di sicurezza adottate devono poi essere adeguate anche in
Base all'esperienza, ovvero a tutto ciò che è già accaduto nell'azienda (guasti, infortuni...). L'elenco delle cose successe è un compito del tecnico della sicurezza.
Tecnica: l'imprenditore deve adottare, partendo dal livello minimo imposto dalla legge, le migliori e avanzate soluzioni tecniche fornite dal mercato.
La sicurezza deve:
- esistere fin dall'origine degli impianti e deve sempre essere mantenuta.
- essere decisa e programmata dall'imprenditore.
- riguardare tutti i luoghi di lavoro.
- proteggere non solo il lavoro ma anche tutto l'ambiente di lavoro.
Nel nostro ordinamento non esiste il "rischio accettato":
- Tassatività economica; le misure di sicurezza devono essere adottate indipendentemente dalla loro incidenza economica.
- Tassatività tecnica; l'imprenditore deve adottare tutte le misure tecniche imposte dal legislatore.
- Tassatività valutativa; quando il...
legislatore definisce una situazione di pericolo, l'imprenditore non può contestarla. -> Tassatività espansiva; le misure imposte dal legislatore devono essere migliorate.
Prima del 1994 era il datore di lavoro che dava le normative e le applicava, mentre i lavoratori avevano l'obbligo di rispettarle.
Successivamente è stato redatto il decreto legislativo 81/2008, detto anche testo unico della sicurezza sul lavoro, che ha introdotto delle novità:
- dirigenti e preposti: coadiuvano con il datore di lavoro nell'applicazione e nel far rispettare le norme di sicurezza ai lavoratori.
- lavoratori: rispettano le norme impartite, tutelano la propria salute e sicurezza e collaborano con il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS).
- Servizio di prevenzione e protezione: collabora alla predisposizione delle misure di sicurezza.
- RLS: partecipa alla definizione delle misure di sicurezza.
- medico competente: attua la sorveglianza
sanitaria. L'obbiettivo di questo decreto è quello di ridurre i rischi sul lavoro, attuando una serie di misure di prevenzione. Esso si applica a tutti i settori privati e pubblici e riguarda tutte le tipologie di rischio.
Articolo 2; "definizioni"
- Il datore di lavoro è il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o comunque il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto organizzativo dell'attività in cui opera il lavoratore, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.
- Nell'impostazione dell'attività aziendale deve predisporre la politica e le linee guida e deve mettere a disposizione le risorse adeguate.
Articolo 16; "delega delle funzioni"
La delega di funzioni da parte del datore di lavoro è possibile, rispettando delle condizioni:
- che essa risulti da atto scritto avente una data certa.
- che il delegato abbia tutti
i requisiti necessari per svolgere quella funzione.
che essa attribuisca al delegato tutti i poteri inerenti quella funzione.
che essa attribuisca al delegato l'autonomia di spesa per svolgere quella funzione.
che la delega sia accettata per iscritto dal delegato.
che essa venga resa pubblica il prima possibile, in modo che tutti i lavoratori siano a conoscenza della delega.
NB. La delega di una funzione non esclude l'obbligo di vigilanza da parte del datore di lavoro. Se questa vigilanza viene svolta in maniera corretta ed esaustiva, in caso di incidente le responsabilità saranno attribuite al delegato. La responsabilità del datore di lavoro rimane però sempre una responsabilità di fascia alta.
NB. Si parla di culpa in eligendo quando il datore di lavoro delega un soggetto che non ha i requisiti idonei, mentre si parla di colpa per imperizia quando un soggetto non idoneo accetta comunque la delega.
NB. Nelle imprese individuali il delegante è il titolare.
mentre nelle società sono tutti i soci o l'intero consiglio di amministrazione. Articolo 17; "obblighi non delegabili"Non sono delegabili le seguenti attività: - la valutazione dei rischi con conseguente redazione del documento di valutazione dei rischi. - la designazione del responsabile del servizio di protezione e prevenzione. Articolo 18; "Obblighi datore di lavoro e dirigente"Il dirigente e quella persona, delegata dal datore di lavoro, che svolge praticamente la stessa funzione del datore di lavoro e perciò ha le stesse responsabilità. Gli obblighi di entrambi sono: - nominare il medico competente. - nominare i lavoratori incaricati della prevenzione incendi, primo soccorso... - nell'affidare i compiti ai lavoratori bisogna tenere conto delle loro condizioni e capacità. - inviare i lavoratori al controllo sanitario. - adottare le misure utili in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratoriabbandonino il posto di lavoro in caso di emergenza.. informare i lavoratori esposti ad un rischio del rischio stesso e delle misure di prevenzione da prendere.. obbligo di informazione, formazione ed addestramento.. non chiedere ai lavoratori di riprendere le loro mansioni se è presente un rischio immediato.. consentire al RLS di verificare le misure di sicurezza e dargli copia del documento di prevenzione dei rischi.. prendere provvedimento per evitare rischi per la salute della popolazione e dell'ambiente esterno.. comunicare agli enti preposti eventuali infortuni e giorni di malattia.. comunicare all'INAIL, una volta all'anno, il nominativo del RLS.. vigilare affinché i lavoratori svolgano una determinata mansione solo dopo aver avut