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La struttura dell'azienda

La struttura dell'azienda è a carattere nazionale (tipicamente funzionale o divisionale) e viene aggiunta una unità di export. Il potenziale di mercato è limitato.

Stadio internazionale

L'orientamento strategico è volto all'esportazione in un'ottica multidomestica, cioè l'azienda tende a gestire ogni paese singolarmente. L'attenzione è rivolta al posizionamento competitivo internazionale rispetto alle altre aziende del settore. La struttura organizzativa prevede la creazione di una divisione internazionale e l'assunzione di personale specializzato per gestire le attività rivolte all'estero. Il mercato potenziale è identificato con molteplici paesi.

Stadio multinazionale

L'orientamento strategico è multinazionale, l'azienda ha acquisito una vasta esperienza in diversi mercati internazionali. È lo stadio in cui si verifica l'esplosione del business.

internazionale. La struttura è organizzata per aree geografiche o per prodotti su scala mondiale. Il potenziale di mercato è molto ampio e multinazionale.

4) stadio globale. L'orientamento strategico è globale nel senso che trascende qualsiasi paese. Le aziende globali vengono anche indicate come stateless corporation (= aziende senza patria) perché non considerano nessuna nazione come il proprio paese d'origine. Per le aziende globali, il mercato di riferimento è il mondo intero. La struttura organizzativa diventa complessa perché deve essere in grado di tenere insieme un numero elevatissimo di unità distribuite su enormi aree geografiche. Il potenziale di mercato è su scala mondiale.

35 L'espansione globale attraverso alleanze strategiche internazionali

Le alleanze strategiche costituiscono un modo molto usato per realizzare attività a livello internazionale. Le forme più tipiche di tali alleanze sono:

Accordi di licenza

Nel momento dell'ingresso in nuovi mercati, le aziende possono limitare i rischi concedendo il proprio nome in licenza a partner locali.

Joint venture

Due o più imprese, anche appartenenti a Paesi diversi, possono accordarsi per creare un'organizzazione da esse separata con lo scopo di realizzare un determinato progetto. Lo scopo è suddividere i rischi e condividere le reciproche competenze.

Consorzio

Si tratta di gruppi di aziende indipendenti che si uniscono allo scopo di condividere competenze, risorse e accesso ai mercati.

Le strategie per l'approccio ai mercati internazionali

Strategia di globalizzazione

La progettazione del prodotto, la sua produzione e la strategia di marketing sono standardizzate in tutto il mondo. Le aziende giapponesi, ad esempio, hanno superato quelle statunitensi sviluppando prodotti simili e a basso costo in tutti i paesi. In generale, infatti, una strategia di globalizzazione può aiutare l'organizzazione.

ottenere vantaggi di costo grazie alle economie di scala. Ultimamente le aziende hanno cominciato ad abbandonare una rigida strategia di globalizzazione. Infatti i mutamenti economici e sociali (ad esempio, la reazione violenta contro il potere delle aziende multinazionali) hanno determinato nei consumatori un calo di interesse per le marche globali a favore dei prodotti percepiti come locali.
  1. Strategia multidomestica
La competizione all'interno di un paese è gestita indipendentemente dalla competizione all'interno di altri paesi. Le attività di progettazione del prodotto, di assemblaggio e di marketing vengono adattate alle esigenze specifiche di ogni paese. Di fatto, alcune grandi aziende hanno dovuto prendere atto che i loro prodotti non sono in grado di prosperare in un mercato globale indistinto e hanno provveduto ad adattare i loro prodotti alle esigenze locali.

Adeguamento della struttura organizzativa alla strategia internazionale:

  • E' possibile
individuare le caratteristiche della struttura organizzativa in relazione a due dimensioni: grado della spinta verso la standardizzazione globale del prodotto (spinta bassa/alta); o grado della spinta verso la reattività nazionale (spinta alta/bassa). Le principali strutture adottabili sono: 1) divisione internazionale (adeguata in presenza di bassi livelli sia di forze che spingono alla standardizzazione globale sia di forze che spingono verso la reattività a livello nazionale) La divisione internazionale deriva dallo sviluppo dell'unità di export creata quando l'azienda inizia ad esplorare opportunità internazionali. Essa ha nell'organigramma dell'azienda lo stesso status delle altre divisioni. 2) Struttura globale divisionale per prodotto (adeguata in presenza di alta spinta alla standardizzazione globale e bassa spinta verso la reattività nazionale) In questo tipo di struttura, le divisioni di prodotto hanno la responsabilità di gestire tutte le attività relative a un determinato prodotto o linea di prodotti a livello globale.responsabilità per le attività globali relative alla loro area di prodotto specifica. Si tratta di una struttura che consente di gestire efficacemente una varietà di business e prodotti in tutto il mondo. Ogni manager di divisione è responsabile per la pianificazione, l'organizzazione e il controllo di tutte le funzioni riguardanti alla produzione e distribuzione dei suoi prodotti. È una struttura adeguata alle aziende che riescono a produrre e vendere in tutto il mondo prodotti standardizzati per tutti i mercati. Presenta però il problema dovuto al fatto che spesso le divisioni di prodotto non riescono a lavorare bene insieme e, addirittura, si mettono in competizione invece di collaborare. 3) Struttura globale divisionale geografica (adeguata in presenza di alta spinta alla reattività nazionale e bassa spinta alla standardizzazione globale) È una struttura adatta alle aziende che vogliono enfatizzare l'adattamento a livello

locale con una strategia multidomestica. Il mondo viene diviso in regioni geografiche e ciascuna regione riporta ad un unico amministratore delegato. Ogni divisione ha il pieno controllo della totalità delle attività funzionali all'interno della propria area geografica.

Le aziende che utilizzano questo tipo di struttura sono caratterizzate da linee di prodotto mature e tecnologie stabili. Esse possono produrre i beni a basso costo all'interno dei singoli paesi e presentano necessità diverse in ognuno di essi riguardo al marketing e alle vendite.

Questa struttura si è particolarmente sviluppata come conseguenza della crescita delle organizzazioni di servizi che, per loro natura, devono essere prodotti a livello locale.

I problemi sono collegati all'autonomia di cui gode ogni divisione regionale. La pianificazione su scala globale risulta difficile. Risulta difficile trasferire nuove tecnologie e prodotti domestici ai mercati internazionali e,

d'altra parte, risulta anche difficile introdurre rapidamente nei mercati domestici prodotti sviluppati esternamente.
  1. Struttura globale a matrice (adeguata in presenza di spinta alta sia verso la standardizzazione globale che verso la reattività nazionale)
La struttura a matrice, in generale, offre la possibilità di ottenere un coordinamento sia orizzontale che verticale contemporaneamente lungo due dimensioni. La struttura globale a matrice si caratterizza rispetto a quella locale per le elevate distanze geografiche e per il fatto che il coordinamento risulta più complesso. La matrice funziona al meglio quando la pressione sui processi decisionali bilancia gli interessi relativi sia alla standardizzazione del prodotto sia alla localizzazione geografica e quando il coordinamento per la condivisione delle risorse ha un ruolo importante.
  1. Struttura globale ibrida o mista
Nel mondo reale molte aziende multinazionali utilizzano due o più strutture diverse oalcunidei loro elementi.Tali strutture ibride sono tipiche degli ambienti instabili.La sfida organizzativa globaleI manager che portano le loro aziende in ambito internazionale affrontano una sfida difficile:o trovare i modi adeguati per sfruttare al meglio le opportunità presentate dall'espansione globale.Le tre componenti principali della sfida organizzativa globale sono:o 1) l'aumento della complessità e della differenziazioneL'affrontare l'ambiente internazionale comporta l'aumento della complessità sia internache esterna.E' infatti necessario creare una struttura adatta a operare in paesi che differiscono intermini di sviluppo economico, lingua, sistemi politici, norme legislative, cultura, ecc.38Inoltre, la domanda dei consumatori tende a differenziarsi nel senso che essi chiedonobeni e servizi che soddisfino le necessità e le preferenze locali.Si tratta di situazioni che normalmente comportano una maggiore

complessità all'interno dell'organizzazione, in quanto, per farvi fronte, le organizzazioni possono prevedere molte posizioni e unità specializzate per gestire specifici settori ambientali.

2) l'esigenza di integrazione

Man mano che le organizzazioni diventano sempre più differenziate con una varietà di prodotti, divisioni e unità sparse in numerosi paesi, i manager devono intervenire sull'integrazione (= qualità della collaborazione tra le unità organizzative).

Il problema diventa come raggiungere il coordinamento e la collaborazione necessaria affinché un'organizzazione globale possa beneficiare delle economie di scala, delle economie di gamma e dei minori costi di produzione legati all'espansione internazionale.

3) il trasferimento della conoscenza e dell'innovazione

Si tratta di imparare dalle esperienze internazionali e sfruttare quanto appreso per sviluppare una conoscenza organizzativa globale.

tta o trasmessa in modo formale, ma si basa su esperienze personali e tacite. Per superare queste sfide, le organizzazioni possono adottare diverse strategie. Innanzitutto, è fondamentale promuovere una cultura di fiducia e collaborazione tra le persone che operano in diversi paesi. Questo può essere fatto attraverso la creazione di opportunità di scambio e di lavoro di squadra tra le diverse unità organizzative. Inoltre, è importante investire nella formazione linguistica e culturale dei dipendenti, al fine di facilitare la comunicazione e la comprensione reciproca. L'utilizzo di tecnologie di comunicazione avanzate, come videoconferenze e piattaforme di collaborazione online, può anche aiutare a superare le distanze geografiche e facilitare lo scambio di conoscenze. I manager devono essere consapevoli dell'importanza dell'integrazione organizzativa e devono promuovere attivamente la condivisione di conoscenze tra le diverse divisioni. Questo può essere fatto attraverso l'implementazione di politiche e procedure che incoraggiano la collaborazione e la condivisione di informazioni. Infine, è importante riconoscere il valore delle innovazioni e delle conoscenze all'interno dell'organizzazione e promuovere una cultura che premia la condivisione e la diffusione di queste conoscenze. Questo può essere fatto attraverso l'implementazione di sistemi di incentivazione e riconoscimento per coloro che contribuiscono attivamente alla condivisione di conoscenze. In conclusione, il trasferimento di conoscenze all'interno di un'organizzazione globale può essere una sfida, ma può essere superato attraverso l'adozione di strategie appropriate. La condivisione di conoscenze è fondamentale per affrontare le sfide ambientali e promuovere l'innovazione all'interno dell'organizzazione.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
103 pagine
5 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher assuntarappi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione aziendale e dei servizi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Nicamulli Raoul Claudio.