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CASO "GOOGLE"

Il caso è centrato sulla presentazione dei tratti caratteristici della cultura di "Google".

Google prende le mosse dall'incontro di due studenti di informatica Larry Page e Sergey Brin, avvenuto nel 1988. I due progettano e realizzano nel 1996 un motore di ricerca che chiamano appunto "Google", per richiamare in modo ironico, il termine matematico che indica un 1 seguito da 100 zeri.

La società "Google" viene ufficialmente costituita nel 1998. Essa ha la propria sede centrale in California. Col passare del tempo la società riesce a svilupparsi e a lanciare sul mercato prodotti di successo (ad esempio, Google Chrome, il programma di posta elettronica Gmail, il social network Google Plus, ecc).

La mission di Google è "organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente accessibili e fruibili".

Il caso presentato a lezione fa riferimento al giovane

ingegnere informatico Andrea, neo assunto presso la sede Google di Zurigo.

Il problema che Andrea deve affrontare riguarda il "riconoscimento" della cultura di Google, nonché l'apprendimento e l'adattamento ai suoi valori.

La cultura di Google è un ottimo esempio di cultura adattiva/imprenditoriale.

I tratti principali della cultura di Google sono:

  1. l'informalità;
  2. i confini sfumati tra lavoro e vita privata;
  3. lo sviluppo del senso di appartenenza;
  4. il mantenimento dell'atmosfera da "piccola azienda", nonostante la straordinaria crescita della società.

L'obiettivo che, attraverso questo tipo di cultura, si intende raggiungere è legato alla promozione del valore delle iniziative individuali, della sperimentazione, del rischio e dell'imprenditorialità.

L'organizzazione del lavoro tende a favorire il lavoro in piccoli gruppi. Ciascun membro del gruppo lavora gomito a gomito.

con gli altri, in modo da rendere facile la diffusione delle informazioni e la collaborazione nella risoluzione dei problemi.

In Google sono individuabili riti e cerimonie, come, ad esempio, i TGIF, meeting dei fine settimana il cui obiettivo è la libera condivisione, in situazione informale, di idee e quesiti tra dipendenti e manager.

Gli elementi fisici e le strutture dell'organizzazione mirano a promuovere la cultura e i valori dell'organizzazione. Ad esempio:

  1. le sale di lavoro hanno le pareti in vetro, in modo che dall'esterno si vedano i dipendenti all'opera;
  2. sui muri sono appese lavagne bianche sulle quali chiunque possa appuntare i propri pensieri.

In un'intervista rilasciata alla rivista "Fortune" nel 2008, i due fondatori Brin e Page hanno parlato anche della cultura di Google.

I due soci fondatori hanno affermato che per riuscire a mantenere viva la cultura originaria dell'azienda intendono sviluppare

L'organizzazione del lavoro in piccoli gruppi. Inoltre ritengono che per realizzare un continuo miglioramento delle performance, è necessario enfatizzare i successi e dimenticare i fallimenti.

Alla osservazione del giornalista circa l'ottimo trattamento riservato ai dipendenti (che godono di un pacchetto di fringe benefit (= beni e servizi offerti al dipendente gratuitamente o a condizioni comunque vantaggiose) ricco e variegato), i due soci fondatori rispondono che persone soddisfatte e positive producono di più.

Google seleziona i propri dipendenti sottoponendoli al colloquio con almeno 6 intervistatori tramanager e potenziali colleghi. L'obiettivo è scegliere futuri dipendenti che abbiano propensione per i valori della cultura di Google.

Caso: "La Gazzetta Milanese" A-B-C - "Tecnologia ed organizzazione: lavorare nei giornali"

Il primo quotidiano fu pubblicato nel 1660 a Lipsia.

La stampa del primo

La stampa quotidiana fu resa possibile grazie all'invenzione della stampa a caratteri mobili da parte di Gutemberg nel 1455.

La tecnologia e l'organizzazione del lavoro ai tempi dei primi quotidiani:

  • Il mastro tipografo era il padrone della bottega: da esso dipendevano tutti gli artigiani e apprendisti della bottega.
  • Gli artigiani conoscevano il mestiere ed erano pagati dal mastro.
  • Il compositore componeva i testi con i caratteri mobili.
  • L'incisore incideva a bulino le lastre con le immagini.
  • Il torcoliere lavorava con il torchio da stampa.
  • L'apprendista pagava il mastro perché si occupasse della sua formazione.

Il caso "La Gazzetta Milanese":

  • Le tre parti del caso seguono Giovanni dal momento in cui entra a far parte della redazione della "Gazzetta" (1978) a quando ne esce a causa del pensionamento (2011) ed entra sua figlia.
  • Lo scopo è quello di evidenziare i radicali cambiamenti avvenuti.
nell'arco di circatrent'anni nella tecnologia e nell'organizzazione del lavoro nella redazione di un giornale. La tecnologia e l'organizzazione del lavoro in "La Gazzetta Milanese" nei primi anni '80: - Nel 1978 Giovanni entra a far parte della redazione sportiva del quotidiano. - L'organizzazione del lavoro prevede due unità distinte ma collegate: 1) la redazione - Vi lavorano i giornalisti che hanno il compito di comporre gli articoli che vengono scritti a mano o con la macchina da scrivere. Il lavoro è di tipo intellettuale e l'orario di lavoro è fissato dalle 11 del mattino alle 20 di sera. 2) la tipografia - I tipografi, usando la linotype (macchina per la composizione tipografica meccanica), stampano gli articoli. Le bozze vengono inviate ai correttori per individuare eventuali errori o refusi. Gli articoli corretti vengono nuovamente inviati ai tipografi cheprocedono all'impaginazione. In tipografia si lavora anche di notte. La tecnologia e l'organizzazione del lavoro in "La Gazzetta Milanese" tra la fine anni '80 e i primi anni '90: - All'inizio degli anni Novanta, Giovanni si è affermato nella redazione ed è considerato una "grande firma". - Dopo decenni in cui il lavoro di giornalisti e tipografi è rimasto inalterato, a cavallo tra gli anni '80 e gli anni '90 prende il via un processo di innovazione radicale dovuto, principalmente, alle nuove tecnologie. - I giornalisti sono chiamati ad abbandonare l'uso della scrittura a mano o a macchina da scrivere, per utilizzare la videoscrittura. - L'introduzione del videoterminale comporta cambiamenti profondi: 1) i giornalisti devono prestare particolare attenzione a non commettere errori nella stesura degli articoli perché la figura del correttore di bozze è scomparsa; 2) Non

è più necessario l’intervento dei poligrafici, perché il testo viene battuto direttamentedai giornalisti;

L’era della tipografia tramonta definitivamente e i tipografi lasciano posto a due nuoveprofessioni: il tecnico di sistema (che si occupa dell’aggiornamento dei programmi per icomputer) e il tecnico di redazione (che lavora a fianco dei giornalisti per la progettazionegrafica del giornale);

Il videoterminale permette di abbreviare i tempi necessari per la lavorazione dei testi;

I costi subiscono una diminuzione;

I giornalisti ormai da tanti anni in redazione vivono un momento di demotivazione esmarrimento a causa dei profondi cambiamenti che hanno riguardato il loro lavoro.

La tecnologia e l’organizzazione del lavoro in “La Gazzetta Milanese” nei primi anni 2000

  • Nel 2000 Giovanni viene promosso vice-direttore della Gazzetta Milanese.
  • Gli anni ’90 hanno fatto registrare enormi cambiamenti nel
giornale.
  • L'introduzione del formato tabloid e l'estensione del colore a tutte le pagine. Quest'ultima novità comporta che i giornalisti debbano sviluppare competenze di comunicazione visiva e collaborare coi fotografi per selezionare immagini adeguate.
  • I cambiamenti più radicali sono legati allo sviluppo di Internet, che diventa un mezzo di comunicazione sempre più diffuso anche tra i lettori dei giornali.
  • Dal 1996 la Gazzetta Milanese ha un proprio sito Internet.
  • Inizialmente sul sito vengono riprodotti gli articoli del quotidiano cartaceo, ma a partire dal 2000 viene proposto un quotidiano on-line frutto di una redazione ad esso dedicata.
  • Giovanni ha il compito di occuparsi della nuova redazione e di svolgere il ruolo di mediatore con la redazione del quotidiano cartaceo.
  • Il ruolo affidato a Giovanni non è facile: non solo molti redattori del cartaceo, ma anche l'ordine dei giornalisti e il
sindacato valutano positivamente l'iniziativa del quotidianoon-line. In particolare l'ordine dei giornalisti e il sindacato temono che ai giornalisti venga richiesto unlavoro extra per l'adattamento dei loro articoli alle esigenze del Web. Giovanni deve anche predisporre il processo per la selezione dei redattori adatti alle sfide cheil Web comporta: i candidati ideali sono giovani giornalisti che hanno dimestichezza con latecnologia web e che abbiano uno stile di scrittura rapido e asciutto. Le sfide sono davvero molte e gli esiti incerti.La tecnologia e l'organizzazione del lavoro in "La Gazzetta Milanese" negli ultimi anni Nel 2011 Giovanni va in pensione. Entra però nel mondo del giornalismo sua figlia Marianna. La redazione in cui lavora Marianna è attiva 7 giorni su / e 24 ore su 24. Marianna, nonostante la fresca preparazione universitaria, ha già dovuto partecipare a un corsodi

Aggiornamento sulle competenze richieste a un giornalista digitale, cioè:

  1. Saper comunicare usando i social network;
  2. Saper sfruttare le opportunità del video-giornalismo.

Il periodo attuale vede l'industria dell'informazione, a livello europeo, alle prese con una crisi determinata principalmente dai seguenti fattori:

  1. Concorrenza della stampa gratuita;
  2. Invecchiamento dei lettori;
  3. Esplosione delle fonti di informazioni su Internet.

Per ridurre i costi, molte testate stanno riducendo il numero di pagine del quotidiano e l'organico delle redazioni.

In generale, le testate cartacee sono alla disperata ricerca di strategie per la sopravvivenza nella nuova era del web e della comunicazione mobile sempre e ovunque.

Si assiste allo sviluppo di modelli che prevedono servizi gratuiti a fianco di quelli a pagamento e si rende necessario per i dipendenti un processo di apprendimento continuo per fronteggiare un ambiente in rapido cambiamento.

Caso Linux

Collegamento con il capitolo 8

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
22 pagine
2 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher assuntarappi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione aziendale e dei servizi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Nicamulli Raoul Claudio.