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DECENTRAMENTO
Slide 49-50
decentramento=delega
come fare partecipare le persone sullo stesso livello, perchè a livelli superiori non si ha tempo, è una
cosa tipicamente verticale
spiegazione della piramide perchè la punta ha delegato i piani più bassi a fare qualche compito
decentramento selettivo: seleziono cosa delegare, se mi occupavo di una cosa delego le altre cose a
persone che conoscono meglio il campo
la struttura a funzioni è un decentramento selettivo perchè forma tante piramidi sotto la più grosso
i destinatari sono sotto il vertice solitamente, mentre se sono sulla stessa linea abbiamo il
DECENTRAMENTO ORIZZONTALE che a volta controlla anche l'ad
delega:
− continuativa: sempre presente
− su questioni non marginali
− fino ai livelli più bassi della struttura
Il coordinamento riguarda le relazioni orizzontali mentre il decentramento è verticale
Il problema è la rigidità dei livelli verticali: cioè andare sempre a livelli superiori perdendo tanti
tempi
Slide 51:
l'attenuazione dei confini sia una scelta comunque positiva, in alcuni casi conviene portare di nuovo
tutto al centro senza deleghe, tipo in momento di crisi in cui i vari direttori litigano per mettersi
d'accordo così si velocizza tutto quando invece magari si perde tempo
Non si creano contraddizioni
Slide 52:
per attenuare i confini verticali:
− spostare una parte delle prerogative decisionali in un ambito più vicino ai problemi da
risolvere
− diffondere le informazioni
− arricchire le competenze professionali di tipo “generalistico”
− riorientare i sistemi premianti dalla “posizione” al “risultato”
FORMALIZZAZIONE
Slide 53:
formalizzare= esplicitare in forma scritta e ufficiale
“chi” svolge determinate attività
“che cosa” deve fare un certo soggetto
“come” devono essere svolte le varie attività e i vari processi
Slide 55:
i mezzi di formalizzazione organizzativa sono:
− organigrammi(“chi”, cioè esplicitazione degli organi e delle relazioni tra gli organi)
− mansionari(“che cosa”, cioè compiti e attività degli organi)
− flow chart(“come”, cioè modalità di svolgimento delle attività e dei processi e loro “flusso”)
Slide 54:
la formalizzazione mira a:
1. standardizzare i processi di lavoro, favorendone l'efficienza e l'efficacia
2. proteggere i clienti e i dipendenti da comportamenti arbitrari
Serve per non creare confusione tra i dipendenti
Quando la formalizzazione è molto spinta si parla di: ORGANIZZAZIONE BUROCRATICA
ORGANIGRAMMA: rappresentazione delle unità organizzative dell'impresa, si rappresenta la
parte alta dell'impresa dall'alta organizzazione fino ai piani intermedi, le relazioni possono essere:
− di tipo diretto: relazione gerarchica indicate con linee continue
− di tipo indiretto: relazioni di staff, la linea arriva di fianco perchè non sono subordinati
relazioni funzionali: un ufficio subordinato deve mantenere le stesse regole di quello che
comanda
vedere esempio a pagina 59
attaccato all'organigramma c'è il
MANSIONARIO: elenca le mansioni dei vari uffici ma non elenco come sono collegati agli altri
uffici con i vari processi
FLOW CHART: per ogni attività si guarda il come deve essere svolta la tale attività, di solito
definiti in tipo grafico, da un lato è positivo perchè puoi capire come ottimizzare il processo però
sono difficili da fare quindi solitamente non sono messe in forma scritta
Slide 56:
in che misura è opportuno formalizzare l'organizzazione?
I rischi:
− si privilegia il rispetto delle regole, perdendo di vista gli obiettivi
− si rifiuta l'innovazione
− si trattano male i clienti
− si crea un clima demotivante per il personale
DIMENSIONE ORGANICI
Slide 57:
di quante persone necessita la specifica unità organizzativa?
Il problema va affrontato a livello di processo, presuppone la scomposizione dell'unità organizzativa
o del processo in “attività”
Devo guardare l'input a disposizione e l'output che voglio raggiungere e assegno le persone in base
a questi due dati, devo anche tenere conto di fattori esterni quali di crisi o altro
Slide 58:
FULL TIME EQUIVALENT(f.t.e.)= calcolo per trovare le persone che lavorano a tempo pieno che
mi servono per fare quell'attività
f.t.e.: volume di produzione per attività/n.ore sviluppabili da una persona nel periodo
Slide 63 in poi:
CONFIGURAZIONI ORGANIZZATIVE: non sono ancora delle strutture organizzative, ma sono
delle filosofie di fondo alla base della struttura
giusto mix tra:
1. stile di leadership
2. meccanismi operativi
3. caratteristiche
il mix dei tre componenti è la filosofia di fondo
considero come variabili esterne: AMBIENTE(sempre presente) ecc ecc
prima si sviluppa la config.organizzativa e poi successivamente la struttura organizzativa vera e
propria (operativa)
la configurazione è la tipologia di approccio che intendo avere per l'organizzazione
− modello meccanico: forte specializzazione dei compiti, parcellizzazione delle mansioni,
astrattezza rispetto agli obiettivi, forte gerarchia, regole e procedimenti, formalizzazione,
lealtà/obbedienza
− modello organico: continua ridefinizione dei compiti, ampiezza dei compiti stessi, non sono
astratti ma c'è un coinvolgimento rispetto agli obiettivi, raggiungimento degli obiettivi
fissati, molta più flessibilità, impegno e sulla autorealizzazione e aspettative
sono 2 modelli antitetici di configurazioni
questi 2 modelli non pox descrivere tutte le imprese ma in mezzo a questi estremi ci sono 5/6
modelli
queste configurazioni sono:
− embrionale
− burocrazie meccanica: molto vicino al modello meccanico
− burocrazie professionale
− decentrata/diversificata
− adhocrazia: molto vicino al modello organico
politica/missionaria
per ogni configurazione è possibile andare a delineare:
1. prevalenza di una componente costitutiva rispetto alle altre (vedere modello)
2. prevalenza di un meccanismo di coordinamento
3. modello di controllo di gestione
4. stile di leadership
modello dell'1
5 attività:
1. vertice strategico: persone incaricate a prendere decisioni, a volte coincidono con i
proprietari
2. linea intermedia: fa da tramite tra il vertice strategico e il nucleo operativo, ha forti deleghe,
da indirizzo ma non è coinvolto direttamente
3. nucleo operativo: coloro che fanno il lavoro, e la base dell'impresa, senza nucleo un'impresa
non potrebbe esistere
4. staff di tecnostruttura: organi di supporto
5. staff di supporto: organi di supporto
Il 4 e il 5 possono esistere o non esistere, si affiancano al vertice strategico, ma anche alla linea
media e pesano indirettamente sul nucleo operativo.
Sono due componenti perchè sono staff di tipo differente
staff di tecnostruttura: organizza il lato tecnico della struttura, obiettivo di ottimizzare e sviluppare i
processi(org.aziendale, programmazione e controllo, R&S...), svilppato solo quando le
problematiche aumentano
staff di supporto: pesa di meno sul nucleo operativo(contabilità generale, ufficio legale, sicurezza
aziendale, mensa aziendale)
CONFIGURAZIONE EMBRIONALE o imprenditoriale
caratterizza le imprese appena nate
c'è solo la componente 1 e 3
L'imprenditore è il vertice strategico e ha un nucleo operativo ma a volte lavora anche lui, manca la
linea intermedia perchè è lui che interagisce con il nucleo, come non si sente bisogno dello staff
perchè abbiamo dei consulenti esterni
La prevalenza è la 1 è tutto accentrato, non c'è decentramento e deleghe
Il coordinamento è poca formalizzazione, si basa sulla gerarchia “centrale”, ordini dall'alto verso il
basso
Lo stile di leadership è autoritario ma paternalistico: nel senso che c'è il dialogo
pregi: flessibilità, rapidità della reazione ai cambiamenti
limiti: vulnerabilità
BUROCRAZIE MECCANICA
hanno tutte le componenti, con enfasi sullo staff tecnostrutturale
coordinamento: formalizzazione, standardizzazione, regole e procedure
tanti passaggi da seguire, società statali
imprese monobusiness in settori stabili(meccanica, utilities) con larghe masse di clienti/utenti
pregi: efficienza
limiti: lentezza ai cambiamenti
L'ict ha migliorato le procedure e regole
modelli controllo di gestione molto avanzate
stile di leadership scientifico/razionale
BUROCRAZIA PROFESSIONALE
figure molto specializzate possono coincidere con dei professionisti
il nucleo operativo è composto dal professionals
i professionals sono fortemente specializzati sia verticalmente sia orizzontalmente, forte autonomia
il coordinamento avviene grazie alla standardizzazione delle competenze
c'è un'elevata formazione
può tendere a burocratizzarsi---> ampio ricorso a programmi/procedure di lavoro standardizzate
c'è uno staff tecno strutturale piccolo e uno staff di supporto più grosso
STILE LEADERSHIP/CULTURA AZIENDALE
legata al culto dell'autonomia e dell'indipendenza
ADHOCRAZIA
si plasma sulle esigenze del cliente:
− attuali: adhocrazia operativa
− future: si cerca di anticipare le esigenze/bisogni del mercato, adhocrazia innovativa
se innovativa c'è pochissimo controllo di gestione
se operativa c'è controllo di gestione tradizionale su €(costi/ricavi), tempistica equalità delle cose
prodotte
c'è il lavoro in team con forte adattamento reciproco, pochissimi livelli gerarchici, molto piatta
Il lavoro in team è a metà tra adhocrazia e professionale, perchè i professionals non lavoro
solitamente in team
DIVERSIFICATA/DECENTRATA
decentramento parallelo
la componente fondamentale è la linea intermedia
si possono suddividere in:
− asa area strategica di affari
− clienti
coordinamento: obiettivi/ subobiettivi ---> in termini di profitto/redditività
l'obiettivo di questa configurazione è creare efficacia
la burocrazia meccanica porta all'efficienza
svantaggi:
− proliferazione delle risorse
1. fast food: meccanica/embrionale, missionaria
2. società di revisione (kpmg): professionale/adhocrazia operativa, missionaria
3. studio associato avvocati: professionale
4. società consulenza st