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CORTECCIA CEREBELLARE
È formata da 3 strati, distinguiamo uno strato
esterno detto strato molecolare che è
composto da interneuroni inibitori,
sostanzialmente cellule stellate o a basket, vi
sono gli enormi alberi dendritici delle cellule
della via di output dalla corteccia verso i
nuclei profondi (cellule del Purkinje), che
hanno il corpo cellulare nello strato
sottostante detto strato del Purkinje, nello
strato molecolare vi sono degli assoni che
formano delle fibre parallele, sono assoni
delle cellule dei granuli i cui corpi cellulari
sono nel terzo strato che viene detto strato
granulare, l’assone ascende fino allo stato
molecolare e si dirama a T così prende
contatto con molti alberi delle cellule del Purkinje, nello strato dei granuli vi sono le cellule dei granuli, vi
sono altri interneuroni inibitori chiamate cellule del Golgi. Le cellule del Purkinje costituiscono l'unica via di
output che è inibitorio (GABA).
l'input arriva tramite 2 tipi di fibre:
• Fibre rampicanti che si arrampicano sulle cellule del Purkinje
• Fibre muscoidi è una via di input che arriva alle cellule dei granuli che a sua volta ascendono e
prendono contatto con le cellule del Purkinje, le cellule dei granuli sono le uniche cellule eccitatorie
che rilasciano glutammato.
Vi è una sinapsi a 3 tra la fibra muscoide, le cellule dei granuli e
le cellule del Golgi, queste strutture si chiamano glomeruli
cerebellari, l’informazione viene quindi già elaborata prima di
arrivare alle cellule del Purkinje.
Riassumendo vi sono 2 tipi di input: le rampicanti e le fibre muscoidi
(rielaborazione), vi è un unico output tramite le cellule del Purkinje.
Vi è una via diretta quando l'input arriva direttamente ai nuclei profondi senza
passare dalla corteccia, vi è poi un circuito indiretto dove l'informazione arriva
tramite le fibre muscoidi o rampicanti, tramite le muscoidi arriva alle cellule
dei granuli l'assone si dirama a T e prende contatto con gli alberi dendritici e
poi con le cellule del Purkinje, e poi torna ai nuclei profondi, questo processo è
usato per correggere gli stimoli riflessi, tramite le fibre rampicanti
l'informazione arriva subito alle cellule del Purkinje e questo è importante per
l'apprendimento motorio.
Il cervelletto agisce sul controllo motorio, non agisce sull’esecuzione del
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movimento, ma si assicura che venga eseguito in modo corretto, interviene in diverse fasi del movimento
che comprendono:
• Durata
• Ampiezza
• Gradualità
I circuiti cerebellari sono molto plastici perché vengono modulati dall'esperienza, sono alla base
dell’apprendimento motorio.
DEFICIT CEREBELLARI
• Movimento è lento e ritardato
• Dismetria, non si raggiunge direttamente il bersaglio
• Tremore
• Flaccidità , il movimento passivo non è controllato (ipotonia)
GANGLI DELLA BASE
Sono l'altro sistema che agisce in parallelo, insieme al cervelletto, ai sistemi motori in serie (corteccia,
tronco, midollo), sono vie extrapiramidali sono un importante connessione da e per la corteccia motoria e
pre-motoria, i gangli della base a differenza del cervelletto vedono solo la pianificazione non vedono
l'esecuzione perché non ricevono informazioni spinali.
Si dividono in 5:
• Caudato
• Putamen
l'insieme di questi nuclei vengono definiti nucleo neo striato, sono i
nuclei di input
• Globo pallido
o Segmento interno
o Segmento esterno
• Sostanza nigra
o Reticolata
o Compatta
• Nucleo sub-talamico importante perché è l'unico nucleo
eccitatorio
Il ruolo dei gangli della base nel controllo del movimento riguarda al
pianificazione e la preparazione del movimento e apprendimento
motorio, inibisce qualsiasi movimento involontario per facilitare i
movimenti volontari.
l'esecuzione di movimenti appresi divine automatica.
l'informazione arriva dalla corteccia motoria e pre-motoria tramite il
talamo, raggiunge il caudato e il Putamen, sono afferenze eccitatorie,
l'informazione dopo che ha raggiunto il nucleo neo striato passa agli altri
nuclei grazie a connessioni inter-nucleari , sono tutte connessioni
inibitorie tranne la connessione al nucleo sub-talamico.
Dal caudato o dal putamen l’informazione va al globulo
pallido esterno o interno oppure alla parte reticolata della
sostanza nigra.
dalla parte compatta della sostanza nigra partono
informazioni che giungono al globo pallido --> informazione
nigro- striatale.
Il segnale in uscita verso il talamo parte da due nuclei
inibitori:
• Globo pallido interno
• Parte reticolata della sostanza nigra 100
SOSTANZA NIGRA
È composta ad una parte reticolata (output) e una compatta, la parte compatta appartiene ai nuclei
intrinseci e contiene neuroni dopaminergici (gli altri rilasciano GABA o glutammato), i neuroni generano il
fascio nigro-striatale verso gli altri nuclei, deficit di questa via porta al Parkinson.
NEUROTRASMETTITORI
• Glutammato (corteccia, talamo, sub-talamico)
• GABA
• Dopamina (sostanza nigra parte compatta)
Un classico circuito motorio comprende corteccia- Putamen- corteccia, è la via più diretta dove il Putamen
invia le informazioni ai nuclei efferenti (globo pallido interno) e poi al talamo per tornare alla corteccia, vi è
anche una via indiretta che coinvolge il nucleo sub-talamico prima di arrivare al globulo pallido interno. La
via diretta facilita il movimento poiché il talamo viene eccitato (+--=+). La via indiretta inibisce il movimento
(+--+-=-).
Vi è una terza via nigro-striatale che è più complicata perché i neuroni dopaminergici sono neuroni che
rilasciano dopamina la quale trova recettori diversi o eccitatori o inibitori, l'effetto finale è quello di
facilitare il movimento, ha effetti opposti sulla via diretta (stimolata) e su quella inversa (inibita)
Alterazioni di queste vie portano a movimenti involontari quali tremori, movimenti violenti e improvvisi, se
un deficit coinvolge solo una delle vie vi saranno effetti diversi:
• Lesione della via indiretta causa un disturbo ipercinetico (corea di Huntington)
• Disturbo ipocinetico poiché degenerano i neuroni dopaminergici (via nigro-striatale), i movimenti
sono rallentali (Parkinson) 101
FLUSSO =volume per unità di tempo (L/min)
VELOCITA' DI FLUSSO =è il flusso normalizzato per la superficie di sezione del condotto (cm/sec)
-----riprendere concetti di base di fisica----
Il sistema nervoso somatico comprende tutte le funzioni del sistema nervoso che assurgono a livello di
coscienza sia a livello afferente che efferente, anche le parti del controllo motorio non proprio coscienti
deputate al tono muscolare e il controllo fine del cervelletto.
SISTEMA AUTONOMO
Sono tutte quelle funzioni che non dipendono dalla coscienza e sono finalizzate a tenerci vivi, vi sono una
serie di variazioni dello stato fisiologico che vanno affrontate e per cui sono necessarie regolazioni interne
• Circolazione del sangue
• Produzione di enzimi
• Bilancio idro-elettrolitico
• …..
Non ce ne accorgiamo e non possiamo intervenire coscientemente --> funzioni autonomiche, sono tutte le
attività non controllabili con la volontà e per definizione anti-automatiche. Esiste un’attività automatica, ma
non autonomica (respirazione) che può essere coscientemente controllata dalla volontà.
Alla gestione dell'attività autonomica è affidata alla componente del sistema nervoso autonomo.
Il sistema nervoso autonomo si occupa di tutti i processi interni governati a prescindere dalla coscienza.
Il sistema nervoso autonomo presenta una componente centrale e una periferica, la componente centrale
consiste in nuclei nell'encefalo o nel midollo spinale, la componente periferica è un insieme di nervi e
gangli.
Si riconoscono 2 componenti:
• Simpatica o ortosimpatica
• Parasimpatica
Sono due componenti strutturalmente e funzionalmente diverse che lavorano in bilancio, in ogni istante vi
è un bilancio tra attività simpatica e parasimpatica --> bilancio autonomico.
Le due componenti hanno per lo più significato antagonista e regolano set di funzioni deputate a scopi
diversi.
Il sistema nervoso simpatico è responsabile delle risposte "lotta o fuggi", sono dei comportamenti che
richiedono forti adattamenti interni. Durante queste situazioni il bilancio autonomico si sposta verso la
componente simpatica.
l'altra componente parasimpatica si occupa delle reazioni "rest and digest”, il bilancio si sposta verso la
componente parasimpatica.
Questa è una visione semplicistica.
La finalità del sistema nervoso autonomo è mantenere un ambiente interno compatibile con la vita ovvero
mantenere costante i parametri interni, o limitare le fluttuazioni intorno a un certo valore --> attività
omeostatica
l'omeostasi è l'insieme di funzioni che sono destinate a mantenere costante l'ambiente.
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FEEDBACK
La gran parte dei meccanismi omeostatici lavorano con una logica
a feedback negativo.
Il segnale viene ricevuto da un recettore che sente la variabile
significativa, porta il segnale al sistema di integrazione, all'altro
ingresso arriva il segnale che indica il valore desiderato (set
point).
Il sistema di integrazione opera un confronto (differenza) e
moltiplica per G che è il guadagno, questo genera un segnale di
uscita (errore) che mi dice che la variabile è diversa dal set point,
tanto più grande è il guadagno del sistema tanto maggiore è la
risposta e tanto maggiore è l'energia che va all'effettore.
La variabile va controllata per portare a zero la differenza.
Vi è un feedback tra l'ingresso e l'uscita in modo che A=B, l'energia erogata è proporzionale alla differenza
tra A e B.
Anche i circuiti a feedback non hanno risposte istantanee quindi esiste un ritardo temporale tra la
differenza tra A e B e il tempo che il recettore impiega una risposta per correggerla.
Se la differenza è grande inizia un’oscillazione perché arriva il segnale, il sistema risponde un po’ dopo e
quindi magari la risposta è eccessiva e l’oscillazione è tanto più grande più è grande è G. la tendenza ad
oscillare deve essere minima, quindi G deve essere sufficiente per generare uno stimolo, ma non eccessivo.
Se consideriamo due variabili una dipendente (flusso) e una
indipendente (P)
Il flusso rimane costante per un certo valore di variazione di
pressione gr