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Teoria della doppia codifica di Paivio
(sistema verbale, logogeni + sistema visivo, immageni + buffer episodico); effetto di superiorità delle figure (lista di figure e lista di parole: si ricordano meglio le figure): le figure, oppure le parole concrete, vengono elaborate da entrambi i sistemi; effetto di ripetizione sulla rievocazione (figure ripetute ricordate meglio delle parole ripetute). La memoria trae vantaggio da una doppia codifica, pertanto presentazioni multimediali garantiscono un ricordo migliore rispetto a quelle unimodali anche quando l'individuo non sa che sarà poi esaminato.
Teoria delle rappresentazioni multimediali di Schnotz
L'apprendimento avviene attraverso l'interazione tra rappresentazioni esterne (che possono essere descrittive/verbali o pittoriche/visive) e rappresentazioni interne (modelli mentali o immagini mentali). La parte verbale comprende il testo scritto (esterno), la rappresentazione mentale (interna) della struttura.
superficiale del testo e la rappresentazione verbale del contenuto semantico del testo: l'elaborazione simbolica di queste tre componenti crea la comprensione verbale. La parte visiva comprende la figura (esterna), la percezione visiva o immagine (interna) e il modello mentale (interno) dell'argomento presentato: l'elaborazione attraverso processi di corrispondenza strutturale (analogia) crea la comprensione visiva. L'elaborazione semantica viene richiesta anche per comprendere una figura (dare un nome a una cosa). La comprensione di una figura è un processo di confronto analogico tra un sistema di relazioni visuospaziali e un sistema di relazioni semantiche, ed è bidirezionale (figura-parola, parola-figura). La comprensione delle figure richiede una corrispondenza tra la configurazione visuospaziale e il modello mentale corrispondente (non si capisce una cosa che non si è mai vista). Teoria del carico cognitivo di Chandler e Sweller Premesso che la
La quantità di risorse cognitive disponibili per lo svolgimento di un compito è limitata, e che lo studente per apprendere deve elaborare l'informazione integrando testo e figure, deriva che l'integrazione di informazioni multimediali rischia di sovraccaricare la mente senza che sia garantita l'utilità della presentazione stessa; riducendo il carico cognitivo, ci saranno maggiori risorse da destinare al processo di apprendimento. Il carico cognitivo può ostacolare l'apprendimento e la risoluzione di problemi.
Problemi non legati ad un obiettivo specifico (goal free): in presenza di obiettivi specifici il soggetto può focalizzare l'attenzione solo sul caso specifico invece che sulla costruzione di uno schema generale, indirizzando le risorse su aspetti irrilevanti per la costruzione di uno schema generale. Fornendo al soggetto dei problemi generali, si eliminano le parti irrilevanti riducendo il carico cognitivo e si facilita.
L'acquisizione di uno schema generale, e dell'apprendimento. Esercizi svolti: studiare problemi già risolti focalizza l'attenzione sugli stati del problema e i passi compiuti per risolverlo, riducendo il carico cognitivo e il tempo di acquisizione. Attenzione divisa: nell'apprendimento multimediale la presenza di testo e figure crea un effetto di attenzione divisa che aumenta il carico e riduce l'apprendimento: integrando fisicamente testo e figure l'effetto viene eliminato. Ridondanza: quando le informazioni fornite sono ridondanti, elaborarle richiede un inutile aumento di carico cognitivo; eliminando le fonti di informazione non necessarie il tempo di istruzione viene ridotto e l'apprendimento migliora. La teoria di Mayer Approccio tecnologico (apprendimento come processo passivo di consegna e acquisizione di informazioni, può essere migliorato solo con lo sviluppo di software sempre più raffinati), approccio
individuale (apprendimento come processo attivo dell'individuo di interazione col sistema). Tre assunzioni di base:- Concetto della doppia codifica di Paivio (canali diversi per elaborare informazioni visive e uditive);
- Concetto del carico cognitivo (la quantità di informazioni che possiamo elaborare per ogni canale è limitata quindi un carico eccessivo danneggia l'elaborazione);
- Concetto di elaborazione attiva (l'apprendimento richiede la partecipazione attiva dello studente attraverso selezione, organizzazione e integrazione del materiale).
- Multimedialità: informazioni assunte attraverso canali diversi sono più efficaci perché il modello mentale integrato che ne risulta è più ricco di elementi e indizi utili al recupero;
- Vicinanza spaziale etemporale: vicinanza di parole e figure rende più immediata l'integrazione delle informazioni;
3) Rilevanza o coerenza del materiale: un carico cognitivo eccessivo danneggia l'elaborazione quindi non bisogna caricare la presentazione con parole e/o figure irrilevanti o incoerenti;
4) Modalità diversa: si apprende meglio da spiegazioni orali e figure (canale uditivo + visivo) che da testo scritto e figure (doppio carico sul canale visivo);
5) Ridondanza: l'informazione non deve essere presentata in troppi formati che disperdono inutilmente le risorse;
6) Personalizzazione: si apprende meglio da uno stile non formale che da uno formale.
Differenze individuali e tra i media: nei bambini l'efficacia di un tipo di informazione può variare a seconda del tipo di informazione (familiare o no) che si intende trasmettere; negli adulti il diverso impatto di una presentazione multimediale dipende dalle conoscenze generali (memoria semantica) e nelle
Abilità visuospaziali consolidate. Principio delle differenze individuali: i soggetti con scarse conoscenze risentono di materiale mal strutturato perché non possono usare strategie adeguate né hanno riferimenti solidi che possano aiutarli nella comprensione e nell'apprendimento. Viceversa studenti con elevate abilità visuospaziali sono ugualmente danneggiati, perché hanno le abilità ma a causa del materiale inadeguato non possono servirsene. Il problema dell'integrazione delle informazioni codificate ed elaborate dai diversi canali.
Modello della memoria di lavoro aggiornato: il buffer episodico, alle dirette dipendenze del sistema esecutivo centrale, integra le informazioni provenienti dal taccuino visuospaziale e dal loop fonologico fungendo da interfaccia temporanea.
LA COMPRENSIONE DELLA TELEVISIONE La comprensione di scene televisive aumenta con l'età, probabilmente per scarse capacità nel selezionare le informazioni.
Rilevanti e per diverse abilità elaborative e inferenziali; inoltre un fattore potenzialmente importante è il livello di conoscenze generali e specifiche sull'argomento (sensibilità al testo). Messaggio televisivo come attivatore di attenzione: il problema non è porre attenzione, ma distoglierla. Atteggiamento passivo è tipico del giovane spettatore, con lo sviluppo cognitivo aumentano gli atteggiamenti attivi. Modello di Anderson e Levin: lo spettatore è in grado di dividere l'attenzione tra lo schermo e altre attività; la comprensione è migliore quando lo sguardo è rivolto allo schermo, ma l'attenzione uditiva segnala quando è necessario riportare l'attenzione per non far decadere la comprensione; d'altronde, ridondanza, ripetitività e semplicità delle informazioni consentono un'attenzione discontinua senza pregiudicare la comprensione. Armstrong e Greenberg dimostrarono
che il sottofondo televisivo interferisce con i compiti di memoria a breve termine, di elaborazione veloce di materiale linguistico, di risoluzione di problemi, di comprensione di testi, di risoluzione di problemi spaziali, di flessibilità cognitiva. Nell'elaborazione e ricordo delle informazioni televisive, esiste una prima fase di elaborazione delle informazioni, sostenuta dalle abilità verbali del soggetto, e una seconda fase di integrazione e rielaborazione delle stesse alla luce delle conoscenze possedute. Comprensione del testo e comprensione di filmati negli adulti condividono alcune abilità sottostanti quali elaborazione linguistica, conoscenze lessicali, sintattiche, semantiche e l'attivazione di processi inferenziali. Studi successivi su soggetti con una buona e una cattiva comprensione della televisione rilevarono differenze significative nelle abilità visuospaziali e nella tendenza a utilizzare strategie visive. Funzioni di memoria verbale edalla capacità di discriminazione tra informazioni reali e immaginarie. Inoltre, la comprensione del messaggio televisivo può essere influenzata da vari fattori, come l'esperienza precedente, l'interesse personale e la familiarità con il contenuto. È importante sottolineare che la televisione può avere un impatto significativo sulla formazione delle memorie, specialmente nei bambini. Pertanto, è fondamentale educare i giovani spettatori a sviluppare un atteggiamento critico nei confronti dei media e a valutare in modo accurato le informazioni che ricevono. In conclusione, la comprensione del messaggio televisivo coinvolge diverse abilità cognitive e sensoriali. Utilizzando i tag html, possiamo formattare il testo in modo chiaro e leggibile, facilitando la comprensione del contenuto.della televisione e apprendimento. Tuttavia, quando il tempo trascorso davanti alla televisione aumenta, si verifica una diminuzione dell'apprendimento. Questo modello suggerisce che la televisione può essere un mezzo efficace per l'apprendimento, ma solo se utilizzata in modo moderato. Inoltre, la televisione può influenzare anche l'atteggiamento e il comportamento delle persone. Ad esempio, la visualizzazione di comportamenti violenti può portare all'imitazione di tali comportamenti. Allo stesso modo, la pubblicità televisiva può influenzare le scelte di consumo delle persone. In conclusione, la televisione può essere un potente strumento per l'apprendimento e la formazione di conoscenze, ma è importante utilizzarla in modo consapevole e moderato.ti esposti a programmi educativi mostrano un miglioramento nelle loro abilità cognitive e prestazioni scolastiche. Tuttavia, è importante trovare un equilibrio tra il tempo trascorso davanti alla televisione e il tempo dedicato allo studio e ad altre attività.