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Fattori ambientali
• Classi sociali meno abbienti.
• Attività lavorativa: estrazione del
carbone, raffinazione del nichel,
lavoratori del legno e dell’amianto.
Fattori ereditari
• Alcune lesioni precancerose associate
al ca gastrico sono più frequenti nei
familiari di soggetti già colpiti da
questa neoplasia.
• E’ più frequente nei gemelli omozigoti.
• Nella sdr. di Linch tipo II è più
frequente e si associa ad altre
neoplasie.
• Alterazioni genetiche predisponenti
sono l’attivazione del gene cMET e
l’inattivazione di p53.
Helicobacter Pylori
• Batterio Gram negativo che colonizza la
mucosa gastrica ed è responsabile della
comparsa di gastrite cronica superficiale
e della sua evoluzione in gastrite cronica
atrofica.
• L’infezione da H.P. correla con la
comparsa di early gastric cancer di tipo
differenziato e non con la forma
indifferenziata.
• La possibilità di eradicazione di questa
infezione rappresenta una misura
preventiva del rischio di sviluppare il ca
gastrico. Eziopatogenesi
Istopatologia
• Il ca gastrico deriva dalle cellule
mucosecernenti e tende a localizzarsi a
livello di:
Piloro ed antro gastrico (51%)
Corpo gastrico (21%)
Piccola curvatura (18%)
Cardias (7%)
Grande curvatura (3%)
Istopatologia
• Macroscopicamente può essere suddiviso
in 5 sottoclassi:
Ca superficiale (4-12%)
Polipoide (8%)
Ulcerato infiltrante (35-40%)
Fungoide (30%)
Diffusamente infiltrante (10-20%)
Istopatologia
• Microscopicamente viene classificato in:
Tipo intestinale (compatto e a margini ben
definiti)
Tipo diffuso (scarsa coesione intercellulare, con
cellule sparse anche a distanza della massa
tumorale principale)
Tipo misto
Ca epidermoidale, carcinoide ed adenoacantoma
(rari)
Forme inclassificabili
Quadro Clinico
• La maggior parte dei pz. non presenta
sintomi e segni precoci che facilitano la
diagnosi precoce.
• Peraltro i sintomi precoci sono molto vaghi
ed aspecifici: vaghi disturbi epigastrici, lieve
senso di oppressione post-prandiale, senso
di pienezza precoce, raramente dolore
epigastrico, nausea e rifiuto di alcuni cibi
(sarcofobia).
• La comparsa di franca anoressia, calo
ponderale, dolori epigastrici, vomito,
disfagia, ed anemia corrispondono ad un
quadro di neoplasia in fase localmente
avanzata. Quadro Clinico
• Altri sintomi e segni di malattia metastatica
sono: i dolori addominali, l’epatomegalia con
margine irregolare, ascite ed ittero,
l’adenopatia sovraclaveare sin., il riscontro
all’esplorazione rettale di tumefazioni
ovariche (tumore di Krukemberg).
• Le neoplasie della porzione più distale dello
stomaco (piloro e piccola curva) possono
manifestarsi come massa epigastrica.
Diffusione a distanza
• Per via diretta (esofago, duodeno prossimale,
piccole e grande omento, pancreas, mesocolon
trasverso, peritoneo parietale ed ovaio).
• Per via linfatica: avviene per interessamento
successivo di stazioni linfonodali a vari livelli.
– 1° livello: LFN della piccola e grande curva, sopra
e sottopilorici e paracardiaci (tum. distretto sup.).
– 2° livello: LFN art. epatica comune, gastrica sin.,
asse celiaco, ilo ed art. splenica (tum. distretto
medio ed sup.) e paracardiaci (tum. distretto inf.).
– 3° livello: LFN ilo ed art. splenica (tum. distretto
inf.), legamento epato-duodenale, regione
retropancreatica, vasi mesenterici, paraaortici ed
arteria colica media.
• Per via ematica: fegato, osso, cervello, polmone.
Iter Diagnostico
• Rx prime vie digerenti (a doppio contrasto)
• EGDS (se possibile con sonda ecografica).
Stadiazione
• TC torace ed addome (eventualmente cranio)
• Scintigrafia ossea
• Marcatori: CEA, Ca19-9
Diagnosi Differenziale
• Ulcera gastrica
• Gastrite cronica
• Tumori benigni (polipi, leiomiomi, lipomi)
• Tumori non epiteliali (leiomiosarcomi,
leiomioblastomi)
Programmi di screening
• In Giappone, dove il ca gastrico ha
un’incidenza particolarmente elevata, sono
stati attuati programmi di screening di massa
con EGDS ed esame radiologico ottenendo
un significativo aumento delle diagnosi in
fase precoce (da 3,8% a 34,5%) ed un
parallelo incremento della sopravvivenza.
• Nei Paesi Occidentali per motivi
epidemiologici ed economici questi
programmi non sono stati attuati.
Principi di Terapia
• L’impossibilità di una diagnosi precoce è la
causa principale dei risultati deludenti della
terapia di questa malattia.
• La chirurgia ha successo (sopravvivenza a 5
anni del 70%) solo nei pz. con tumore in fase
iniziale.
• L’80-85% dei pz. con interessamento della
sierosa e/o dei linfonodi sviluppano una
recidiva di malattia.