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TUMORI CUTANEI NON TUMORI DEL COLON, DEL
MELANOMA E TUMORI POLMONE E DELLA VESCICA
MAMMARI
Tumori e disuguaglianze per livello sociale:
• Polmone, stomaco, vie aeree, cervice sono più elevati nelle classi basse.
• Colon, mammella, melanoma, ovaio sono maggiori nelle classi elevate.
Già in passato era stato evidenziato che pazienti a bassa scolarità potessero avere una minore probabilità di
sopravvivenza, in particolare per tumori operabili e con prognosi migliore se diagnosticati precocemente;
questi risultati suggerivano la presenza di barriere di accesso a trattamenti efficaci da parte dei gruppi di
popolazione più svantaggiati. Le analisi più recenti relative ai dati del Registro Tumori Piemonte e dello
Studio Longitudinale Torinese sembrano purtroppo confermare queste ipotesi.
Incidenza e Prevalenza costituiscono i principali indicatori di domanda dei servizi sanitari.
• Servizi diagnostici e terapeutici.
• Servizi di follow up.
• Servizi assistenziali (infermieristici etc).
• Servizi sociali.
• Servizi di recupero e reinserimento lavorativo.
L’incidenza di tumori aumenta come effetto collegato all’invecchiamento della popolazione. Migliora la
sopravvivenza per una diagnosi più precoce e per migliori trattamenti.
Aumenta il numero di persone che hanno o hanno avuto un tumore e che richiedono servizi sanitari. Le
persone affette da tumori hanno un’età sempre più avanzata. 5
CONCLUSIONI: si stima che complessivamente nel nostro paese vi siano attualmente 1.400.000 persone
che hanno avuto diagnosi di tumore e che il numero sia in rapido aumento. Sono evidenti le implicazioni
che un simile carico di patologia, nelle sue varie fasi di diagnosi, di trattamento, di riabilitazione, di
controllo nel tempo e con le sue conseguenze di invalidità, comporta per il servizio sanitario e, più in
generale, per la società.
STORIA NATURALE DELLE NEOPLASIE.
Consiste nell’evoluzione propria del tumore, indipendentemente da qualsiasi terapia e le conseguenze di
tale evoluzione sul paziente.
Conoscere la storia naturale di un tumore facilita alcune decisioni diagnostiche e terapeutiche:
Conoscere le prime alterazioni rilevabili obiettivamente associate a uno stadio precoce di malattia
permette di formulare programmi di screening e di rimuovere il tumore precocemente
Conoscere quali sedi siano tipicamente coinvolte da metastasi consente un loro controllo nel
tempo
Conoscere come interventi terapeutici influiscano sulla storia naturale consente di evitare terapie
che non offrono vantaggi rispetto al non trattamento
Conoscere come un determinato tumore causi sintomi e conduca a morte aiuta l’oncologo a
predisporre forme ottimali di una terapia palliativa
Fisiopatologia dei tumori:
L'unità funzionale e strutturale di base di tutti gli organismi è la cellula. La maggior parte dei tessuti umani è
costituita da cellule in continuo rinnovamento; una volta riprodotte, le cellule si differenziano, assumendo
le caratteristiche morfofunzionali delle cellule mature e perdono la capacità di moltiplicarsi. Le cellule
vanno incontro al processo di apoptosi.
Le neoplasie sono il risultato dello sviluppo di cloni cellulari mutati che traggono origine da una singola
cellula mutata a seguito di mutazioni determinatesi a livello genico, soprattutto a carico degli oncogeni.
Gli oncogeni, che nella loro versione normale vengono chiamati proto-oncogeni o c-onc, sono geni che
svolgono compiti essenziali nel regolare le funzioni fondamentali della cellula.
Gli oncogeni dominanti sono quelli per i quali basta l'alterazione di uno solo dei due alleli per promuovere
la trasformazione neoplastica (Ras, Abl, Bcl2, Neu).
Gli oncogeni recessivi o anti-oncogeni sono geni per i quali è necessaria l’alterazione di entrambi gli alleli
presenti per promuovere la trasformazione neoplastica (p53).
La cancerogenesi è il processi attraverso il quale le cellule normali si trasformano in cellule tumorali. È da
considerarsi un processi a più stadi:
1. Iniziazione: è l’evento primario della trasformazione neoplastica. Costituisce la fase precoce della
cancerogenesi in cui avvengono le alterazioni irreversibili a carici del patrimonio genetico provocate
da vari agenti o sostanze cancerogene.
2. Promozione: in questa fase avvengono cambiamenti del regolamento della proliferazione cellulare,
nel trasporto di membrana e nel metabolismo. Può avvenire subito dopo l’Iniziazione oppure dopo
un tempo più lungo di latenza. Avviene a causa dell’azione promuovente di una sostanza, ma
quest’azione promuovente può essere reversibile e si manifesta solo dopo una certa dose soglia.
3. Progressione: Il tumore acquisisce le caratteristiche di malignità, cioè invasività, capacità di
metastatizzare, interferenza con il metabolismo dell’ospite fino alla cachessia. 6
Aspetti della crescita cellulare
Anomalie qualitative
1. Displasia
modificazione della cellula matura in dimensioni, aspetto e
organizzazione cellulare
provocata da stimolo esterno
D. lieve: reversibile
D. media: irreversibile
D. grave: perdita della differenziazione cellulare. Corrisponde al
carcinoma in situ
2. Metaplasia
Comparsa ex novo di cellule ben differenziate, normalmente assenti
in esso e che sostituiscono le cellule mature abitualmente presenti
Processo reversibile se lo stimolo viene meno
Processo che progredisce fino alla displasia se lo stimolo persiste
Anomalie quantitative
1. Ipertrofia
Aumento del volume di un tessuto o organo per ingrandimento
volumetrico delle cellule
2. Iperplasia
Aumento reversibile del numero di cellule
Non alterazioni morfo-funzionali
Anomalie quantitative e qualitative
1. Neoplasia
Aspetti della crescita neoplastica:
- Tutti i tumori hanno un’origine monoclonale.
- Anaplasia.
- La cellula acquisisce caratteristiche morfologiche più immature.
- Neoplasia: neoformazione di tessuto caratterizzato dalla presenza di cellule atipiche (atipie
differenziative, morfologiche e biochimiche) ed accrescimento autonomo, continuo e progressivo.
I tumori benigni hanno una crescita lenta, centrale ed espansiva, con struttura morfologica molto simile al
tessuto di origine. Il metabolismo del tumore non interferisce con quello dell’ospite. Non si hanno
metastasi.
I tumori maligni hanno crescita rapida, periferica ed infiltrativa, con struttura morfologica molto diversa dal
tessuto di origine. Il metabolismo del tumore interferisce con quello dell’ospite; si hanno metastasi e
recidive dopo l’asportazione.
CARATTERISTICHE DELLA CELLULA NEOPLASTICA
Aspetti microscopici
1. Pleomorfismo (cellule diverse in dimensioni e aspetto all'interno della
stessa neoplasia)
2. Ipercromatismo
3. Polimorfismo (nuclei più grandi e diversi tra loro)
4. Aneuploidia (numero di cromosomi variabile)
5. Anomalie cromosomiche (traslocazioni, addizioni, delezioni, siti fragili)
6. Perdita della capacità di differenziazione
Alterazioni delle caratteristiche biochimiche
Produzione di antigeni associati al tumore
Produzione di ormoni o sostanze simil-ormonali
Produzione di peptidi ad azione regolatoria
Aumento della glicolisi anaerobia
Perdita di adesività e coesività
Instabilità cromosomica
Facilità di andare incontro a ulteriori mutazioni del DNA
Capacità di metastatizzare
Il normale ciclo cellulare comprende:
- Fase G0: fase di riposo.
- Fase G1: la cellula produce RNA, proteine .
- Fase S: sintesi di DNA e componenti cellulari.
- Fase G2: sintesi completa di RNA e altre proteine.
- Fase M: mitosi (profase, metafase, anafase, telofase). 7
La crescita tumorale invece ha come caratteristiche l’immortalità delle cellule trasformate (perdita
dell’apoptosi), riduzione dell’inibizione da contatto e perdita della necessità di ancoraggio. È un bilancio tra
processi attivi legati alla frazione proliferante e alla
capacità di moltiplicazione cellulare da una parte e
processi passivi di perdita cellulare dall’altra.
Nei tumori solidi il ritmo di crescita non è esponenziale
bensì è gompertziano. Infatti solo inizialmente la
crescita è esponenziale.
Successivamente, nelle fasi avanzate, parallelamente
alla comparsa di segni e sintomi clinici, la velocità di
crescita si riduce per aumento della durata del ciclo
cellulare, diminuzione della frazione di crescita e
aumento della perdita cellulare
La condizione base per la crescita del tessuto neoplastico è la possibilità di nutrizione del tessuto stesso,
cioè la possibilità di creare nuovi vasi sanguini. Il tumore infatti necessita di approvvigionamenti nutritizi
che implicano la formazione di nuovi vasi. Le cellule neoplastiche producono fattori che sono direttamente
angiogenetici (VEGF, bFGF). È un processo che avviene molto precocemente.
Il processo di metastatizzazione seleziona gli stipiti cellulari in grado di superare le diverse barriere
anatomiche molecolari e cellulari che si frappongono all'impianto a distanza.
Due teorie possono spiegare il processo:
1. Teoria stocastica: la disseminazione è preferenziale a organi diversi in base a fattori meccanici.
2. "Seme e suolo fertile": la propensione a dare metastasi è determinata da fattori non casuali, legati
alla capacità della cellula neoplastica di impiantarsi e crescere in un determinato contesto
tessutale.
La metastatizzazione si compone di varie fasi:
- Fase 1: distacco della cellula tumorale dal tessuto di appartenenza (ridotta espressione di molecole
adesive dette caderine).
- Fase 2: degradazione della matrice extracellulare (attraverso enzimi proteolitici) e migrazione fino
ai vasi.
- Fase 3: arresto della cellula neoplastica nel letto capillare dell'organo bersaglio (attraverso
molecole come le integrine, molecole adesive leucocitarie).
- Fase 4: crescita delle cellule neoplastiche nell'organo bersaglio (importanti i fattori di crescita).
I tumori possono diffondere in modo continuo (o locale) oppure per propagazione a distanza (linfatica,
ematica, endocavitaria). La sede di diffusione è influenzata dalla sede della neoplasia, dall’istologia e dalla
reattività immunitaria.
Il tumore si propaga localmente mediante uno sviluppo centrifugo a partire dal focolaio microscopico
iniziale; le cellule alla periferia hanno metabolismo e proliferazione più attivi rispetto a quelle centrali, a
causa di un gradiente di ossigeno e metaboliti. Si estende secondo direttrici: importanti direttrici sono i
piani di