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Estratto del documento

- VIRTÙ E APPROCCI COMUNITARI

Questo approccio difende l’ideale comunitario del bene comune. I scrittori in questo caso spesso

considerano il loro lavoro come se fossero radicati nella teoria delle virtù di Aristotele.

Sen

L’approccio di Sen , solitamente include beni come la buona salute, l'istruzione, e così via, ma Sen

sostiene che il contenuto preciso di questi beniè determinato dalla società nel processo di

deliberazione pubblica. Parte II

CAP 4- INDIVIDUI, NORME, GIUDIZI ETICI

Perchè una persona si comporta in un certo modo? Perchè compra un certo prodotto piuttosto che

un altro? Perchè una persona va a votare e un’altra no? (...) L’Economia Neoclassica mainstream ha

un modo semplice ed efficace per rispondere a queste domande: specificando le preferenze

dell’individuo in termini di funzione di utilità e preferenze, e di vincoli cui è sottoposto (tempo;

reddito; prezzi di beni/servizi), assumendo che l’individuo proverà a massimizzare l’utilità sotto i

vincoli dati. Tale approccio è usato per capire il comportamento individuale nelle attività

economiche standard (comprare/vendere ecc.) ma anche, meno frequentemente, per capirne il

comportamento in area politica e sociale (quanti figli avere, per chi votare ecc.). Ciò vale sotto le

assunzioni che:  gli individui sono egoisti, cioè la loro utilità dipende solo da ciò che li

riguarda direttamente

 l’utilità non dipende da che tipo di persone sono e se sono guidate o

meno da valori etici

Ciò solleva delle domande:

 le persone sono effettivamente egoiste o si preoccupano anche di ciò che

accade agli altri e in generale sono influenzati da valori etici?

 se si preoccupano degli altri e hanno valori etici, come incorporano tutto ciò

nell’approccio di massimizzazione dell’utilità?

 se le persone seguono le norme e hanno valori etici, qual è la natura di

questi?

 da dove provengono queste norme e valori? cosa li determina e come

cambiano nel tempo?

L’AGENTE OTTIMIZZATORE ED EGOISTA

Assunzione di base nell’Eco.Neoclassica è che l’agente sia RAZIONALE. Simon distingue tra:

Razionalità sostanziale: quando il comportamento è adeguato al raggiungimento di certi obiettivi

entro i limiti posti dai vincoli. In questo caso il comportamento razionale dipende dal solo rispetto

degli obiettivi e dalle preferenze (economisti)

Razionalità procedurale: quando il comportamento è il risultato di appropriate ponderazioni. In

questo caso il comportamento dipende dal processo che lo genera (psicologi).

Un individuo può scegliere tra varie combinazioni di beni, ad es. libri e mele (VEDERE

GRAFICO). Ciò dipende dalla scelta del consumatore, ma egli non può consumare una qt. infinita:

deve scegliere la combinazione soddisfacendo i vincoli cui è sottoposto. Asse verticale: mele; Asse

orizz: libri. Entro la linea YY sono contenute le combinazioni che soddisfano ed esauriscono

dell’individuo. Ma quale combinazione scegliere? Egli avrà delle

completamente il reddito

preferenze e queste sono: razionali; complete (per ogni 2 combinaz. il consumatore può scegliere

l’una o l’altra o rimanere indifferente); transitive ( se la combinaz. x è meglio di y, e y è meglio di

z, preferirà x a z). Posso rappresentare le preferenze tramite la funzione di utilità, in base alla quale

se il consumatore preferisce la combinazione x a quella y U(x)>U(y). Rappresento tali funzioni

di utilità tramite 3 curve di indifferenza I₁,I₂,I₃ che rappresentano funzioni di utilità sempre

maggiori. Lo schema rappresenta la proprietà della completezza (ogni punto è su una curva di

indiff.) e quella della transitività (perchè le curve infatti non si intersecano), inoltre rispetta ulteriori

proprietà delle preferenze:

 l’individuo preferisce combinazioni composte da più di 1 bene

 preferisce combinazioni bilanciate, piuttosto che quelle estreme (per questo sono convesse

verso l’origine)

 vuole massimizzare la sua utilità, e le combinazioni preferite hanno U più alta

In base a tutto ciò l’individuo sceglierà la combinazione del punto E, cioè quella che lo porta sulla

curva di indifferenza più alta, nel rispetto del vincolo.

In più ci sono 5 assunzioni implicite importanti:

1. il consumatore ha tutte le info necessarie sui beni e sulle loro proprietà

2. ha piena certezza sul futuro, conosce perfettamente le conseguenze delle sue azioni, senza

rischio.

le preferenze sono soggettive, e non c’è nessun motivo ulteriore nel giustificarle agli altri se

3. dire semplicemente “preferisco x a y”

non

4. il consumatore si concentra solo sulle conseguenze di ciò che fa, cioè cosa e quanto

consuma, non sulle motivazioni

5. si concentra solo su ciò che lo riguarda direttamente, non anche su cosa/quanto consumano

gli altri, cosa comporta il suo consumo sugli altri ecc.

Queste assunzioni, aggiunte al concetto di razionalità formano la concezione neoclassica dell’Homo

Economicus. Vediamo perchè queste assunzioni sono problematiche:

1. nel mondo reale è quasi impossibile conoscere tutte le caratteristiche di un prodotto ed

essere ben informati nel prendere decisioni ottimali. Ottenere info è costoso e non si sa quante ne

siano necessarie. E’ per questo che Simon sostiene che la razionalità sostanziale ha senso in contesti

di analisi molto semplificati. Pur considerando la razionalità come assunzione convenzionale x lo

studio dei comportamenti, anche in contesti semplici possiamo dire che i consumatori sono

effettivamente razionali? Esempio: sono stati intervistati 2 gruppi di circa stesso numero di persone

per capire quali di due cure alternative preferiscono per fronteggiare una nuova malattia che si

suppone ucciderà 600 persone. A un gruppo è stato chiesto di scegliere tra 2 programmi: uno che

600 con ⅓ di probab. e che non salverà nessuno con ⅔

salverà 200 persone e un altro che ne salverà

probabilità: il 72% ha preferito il primo programma. All’altro gruppo è stato chiesto di decidere tra

un programma che provocherà la morte di 400 persone e un altro che salverà tutti con l’⅓

e che lascerà morire 600 persone con ⅔ probabilità: il 78% ha preferito il secondo. I

probabilità,

programmi erano gli stessi, ma i loro effetti erano stimati diversamente in termini di morti e

sopravvissuti: ciò ha determinato le scelte. Queste non sembrano essere razionali in senso

economico, ma il modo in cui erano strutturate le scelte ha influito sulle decisioni delle persone

2. la seconda assunzione è chiaramente irrealistica, perchè molte azioni hanno conseguenze

che si manifesteranno nel futuro. Quando si ha incertezza sul futuro bisogna aggiungere un altro

requisito, conosciuta come condizione di indipendenza. Nell’ipotesi di certezza ciò che serve per i

livelli di utilità e il loro ordine, non la loro grandezza. Se A è preferito a B, tutto ciò che conta è

U(A)› U(B), non anche l’entità di U(A)-U(B). Il punto generale è che i requisiti di razionalità in

assenza di certezza sono più forti che in presenza di certezza, perchè essa riguarda non solo la

razionalità nella preferenza e nella scelta, ma anche in ciò che si crede (opinione). Seguendo

Keynes e Knight possiamo distinguere tra situazioni di incertezza e situazioni di rischio. Quella di

rischio è quando un evento può essere ripetuto tante volte nelle stesse condizioni (lanciare una

moneta, o un dado)così che siano possibili delle probabilità oggettive dei risultati, le situaz di

incertezza sono quelle in cui un evento si ripete in condizioni molto diverse , così che non possiamo

stimare il risultato. Vari metodi sono stati utilitzzati per studiare questo tipo di situazioni, e tutti si

allontanano dagli assiomi della teoria di utilità attesa, e non si capisce cosa significhi “razionalità”.

3. la terza assunzione evidenzia il fatto che non esistono valide ragioni per cui un individuo

preferisce alcune combinazioni ad altre e tutto ciò che importa è una certa coerenza delle preferenze

(sopratt, transitività). Se uno preferisce mangiare cinese o una pizza è irrilevante nel giudicare se un

individuo è razionale o no, mentre invece lo è che le sue preferenze siano complete, transitive e che

max l’utilità.

Tutto ciò per dire che se la razionalità non è ben definita e le persone nei fatti spesso non sono

razionali , vuol dire che le persone sono guidate da molte altre considerazioni, che potrebbero

includere giudizi etici

EGOISMO, ALTRUISMO E VALORI ETICI

Gli individui non sono solo massimizzatori egoisti, non si comportano per soddisfare solo i loro

interessi, ci sono da considerare emozioni, simpatia, valori morali, idee di equità...

Kahneman: fa interviste su scenari ipotetici. Se ci fosse una bufera e il ferramenta locale

aumentasse i prezzi delle pale da neve, l’82% dei rispondenti ritiene che ciò sia ingiusto perchè si

sta approfittando della sfortuna della gente e basta, visto che i costi di produzione non sono

aumentati.

Un gioco standard per testare come i soggetti cooperano e si fidano degli altri è quello per cui i sogg

mettono in un barattolo del denaro, che sarà aumentato e condiviso con gli altri individui del

il ritorno complessivo sarebbe alto, ma l’individuo

gruppo. Se tutti agiscono cooperativamente

singolo è portato ad agire egoisticamente. In ripetuti esperimenti si vede che i sogg inizialmente

tendono a cooperare, ma dopo aver capito che gli altri soggetti defezionano, lo fanno anche loro e

ognuno si comporta egoisticamente. Fehr e Gateher: modificano leggermente il gioco per

permettere ai giocatori, a loro svantaggio, di punire chi agisce egoisticamente. E’ venuto fuori che

le persone puniscono chi defeziona, la punizione riduce il comportamento egoista. Il fatto che i

disertori vengono puniti fa capire che gli individui si preoccupano della giustizia.

2 fenomeni contraddicono l’idea che i soggetti agiscono solo egoisticamente

A. essi seguono norme e codici di condotta, anche se spesso a loro svantaggio

B. spesso agiscono in modo da far sembrare che si preoccupano per gli altri

Non tutte le norme contengono valori etici (es: la guida a destra o a sinistra), ma non rispettando le

norme che pur non indicano niente di intrinsecamente giusto o sbagliato si può essere comunque

accusati di essere non etici, perchè p

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
51 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher matty_91 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Gestione etica d'impresa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof De Muro Pasquale.