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GLICOGENOLISI
Degradazione dei depositi di glicogeno, grazie all’azione dell’enzima “Glicogeno-
Fosforilasi” (-> stacca i monomeri di glucosio dalla forma 1-4 ottenendo monomeri di
glucosio-1-fosfato = reazione fortemente positiva = non richiede ATP).
= la degradazione del glicogeno avviene mediante “scissione fosforo litica” dei legami 1-4-
glicosidici, catalizzati dall’enzima: GLICOGENO FOSFORILASI. (senza l’uso di ATP si
ottengono monomeri). (reazione reversibile).
-> La FOSFORILASI (enzima) è un dimero (2 subunità =) con siti di legame multipli, dove i
legano i nucleotidi adeninici (ATP e AMP) e la serina + ha una molecola di PIRIDOSSAL-
Pi (x attività catalitica) (vi è vitamina B6).
Il glucosio-1-fosfato prodotto dalla fosforilasi deve essere convertito in glucosio-6-fosfato
grazie alla: FOSFOGLUCOMUTASI.
EPINEFRINA (nei muacoli) e GLUCAGONE (nel fegato) stimolano l’attivazione
della: glicogeno-fosforilasi, che sarà inibita da un eccesso di ATP ed attivata da alte
concentrazioni di AMP.
L’enzima glicogeno-fosforilasi esiste in 2 forme distinte:
1. T (testa meno attiva)
2. R (rilassata, più attiva)
quando nei muscoli diminuisce la disponibilità di glicogeno, a partire dagli aa
ramificati si forma ALANINA, k passa nel fegato dove le viene tolto il gruppo
amminico (deamminazione) ottenendo: ammoniaca + 1 scheletro carbonioso dal
quale si ottiene glucosio utilizzabile come fonte energetica.
Glicogeno muscolare = carburante di riserva x attività
Glicogeno epatico = riserva x mantenere i livelli ematici di glucosio. A digiuno i
livello di glicogeno epatico durano dalle 12 alle 24 h (e dipende dalla presenza o
meno di attività fisica)
Concentrazione di glicogeno epatico = 400 mmoli (65gr/kg)
Concentrazione di glicogeno muscolare = 85 mmoli (14gr/kg)
TAPPE METABOLICHE DELLA GLICOGENOLISI:
1°. La degradazione del glicogeno inizia con l’enzima glicogeno-fosforilasi (k necessita
della presenza di Piridossal-5-fosfato = VITAMINA B6)
glicogeno + Pi -> glucosio-1-P -> glicogeno sempre + corto
grazie alla presenza di enzima de ramificante (rompe legami alfa-1-4)
2°. Formazione di glucosio-1-Pi
Eliminata la sua ramificazione, la glicogeno-fosforilasi può riprendere la sua attività fino al
raggiungimento della successiva “destrina” limite (in cui interverrà di nuovo un enzima de
ramificante etc..)
La glicogeno-fosforilasi è il punto di regolazione nel processo di mobilizzazione del
glicogeno, nel fegato e nel muscolo sono presenti isoenzimi diversi k consentono
una regolazione organo-specifica del processo.
Qual è il destino del glucosio-1-fofato nel muscolo e nel fegato?
Nb: in condizioni fisiologiche il glucosio-1-fosfato è una mol ionizzata ed intrappolata
all’interno della cell, convertito in glucosio-6-Pi nella reazione catalizzata dalla
fosfogucomutasi.
- Nel muscolo: il glucosio derivante dal glicogeno, nella forma glucosio-6-Pi può
entrare nella via gli colitica bypassando il passaggio iniziale di attivazione
catalizzato dall’esochinasi. = guadagno netto x molecola di glucosio: 3 molecole di
ATP
- Nel fegato: il glucosio-6-Pi proveniente dal glicogeno è defosforilato dalla glucosio-
6-fosfatasi e quindi viene rilasciato nel torrente ematico
PRODOTTI DELLA REAZIONE:
- 90% glucosio-1-fosfato
- 10% glucosio libero
Destino del GLUCOSIO-Pi:
Glucosio-1-pi che gliucosio-6-pi sono interconvertibili grazie ad enzima: fosfoglucomutasi.
NB: nelle cell epatiche e renali vi è l’enzima che converte il glucosio-6-pi in:
glucosio + Pi (enzima assente negli altri tessuti !!! incluso il muscolo !!!)
GLUCONEOGENESI
Sintesi di glucosio a partire da fonti non glucidiche.
Sintesi a partire da PIRUVATO (metabolita del Ciclo di Krebs, molecola non glucidica).
Avviene negli epatociti (fegato) con conseguente immissione di glucosio nel sangue.
consumo die di glucosio: circa 160 gr/die (75% snc)
Altri tessuti che usano glucosio: snc, eritrociti, testicoli, rene, tessuti embrionali. ->
via importante per garantire un adeguato apporto di glucosio ai tessuti insulino-
dipendenti e i muscoli durante es intenso.
Tra i pasti e durante es lunga durata il glucosio viene consumato e sintetizzato da
precursori non glucidici: neoglucogenesi.
La glicogenesi NON è l’inverso della glicolisi: usa solo 7 (di 10) tappe (inverse) della
glicolisi
NB: 3 reazioni della glicolisi sono irreversibili: la 1 – 3 – 10* -> (irreversibili)
catalizzata da una variazione di energia libera (delta-G) molto negativa !!!
*10 -> dalla quale prende avvio la neoglucogenesi
SUBSTRATI GLUCONEOGENSI:
- piruvato
- lattato
- glicerolo
- aa
- intermedi Ciclo Krebs
non entrano nella gluconegensi:
- acidi grassi
- Acetil-CoA
avviene a livello: fegato (x la maggiore) e reni ed intestino (in minoranza)
NON può avvenire in contemporanea alla glicolisi !!!! (ma ha 7 enzimi in comune
con essa)
Ha 4 enzimi diversi dalla glicolisi: piruvato-carbossilasi, fosfoenolpiruvato, fruttosio-
1,6-bifosfato, glucosio-6-fosfatasi
La reazione che dal glucosio-6-Pi porta a glucosio e che da fruttosio-1,6-fosfato
porta a fruttosio-6-Pi è catalizzata da una FOSFATASI (invece k una chinasi)
La reazione che porta alla formazione del fosfoenolpiruvato dal priuvato avviene
grazie alla PIRUVATO-CARBOSSILASI
TAPPE METABOLICHE GLUCONEOGENSI:
1. formazione di PEP (fosfoenolpiruvato) da priuvato = reazione endoergonica =
consumo energia -> 2 enzimi: piruvato-carbossilasi e pep-carbossichinasi (PEPCK)
+ coenzima: Biotina (VITAMINA B7).
2. Formazione di Ossalacetato che esce dal mitocondrio tramite carrier dopo essere
stato convertito in Malato
3. Enzima PEPCK converte il PEP in fruttosio-1,6-bifosfato -> a sua volta convertito in
fruttosio-6-Pi
enzima: glucosio-6-fosfatasi è presente solo nel fegato e nel rene !!!! e permette il
rilascio di glucosio dalla membrana plasmatica al circolo ematico.
Come avviene la regolazione coordinata di gluconeogenesi e glicolisi ?
Regolazione enzimatica allosterica o ormoni-dipendente.
- enzima PFK-1 (FOSFOFRUTTOCHINASI) nella glicolisi
- enzima Fruttosio-1,6-bifosfatasi nella gluconeogenesi
nel fegato sono presenti anche:
- piruvato-chinasi (glicolisi)
- piruvato-carbossilasi (gluconeogensi)
La carica energetica ne determina quale delle 2 vie deve essere attivata e regolata.
PRINCIPALE regolatore delle 2 vie: FRUTTOSIO-2,6-BIFOSFATO
Il bilancio delle 2 attività enzimatiche e i livelli di fruttosio-2,6-bifosfato sono regolati
da: GLUCAGONE ed INSULINA (= principali ormoni di regolazione del
metabolismo).
SCHEMA RIASSUNTIVO:
possibili destini del glucosio-6-Pi:
a) glicogeno-sintesi
b) glicogeno lisi
c) conversione in piruvato -> a)Acetil-CoA b)Lattato c)Amminoacidi
d) glicolisi
e) gluconeogensi ROS E ANTIOSSIDANTI
ROS = specie attive dell’O2 e OSSIDO NITRICO, se in eccesso (non in condizioni
fisiologiche) danno a:
- lipidi (membrane)
- lipoproteine
- proteine (alterazione funzioni)
- carboidrati
- acidi nucleici (DNA e RNA)
RADICALI LIBERI = specie molecolari contenenti 1 o + elettroni spaiati negli orbitali
periferici degli atomi -> conformazione k li rende instabili e pronti a reagire con atomi di
molecole vicine (a cui poter sottrarre elettroni).
SPECIE REATTIVE DELL’O2 + importanti a livello biologico:
- Anione superossido (O2e-)
- Periossido di idrogeno (H2O2)
- Radicale ossidrilico (OH) -> forma + dannosa, prodotta dai leucociti (x sconfiggere il
patogeno)
I ROS sono sempre pericolosi?
In condizioni fisiologiche no, partecipano alla reazione antimicrobiotica (vs patogeni) e
attivano le protein-kinasi.
Le specie reattive
1. dell’O2 si dividono in: a) radicaliche b) non radicaliche
2. dell’azoto
tutte le specie chimiche reattive possiedono attività ossidante: il radicale può
reagire con una molecola vicina (bersaglio) formando una nuova molecola ossidata
(cioè un nuovo radicale con un elettrone spaiato)
l’ossidazione (=trasferimento di un elettrone o +) è la base dello: stress ossidativo.
Come si formano i Radicali Liberi ?
In condizioni normali le cell producono ROS (respirazione cell, reazioni enzimatiche,
fosforilazioni, difesa immunitaria) ma sono piccole quantità che vengono tollerate e
inattivate dai sistemi antiossidanti.
(O2 è altamente reattivo ai ROS = DANNEGGIAMENTO CELL)
Principali fonti di ROS:
- Fumi industriali e da sigaretta
- Raggi UV e raggi X
- Infiammazione
- Mitocondri (respirazione)
- Inquinamento atmosferico o da cibi
In condizioni di IPOSSIA o IPEROSSIA l’O2 molecolare viene trasformato in ROS (dannosi
x omeostasi).
O2 e respirazione: 2 fasi:
1. glicolisi = da 1 mol di glucosio a 2 mol di piruvato
2. respirazione cell = piruvato reagisce con O2 e forma CO2 + H2O (k permetto
l’eliminazione di H+)
I RADICALI (molecole neutre) ottenuti da:
1. scissione emolitica + 2. Scissione etero litica
Gli anti-ossidanti possono essere assunti senza problemi? NO, xk se in eccesso diventano
pro-ossidanti pure loro !!!
i danni dei ROS sono reazioni a catena = danni estesi a + cell = causa di patologie
degenerative come: arteriosclerosi, artrosi, patologie infiammatorie croniche,
tumori.
ROS danni a:
- membrana
- mitocondri
- DNA ACIDI NUCLEICI
- presenti nel nucleo cell di tutti i viventi
- DNA e RNA
- Portatori dell’informazione genetica
- Polimeri formati da + monomeri detti: nucleotidi*
I nucleotidi sono formati da:
1. radicale fosforico (o gruppo fosfato)
2. zucchero monosaccaride pentoso (ribosio o desossiribosio)
3. base azotata (purina o pirimidina)
BASI AZOTATE:
- Puriniche -> guanina, adenina
- Pirimidiniche -> uracile, tiamina, citosina
I nucleotidi di DNA e RNA si differenziano per le basi azotate e lo zucchero:
- DNA: desossiribosio, A – G – C –T
- RNS: ribosio, A –G –C U
DNA: 2 filamenti a doppia elica collegati da legami idrogeno e avvolti in una doppia
spirale (elica). Il collegamento avviene tra le basi azotate: A-T e C-G.
Presente solo nel nucleo.
RNA: è formato da un solo filamento avvolto ad elica. Tipi di RNA:
- RNAmessaggero (mRNA) = portatore di info
- RNAribosomiale (rRNA) = componente ribosomi + sede di sintesi proteica)
- RNAtransfer (tRNA) = traduzione info
- tsnRNA = funzioni regolatrici
Presente sia nel nuclo che nel citosol.
REPLICAZIONE DNA
Semi-conservativa.
- fase 1: ELICASI = rottura dei legami tra le basi azotate x aprire la doppia elica
(lettura le