Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
Nozioni giuridiche fondamentali: lo Stato, Forme di Stato e forme di governo Pag. 1 Nozioni giuridiche fondamentali: lo Stato, Forme di Stato e forme di governo Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nozioni giuridiche fondamentali: lo Stato, Forme di Stato e forme di governo Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CARATTERISTICHE DELLO STATO COSTITUZIONALE:

--> si ispira al costituzionalismo liberaldemocratico, rappresenta un’evoluzione dello stato di diritto:

1) Si basa sul suffragio universale, la segretezza e libertà del voto, le elezioni periodiche, il pluralismo e

il pluripartitismo.

2) L’ordinamento si fonda su una Costituzione rigida (e in genere scritta), alla quale è sottoposto lo stesso

potere sovrano.

3) I diritti dell’uomo hanno il primato su ogni altro valore (nello Stato sociale, peraltro, alla tutela dei

diritti civili e politici si aggiunge quella dei diritti sociali).

4) È garantito il rispetto del principio di uguaglianza formale e sostanziale .

5) La sovranità appartiene al popolo: il diritto e lo Stato trovano il loro fondamento nella volontà dei

consociati.

6) La principale tecnica di adozione delle decisioni politiche è il principio di maggioranza.

7) È realizzata la separazione dei poteri

8) Il potere legislativo è attribuito ad Assemblee rappresentative (elettive).

9) I diritti dei cittadini sono garantiti dall’attività di giudici indipendenti

10) È previsto il controllo di costituzionalità delle leggi ad opera dei giudici (controllo diffuso) oppure di

appositi tribunali costituzionali (controllo accentrato).

11) Vige il principio di laicità: la sfera politica è autonoma da quella religiosa, lo Stato non privilegia

alcuna confessione ma le rispetta tutte.

La Repubblica italiana è uno Stato sociale che si ispira al costituzionalismo liberaldemocratico e ha le

caratteristiche dello Stato costituzionale.

COME SI OTTIENE LA CITTADINANZA ITALIANA:

I modi in cui la cittadinanza può essere acquistata o perduta sono disciplinati dalla legge (in Italia, si tratta

della legge n. 91 del 1992 e relativo regolamento di esecuzione modificati in senso restrittivo dalla legge

94/2009).

La cittadinanza italiana viene acquistata:

A) con la nascita per:

- ius sanguinisi --> il figlio, anche adottivo, di padre o di madre cittadini italiani, ovunque sia nato

- ius soli --> chi è nato in Italia da genitori entrambi ignoti o apolidi, o che non comunicano la loro

cittadinanza al figlio secondo la legge dello Stato al quale questi appartengono

B) lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento

della maggiore età, diviene cittadino se entro un anno dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana.

C) su istanza dell’interessato rivolta al Sindaco del Comune di residenza o all’autorità consolare e in

particolare:

- dal coniuge, straniero o apolide, di un cittadino/cittadina italiani qualora ricorrano determinate condizioni

(che dopo il matrimonio risieda in Italia per almeno due anni o che siano decorsi almeno tre anni dalla

data del matrimonio e in costanza del medesimo: i termini sono dimezzati in presenza di figli);

- dallo straniero che possa vantare un genitore o un ascendente in linea retta di secondo grado che sia

cittadino italiano per nascita;

- dallo straniero, che abbia raggiunto la maggiore età, adottato da cittadino italiano e residente nel territorio

nazionale da almeno cinque anni successivi all’adozione;

- dallo straniero che ha prestato servizio alle dipendenze dello stato per almeno cinque anni;

- dal cittadino di uno degli stati membri della UE dopo almeno quattro anni di residenza nel territorio della

Repubblica;

- dall’apolide dopo almeno cinque anni di residenza;

- dallo straniero dopo almeno dieci anni di regolare residenza in Italia.

La medesima legge disciplina i casi di perdita della cittadinanza che può avvenire o per rinunzia oppure

automaticamente in presenza di certe condizioni.

QUAL È LA FORMA DI GOVERNO ITALIANA?

L’Italia ha una forma di governo parlamentare a debole razionalizzazione.

I Costituenti hanno scelto la forma di governo parlamentare con la previsione di correttivi necessari ad

evitare le «degenerazioni del parlamentarismo» (cioè le situazioni di governi instabili):

--> rafforzamento della figura del Presidente della Repubblica attraverso l’attribuzione allo stesso di alcuni

poteri propri (nomina del Governo e scioglimento anticipato delle Camere: artt. 92 e 88 Cost.);

Art. 92.

Il Governo della Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei ministri, che costituiscono insieme il

Consiglio dei ministri.

Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.

Art. 88.

Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse.

Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con

gli ultimi sei mesi della legislatura.

--> regolamentazione del rapporto fiduciario fra Governo e Parlamento (art. 94 Cost.).

Art. 94.

Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.

Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale.

Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia.

Il voto contrario di una o d'entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni.

La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere

messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione.

LE PRINCIPALI FORME DI GOVERNO CHE TROVIAMO NELLE DEMOCRZIE

COSTITUZIONALI:

Le principali forme di governo nell’ambito delle democrazie costituzionali sono:

- parlamentare (la più diffusa, soprattutto in Europa),

Si caratterizza per l’esistenza di un rapporto di fiducia tra Governo e Parlamento:

> il Governo è espressione del Parlamento e deve avere il sostegno della maggioranza parlamentare;

> il Parlamento può costringere il Governo alle dimissioni con un voto di sfiducia.

Conosce numerose varianti perché è fortemente condizionata dalla prassi e dal sistema dei partiti

(quest’ultimo a sua volta influenzato dal sistema elettorale).

Potere legislativo: attribuito ad Assemblee legislative elettive che hanno il compito di approvare le

leggi, i trattati internazionali e il bilancio.

Potere esecutivo: affidato ad un Governo che dipende per il suo insediamento e per la sua permanenza

in carica dall’appoggio («fiducia») della maggioranza parlamentare, la quale a sua volta è guidata e

controllata politicamente dal Governo, che ne è l’espressione più autorevole.

Potere giudiziario: affidato a giudici indipendenti.

Capo dello Stato (Re o Presidente della Repubblica): mero simbolo privo di poteri effettivi (Stati

monarchici) oppure organo di garanzia indipendente dalla maggioranza parlamentare con funzioni di

rappresentanza unitaria della collettività (Repubbliche).

- presidenziale (Stati Uniti d’America),

Il Presidente (Capo dello Stato) è titolare del potere esecutivo; presiede e dirige i governi da lui

nominati.

Distinta legittimazione elettiva del Presidente/Capo dello Stato/Capo dell’esecutivo e delle Assemblee

legislative: separazione di funzioni e reciproca indipendenza.

Nonostante la forma di governo presidenziale si fondi sul principio della separazione dei poteri, sono

comunque previsti dei controlli (checks and balances) di un potere sull’altro.

Potere legislativo: attribuito ad una o più Assemblee elettive che hanno la funzione di deliberare le

leggi, di approvare i trattati internazionali, di approvare il bilancio («potere di bilancio»). Le

Assemblee legislative non possono essere sciolte anticipatamente dal Presidente.

Potere esecutivo: attribuito al Capo dello Stato (Presidente della Repubblica), eletto direttamente dal

corpo elettorale nazionale. Il Presidente non può essere sfiduciato da un voto parlamentare durante il

suo mandato, che ha durata prestabilita. Fanno capo al potere esecutivo la guida dell’amministrazione

statale, la politica estera, l’impiego delle risorse finanziarie.

Potere giudiziario: affidato a giudici indipendenti.

- semipresidenziale (Francia),

Combina alcune caratteristiche della forma di governo presidenziale e di quella parlamentare.

Come nei sistemi presidenziali, il Presidente (Capo dello Stato) e il Parlamento sono entrambi eletti

direttamente dal corpo elettorale.

Come nei sistemi parlamentari, il Presidente ha il potere di sciogliere anticipatamente il Parlamento

e il Parlamento ha il potere di costringere il Governo alle dimissioni attraverso la sfiducia.

Potere legislativo: attribuito ad un Parlamento elettivo.

Potere esecutivo: attribuito al Presidente/Capo dello Stato (eletto direttamente dal corpo elettorale;

indipendente dal Parlamento) e al Governo (nominato dal Presidente; legato al Parlamento da

rapporto fiduciario).

Potere giudiziario: affidato a giudici indipendenti.

Il potere di governo ha una struttura diarchica o bicefala: l’Esecutivo ha due vertici, il Presidente

della Repubblica e il Primo Ministro.

Questa struttura consente diversi equilibri della forma di governo

Si distingue quindi tra forme di governo semipresidenziali a Presidente forte (es. V Repubblica

francese) e forme di governo semipresidenziali a prevalenza del Governo.

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
6 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Crikia95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Tira Elisa.