Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 5
Nozioni di nomenclatura Pag. 1
1 su 5
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Spiegazione delle reazioni di associazione e dissociazione

(A) La reazione di associazione avviene quando l'ammoniaca si associa all'acido solfidrico, formando l'idrogenosolfuro di ammonio. Durante questa reazione, un idrogeno dell'acido solfidrico (H2S) si stacca come H e si attacca a NH3 tramite un legame dativo, formando il catione ammonio. L'idrogenosolfuro (HS) rimane come controanione, con una carica negativa. Tutti gli elementi coinvolti nella reazione mantengono le loro caratteristiche chimiche: l'azoto rimane trivalente, l'idrogeno rimane monovalente e lo zolfo rimane bivalente.

(B) La reazione di dissociazione avviene quando l'idrogeno fosfato di magnesio si divide in due molecole distinte: il pirofosfato di magnesio (o ectaossido di difosforo di magnesio) e l'acqua. Anche in questo caso, gli elementi mantengono le loro caratteristiche chimiche: il magnesio rimane divalente, l'idrogeno rimane monovalente e il fosforo utilizza sempre 5 elettroni al livello di frontiera.

tetravalente l'ossigeno è sempre bivalente)

Reazione di scambio:

(C) lo ione formula carbonato di sodio (Na2CO3) reagisce con l'acidocloridrico (2HCl) per dare il cloruro di sodio (2NaCl) l'anidride carbonica (CO2) e l'acqua (H2O): il sodio che prima era abbinato all'anione carbonato passa ad accoppiarsi elettricamente con il cloro e l'idrogeno che era accoppiato con il cloro passa ad accoppiarsi con l'anione carbonato dando l'acido carbonico H2CO3 che è instabile ed evolve in CO2 + H2O

Reazione di scambio:

(D) il solfato di potassio (K2SO4) reagisce con il diidrossido di bario(Ba(OH)2) per dare il solfato di bario (BaSO4) e l'idrossido di potassio (2KOH): il catione potassio + prima si interfacciava con l'anione SO4 e poi va ad interfacciarsi con l'anione OH- che prima si controneutralizzava con il catione Bario + poi prende il potassio e lascia il controcatione bario+ ad interfacciarsi con SO42-

Numeri di

Il numero di ossidazione permette di esprimere il numero di detenzione degli elettroni da parte dei vari elementi che permette di vedere velocemente se la valenza dell'elemento è cambiata oppure no:

  • Se i numeri di ossidazione rimangono invariati la valenza chimica non è cambiata (reazioni di associazione/dissociazione e scambio)
  • Se i numeri di ossidazione presentano delle variazioni siamo in presenza di una modifica della valenza chimica (reazioni chimiche più complesse, "reazioni redox")

Si definisce numero di ossidazione il numero intero e convenzionale (nel senso che può esprimere anche una carica parziale), zero compreso, avente segno positivo o negativo, che corrisponde alla carica effettiva (reale) o ipotetica (parziale) che ogni atomo presente in una formula ionica o neutra acquisirebbe se gli fossero attribuiti gli elettroni di legame, sulla base del concetto di elettronegatività o dell'equipartizione.

degli elettroni di legame (legame covalente), nel caso gli atomi coinvolti presentino la medesima elettronegatività. Il numero totale degli elettroni attribuiti ad un elemento (n° di ossidazione di un elemento moltiplicato x n° di tali elementi presenti nella struttura) deve corrispondere a quelli persi da uno o più altri. Così la somma di tutti i numeri di ossidazione dev'essere pari a zero per molecole neutre, mentre, per strutture cariche, dev'essere pari alla carica della struttura.

Ad esempio:

L'assegnazione dei numeri di ossidazione

Esistono poche semplici regole empiriche che permettono di assegnare velocemente i numeri di ossidazione agli elementi presenti nei composti:

  • elementi 0: Il n° di ossidazione per gli elementi allo stato libero è 0 (che siano gas nobili oppure elementi puri legati a se stessi, non spostano gli elettroni)
  • molecola: La somma totale dei n° di ossidazione di tutti gli elementi dev'essere pari a 0 in una molecola neutra

carica dello ione molecole carichepari alla in caso di• L’idrogeno +1,ha sempre n° di ossidazione tranne che negli idruri formati con metalli alcalini edalcalino terrosi• L’ossigeno -2,ha n° di ossidazione tranne che nei perossidi (-1), nei superossidi (-1/2) e in OF2(+2)• I gruppo +1, II +2Il n° di ossidazione di elementi del è sempre del sempre• F -1, Al +3 Zn +2Il n° di ossidazione in stato combinato di è sempre di e diMolti elementi sono ricavabili quindi per differenza; ad esempio in K2Cr2O7 il n° di ossidazione diCr è 2 x (+1) + 7 x (-2) + 2 x (n(Cr)) = 0, da cui n(Cr) = +6Bilanciamento di reazioni redoxLe reazioni redox sono reazioni in cui alcuni elementivariano il loro n° di ossidazione:Occorre valutare la variazione del n° di ossidazione degli elementi coinvolti che si ossidano e siriducono, quindi determinare un minimo comune multiplo tale che lasomma degli elettroni persi dall’elemento

che si ossida eguagli la somma degli elettroni acquistati dall'elemento che si riduce. Nell'esempio riportato, O ha sempre numero di ossidazione -2, Ba +2. Moltiplicando quindi per 4 la variazione del numero di ossidazione di C, si eguaglia la variazione del numero di ossidazione di S. SPIEGAZIONE:
  • Il solfato di bario (BaSO4) reagisce con l'elemento carbonio (C) per dare del solfuro di bario (BaS) e il monossido di carbonio (CO).
  • Il bario ha numero di ossidazione +2, zolfo +6 e ossigeno -2: ci sono 4 atomi di ossigeno, ognuno dei quali cattura due cariche elettroniche (-2x4=8, di cui 2 derivano dal bario e 6 dallo zolfo).
  • Il carbonio elementare (normalmente la grafite) ha numero di ossidazione 0 (non perde e non vince elettroni).
  • Il solfuro di bario (BaS) è uno ione formula inizialmente neutro, non c'è carica, quindi se il bario continua ad essere +2, lo zolfo dovrà per forza essere -2 e quindi ha modificato il suo numero di ossidazione.

diossidazione

Se lo zolfo ha conquistato o perso degli elettroni, qualche altro elemento avrà perso o conquistato complementare te quegli elettroni: carbonio che era 0 carbonio elementare, diventa monossido di carbonio con carbonio che diventa +2 poiché l'ossigeno è -2—> siamo di fronte ad una reazione redox che esprime che un elemento si sta riducendo (zolfo che cattura elettroni) e l'altro elemento si sta ossidando (carbonio che perde elettroni)

Per bilanciare questa reazione vale sempre il principio della conservazione della massa e della carica: elettroni persi o acquisiti derivano da altri elementi e vanno dunque pareggiati.

Applico il minimo comune multiplo (-8 e +2 = moltiplico per 4 l'elemento carbonio)—> Il risultato è dunque BaSO +4C —> BaS + 4CO

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
5 pagine
SSD Scienze chimiche CHIM/03 Chimica generale e inorganica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara.borroni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica generale ed inorganica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Arrais Aldo.