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DOMANDA FUTURA NO IN PROVA INTERMEDIA VEDI MKT MIX 27/10/2015
Il processo di segmentazione, targeting e posizionamento
Prima parte della fase decisionale-strategica.
Le segmentazione serve per ridurre la complessità del mercato. I segmenti sono caratterizzati da
massima omogeneità interna e massima disomogeneità esterna.
Fasi del processo di segmentazione del mercato:
Osservazione e analisi
Suddivisione
Definizione delle priorità per l’azienda in base al vantaggio competitivo (scelgo in quale
segmento operare)
Posizionamento e formulazione delle politiche
Vantaggi:
Permette all’azienda di specializzarsi (rischio di escludere dei segmenti) nell’offerta
Specializzazione nella competenza
Ottimizzazione delle risorse
Posso diventare leader
Previsione cambiamenti del micro e del macro ambiente
La definizione dei segmenti
1. Analisi e valutazione dei segmenti:
a. Selezione delle basi di segmentazione
b. Individuazione dei segmenti che compongono il mercato
c. Descrizione del profilo dei segmenti
d. Valutazione dell’attrattività di ciascun segmento
e. Selezione dei segmenti obiettivo (targeting)
f. Definizione del posizionamento desiderato dei segmenti obiettivo (positioning)
2. Determinazione e attivazione della strategia di segmentazione, targeting e
posizionamento
La classificazione delle basi di segmentazione Tipologia di variabili
Generali Prodotto-specifiche
Culturali, Status di utilizzazione,
geografiche, frequenza d’uso,
Osservabili demografiche e comportamento,
socio-economiche situazione d’uso
Natura dei dati Psicografiche, benefici
Psicografiche, valori, ricercati, percezioni,
Non osservabili personalità, stile di preferenze, intenzioni
vita d’acquisto
Quattro tipologie di variabili:
1. Variabili descrittive (variabili osservabili e generali)
2. Variabili psicografiche (variabili non osservabili e generali)
3. Variabili legate ai benefici ricercati (variabili non osservabili e prodotto-specifiche)
4. Variabili comportamentali (variabili osservabili e prodotto-specifiche)
Vedi libro per elenco.
Criteri di validità generale
Distintività
Identificabilità
Sostanziabilità
Stabilità
Accessibilità
Azionabilità
Le strategie di copertura del mercato e i mercati obiettivo
Decisione su quanti e quali segmenti affrontare:
Potenzialità: dimensione del segmento e tasso di sviluppo
Attrattività:
Numero di imprese concorrenti
o Presenza di barriere all’entrata e all’uscita
o Grado di sostituibilità dei prodotti
o Potere contrattuale dei fornitori di materie prime e servizi
o Potere. contrattuale dei consumatori.
o 29/10/2015
Esercizi visti possibili: SWOT, analisi settore, fishbein, valutazione questionario (balza esercizio ma
teoria si), quote di mercato e mercato potenziale, mappa di posizionamento.
Parziale: domande specifiche su teoria, 2 esercizi e domanda aperta su DIALOGHI.
Le strategie di copertura del mercato e i mercati obiettivo
1. Marketing indifferenziato: prodotto che va bene in modo omogeneo per tutti i mercati.
Prodotto globale grandi aziende che possono lanciare prodotto su ogni mercato.
Caratteristiche:
a. Quando: bisogni omogenei.
b. Differenziazione: non necessaria.
c. Bassa copertura del singolo segmento.
d. Vantaggio: economie di scala e di dimensione.
e. Svantaggi: numerosità dei competitors perché sono presente a livello globale.
Secondo svantaggio è che c’è forte competizione sul prezzo.
2. Marketing differenziato: caratteristiche:
a. Diversi segmenti
b. Quando: bisogni eterogenei.
c. Vantaggio: vantaggio competitivo massimizzato allocazione mirata delle
risorse.
d. Svantaggio: necessità di una quantità maggiore di risorse aumento costi.
3. Marketing concentrato: caratteristiche: aziende che forniscono vari prodotti ad un
unico segmento oppure aziende che si specializzano su un prodotto per segmenti diversi. Ci
può anche essere un’azienda mono-prodotto che si riferisce ad un unico segmento.
a. Quando: PMI con risorse scarse ma grossa specializzazione.
b. Obiettivo: quota di mercato elevata in contesto specifico.
c. Vantaggi: grossa conoscenza del segmento innovazione del prodotto.n
d. Svantaggio: barriere all’uscita e alla mobilità, se segmento si dissolve l’azienda
potrebbe non sapersi riconvertire.
Il posizionamento
Il posizionamento di mercato è l’insieme delle attività compiute dall’impresa per scegliere una
posizione sul mercato.
Vedi grafico sul libro.
1. Caratteristiche del sistema di offerta
2. Analisi delle preferenze
3. Analisi delle percezioni
Mappa delle preferenza: attributi preferiti dal cliente.
Mappa delle percezioni: come il cliente colloca il brand rispetto alla medesima ripartizione degli
attributi.
Mappa di posizionamento: sovrapposizione grafica tra la mappa delle preferenze e la mappa
delle percezioni.
Tre elementi:
Rispondere alle esigenze del target a cui ci si indirizza.
I benefici devono qualificare l’offerta dell’impresa in modo superiore rispetto ai concorrenti.
Le politiche di marketing devono generare un’immagine percepita e memorizzabile
Mi da le variabili di scelta e la dimensione del segmento
Mi da le distanze competitive dai competitors e mi dice chi sono
II parte
Politiche di prodotto
Manca
Livello operativo deve essere coerente con il posizionamento leva di marketing mix deve garantire
coerenza.
C’è quindi interdipendenza tra leve del mkt mix e strategie. (?????)
Sistema di offerte
Non esiste politica di prezzo senza sistema di offerta. Tale sistema p la leva principale del mkt mix.
Il prodotto è il punto d’incontro tra azienda e cliente (vettore relazionale). È un sistema di attributi
tangibili ed intangibili che rappresenta una piattaforma potenziale per la creazione di valore per e
con il cliente (co-creazione).
Azienda deve mettere il cliente in condizione di estrapolare il valore dal prodotto.
Classificazione
La classificazione viene fatta in base a due variabili:
Sforzo fatto per prendere la decisione (ascisse)
Rischio percepito legato alla decisione d’acquisto
Prima classificazione:
1. Convenience: basso livello di coinvolgimento, acquisto frequente e prezzo contenuto.
Coinvolgimento psicologico e motivazionale contenuto.
2. Preference: coinvolgimento più alto, rischio più alto e prezzo cresce. Maggiore
differenziazione.
3. Shopping: coinvolgimento elevato, tutte le fasi del processo d’acquisto.
4. Specialities: coinvolgimento alto da un punto di vista emotivo e non di processo d’acquisto,
che è rapido. Identità forte. Prezzo, sforzo e rischio alti.
Seconda classificazione:
Si basa sul modello di Levitt, suddiviso in 5 livelli.
I. Main benefit: vantaggio essenziale per cui l’utilizzatore acquista il prodotto.
II. Prodotto generico: costituito prevalentemente da elementi tangibili.
III. Prodotto atteso: caratteristica che l’utilizzatore si aspetta di trovare.
IV. Prodotto ampliato: identifica le aree di differenziazione del prodotto.
V. Prodotto potenziale: si devono fare ricerche per sviluppare nuovi prodotti.
Main benefit e caratteristiche attese devono essere presidiate.
Smaterializzazione dell’offerta
Il prodotto materiale viene dato per scontato nell’economia avanzata. La componente materiale è la
componente attesa.
Oggi abbiamo:
Integrazione componente materiale e componente immateriale
Discussione olistica dell’0fferta (Mulino bianco con packaging adattivo)
Coinvolgimento del cliente: processo di co-creazione, co-design etc etc
Vantaggi:
Differenziazione e costi inferiori
Offerta come mondo possibile
Aumento di valore dell’offerta per effetto dei contenuti immateriali
Terza classificazione:
Connotazione portafoglio prodotto: considerato come parte di un insieme di prodotti
che connotano la relazione con il mercato.
Qualità del prodotto: base delle relazioni fra cliente ed impresa.
Orizzonte temporale adottato nella gestione del prodotto: legato al ciclo di vita del
prodotto
Articolazione dell’assortimento.
Ampiezza: numero di linee che compongono un assortimento. Tante linee portano ad
un’impresa diversificata.
Profondità: numero di prodotti per ogni linea. Tanti prodotti differenziazione
Ampiezza
Bassa Alta
Bassa Offerta limitata Offerta allargata
Profondità Alta Specializzazione di Specializzazione
prodotto estesa
Offerta limitata: risorse specifiche. Prodotto ben fatto e per un segmento ben definito. Mercato
non richiede tante varianti ma poche ben definite. (Gennaretti fa sistemi per trasformare gas in
liquidi. Un solo sistema per tante aziende).
Specializzazione prodotto: poche linee di prodotto ma tante varianti (Mondo fa palloni per tutti
gli sport).
Offerta allargata: molte linee di prodotto ma poche varianti per ogni prodotto (Almaverde Bio).
Specializzazione estesa: molte linee di prodotto e molte varianti per ogni prodotto (Ferrero).
Espressione massima della soddisfazione del bisogno del cliente.
Tante tipologie di innovazione
Incrementale: caratteristiche prodotto migliorate. C’è il rischio di perdere fiducia da parte della
clientela.
Radicale: innovazione totale, creazione dal nulla.
Di consumatore: si guarda specificatamente ai bisogni del consumatore.
Di trade: cambiamento della grande distribuzione. Si ottengono vantaggi in termini di quantità e
minori sprechi.
Processo di sviluppo di un nuovo prodotto
La prima fase è una fase di esplorazione creazione dell’idea screening sviluppo del concetto
valutazione dell’impatto produttivo ed economico clientela sintesi.
3 fasi:
I. Esplorazione: dall’idea allo sviluppo del concetto fase ideativa e innovativa.
II. Sperimentazione: costruzione prototipo, analisi strategie e possibilità fase tecnica e
operativa; vantaggi e possibili ritorni economici.
III. Predisposizione di lancio: strategia di posizionamento distribuzione e prezzo. Non si sa
se il mercato accetterà il prodotto attraverso il business plan l’azienda cerca di
comprendere il mercato.
Elementi essenziali di un concept
3 domande:
Insight: problema che fa scaturire prodotto
Beneficio: possibile valore aggiunto
Competitor: analizzando vantaggio competitivo e concorrenza, perché il cliente dovrebbe
comprare il mio prodotto?
Nella fase di predisposizione al lancio vengono fat