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TESTO ASTRUC
“Noi” aspiranti registi, intendevano mettere in crisi la visione del cinema concreto che i critici non
avevano considerato. Gente che voleva contestare il cinema tradizionale fatto di storie e romanzi.
Neorealismo non ha successo all’epoca perché creava uno scarto nello spettatore che si aspettava
altro al cinema. In più il cinema era di tendenza di sinistra, in un paese in cui al governo c’era la
Democrazia Cristiana. 1954: Televisione in Italia.
Effetto di adesione del pubblico al nuove era forzato ci vuole il giusto tempo di assimilazione
anche per le novità artistiche.
Truffaut: attacco diretto alla critica tradizionale e alla visione del cinema come messa in immagini
di storia e letteratura, stile risente della letteratura.
Cinema letterario non è vero cinema, che si rifiuta di fare da illustratore, vuole raccontare storie
proprie con un proprio linguaggio.
Idea di Astruc: usare la macchina da presa come mezzo per scrivere il cinema (1948)
Cinema alle origini era strumento da fiera, cinema leggero. Il cinema come linguaggio significa
scrivere il cinema con il cinema stesso. Astruc intuisce che il linguaggio cinematografico ha enormi
possibilità , all’epoca era ridotto ad illustratore.
Cinema secondo Astruc doveva essere sganciato dal teatro e dalla letteratura. Si teorizza già negli
anni Venti la possibilità del cinema di far vedere il pensiero.
Astruc sostiene che alcune cose sono di competenza solo del cinema (Cartesio per spiegare la
sua filosofia metafisica userebbe il cinema.
Pellicola prima in 8mm, poi 16mm, 35mm, infine 70mm.
Astruc teorizza la possibilità di una visione privata del film, intuisce che non ci sarà più solo una
proiezione del film al cinema. Non più solo un cinema, ma più cinema, comporta quindi vari tipi di
film.
Nascendo come spettacolo, inizialmente sia film con ambizioni artistiche che film comici facevano
parte dello stesso cinema, il livellamento abbassa la considerazione per questa forma d’arte.
È la stessa considerazione che si fa oggi della televisione, non è cultura, quindi è svago per il
popolo. Lezione che il cinema trasmette non è stata da subito capita. Idea di cinema spettacolo ha
determinato l’appiattimento, lotta del cinema con le altri arti è sempre esistita, deve dimostrare di
essere linguaggio e spettacolo, ma anche arte.
È importante che Astruc definisca quindi “i cinema” come plurale ci sono differenze di cui tenere
conto. Motivi economici di incasso e reinvestimento determina il fatto che si cerca di far apprezzare
il film al maggior numero di persone cocktail con dosi di generi differenti per accontentare un
vasto ventaglio di pubblico, si cerca di prendere più fasce di persone.
Considerazione è rivolta alla critica che non capisce i film nuovi perché li giudica con lo stesso
metro del passato bisogna leggere il testo con visione critica in riferimento a ciò che esso dice,
altrimenti si piega il cinema a dei pre-giudizi. Bisogna considerare anche il contesto nin cui
vengono prodotti, difficile perché ognuno dà un giudizio in base anche al proprio bagaglio culturale.
Trama non è unico elemento del film, trama è inevitabile bisogna guardare anche tutto il resto.
Romanzo vs film romanzo per parecchie pagine può descrivere una situazione, per dare al
lettore la giusta percezione, cinema è immediato, in venti secondi o meno restituisce quella stessa
situazione. Cinema fa vedere ciò che in un romanzo il lettore si ricostruisce mentalmente, ognuno
in maniera diversa dall’altro, sulla base delle parole dell’autore. Nel cinema tutti vedono le stesse
cose.
Cinema liberatore idea di ciò che sarà la Nouvelle Vague.
Nella tradizione del cinema la divisione dei ruoli nella produzione è netta, soprattutto nel cinema
classico americano determina divisione di ruoli non interscambiabili tra loro [Astruc parla di
questo o ipotizza una diversificazione da ciò, un’epoca in cui ci sia possibilità per il regista di
essere sceneggiatore delle proprie storie].
Visione dell’idea del cinema cambia radicalmente, prima ambiti diversi non comunicavano tra loro.
Idea di cinema totale. Regista subentra nella filiera del film alla fine, mette in immagini
sceneggiature non sue. È un professionista che sa come dirigere il set. L’autore è quello che si
scrive la sceneggiatura o è compartecipe di ciò e poi lo gira.
Godard: autore è chi parla in prima persona, regista non parla di sé, non mette in campo una
propria visione personale.
Avanguardie storiche, volevano fare la rivoluzione attraverso il cinema, stupire il borghese, botta
rivoluzionaria in senso comunista alla cultura europea.
Astruc la definisce retro avanguardia è un manifesto su alcune maturazioni che si stavano
creando, cinema non deve continuare a guardare indietro altrimenti non può rinnovarsi.
La critica non può più ignorare secondo Astruc il nuovo cinema c’è un fermento nel clima
francese che deriva dal Neorealismo che si rifà alle esperienze delle avanguardie.
1954: Resnais fa un documentario sui campi di sterminio nazisti, con istanza cinematografica di
tipo politico. Sottolinea la differenza tra i vari autori della Nouvelle Vague. Non ha grandi
trasgressioni linguistiche, ma tratta temi consurati o sottovalutati sfumatura di questo movimento.
Viaggio in Italia: film citato dalla Nouvelle Vague, disponibilità critica a citare film altrui. La citazione
è un meccanismo che rivela le imitazioni clandestinamente. Almodòvar sulla scorta della Nouvelle
Vague, che riprende il film di Rossellini, cita e fa vedere. Volver citazione di Bellissima con Anna
Magnani.
Viaggio in Italia porta il linguaggio dell’epoca in cui è stato prodotto. Il titolo è classico, viaggio nelle
città italiane era tappa d’obbligo prima di morire. Rossellini riprende questo viaggio in due punti:
- Cinema di viaggio prima del dopoguerra non c’era molto, prima gli spazi esterni non
c’erano, era fatto tutto in studio ripresa del Neorealismo italiano in cui si girava per
strada;
- Non esisteva la possibilità di grandi movimenti della macchina da presa Rossellini dieci
anni dopo interviene sullo spazio cinematografico in maniera originale.
Coppia di inglese va in Italia per vendere una villa ereditata, ma il viaggio cambierà la loro
situazione coniugale.
Sono importanti i movimenti della macchina da presa, che Rossellini sgancia dall’azione,
solitamente presente nell’azione stessa. Il regista intuisce che avrebbe annientato gli effetti visivi,
creando uno scarto tra i movimenti dei personaggi e di quelli della macchina da presa. È lo stesso
discorso delle musiche: se accompagnano i personaggi si ha un effetto, se si muovono
asincronicamente si ha uno scarto intenzionale sull’interesse dello spettatore (c’erano state
sperimentazioni del genere anche negli anni Venti).
Rossellini abbandona i personaggi e si interessa ad altro con la macchina effetto di straniamento
nello spettatore.
Anni Sessanta Antonioni utilizza questo sistema in alcuni fillm.
Esempio: se un personaggio esce di campo a sinistra, la macchina da presa non lo segue, ma lo
anticipa. Può avere significato maggiore che seguire i movimenti. Rossellini lo fa per sottolineare
l’importanza del paesaggio nell’azione.
Paesaggio archeologico, chimico, storico, artistico. I personaggi sono due come tanti che stanno
su uno scenario pre-esistente a loro e che ha un’importanza determinante con paesaggio e come
qualcosa di influenzante i personaggi stessi.
Pone il problema dell’identità del tempo rispetto al viaggio, alla storia modifica lo spettatore e lo
fa interagire, modifica i personaggi stessi [interviene il tempo e il racconto].
Rossellini elabora un tempo del racconto in cui lo scarto produce un doppio livello di attenzione:
1. Capire perché il personaggio è lasciato fuori dall’inquadratura;
2. Capire cosa fa il personaggio mentre non è inquadrato.
Questo procedimento di mollare il personaggio per seguire altro non era pensabile per quegli anni,
costituiva un’innovazione-
Creando attese che tradiscono le aspettative di routine dello spettatore si ha una maggiore
attenzione dello stesso.
In più il realismo per Rossellini non è restituire la realtà così com’è, ma nel modo in cui si gira il
film. Con Viaggio in Italia, influsso del Neorealismo viene depurato dalle situazioni di emergenza
politica, lascia solo attenzione per le cose, per realtà esterna, per paesaggio. Depurazione ma
NON negazione.
Neorealismo esprima la condizione collettiva, corale con il cinema, raccontare il popolo al popolo,
uso del dialetto come elemento unificante.
Anni 60: polemica sulla televisione, Rossellini intuisce l’importanza del linguaggio televisivo, mezzo
con cui fare cinema per proiettalo in tv, come opera di tipo divulgativo.
Viaggio in Italia presenta tre punti di vista:
1. PDV del Regista;
2. PDV della macchina da presa diventa un personaggio;
3. PDV dei protagonisti.
Soggettiva: inquadratura che corrisponde a ciò che un personaggio vede, non molto usata per non
è chiara per lo spettatore.
Giostrarsi su punti di vista diversi: LUI+LEI verso l’Italia; MACCHINA DA PRESA, non sempre
coincide con quello del regista, è autonomo; REGISTA si intersecano tra di loro, determina un
accumulazione di significato. È importante questo perché siamo nel 1954.
Divorzio era possibile nel ’54 nel mondo inglese, protagonisti riuniti provvisoriamente
nell’automobile, prima erano divisi in un campo lunghissimo della macchina da presa. Auto fermata
dalla gente i processione, Alex non rinuncia al suo sarcasmo contro l’Italia (come fanno a credere
in cose come la processione e lo stendardo della madonna). Nel vociare confuso vede degli storpi
che sembra assistano a dei miracoli scetticismo prende anche Katherine, viene trascinata poi
dalla folla in estasi. Divisione reale in quel momento, ci sono stacchi della macchina da presa in
modo da inquadrare tutta la folla amanti si ricongiungono. In maniera antiretorica per il cinema
di quegli anni il finale non avviene sull’abbraccio dei coniugi, ma sulla folla, su facce anonime e
insiste sullo scenario di persone che non sono i protagonisti.
Douglas Sirk: regista di sentimenti. Al contrario Rossellini stacca perché vuole togliere
sentimentalismo ai finali consueti del cinema.
Anche in Germania Anno Zero c’è stacco voluto sul tram, mentre il ragazzino si suicida. Togliere
sentimentalismo in un film che è fatto di sentimenti, idea dello sganciarsi dai moduli, dai sistemi.
Forte interazione