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Normanni Arabi e Ungari in Europa
Tra il IX ed il X sec. l’Europa fu bersaglio di una serie di invasioni ed attacchi, da parte di
popolazioni provenienti da Nord, est e sud.
Da nord provenivano infatti i Normanni (uomini del nord) che si autodefinivano Vichinghi.
I normanni o vichinghi, occupavano i territori dell’attuale Svezia, Norvegia e Danimarca.
A partire dal VIII seco. intrapresero una serie di migrazioni verso l’intera Europa, modificandone
profondamente l’assetto.
I vichinghi di Svezia, si mossero verso Oriente dando vita ad un intenso flusso commerciale.
Attraverso i grandi fiumi navigabili della Russia infatti, e passando attraverso i centri di Novgorod e
Kiev, riuscirono a raggiungere Costantinopoli trasportando miele, cera, legno e schiavi.
Cercarono anche più volte di attaccare Costantinopoli per ottenere migliori condizioni commerciali.
Tuttavia, dopo vari scontri con le autorità bizantine, ottennero nuove regole sugli scambi riguardanti
in particolar modo le modalità di pagamento.
Con il tempo i vichinghi assimilarono la cultura bizantina creando una comunità mista in cui le due
etnie erano indistinguibili.
I vichinghi norvegesi e danesi invece, diressero le loro mire principalmente in America, Francia e
Inghilterra.
Erano abilissimi marinai, e con le loro lunghe navi chiamate drakkar, riuscivano a transitare anche
su fondali molto bassi e risalire i fiumi, cogliendo di sorpresa gli avversari.
Erano anche imbarcazioni molto agili grazie alla vela quadrata e alla presenza dei remi.
Così i vichinghi norvegesi compirono razzie lungo le coste inglesi e scozzesi; si installarono nella
disabitata Islanda, e grazie ad una spedizione guidata da Erik il Rosso colonizzarono una grande
isola che chiamarono Groellandia, letteralmente “terra verde” anche se quasi totalmente ricoperta da
ghiacci.
Intorno all’anno 1000 raggiunsero le coste del Canada alla ricerca del legname che in Groellandia
scarseggiava e da qui intrapresero anche rapporti commerciali con gli indigeni americani .
I vichinghi di Danimarca minacciarono invece soprattutto i territori dell’Impero franco già durante
il regno di Carlo Magno.
Dopo la sua morte per decenni, tutte le coste francesi finirono nelle mire vichinghe e attraverso i
grandi fiumi riuscirono in alcune zone anche a colpire l’entroterra.
La loro forza risiedeva nel fatto che arrivassero all’improvviso e devastassero rapidamente tutto ciò
che trovavano, per poi scomparire all’improvviso.
Le loro prede erano principalmente monasteri e centri ricchi ed isolati con poche difese.