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Neurotrasmettitori di noradrenalina
I neurotrasmettitori di noradrenalina sono prodotti a livello delle sinapsi e sono frutto della tirosina, che è un'ammina introdotta nell'organismo con la dieta. La noradrenalina prodotta in eccesso viene distrutta dai MAO e i suoi recettori sono di tipo metabotropo (che si dividono in α1, β1 e α2, β2; quest'ultimi sono attivati soprattutto nelle situazioni paurose).
Prima degli anni '60 si riteneva che la dopamina fosse esclusivamente un precursore della noradrenalina e che non avesse funzioni esclusive proprie a livello neurale. Anche questi recettori sono metabotropi e sono tre diversi tipi: D1, D2 e D3. I recettori D2 sono molto importanti e sono largamente presenti nella corteccia frontale. Il suo funzionamento varia da persona a persona, infatti si sospetta che sia la base biologica della personalità. Alcune sue mutazioni, però, causano la schizofrenia e i medicinali per trattarla vanno a bloccarlo.
I neuroni vengono prodotti in quattro sistemi.
Il sistema mesolimbico: qui i neuroni partono dalla VTA del mesencefalo contattando il sistema limbico. Questo attiva le cosiddette "vie del piacere" attraverso stimoli con valore emotivamente positivi sui comportamenti motivanti. È proprio in questa zona che agiscono le sostanze stupefacenti;
Il sistema nigro-sensoriale: i neuroni sono prodotti nel mesencefalo, soprattutto in una zona detta substanza nigra, dove ne viene prodotto il 75%, contattando il nucleo striato e vengono utilizzati per il controllo motorio. È in quest'area che si genera il Parkinson;
Il sistema mesocorticale: i neuroni partono dalla VTA del mesencefalo e vanno a contattare la corteccia, soprattutto quella frontale. Questo è associato ad alterazioni collegate alle fasi negative della schizofrenia. Questa interviene per il controllo dei comportamenti sociali e nei programmi sul futuro;
Sistema ipotalamo-ipofisario: proprio come dice il nome, i neuroni
effetti danno alterazioni della percezione e allucinazioni.
Il sistema nervoso periferico
Il compito dei sistemi sensoriali è quello di dare una rappresentazione mentale degli stimoli provenienti dall'esterno. La sua seconda funzione, invece, è quella di interpretare gli stimoli attraverso l'esperienza. Ad esempio, le illusioni ottiche sfruttano questa funzione. Le conoscenze che possono dare interpretazione agli stimoli possono essere innate o personali.
In generale, le funzioni del sistema sensoriale sono:
- Creare rappresentazioni mentali;
- Identificare gli stimoli utili da quelli dannosi;
- Regolare le risposte motorie;
- Regolare l'attività metabolica e quella emotiva;
- Regolare l'ambiente interno.
Tutta la realtà percepita viene innanzitutto a contatto con i recettori sensoriali, che elaborano e trasformano la realtà in impulsi neurali per poter comunicare con il SNC. Infatti, tutta la realtà fisica
è trasformato in codice neurale che passa attraverso il neurone sensoriale primario del SNP al neurone sensoriale secondario nel SNC, raggiungendo così il talamo e la corteccia in cui avviene la rappresentazione mentale. Questo tipo di comunicazione si dice che utilizza vie afferenti, o ascendenti. Comunque, non è solo la corteccia a elaborare le informazioni, ma ad ogni tappa avviene una piccola parte del processo. I recettori si occupano di definire lo stimolo attraverso quattro diverse caratteristiche: modalità, durata, intensità e localizzazione. La modalità è il tipo fisico in cui il recettore percepisce lo stimolo. Questa può essere chimica (percepita dai chemorecettori), meccanica (percepita dai meccanocettori), termica (percepita dai termocettori) o elettromagnetica (percepita dai fotocettori). Con stimolo adeguato si intende quello stimolo minimo necessario a far attivare il recettore. Ogni volta che quest'ultimo si attiva,linea attiva. All'interno della stessa famiglia di recettori, questi possono svolgere ruoli diversi. Quando arriva uno stimolo, il recettore si attiva e cerca di far raggiungere la soglia al potenziale locale, che prende il nome di potenziale di recettore. I recettori possono essere formati dalle terminazioni dell'assone nel neurone sensoriale primario o essere formati da cellule specializzate che sono in contatto con il neurone ce a sua volta contatterà l'SNC. L'intensità dello stimolo dipende dal contenuto di energia o dalla concentrazione di molecole in esso presenti. Questa è codificata da: - L'ampiezza del potenziale di recettore; - Il codice di frequenza dei potenziali d'azione che insorgono nel neurone sensitivo primario. - Stimoli con intensità crescente possono attivare un numero maggiore di potenziali d'azione attraverso il codice di linea attiva.frequenza; con lo stesso presupposto, stimoli di intensità crescente possono attivare un numero maggiore di recettori attraverso il codice di popolazione. La soglia percettiva è il valore minimo necessario per poter innescare un potenziale d'azione, nonostante il recettore si sia attivato. La durata è data al tempo per cui un recettore rimane aperto fino al momento della cessazione dello stimolo. Può verificarsi un processo di adattamento che porta a una diminuzione dell'attività del recettore. Quando avviene l'adattamento il recettore si riapre solo per segnalare la fine dello stimolo; ciò è necessario per non bombardare il cervello con informazioni inutili. La localizzazione è data dal campo recettivo di ogni recettore. Questa è un'area di superficie recettiva al livello della quale lo stimolo eccita il recettore. La capacità di localizzare uno stimolo sul corpo è più specifica in alcune.La capacità di discriminazione spaziale è la capacità di distinguere tra diverse zone rispetto ad altre. Questa capacità dipende dal numero di recettori e dalla dimensione del campo recettivo. Più è grande il campo, meno recettori saranno attivati.
Il talamo è formato da molti nuclei, ognuno dei quali risponde a una modalità sensoriale specifica. Il suo compito è processare l'informazione e inviarla alla corteccia interessata. Tutte le cortecce sensoriali, tranne quella olfattiva, sono neocortecce.
Le interpretazioni del talamo formano una mappa sensoriale che contatta una parte specifica della corteccia somatosensoriale, chiamata mappasomatotipica. Il talamo contatta le cortecce primarie, che a loro volta processano le informazioni e le inviano alle cortecce di ordine superiore, che hanno il compito di integrarle tra loro.
Tutti i sistemi sensoriali hanno una capacità di discriminazione spaziale.
Un'organizzazione gerarchica e in parallelo. Con gerarchica si intende il fatto che vi sia una gerarchia di compiti; con parallelo si intende che le informazioni sono portate dai recettori alla corteccia in maniera parallela, per poi essere unite solo alla fine, in questa maniera le informazioni portate sono molto più numerose.
Le cortecce a loro volta possono inviare informazioni ai recettori attraverso vie discendenti.
Il sistema somatosensoriale è divisibile in due blocchi:
Il sistema tattile-propriocettivo che a sua volta ha due modalità:
- Il tatto
- La propriocezione, ovvero la capacità di capire la propria posizione nello spazio
Il sistema termo-dolorifico che a sua volta ha due modalità:
- Il dolore
- La temperatura
Il tatto è possibile grazie alla cute (che è composta da epitelio e derma), i cui sono presenti i meccanocettori che hanno il compito di percepir gli stimoli meccanici quando s'entra in contatto con un oggetto.
ò essere presente uno spazio sinaptico tra l'assone e il meccanocettore.