Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
TELENCEFALO
Occupa la maggior parte del
cervello ed è suddiviso in due
emisferi. La sostanza grigia del
telencefalo per la maggior parte è
neocorteccia e si dispone
all’esterno, anche se ci sono alcuni
nuclei immersi nelle profondità del
telencefalo:
- Gangli della base
1) Striato
2) Caudato
3) Putamen
4) Globo pallido
- Nuclei del setto
- Amigdala corteccia, come l’IPPOCAMPO, regolato dai nuclei del setto. Poi c’è
Ci sono anche delle zone di archi
un’ampia zona di sostanza bianca che collega le diverse cortecce tra loro oppure il telencefalo con il
diencefalo. È composta sia di vie ascendenti che discendenti.
LA NEOCORTECCIA
È la parte del cervello che si sviluppa di più nei mammiferi e nell’uomo.
Avvolge i sue emisferi, che sono
separati da un solco profondo
(SCISSURA INTEREMISFERICA),
ma messi in contatto dal CORPO
CALLOSO, formato da sostanza
bianca.
Il corpo calloso è una voluminosa
lamina situata nella scissura
interemisferica, a decorso sagittale
ed incurvata alle estremità anteriore
e posteriore, costituito da fibre tese
trasversalmente fra i due emisferi.
Procedendo in direzione
anteroposteriore, nel corpo calloso si
individuano le seguenti porzioni:
il rostro, uncinato attorno
alla commessura anteriore
il ginocchio (o genu), che
curva dolcemente seguendo
il limite inferiore del lobo 32
frontale
il tronco, che costituisce la maggior parte della porzione visibile del corpo calloso
lo splenio, un rigonfiamento molto spesso, appoggiato sulla lamina quadrigemina, che segna il limite
posteriore del corpo calloso.
La neocorteccia si avvolge su sé stessa in molti solchi e circonvoluzioni, che diventano più marcate nelle
specie di più recente evoluzione e in particolare nell’uomo. Queste circonvoluzioni servono a permettere di
superficie di neocorteccia all’interno del cranio.
contenere la grande
Gli emisferi vengono divisi in 4 lobi, chiamati
così per via delle ossa craniche che li
sovrastano:
- Lobo frontale
- Lobo parietale (separato dal frontale
dalla scissura di Rolando)
- Lobo temporale (separato dal
parietale dalla scissura di Silvio)
- Lobo occipitale
Abbiamo poi altre due formazioni della
corteccia cerebrale:
- La corteccia del cingolo, che circonda
la superficie dorsale del corpo calloso
La corteccia dell’insula, non visibile
- dalla superficie esterna perché
ricoperta dagli altri lobi.
La neocorteccia svolge compiti molto diversi nelle diverse aree del telencefalo, ma ha funzionamento simile.
Tutta la neocorteccia, sebbene svolga funzioni molto diverse, è formata da due grandi classi di nueroni:
- Neuroni piramidali: sono neuroni a proiezione. Hanno il corpo cellulare a forma di triangolo e un
assone molto lungo che di solito esce dalla corteccia in cui si trova per contattare altre strutture.
Sono situati principalmente nel III, V e in parte VI strato e utilizzano come neurotrasmettitore
primario il glutammato
- Neuroni stellati: sono interneuroni. Il corpo cellulare presenta molti dendridi estremamente
ramificati e un assone corto. Utilizzano primariamente il neurotrasmettitore GABA e sono presenti
in tutti gli strati. Sulla base delle loro connessioni e dei cotrasmettitori che utilizzano è possibile
distinguere diversi tipi di neuroni gabaergici: alcuni, denominati cellule a canestro (per via della
forma degli assoni), formano sinapsi asso-somatiche con le cellule bersaglio, altri, detti cellule a
candelabro, formano invece sinapsi asso-assoniche. Per quanto riguarda i cotrasmettitori, la maggior
parte degli interneuroni ha funzioni inibitorie, ma sono state identificate anche popolazioni con
funzioni eccitatorie.
La corteccia cerebrale è organizzata in sei strati:
I. Il I strato è privo di cellule e viene denominato strato molecolare. Contiene dendridi delle cellule
degli strati più profondi ed assoni di passaggio o che stabiliscono connessioni in questo strato
II. Il II strato è costituito principalmente da cellule di forma sferica dette granulari e perciò viene
denominato strato granulare esterno
III. Il III strato contiene diversi tipi di cellule, in particolare cellule piramidali, per questo viene
denominato strato piramidale esterno. 33
IV. Il IV strato somiglia al II, troviamo nuovamente cellule granulari e
quindi viene denominato strato granulare interno
V. Il V strato è detto strato piramidale interno, le sue cellule piramidali di
solito sono più grandi di quelle del III strato.
VI. Il VI strato è occupato da neuroni di forma eterogenea e quindi è stato
denominato strato polimorfico o multiforme. È contiguo con la sostanza
bianca e forma il margine profondo della corteccia, è attraversato da
assoni che raggiungono la corteccia o che la lasciano.
I sei strati in cui è divisa la neocorteccia svolgono compiti differenti:
- 4° strato: riceve le info sensoriali dal talamo
- 1°, 2° e 3° strato: più esterni, svolgono la funzione di integrazione ed
elaborazione delle informazioni
- 5° e in parte 6° strato: inviano le info elaborate a strutture sottocorticali.
Le info inviate ad altre cortecce invece partono direttamente dagli strati
2° e 3°.
I sei strati non sono tutti uguali nelle diverse cortecce, ci sono cortecce che
hanno uno strato più sviluppato (quindi più esteso), altre che hanno più
sviluppato l’altro (ad esempio le cortecce sensoriali hanno più sviluppato il IV
strato perché devono ricevere le info sensoriali dal talamo, mentre alcune
cortecce motorie hanno più sviluppato il V strato per inviare ordini alle strutture
gerarchicamente inferiori) Guardando le variazioni di spessore dei diversi strati cellulari si possono
distinguere le diverse aree cerebrali. Su questo
tipo di misura si basa la MAPPATURA
ANATOMICA DI BROADBENT: è una
mappatura che riguarda solo gli aspetti fisici, non
è funzionale, ovvero non riguarda le funzioni
da ciascun’area.
svolte
I neuroni della neocorteccia non sono distribuiti
solo in strati, ma presentano anche un
disposizione a colonne che attraversano i vari
strati. I neuroni di una colonna tendono ad avere
modalità di risposta molto simili fra loro,
presumibilmente perché formano una rete locale
di elaborazione delle informazioni.
SISTEMA NERVOSO: UNA VISIONE D’INSIEME
Vi sono stati molte idee sulla distribuzione delle funzioni cerebrali nelle aree corticali: una delle prime è la
FRENOLOGIA, teoria risalente al 19esimo secolo ed attribuita a Franz Joseph Gall. Caratteristiche
complesse del carattere (combattività, spiritualità, speranza, solerzia ecc ecc) erano attribuite ad aree
specifiche del cervello, che si sarebbero espanse man mano che le caratteristiche del carattere si sviluppano.
Si riteneva che quest’espansione di zone localizzate della corteccia determinasse la comparsa dei solchi
caratteristici della superficie della corteccia. Questa teoria ovviamente cadde non appena sottoposta a
verifica sperimentale. 34
In seguito si è parlato di MODULARITA’ (Fodor). Oggi si ritiene che le funzioni complesse siano elaborate
(v. quello che ha detto Cauda sull’alternanza dei paradigmi)
da reti neurali: NETWORK CEREBRALI.
Possiamo comunque distinguere, grossolanamente, tra:
- Cortecce sensoriali
- Cortecce motorie
Cortecce associative: non si attivano in modo peculiare né per l’analisi sensoriale degli stimoli, né
- per la risposta motoria, è probabile che svolgano compiti complessi di integrazione delle
informazioni.
CORTECCE SENSORIALI
Il 4° strato (che riceve le info dal talamo) è particolarmente sviluppato. Il 5° strato invece (che sarebbe
deputato all’invio di informazioni motorie) è molto sottile.
CORTECCE MOTORIE
Al contrario il 4° strato non è molto sviluppato, mentre il 5° e 6° strato sono molto ampi perché da li
prendono origine le vie discendenti verso il midollo spinale.
CORTECCE ASSOCIATIVE
Sono sviluppati particolarmente il 1°, 2° e 3° strato che integrano ed elaborano le informazioni ricevute.
Sia le cortecce sensoriali che quelle motorie si dividono in:
Primarie o di prim’ordine
- 1) Nel caso delle cortecce sensoriali sono le prime a ricevere immediatamente dal talamo e si
occupano di una prima analisi grezza delle info
sono le cortecce “esecutive” che decidono quali muscoli
2) Nel caso delle cortecce motorie,
usare per compiere un movimento pianificato e contattano il midollo spinale che a sua volta
contatterà i muscoli.
- Di ordine superiore (secondarie, terziarie ec..)
1) Cortecce sensoriali: svolgono funzioni complesse di elaborazione degli stimoli in modo da
costruire una rappresentazione globale
2) Cortecce motorie: si occupano di pianificare i dettagli del movimento
Nell’uomo le cortecce di ordine superiore e le cortecce associative aumentano enormemente.
CORTECCE ASSOCIATIVE comprendono:
- Corteccia parieto - temporo -
occipitale: integra le info sensoriali
per formare una rappresentazione
dello spazio in cui ci troviamo
- Corteccia limbica: attribuisce un
connotato emotivo a quanto stiamo
vivendo
- Corteccia pre-frontale: funzioni
complesse, in particolare per la
relazione con gli altri 35
CIRCOLO EMATICO CEREBRALE
Sebbene il sistema nervoso centrale abbia un peso pari al 2% del peso corporeo totale, esso riceve circa il
15% della gittata cardiaca totale ed ha un consumo di ossigeno pari al 20% del consumo totale. Di
conseguenza, esso è estremamente sensibile alle alterazioni dell’apporto ematico. Condizioni di anossia
(mancanza di ossigeno) della durata di pochi secondi provocano già manifestazioni neurologiche e se durano
minuti danno origine a danni irreversibili. Le malattie (o incidenti) cerebro-vascolari possono essere di due
tipi: ischemiche (si blocca il flusso sanguigno perché un c’è un occlusione) o emorragiche (c’è una
A seconda della sede lesionale, dell’estensione del danno e della durata
fuoriuscita di sangue da un vaso).
possiamo avere effetti neurologici molto diversi e di diversa gravità.
Il circolo ematico è così descritto: dall’arco
dell’aorta partono le due arterie succlavie, che
vanno alle braccia e le due arterie carotidi
comuni, che salgono verso l’encefalo e si
biforcano in due rami:
- Carotide esterna
- Carotide interna. È questa che entra nella
scatola cranica e si ramifica nei vasi
sanguigni che avvolgono tutto l’encefalo.
l’arteria cerebrale
Due importanti arterie sono