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Elaborazione dell'informazione visiva e riconoscimento degli oggetti

In funzione del tipo di processo mentale, alcune aree vengono reclutate per elaborare l'informazione visiva rilevante. Quindi, il modello a rete sembra più plausibile di un modello a 2 vie. È da tenere in considerazione che comunque il modello a 2 vie è considerato molto robusto, ci sono molti studi al riguardo che si basano su di esso; comunque, c'è chi si sta chiedendo se sia effettivamente questo il modello più convincente, più affidabile e più ottimale a spiegare i meccanismi di riconoscimento dell'informazione visiva.

Aspetti computazionali più critici per il sistema di riconoscimento degli oggetti. Uno dei principi più importanti è la variabilità dell'informazione sensoriale e il fatto che siamo in grado di riconoscere gli oggetti nonostante la variabilità sensoriale degli stimoli; noi siamo capaci di riconoscere lo stesso oggetto in diversi contesti con differenti aspetti.

sensoriali dell'input che riceviamo:
  • costanza dell'oggetto
  • capacità di riconoscimento in contesti diversi
  • punto di osservazione
  • illuminazione
  • elementi aggiuntivi
  • ombre, occlusioni
  • capacità di cogliere differenze tra membri di una stessa categoria o classe
La nostra capacità di riconoscere come riferiti allo stesso oggetto stimoli molto diversi (costanza dell'oggetto) può dipendere da vari effetti del contesto di riferimento; ci sono due meccanismi che possono descrivere cosa avviene all'interno del nostro cervello quando riconosciamo gli oggetti:
  • riconoscimento veduta indipendente
  • meccanismi di Presupposto: il riconoscimento non dipende dalla semplice analisi delle informazioni relative allo stimolo ma da informazioni strutturali e dalle relazioni fra di esse. Le proprietà critiche rimangono indipendenti, sebbene il contesto possa variare.
In questi meccanismi abbiamo la possibilità di identificare lo

stesso oggetto partendo da alcune strutture che caratterizzano lo stesso oggetto e ci permettono di delinearlo; gli elementi salienti ci permettono in automatico di riconoscere l'oggetto.

riconoscimento veduta dipendente meccanismi di

Presupposto: non ci sono elementi salienti per riconoscere l'oggetto, ma una serie di input sensoriali distinti - il nostro sistema ha rappresentazioni distinte dello stesso oggetto in diversi contesti.

Immagazzinamento in memoria (sistema di memoria) diverso per ciascun punto di vista = memoria oberata

Interpolazione? Si presuppone esista un meccanismo di interpolazione che permetta di estrapolare informazioni che non abbiamo e con le quali non abbiamo ancora fatto esperienza dalle conoscenze che possediamo nel magazzino.

Dunque, il meccanismi di riconoscimento parte da un livello di base a approda ad un riconoscimento reso possibile da proprietà complesse a livello più alto (Tarr et al. 1997)

Meccanismi di riconoscimento: evidenze

sperimentali?Studio fMRI con paradigma di adattamento = paradigma in cui vengono presentati ripetutamente degli stessi stimoli con le stesse proprietà e ad un certo punto viene modificata una particolare proprietà degli stimoli per vedere se c'è un'area cerebrale sensibile a questa specifica proprietà. Effetto di soppressione da ripetizione (Vuilleumier et al. 2002)Presupposto: se ci sono aree sensibili, mi aspetto un aumento della risposta BOLD da parte delle aree neuronali anziché una diminuzione; se invece le aree non sono sensibili, non noto variazioni del segnale.Cosa succede quando presento un oggetto sempre dalla stessa prospettiva, ma poi cambio punto di vista?Nel giro fusiforme sinistro si osserva che non c'è variazione del segnale BOLD per gli oggetti mostrati con diverse prospettive; quindi, l'area fusiforme sinistra sembra alimentare il meccanismo veduta-indipendente. Viceversa, il giro fusiforme destro mostra

un livello di variazione del segnale BOLD in aumento quando gli oggetti modificano la loro prospettiva; questo è indice di implementazione dei meccanismi veduta-dipendente da parte del giro fusiforme destro.! Anche il giro fusiforme sinistro contribuisce ai meccanismi veduta-dipendente, nonostante pare che sia il giro fusiforme destro quello maggiormente coinvolto; c'è comunque un livello di attività nel segnale BOLD, anche se non si registra una variazione con la presentazione di prospettive differenti.

Il cervello utilizza sia meccanismi veduta-indipendente che meccanismi veduta-dipendente nel riconoscimento dell'informazione visiva.

Il giro fusiforme destro è un'area nella parte più ventrale e laterale della zona occipitale che si estende dal lobo occipitale verso il lobo temporale.

Codifica della forma: quali sono gli aspetti salienti che permettono di riconoscere gli oggetti?

La percezione dipende dalla forma: la forma è

L'attributo più critico per il riconoscimento degli oggetti. Si basa sul contorno, sui dettagli: i neuroni visivi sono particolarmente sensibili; le cellule centro On/Off sono specializzate e tipiche per bordi e contorni, molto sensibili alle variazioni di intensità luminosa. Colore, trama e movimento contribuiscono al riconoscimento, ma anche se erronee non compromettono l'identificazione; non sono fondamentali. Per la codifica della forma il sistema visivo utilizza una gerarchia di rappresentazioni da singoli elementi a raggruppamenti di elementi aggiungendo complessità: in particolare nelle aree primarie (ma anche in quelle secondarie) si verifica un'elaborazione relativa agli elementi di base. Ma come vengono integrate queste informazioni? Ci sono specifiche aree cerebrali coinvolte e particolarmente sensibili all'elaborazione dell'informazione? In questo studio sono stati presentati 3 tipi di stimoli diversi: linee casuali che non vanno a

costruire nessunoggetto riconosciuto- oggetti insoliti (linee checompongono un oggetto,ma non facilmenteassociabili)- oggetti familiari: le lineecompongono oggetti chenoi conosciamo molto bene

Questi 3 tipi di stimoli hanno alcune proprietà in comune, altre no:

  • negli stimoli A, B e C è necessario mettere in atto dei processi di estrazione delle linee (elaborazione di base)
  • per gli stimoli A e B, quindi insoliti e familiari è anche necessario un processo di descrizione della forma
  • infine, gli stimoli familiari, a differenza degli altri, hanno una chiara associazione con degli elementi contenuti in memoria e perciò riusciamo ad abbinarli e ad attribuire un contenuto semantico agli oggetti presentati (conoscenze che possediamo).

Facendo un'operazione di sottrazione - e quindi confrontando - la figura fMRI della condizione A con quella della condizione C, oppure la figura B con quella della condizione C notiamo che gli aspetti

caratteristici in comune sono nel primo caso le proprietà della forma (per A e B), mentre delle sole caratteristiche di base per B e C (secondo caso).

Dunque, effettuando questa operazione mi aspetto di estrarre i meccanismi neurali dell'elaborazione della forma; ciò che si è notato sottraendo la condizione con maggiore attivazione neurale A rispetto a C oppure la maggior attivazione neurale di B rispetto a C è che un'area, la cosiddetta corteccia occipitale laterale (LOC), è sensibile sia agli stimoli familiari che a quelli non familiari.

La corteccia occipitale laterale è quindi una regione critica per l'elaborazione della forma.

Ci sono anche altri esperimenti che riconducono alla corteccia occipitale laterale i processamenti delle informazioni specifiche per la forma; in particolare quello che è stato utilizzato in questo studio è una gamma di stimoli che identificano una forma, ma attraverso diverse modalità.

  • Oggetti creati dal movimento di puntini (punti luce)
  • Oggetti estrapolati in base a diversi livelli di luminosità
  • Condizioni di controllo (stimolo rumoroso con punti che si muovono ma non creano alcuna forma)
  • Stimolo rumoroso, ma statico

Quello che si vede dal segnale percentuale è che indipendentemente da come viene generata la forma (che sia creata dal movimento di punti luminosi o da livelli con luminosità differenti) la corteccia occipitale laterale aumenta il livello di attività per le figure che sembrano avere in comune l'elaborazione della forma. Qui la costanza dell'oggetto - che è il principio che permette di poter riconoscere l'informazione visiva - è probabilmente legata all'attività della corteccia occipitale laterale; quindi è fondamentale per la codifica della forma.

Deficit di riconoscimento: Un soggetto con agnosia visiva non è capace di riconoscere di che oggetto si tratta quando.

Qualcosa gli viene presentato; ma nel momento in cui gli si dà la possibilità di manipolare un oggetto – e quindi di esplorarlo con una modalità sensoriale che non sia la via visiva – esso è in grado di etichettarlo e di riconoscerlo. L'agnosia visiva è un deficit per nulla secondario ad un deficit di percezione; l'informazione viene registrata ma non è utilizzabile dal canale sensoriale visivo. Non si verificano deficit di altro tipo, quali attenzione, memoria e linguaggio. Un paziente affetto dal Morbo di Alzheimer, invece, dimostra avere questi deficit di attenzione, memoria e linguaggio; indipendentemente dalla modalità con cui interagisce con l'oggetto non è comunque in grado di riconoscerlo e di assegnare ad esso la corretta etichetta. La principale differenza tra i disturbi di memoria e le agnosie visive è che queste ultime presentano un deficit di riconoscimento modalità-specifico.

per cui l'incapacità di riconoscere gli oggetti è specifica per una singola modalità, ma non va a compromettere per intero il riconoscimento. I soggetti esplorano l'informazione visiva dell'oggetto considerato tramite altre modalità (es. uditiva o tattile) e sono in grado di riconoscerlo.

Agnosia visiva: sono informative riguardo i principali processi (compromissione di diversi "livelli" di elaborazione). Vediamo ora 3 principali tipologie di agnosia visiva, le più comuni:

  • agnosia appercettiva
  • agnosia integrativa
  • agnosia associativa

agnosia appercettiva: Nel caso dell', quello che si riscontra è che tipicamente:

  • non si osserva nessun problema di acuità visiva o capacità di discriminare informazioni differenti
  • non c'è nessuna perdita di conoscenze visive
  • c'è il riconoscimento corretto di oggetti

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Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
175 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Soff00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neuroscienze comportamentali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Caria Andrea.