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POSTERIORE (PPC)
La neurologia classica considerava la ppc la regione in cui info sensoriali di
diversa modalità convergevano per formare una rappresentazione unitaria
dello spazio.
Anche l'esperienza soggettiva sembra suggerire che lo spazio attorno a noi
sia unitario ed indivisibile.
Tuttavia, le neuroscienze cognitive moderne utilizzando metodiche diverse
("singole unità" nella scimmia, studi funzionali e neuropsicologici nell'uomo)
hanno stabilito che la ppc contiene NUMEROSE AREE CORTICALI, ciascuna
delle quali ospita una mappa spaziale distinta e svolge una funziona
specifica.
LA PPC - CORTECCIA PARIETALE POSTERIORE (nel solco intraparietale!)
PO = Occipito Parietale
VIP = Ventral IntraParietal
LIP = Lateral IntraParietal
MIP = Medial IntraParietal
PRR = Parietal Reaching Region
AIP = Anterior IntraParietal
Le diverse aree corticali parietali si basano su
principi organizzativi comuni:
1) Integrano info sensoriali diverse (visive, uditive,
somestesiche, vestibolari ed anche copie dei
programmi motori, dette "copie efferenti") allo scopo
di formare una rappresentazione multimodale dello
spazio esterno (e di quello corporeo).
2) Utilizzano una varietà di sistemi di riferimento (centrati sull'occhio,
sulla testa, sul corpo).
3) Convertono gli input sensoriali in piani e programmi motori
(intenzioni).
4) Controllano organi effettori distinti (mano, braccio, bocca, occhi) in
regioni spaziali distinte (spazio pericorporeo, spazio extracorporeo).
5) La loro lesione provoca complessi deficit nella percezione spaziale e
nella capacità di generare azioni diretta nello spazio (neglect / atassia ottica).
SISTEMI DI COORDINATE
PER ORGANIZZARE DEI PIANI MOTORI EFFERENTI
Ogni area visiva contiene una rappresentazione o mappa, dello spazio
esterno.
Nella corteccia visiva striata (V1) e nelle prime aree visive extrastriate (V2 e
V3) la mappa è codificata in coordinate retiniche (retinotopiche).
Ogni posizione dello spazio viene riferita ad un sistema di assi cartesiani il cui
centro (origine) corrisponde al centro della retina ("eye-centred
representation").
Un sistema di riferimento retinotopico o retinocentrico segnala la posizione
dello stimolo (visivo!) rispetto alla retina. Ne deriva che le coordinate
retiniche di una posizione spaziale non sono stabili, ma variano ogni volta che
il soggetto sposta gli occhi.
LE COORDINATE RETINICHE DI UNO STIMOLO SPAZIALE VARIANO CON LA
POSIZIONE DEGLI OCCHI.
Alcune aree parietali codificano lo spazio combinando segnali visivi e non
visivi.
Nella corteccia V1 l'info spaziale giunge in coordinate retinotopiche. Tuttavia
questo sistema di riferimento non è utile per la programmazione di
movimenti della testa, del braccio o del corpo nello spazio, perché varia
continuamente coi movimenti oculari.
Le diverse aree parietali trasformano il sistema di coordinate retinotopiche in
sistemi di riferimento egocentrici più stabili (centrati sulla testa o sul tronco
dell'osservatore), combinando il segnale visivo retinotopico con segnali
extraretinici non visivi (propriocettivi, vestibolari, uditivi…).
Ad esempio, la posizione di un oggetto nello spazio può essere definita
"rispetto alla testa dell'osservatore" (e non alla sua retina) se alle coordinate
retiniche dell'oggetto viene "aggiunta" la posizione dell'occhio nell'orbita.
L'animale fissa (FIX) tre diverse posizioni spaziali (-10°, 0°, +10°). Si
presentano stimoli visivi nel CR (campo ricettivo), nelle diverse posizioni dello
spazio. Consideriamo le differenze tra i neuroni V1 e quelli di LIP.
In V1 le risposte visive sono in coordinate retinotopiche, cioè legate alla
posizione dello stimolo sulla retina. L'intensità della risposta è uguale (le 3
curve sono uguali) se la posizione retinica dello stimolo è uguale. La posizione
spaziale dello stimolo non è codificata.
Nelle regioni parietali posteriori (LIP e A7a) le risposte visive sono in
coordinate retinotopiche; tuttavia la loro intensità è modulata (varia con)
dalla posizione degli occhi nell'orbita. La posizione spaziale dello stimolo è
codificata.
I neuroni dell'area LIP ricevono due tipi di segnali:
1) Segnale visivo retinotopico, che indica la posizione dello stimolo
rispetto alla retina;
2) Segnale propriocettivo che indica la posizione dell'occhio nell'orbita.
Attraverso la convergenza dei due segnali, i neuroni sono in grado di
rappresentare (in modo meno ambiguo rispetto alla codifica retinocentrica) la
posizione di uno stimolo visivo rispetto alla testa (head-centred
representation).
Considerando il neurone della LIP, il neurone V1 segnala solo la presenza di
uno stimolo sulla retina, ma non indica la sua posizione nello spazio!
POSIZIONE DELLA TESTA
Nella LIP, circà metà dei neuroni visivi modulati dalla posizione degli occhi
nell'orbita RISPONDONO ANCHE ALLA POSIZIONE DELLA TESTA.
In altri termini, la modulazione della risposta visiva (retinotopica) è funzione
della DIREZIONE DELLO SGUARDO, sia che la testa o gli occhi siano utilizzati
per dirigere lo sguardo.
Attraverso la convergenza di segnali visivi (retinocentrici) e propriocettivi
(dagli occhi e dalla testa) i neuroni sono in grado di rappresentare o
codificare la posizione di uno stimolo visivo rispetto al corpo (body-centred
representation).
Alcuni neuroni visivi della LIP sono anchemodulati dalla posizione della testa
nello spazio. Questo consente di codificare gli stimoli visivi RISPETTO AL
MONDO ESTERNO (world-centred representation).
Da info propriocettive ad info vestibolari se fisso un item prima spostando gli
occhi, poi la testa, poi tutto il corpo.
RISPOSTE VISIVE IN AREA LIP
-Recettori propriocettivi del collo -> si attivano quando testa e tronco non
sono in asse (A)
-Recettori vestibolari -> si attivano quando la testa ruota nello spazio (B)
La PPC riceve info di diversa modalità sensoriale (visiva, uditiva, vestibolare,
propriocettiva, di occhi, testa, arti) e trasforma i segnali visivi RETINOTOPICI
provenienti dalle prime aree visive di info codificata rispetto a sistemi di
coordinate più complessi e stabili (ad es. incentrati su testa e corpo), utili per
il controllo e la guida dei movimento nello spazio esterno.
CLASSI DI NEURONI NELLA PPC
Nella PPC si distinguono 3 classi principali di neuroni:
1) visivi: rispondono alla presentaz. di uno stimolo visivo, anche in assenza di
risposta motoria
2) visuo-motori: rispondono alla present. di uno stimolo visivo che è target di
un atto motorio
3) motori: rispondono mentre l'animale compie un'azione motoria, sia in
presenza sia in assenza di controllo visivo.
La PPC contiene numerose rappresentazioni spaziali.
Ciascuna di queste rappresentazioni appare specifica per il controllo di un
diverso effettore motorio e proietta a zone distinte del lobo frontale.
LIP: movimenti oculari saccadici (movim. che consentono all'occhio di passare
da un punto di fissazione ad un altro
VIP: movimenti della bocca
MIP (PRR): movimenti di raggiungimento del braccio (reaching)
AIP: movimenti di prensione della mano (grasping)
MST: movimenti oculari di inseguimento (lenti che consentono all'occhio di
mantenere lo sguardo su un punto di fissazione in movimento
Ci possono però anche essere condizioni ambigue.
Registro da un neurone che si attiva di più quando la scimmia muove il
braccio verso un determinato stimolo in una certa direzione.
Quando ho l'intenzione di effettuare un'azione, prima di eseguirla sposto lo
guardo verso il target.
I neuroni della PPC riflettono l'intenzione a muovere.
Potrebbe essere anche che i neuroni che si attivano anche prima del
movimento, in realtà siano influenzati dal fatto che io sposto la mia
attenzione spaziale verso quella porzione di spazio dove io vado ad eseguire
il movimento.
Per vedere se è l'intenzione a muovere, o l'attenzione spaziale, si è messo in
contrasto la condizione di movimento di due effettori, prendendo come
esempio un neurone che rispondeva sia quando il braccio veniva spostato
verso destra, sia quando l'occhio si sposta verso destra ma NON quando
occhio e braccio venivano spostati verso sinistra.
Quando muovo il braccio verso sx e l'occhio verso dx, mi si dovrebbe attivare
comunque il neurone invece NON SI ATTIVA! Come mai?!? Forse perché
quando ho spostato l'occhio verso dx il neurone si preparava per muovere il
braccio!
VIP
E' un'area della via visiva che risponde a stimoli TATTILI quando lo stimolo
tattile viene dato "in registro" con lo stimolo visivo. Il neurone della VIP si
attiva vicino al volto o in una regione del volto corrispondente a quello
stimolo visivo (viso-mano). Si trovano nella regione del volto e della testa.
Se io tocco la scimmia vicino alla bocca, il neurone visuo-tattile potrebbe
rispondere così come risponde se do uno stimolo visivo in una parte
corrispondente del campo visivo.
Ha neuroni BIMODALI, che rispondono sia allo stimolo visivo sia allo stimolo
tattile.
Descriviamo neuroni che rispondono a due stimoli diversi, dati IN REGISTRO
SPAZIALE.
VIP -> F4 (area motoria) che ha la funzione di muovere la bocca. Le due aree
sono parte di un circuito parieto-frontale che specifica la presenza nello
spazio peri-facciale di uno stimolo visivo che può essere afferrato con la
bocca.
ALCUNI NEURONI DELLA VIP CODIFICANO LO SPAZIO IN MODO ESPLICITO
I neuroni parietali (area LIP) codificano lo spazio in modo indiretto,
combinando segnali visivi retinotopici e non visivi (propriocettivi).
Tuttavia, alcuni neuroni della VIP mostrano un sistema di codifica spaziale più
diretto o esplicito. Questi neuroni rispondono a stimoli visivi nello spazio
indipendentemente dalla direzione dello sguardo dell'animale.
AIP
Contiene una rappresentazione dello spazio legata al GRASPING.
Rispondono a stimoli visivi che la scimmia può manipolare o afferrare.
Molti di questi neuroni sono altamente selettivi, preferendo stimoli visivi con
dimensione, orientamento e forma geometrica (piatta, sferica, allungata,
ecc.) specifici. Nella figura è illustrano un neurone di AIP che risponde
maggiormente ad oggetti di forma PIATTA, sia alla forma della mano quando
viene configurata per prendere quell'oggetto - ma solo per il grasping, non
per riconoscere l'oggetto!
Si attiva anche quando l'animale afferra o manipola oggetti di forma piatta AL
BUIO.
Molti neuroni di AIP sono visuo-motori e mostrano questa corrispondenza tra
risposta visiva ad un oggetto di forma specifica e risposta "motoria" durante
la manipolazione del medesimo ogget